Pyros88

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "Accidenti e chi si aspettava una postazione di guardia simile nelle fogne! Guardate, lì c'è una porta, corriamo!" esclamo di fronte alle feritoie da cui partono due dardi ed indicando una porta lì vicino lungo una delle pareti dei canali poco dopo lo snodo circolare in cui siamo. A quel punto mi fiondo a rotta di collo verso la porta, ma attendo ad aprirla potrebbe esserci una trappola ad aspettarmi.

Daisy (umana warlock) "Sì, ed anche la zona approssimativa di dove siano." commento con una punta di soddisfazione ed orgoglio per il risultato ottenuto.

Riverwind (umano barbaro/ranger) I loro nemici erano a quel punto visibili grazie alla magia divina di sua moglie ed all'idea brillante di Tass. Erano degli esseri umanoidi più grandi di loro ed avevano deciso di fronteggiare Sturm e Tanis causandogli già alcune ferite mentre di contro gli attacchi dei due non sembravano sortire effetti, ma forse soltanto perché anche le loro ferite erano celate dall'invisibilità. Di quel passo però i due sarebbero stati forse sopraffatti, ed in ogni caso non era bene che il loro leader, ed in generale uno dei compagni, venisse ferito gravemente perché ciò avrebbe bloccato il gruppo o quantomeno rallentato; d'altronde c'era già lui, senza un braccio, a fare da zavorra al gruppo. Decise quindi di rompere lo schema difensivo e lanciarsi furiosamente contro l'essere che stava affrontando Tanis, il più in difficoltà, impugnando ferocemente la propria spada lunga magica con l'unico braccio rimastogli e menando un poderoso fendente contro di essa.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "No, sarò contento solo quando sarà punito e vedrò davvero una nuova Dawnstar, ma cercherò di accontentarmi almeno del fatto che i soprusi sulla popolazione diminuiscano." dico alquanto insoddisfatto per poi salutare formalmente l'uomo ed andarmene dal suo ufficio lasciando gli altri a discutere oltre, se ne hanno voglia.

Daisy (umana warlock)

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Non potete lasciare che il nuovo governo ed ordine siano associati se non addirittura in combutta a questo individuo ed ai suoi manigoldi. I cittadini perderebbero qualsiasi spirito di partecipazione e fiducia nei Coltelli, vi vedrebbero solo come degli oppressi diversi ma della stessa risma dei mercanti. Il popolo deve credere in voi, e se volete che credano in voi dovete partire dai più poveri, dai più deboli, dai discriminati. Dovete far vedere a loro, e tramite loro a tutti gli altri, che questa è una Dawnstar diversa; che questa è la loro Dawnstar." aggiungo in tono convinto cercando di far leva sugli ideali ed i valori dei Coltelli. "Ci occuperemo noi di Urumir e dei suoi, ma vorremmo che il nostro operato venisse ufficializzato dal Consiglio. Dovete dare un segnale che state consapevolmente mettendo una pezza a questa situazione incresciosa e che mai avreste voluto per il popolo e la città."

Lifstan (bardiano guerriero) "Che erbe ti servirebbero Caranthiel?" le chiedo quando mi spiega che quelle che ha con sé non sono le più appropriate per curare il veleno. "Vuoi provare a cercarle accompagnata da Robur? Sembra ci sia un po' di tempo prima dell'arrivo del grosso dell'esercito. Ti accompagnerei io ma devo coordinare i preparativi assieme a Beli." Di seguito, richiamati a me Beli e Germonth guidiamo gli uomini rimasti in riserva al cancello, ispezioniamo lo stato della grata dopo quel poderoso colpo da parte del troll. "Dobbiamo puntellare la grata, fare in modo che non possa essere abbattuta da ulteriori colpi. Portate delle travi e dei grossi chiodi, presto. Qualcuno si occupi di riempire di nuovo il calderone di acqua e di farla bollire."

Data la vastità del raggio, l'allarme ci indica anche la direzione/punto delle cameriere o soltanto il fatto che entrate nell'area sorvegliata?

@Alonewolf87 l'area d'effetto della sfera quanto sarebbe?

Lifstan (bardiano guerriero) "Viva Celduin! Il troll è morto! Fate piovere le vostre frecce su quei goblin vigliacchi!" esulto cercando di rinfocolare lo spirito dei difensori fra cui si contano già diverse perdite. Detto ciò lascio cadere la lancia, impugno il mio arco lungo, che ho a tracolla e, scartando di lato per avere la visuale di tiro libera, scocco alcune frecce contro il mucchio di goblin in fuga.

Riverwind (umano barbaro/guerriero) Stretto ai suoi compagni, Riverwind rimase in attesa di individuare i nemici per colpirli od uno dei loro attacchi per difendersi.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "Prego, prima voi allora; mi sembrate esperti." dico con fare prudente ed un sorriso sornione sul volto, mentre nel frattempo armeggio con la mia borsa a tracolla e ne tiro fuori una lanterna che mi appresto ad accendere con il mio congegno accendi fuoco.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Può darsi, ma non tutti hanno le capacità ed il polso di Pollingart. Un altro potrebbe essere un avversario assai più facile da sconfiggere o con cui cercare una via pacifica alla risoluzione di questa situazione sedendosi attorno ad un tavolo." commento appoggiando la visione di Dezgrazos.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Sì, ma dove saranno?" commento pensieroso per poi aggiungere "Qualcuno di noi ha per caso una bussola? Potremmo segnarci la direzione precisa in cui punta questo cannocchiale e da lì tracciare a grandi linee dove potrebbero trovarsi questi draghi. Tutto supponendo che la direzione del cannocchiale corrisponda alla direzione del luogo o soggetto che si voglia scrutare tramite la magia."

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Tali avvenimenti potrebbero spingere le comunità rurali ad appoggiarvi o perlomeno a simpatizzare per i Coltelli del Popolo ed il nuovo governo della città. Consiglio di provare ad instaurare dei buoni rapporti con i capovillaggio circostanti e, laddove possibile, assicurare un qualche tipo di sostegno o collaborazione immediati od almeno futuri. Mi è stato detto che il rapporto fra la Dawnstar e le comunità limitrofe non sia mai stato idilliaco, così come con i druidi d'altronde; voi e la città potreste cogliere questa occasione per migliorare le relazioni e trarne tutti vantaggio." aggiungo subito dopo le parole di Dezgrazos.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Proviamo a guardare. Potrebbe servirci sapere che cosa gli interessa osservare." commento incuriosito.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) Con grande sollievo il Neverember viene in nostro aiuto spiegando la situazione e garantendo per noi. Il capitano delle guardie si limita allora ad avvertirci di non creare problemi e ci consegna un opuscolo con le regole della città intuendo che probabilmente non siamo di Waterdeep, a parte Shelatan. Leggo con attenzione le leggi cittadine e, seppur ve ne siano parecchie con riferimenti a molteplici reati ed alle relative pene, mi sembra però di notare che la definizione stessa dei reati sia molto lasca ed aperta a più di una interpretazione. Forse per creare delle norme il più generali possibile e ridurne il numero o forse per dare pane agli avvocati affinché possano dibattere a processo e contestare i reati imputati ai loro clienti. Ad ogni modo è evidente che tante cose non si possano fare e di certo bisognerà stare attenti a non pestare i piedi agli sbirri e a non farci scoprire da loro qualora dovessimo prenderci qualche libertà non propriamente consentita. Una volta allontanatici, uno dei due gemelli diversi, ci propone di alleggerirci e suppongo intenda dei lingotti d'argento ed altri tesori ritrovati. "Buona idea, in effetti pesano. Ma dove potremmo mai metterli al sicuro senza perdere ulteriore tempo?"

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Spostate i corpi nelle loro stanze personali e fate sparire il sangue. Diremo ai lucertoloidi che si sono ritirati nelle loro stanze." suggerisco agli altri mentre studio il cannocchiale assieme a Tahrun.

Riverwind (umano barbaro/ranger) Il barbaro aguzzò la vista in cerca di possibili minacce celate nei dintorni o tracce che rivelassero la presenza di trappole anche se l'attacco invisibile che Tass aveva ricevuto faceva supporre che vi fosse il coinvolgimento della magia o di esseri sovrannaturali. Brutta faccenda quindi.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Chissà perché scrivere una sola parola e tenerla così protetta. Suona tanto come una parola d'ordine, non trovate? Oppure il nome di qualcuno davvero importante per il Culto, ma chissà perché tenerlo scritto invece che a mente." commento con le prime idee che mi vengono in mente, cercando di confrontarmi con i miei compagni, Tahrun in particolare, il più arguto ed erudito fra di noi. Forse lui conoscerà persino di che lingua si tratti. Quando entriamo nella stanza del mago, subito gli occhi mi si accendono di fanciullesca gioia, quando noto la staffa grigia, come un bambino che abbia appena aperto un regalo meraviglioso. Inizio subito a maneggiarla e studiarne i dettagli per approfondire le sue capacità magiche lasciando che la mia magia entri in sintonia con essa così da attivarla, lasciando agli altri il compito di setacciare il resto della stanza che per me non ha più ulteriore interesse. Dopo esserci riempiti le tasche dei tesori di Borngray, raggiungiamo l'ultimo piano che con nostra sorpresa si rivela essere una sorta di osservatorio, vestigia con tutta probabilità dell'ordine di maghe astromanti che lo aveva abitato tempo addietro. Ad ogni modo un cannocchiale in una cupola chiusa è del tutto inutilizzabile, deve esserci sicuramente qualche prodigio magico per far aprire la cupola o per permettere ad esso di guardare attraverso come se fosse di vetro. Con grande curiosità ma anche prudenza mi avvicino all'oggetto per osservarlo meglio.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) Quando le guardie cittadine irrompono non so sinceramente come prenderla. In genere vedrei l'evento con sollievo, sapendo di poter contare sulla loro protezione e sulla Legge, ma stavolta sembriamo gente di malaffare colta sul fatto. Potrebbero persino pensare che siamo stati noi ad uccidere tutta questa gente e fatto prigionieri i kenku. Inoltre i lingotti d'argento addosso a noi di sicuro saranno difficili da giustificare se volessimo semplicemente calarci nel ruolo delle vittime innocenti e che nulla hanno a che fare con tutto questo o semplicemente delle persone capitate nel posto sbagliato al momento sbagliato. Inizio a sudare un poco freddo e ad agitarmi interiormente, ma forse anche inevitabilmente esteriormente, all'idea di essere arrestato e condannato; non era così che immaginavo il mio futuro e poi in carcere non avrei modo di continuare le mie ricerche e le mie creazioni. Poi mi ricordo di avere accanto la mie uniche due vere ancore di salvezza, Reaner e Shelatan, due nobili della città. Il loro sangue blu dovrà pur contare qualcosa, la guardie dovranno credere alle loro parole ed alla nostra storia. Mi volto verso i due con sguardo fiducioso ed implorante aiuto e che grida a chiare lettere: "Fate qualcosa, vi prego!".

Emmet Lathrop (gnomo artefice) Flashback Finalmente otteniamo una pista da seguire per completare la missione, anche se sinceramente non so più se ne valga la pena dopo aver perso fatalmente due dei nostri compagni. A quanto pare deve esserci stato uno scambio di persona e Floon è stato portato via per essere condotto in un covo di malviventi. "Vogliamo proseguire con la missione?" chiedo titubante guardando Shelatan e l'amico nano per poi rivolgerci allo strani duo e chieder loro: "Ci seguirete? Il pericolo non manca di certo, ma nemmeno i soldi se per questo. Vi sembrerà folle voler andare in cerca di guai dopo quello che ci è successo, ma vogliamo andare fino in fondo a tutta questa storia e salvare un tal Floon. A proposito il mio nome è Emmet Lathrop."

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Per me va bene. Voi siete d'accordo?" dico al gruppo trovandomi pienamente d'accordo con Dezgrazos.

Lifstan (bardiano guerriero) "Coraggio! Abbatteremo quel mostro prima che possa abbattere il portale! Ma dovete restare a combattere! Mano ferma e braccio forte, sguardo fisso, scoccate!" grido incitando compagni e celduiniani vedendo il timore farsi largo nei loro cuori, impauriti da quel colosso mostruoso.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Mi sembra tardi per decidere di andare anche contro i Coltelli del Popolo. Il Consiglio di per sé non è un organismo sbagliato, così come le sue figure rappresentative, andrebbe semmai perfezionato e reso più affidabile, ma ci vuole tempo per trovare i giusti equilibri e regole. Cioè se spodestiamo i Coltelli del Popolo poi che ne vogliamo fare di questa città? Governarla noi? Neanche siamo cittadini di questo posto, Theo ed Ealadha esclusi, e nemmeno abbiamo esperienze di governo. Insomma non credo potremmo essere meglio di loro, anche se siano persone migliori." dico titubante e pensoso, a bassa voce per non essere sentito per poi guardare il resto del gruppo in cerca del loro parere.