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Pyros88

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Pyros88

  1. Felix Carabàs (tabaxi duellista) In prigione
  2. Daisy (warlock umana) Con Kalana, Absalom
  3. Felix Carabàs (tabaxi duellante) In prigione
  4. Felix Carabàs (tabaxi duellante) In prigione
  5. È parecchio che è assente. Spero stia bene.
  6. Pyros88

    Gemma di Gioco

    Hiro Nakamura (samurai verde) "È tutto come lo avevamo visto prima. Rimango dell'idea di non ucciderlo, chiamatela intuizione se volete." commento secco nonostante sia titubante. È stato troppo facile, non può essere lui il guardiano della sacerdotessa. "Portiamolo con noi, legato."
  7. Scusate il ritardo, pensavo di aver già postato.
  8. Felix Carabàs (tabaxi duellante) In prigione
  9. Lifstan (bardiano guerriero) "È vero che la nostra priorità dovrebbe essere la fuga. Però questi orchi stanno dirigendosi al Corno Stregato e se incontrassero quelli che ci inseguono poi ne avremmo davvero troppi da affrontare se dovessero riuscire a raggiungerci. Io dico di perdere un po' di tempo ed eliminarli. E poi forse fra le loro cose troveremo qualcosa di commestibile per attenuare la fame e ridarci forza." commento valutando la situazione.
  10. Suppongo non si siano nemmeno presi la briga di perquisirmi, vero?
  11. Kythorn 13 (Giugno) - Mezzogiorno "Sì, Nevercott sta bene ed è di ottimo umore; merito della mia mira." dice accennando un ghigno soddisfatto.
  12. Kythorn 13 (Giugno) - Mezzogiorno "Diciamo che è nel vostro interesse seguirmi, ma non obbligherei nessuno ovviamente." dice sibillino per poi voltarvi le spalle ed andarsene a passo calmo e misurato, lasciando a voi la scelta se seguirlo o meno. Penwyrm & Masumi
  13. Pyros88

    Gemma di Gioco

    Hiro Nakamura (samurai verde) "No, fermo." gli dico, ben consapevole del dolore che sta provando per la perdita del proprio compagno animale. "C'è qualcosa che non mi torna in tutta questa faccenda." dico mentre tiro fuori il cellulare ed uso la fotocamera per guardarmi attorno.
  14. Riverwind (umano barbaro) Il barbaro apprezzò le parole del buon Caramon. Molti dei suoi compagni si stavano dimostrando interessati alla sua condizione e cercavano di esprimergli il proprio sostegno e vicinanza per la sua sfortunata condizione. Era felice di avere compagni così, ma si sentiva ugualmente in difetto, una risorsa inutile. Che poteva farsene del coraggio se non poteva metterlo in gioco nel momento del pericolo o del bisogno? Certo poteva ancora combattere con ol suo braccio dominante, ma avrebbe dovuto sicuramente imparare a muoversi e a colpire diversamente non potendo più contare sul braccio sinistro per contobilanciate i movimenti ed il pesp del braccio destro in azione e non potendo più usare la mano libera per delle prese sull'avversario o per altri tipo di movimento così come non poteva più imbracciare uno scudo. Avrebbe dovuto imparare a combattere in maniera molto più prudente, date le circostanze. "Grazie, Caramon. Speriamo che i nani capiscano e che siano in grado di aiutarmi. Non ho molto oro con me però, potrei forse impegnare le mie armi magiche pur di riavere il mio braccio; spero bastino a ripagarli." Riverwind avrebbe voluto mettersi già in quel momento ad allenarsi, a saggiare il proprio corpo monco e le proprie capacità menomate, ma ancora sentiva troppo dolore, la ferita necessitava di tempo per guarire o rischiava di riaprirla e rischiare di nuovo la vita. Non che ora fosse al sicuro, poteva sempre infettarsi, ed i loro nemici li stavano sicuramente cercando per farla pagare loro. Se sono fossero riusciti ad uccidere Verminaard, sarebbe stato un risultato clamoroso, ma dovevano accontentarsi di aver eliminato almeno quel viscido di un Toede.
  15. Kythorn 13 (Giugno) - Mezzogiorno "Nonostante il mio capo abbia gusti raffinati e modi ineccepibili è un anche un tipo parecchio pratico e concreto, non si avrà a male delle vostre condizioni e di certo non stonerete all'interno di un posto come il Portale Spalancato." insiste con quei suoi modi notoriamente freddi e quel suo forte accento esotico, probabilmente tipico del suo popolo. Vi pare evidente che abbia mangiato la foglia e vi stia rispondendo allo stesso modo facendo tutti finta che il motivo del vostro rifiuto sia quello; il suo sguardo lo lascia intendere chiaramente. Penwyrm @Zellos
  16. Felix Carabàs (tabaxi duellante) Prigioni
  17. Daardendrien Shamash (platino stregone) "Certo che ne abbiamo diritto. Dobbiamo sconfiggere il male, fermare i cultisti della orribile Tiamat!" dico con urgenza e convinzione nella voce.
  18. Kythorn 13 (Giugno) - Mezzogiorno Riparato il costrutto e riconsegnatigli le sue cose, compreso il suo stocco ed altri oggetti, alcuni probabilmente magici, vi dirigete verso l'ingresso delle mura. Fortunatamente quanto avete fatto nella bettola del piazzale ed ai suoi tirannici occupanti ha già fatto il giro del quartiere e nessuna canaglia osa avvicinarsi a voi. Attorno a voi vedere solo il via vai dei lavoratori delle varie attività sgradevoli che sono state allontenate dalla città vera e propria così da non infastidire. Il frastuono, gli odori pungenti, le scene detestabili vi colpiscono, voi così abituati al lusso, al pulito ed alla bellezza, mentre percorrete rapidi quella zona così malmessa e pericolosa. Giunti ai cancelli settentrionali riuscite ad entrare in città senza problemi grazie al vostro solito travestimento ma lì trovate una faccia nota ad aspettarvi. Celato da un pesante mantello con un ampio cappuccio ed indossando degli strani occhiali scuri, vi si fa sotto un individuo a voi noto, Fel'rekt, il drow che avete conosciuto in circostanze poco piacevoli la notte del rapimento di Renaer da parte dei Culto della Mano Destra di Nessus. "Il mio capo desidera incontrarvi. Immediatamente. Al Portale Spalancato, come convenuto nel nostro ultimo incontro.".
  19. Beh anche fosse un buco nell'acqua il giorno dopo mi rilascerebbero. Non vale la pena attaccare briga inutilmente. Possiamo sempre raccogliere informazioni, io e voi e riprovarci meglio la prossima volta.
  20. Felix Carabàs (tabaxi duellante) Prigioni, da solo
  21. Pyros88

    Gemma di Gioco

    Hiro Nakamura (samurai verde) L'aiuto dei miei compagni intralcia e ferisce il diavolo impedendogli di combattere come vorrebbe e ciò mi salva dallo stesso dato del povero Tsume che giace in un lago di sangue ad un passo da me. Il diavolo sembra aver accusato il mio attacco così come quelli della lancia di ghiaccio mentre altri sembrano essergli scivolati via come nulla fosse. Nonostante ciò sembra già in cattive condizioni, qualcosa non torna. I demoni carcerieri erano molto più forti di costui, persino quelle bestie insettoidi che abbiamo affrontato salendo fin qui ci hanno dato più filo da torcere. Ho come il sospetto che ci sia un trucco sotto. La cosa mi angoscia, le sue ultime parole risuonano nella mia mente ossessivamente. "Fermi, non uccidiamolo! Dobbiamo solo sconfiggerlo!" grido di colpo ai miei compagni, mentre mi preparo a combattere cercando di metterlo fuori gioco ma senza provocargli ulteriori ferite mortali od infliggergli il colpo di grazia. Temo che se morisse questo ponte crollerebbe per effetto di un qualche diabolico trabocchetto e noi ci ritroveremmo faccia a faccia con la lava sottostante.
  22. Riverwind (umano barbaro) Il risveglio di Riverwind fu molto tormentato. In un primo momento non badò molto al dolore, tanta era la sorpresa e gioia di essere ancora vivo e percependo accanto la voce e la figura della sua amata Goldmoon, un po' di dolore era il minimo dopo essersi salvato dal soffio di un drago. Quel dolore era però presto diventato insopportabile ed i suoi occhi, ancora annebbiati dal risveglio, si strinsero e riempirono di lacrime per poi volgersi verso il proprio braccio sinistro ed in quel momento egli capì la ragione di tutto quel dolore, aveva perso il braccio sinistro. Osservava quel moncherino come se non fosse parte di sé, come se non potesse essere vero, gli era inconcepibile ed inaccettabile, si aspettava ad ogni battito di palpebre che quella visione temenda sparisse e tornasse a vedere il suo braccio al suo posto, intero. Dovette presto arrendersi all'evidenza che i suoi occhi non lo stavano ingannando, aveva davvero perso un braccio. Dentro di sé qualcosa si spezzò, aveva affrontato mille pericoli, era riuscito a conquistare il diritto di chiedere in sposa Goldmoon, l'aveva protetta da ogni avversità ed aveva prestato la propria forza ed il proprio coraggio ai compagni a cui si erano uniti. Ma ora, senza un braccio, che cosa poteva mai fare? Non sarebbe più stato il guerriero capace di prima, non avrebbe più impugnato la propria spada lunga con entrambe le mani, né l'avrebbe maneggiata in coppia con la spada più corta, non avrebbe più potuto fare tante cose che necessitano di entrambe le mani o comunque le avrebbe fatte con enorme difficoltà. Di sicuro non avrebbe più potuto stringere fra le sue braccia Goldmoon. La sua amata gli era stata accanto fin da subito e lui lo apprezzava davvero, ma in questo momento il suo sguardo amorevole ma preoccupato, le sue attenzioni e cure non facevano altro che metterlo dolorosamente di fronte alla sua inutilità e l'essere diventato un peso per lei e per il resto del gruppo. Strinse i denti e cercò di non dare a vedere il proprio dolore, la pena sia fisica che interiore, il senso di smarrimento, lo doveva alla sua amata e lo doveva ai suoi compagni che si erano tanto dati da fare per salvarlo dalle prigioni in cui era finito e dall'ancora più tremendo destino che lo avrebbe atteso fino ad una sofferta morte. Quasi subito i discorsi della compagnia virarono anche su come restituire il suo braccio, il che rendeva ancora più chiaro al barbaro delle pianure come egli fosse considerato irrimediabilmente menomato ed inutile agli occhi di tutti. La loro preoccupazione e fretta era certamente simbolo di quanto volessero bene a lui e di come ci tenessero a guarirlo, prima fra tutti l'amata Goldmoon, ma il suo umore cuoo e depresso vedeva tutto questo come motivo di vergogna e risentimento per la propria misera condizione. Trovare però una magia così potente da potergli ridare il braccio sembrava qualcosa di impossibile, un potere perduto da tempo o perlomeno sperduto chissà dove ma senza alcuna idea di come scoprirlo. I suoi amici stavano per imbarcarsi in un compito talmente incerto, arduo e pericoloso, tutto per lui. Probabilmente non ne valeva la pena, avrebbe rischiato inutilmente la loro vita ed avrebbero perso tempo verso gli obbiettivi che li avevano portati ad unirsi e combattere assieme. Rimase in silenzio, lo sguardo perso verso il terreno sotto di sé, come se non guardasse nulla o guardasse qualcosa chissà quanto in profondità, oltre la superficie. Forse avrebbe dovuto dire qualcosa, partecipare alla conversazione, ma non aveva nulla dire, o meglio non ne era affatto sicuro. Meglio tacere.
  23. Daardendrien Shamash (platino stregone) Il fuoco magico sembra avere effetto su questi esseri incorporei, certo assai meglio del semplice metallo ed infatti anche Bhalasar mette mano alle proprie capacità magiche piuttosto che a quelle marziali. Decido quindi di proseguire nel mio intento e lancio nuovamente uno dei miei dardi infuocati contro lo stesso spirito dannato che ho appena colpito.
  24. Felix Carabàs (tabaxi duellante) Prigioni
  25. Una prova di conoscenze comuni per dire un luogo adatto dove potrei abitare? Tipo che abitavo dove ora dominano i coltelli ma che a causa della rivolta sino rimasto tagliato fuori dalla mia casa e mi tocca dormire dove lavoro, nel forno. E quindi inventarsi il nome/ubicazione di un fornaio da queste parti.
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