Chuffy
"No, danazione! È proprio vero: dove c'è una torta c'è un halfling pronto a mangiarsela!" dico ai miei compagni in tono aspro e sguardo odioso verso quei mezzuomini. I loro sguardi bonari ed allegri, quelle fattezze paffute, la loro ingordigia fatta di prime e seconde colazioni, i loro gilet abbottonati e quei piedi nudi pelosi. No aspetta quelli sono hobbit, ma da qualche parte in fondo alla mia testa so che sono comunque la stessa gente.
A causa di una qualche diatriba legata sempre alle parole scritte che li descrivevano, azione tanto silenziosa quanto diabolica mi dicono (perché le parole sono fatte per essere dette, soprattutto gridate), prima da parte di qualcuno e poi da qualcun'altro che però non poteva scrivere le stesse, i due popoli sono ora per sempre divisi. A quanto pare quando delle parole sono scritte poi quelle appartengono a chi le ha usate, rubandole quindi a tutti gli altri che non possono più usarle. Per questo odiamo le parole scritte, nessuno può rubare la nostra voce, ed appena vediamo qualcosa di scritto dobbiamo distruggerlo ed uccidere chi le ha rubate: per liberare le parole e renderle di nuovo nostre, di nuovo nella nostra testa.