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Frobenius

Ordine del Drago
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  1. beh, faccio un esempio pratico di cosa ho in mente, perché rimanendo sul vago magari si rischia di essere troppo generico. (D&D 3°) Ho i miei 3 PG di 3° livello, incontrano 1 goblin (GS 1/4, poco più di una seccatura così singolo). Lo affrontano. Nonostante la classe armatura bassa del Goblin nessuno dei tre lo colpisce. Tiro apertamente per il Goblin, 20 minaccia di critico, ritiro e ricolpisco, è un critico. Tiro il 1d8-1 di danno e faccio 8, quindi 14 danni. Ciao al primo personaggio. I due PG rimanenti accerchiamo il Goblin, ma nonostante i bonus di circostanza tirano per colpire e fanno 1 ed 1, due tiri maldestri. Il Goblin reagisce, altro 20, altro critico, altro 8, altri 14 danni, ciao al secondo personaggio (wow il Master è fortunatissimo con i dadi stasera). Il terzo PG fugge a questo punto. Ok, il Goblin tira fuori la sua arma da lancio, indovinate che fa? 20. Indovinate? Critico, tira il suo 1d6-1 e fa 6 (serata grandiosa per il piccolo eroe goblin). 10 danni, ciao al terzo personaggio. In 2 minuti di gioco l'avventura non è nemmeno iniziata, forza rifacciamo i PG, nuove classi, nuovo background, grande esperienza di gioco. Ho rispettato le regole, ho tirato apertamente e questo è il risultato: secondo me pessimo. Poi rispetto tutti i punti di vista, non ho di certo voglia di scatenare un flame appena arrivato. Ho ritenuto anzi molto interessanti alcuni contributi, che vedrò di approfondire
  2. Beh, io penso che le regole siano funzionali alla storia e non il contrario. Certo, se un giocatore trucca i dadi è barare, ma credo che un master abbia la facoltà di farlo per il fine della storia. Immagino tu sia un purista delle regole, e ti stimo, perché è un atteggiamento coerente e super-partes. Dal mio punto di vista però il master non è un giocatore: il giocatore che bara influisce sulle regole del gioco per un proprio tornaconto personale. Il master no, lo fa per il divertimento di tutti (stiamo ovviamente parlando di un master maturo, non di un player killer che si diverte a seccare i giocatori). Per cui, penso che aggiustare i dadi per modificare delle situazioni svantaggiate sia anche un requisito di un buon master. Voglio dire, in un incontro casuale, è triste dover seccare tre quarti dei giocatori per una serie di dadi sfortunati e dire "vabbè dai son le regole, nuovi pg per tutti forza". Il master deve essere il regista di una bella storia che scorre. Le regole servono per dare consistenza al tutto certo, ma la storia ha la priorità. Poi ripeto, son stili di gioco differenti, ognuno ha il suo. Appena inizio la campagna condividerò con voi ulteriori osservazioni su questo stile di gioco, con i pro ed i contro che ho riscontrato
  3. Interessanti contributi, grazie a tutti. Condivido in particolare l'intervento di Zellvan. Quello che avevo riportato era un caso limite di esempio, non ovviamente la prassi. Ed ovviamente non cambierei i dadi per favorire il mio png preferito che vorrei sopravvivesse: ho esperienza in merito per evitare queste brutte esperienze negative. Farò tesoro delle vostre esperienze
  4. Ciao a tutti. Secondo voi un master deve tirare segretamente o apertamente? Quali sono i vostri stili di gioco. Io sarei per tirare sempre dietro lo schermo, più che altro per salvare i PG da eventuali risultati disastrosi: voglio dire, ad esempio in D&D, tirando apertamente può capitare che due mostri messi lì solo per far perdere tempo ai PG facciano due critici, tirando facciano il massimo dei danni ed uccidano un PG sul colpo magari nei primi minuti di gioco. Come master, eviterei questa situazione, magari trasformando i critici in colpi normali o infliggendo meno danni. Pensate che tirare dietro lo schermo mini il rapporto di fiducia con il Master?
  5. Ottimi suggerimenti, grazie a tutti per i contributi. In capo ad un mese dovrei fare la prima avventura, vi farò sapere se sono riuscito a creare incontri giusti o se ho mandato i miei poveri PG al macello XD (o i miei poveri mostri, al macello )
  6. Ciao, grazie della risposta. Pensavo di fare le cose in maniera più "scientifica", calcolando esattamente il numero di incontri facili, sfide eccetera eccetera e calibrare il numero esatto di incontri necessari per passare il livello (e su quelli basare l'avventura). Un po' troppo maniacale forse eheehe. Credo che farò come mi hai suggerito
  7. Ciao a tutti. Come ho scritto nella sezione "Mi presento", ho ripreso adesso ad organizzare una campagna dopo qualche anno di astinenza totale dai GdR. Ho un party di 6 personaggi di 3° livello e vorrei preparare degli incontri per loro equilibrati, ed ecco già i primi dolori: non mi ricordo bene il calcolo del LI. Mi spiego meglio: dal manuale del D&D, nel capitolo 4 "Avventure", dice "un mostro di GS 5 è una sfida appropriata per un gruppo di quattro personaggi di 5° livello". Quindi, per un gruppo di sei personaggi di 5° livello, cosa rappresenta una sfida appropriata? Un GS 6? Come pianificate voi Master gli incontri per un gruppo di più di 4 giocatori? Grazie per ora
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