Vai al contenuto

Ian Morgenvelt

Moderatore della community
  • Conteggio contenuto

    27.602
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    96

Tutti i contenuti di Ian Morgenvelt

  1. Non mi piace l'idea di dipendere da una fonte esterna per il nostro esercito. Io inizierei con la popolazione, accontendoci di un'armata di GSA piú basso per ora. Al prossimo mese (durante il quale potremo costruire due edifici in contemporanea, se non erro) potremmo creare una Caserma e iniziare ad addestrare le truppe.
  2. Friedrich von Schicksal Il mio suggerimento pare essere ininfluente, viste le chiare risposte che ci fornisce lo spirito. Meglio cosí, il mio Polyglot potrebbe essere fin troppo arruginito. Vi trovavate in questo luogo per commerciare o per qualche intento pacifico? Chiedo dopo le domande di Camas, parzialmente deluso dal fatto che la mia teoria sia stata smontata completamente.
  3. Jared O'Connor Quattro seguaci, di cui uno molto potente. Mi sarei aspettato qualcosa di piú impressionante per una minaccia di questa portata. Ascolto la risposta del cacciatore su un possibile aiuto, logica e scontata per quanto mi riguarda. Al tentativo di Lorkan aggiungo E se i suoi bersagli non fossero Malariti? Eatnar ha degli alleati esterni al culto, ne sono certo. Invasori del suo territorio, a mio parere.
  4. Professor Bernard De Tourmond Guardo incuriosito Kalana, seguendola nella stanza pieno di curiosità per questo famoso progetto che ha nominato piú volte. Cosa potrà mai essere? E perché è necessario che lo racconti proprio ora, prima di queste prove? Nella stanza ascolto le parole di Kalana senza interromperla, recependo tutti i dettagli della narrazione. Far sparire le guerre... Sarebbe certamente un mondo fantastico, dove finalmente le persone potrebbero studiare e istruirsi al posto di imparare ad impugnare uno spadone. Utopico, appunto. Non prendo i giuramenti alla leggere: ho promesso solennemente che avrei fatto parte dell'Ordine e l'avrei servito fedelmente, aiutandovi con ogni mia risorsa. E se questo richiede di usare la mia vita per un progetto che quasi certamente non potró vedere finito... Vorrà dire che troveró un metodo per non deperire! Dico con una risata, battendo deciso un pugno sul tavolo, a cui arrivo a stento grazie alla sedia. É un piano certamente ambizioso, con qualche dettaglio da sistemare. Un punto di cui non tiene conto è l'influenza dei piani esterni in tutto questo: vi ho già parlato dell'Arcimago, che potrebbe non gradire pienamente la faccenda, ma anche gli dei della guerra e i loro seguaci tenteranno di ostacolarci in ogni modo. Per quelli malvagi non ci sono rimedi, ma dobbiamo fare in modo che almeno quelli schierati con il bene capiscano pienamente il progetto. E, da quanto ne sappia, non è semplicissimo patteggiare qualcosa con un dio.
  5. Dovrei ribattezzare le bacchette: le due volte che le ho usate ho mancato il bersaglio. Sfiga e 1naturale mi sembrano molto più adatti di Colpire x
  6. Mi sembra di averlo segnato, controllo adesso. Edit: confermo, già messo in scheda, con i bonus già conteggiati
  7. E conta che ci ha raccontato tutto questo dopo che abbiamo ricevuto un'offerta di alleanza. Immagina fosse arrivata una dichiarazione di guerra
  8. "Prima o poi avró una religione tutta mia, con blackjack e squillo di lusso!"
  9. Dobromil Stetven Non vedendo la necessità di avvicinarmi pericolosamente ai lupi, ne guardo uno truce tenendo una mano sullo stocco, sibilando minaccioso Spero che il cagnolino non abbia troppa paura. Le lacrime mi han sempre fatto impressione. Uno scontro quasi scontato. Master
  10. Theo Dezgrazos (Umano Beguiler) Estraggo una bacchetta dallo zaino, sperando sia quella adatta, e faccio apparire la mia arma in mano. Attivo la magia dell'oggetto magico e scaglio il disco metallico contro una giuntura debole della creatura, sperando di ferirla in profondità. Master
  11. Nial'Shaeru (Akihiro Yamaguchi) Rimango a guardarla in silenzio, lasciandole il tempo per interiorizzare la notizia che le ho appena dato. Non è una donna futile: per quanto sostenga di odiarmi, capisce benissimo cosa puó voler dire accettare il passaggio finale del ciclo naturale. Dopo attimi quasi interminabili, Alice mi prende la mano e mi conduce in camera da letto. Atto che Akihiro ha catalogato come parte della quotidianità. Eppure... Le sensazioni di questo corpo mortale sono in subbuglio: non si era mai comportata con tanto affetto nei miei confronti. Rimango con il fiato sospeso quando si stringe a me e inizia a singhiozzare: nessun essere umano aveva mai pianto per me, un carnefice, il portatore di ció che nessuno vuole incontrare. La accolgo spontaneamente tra le mie braccia, passandole una mano tra i capelli, come Akihiro ha fatto molte volte. Ed in questo momento sento con ancora piú forza la necessità dei miei sforzi. Vado a dormire soddisfatto per la prima volta da che mi trovo su questa terra. O forse per la prima volta della mia esistenza. ------ Al risveglio non trovo la moglie di Akihiro, probabilmente perché angosciata da quello che avrebbe potuto fare davanti alla piccola Nyoko. Mi ha lasciato la colazione, altro segno di quotidianità che interpreto come uno straordinario simbolo di affetto. Mentre mangio, ascolto le notizie. Si parla dell'ospedale, ovviamente senza dire nulla di quanto successo veramente. Faccio una rapida ricerca in rete, per cercare quello che dicano i canali non convenzionali. Son sempre divertito dalla fantasia degli uomini, anche se in questo caso si tratta piú di un tentativo di svuotare temporaneamente la testa.
  12. Karl Orlovsky Denitor ci convoca di corsa alla Locanda dell'Alce per discutere in privato i temi dell'ultimo concilio: la situazione dei falegnami e la presenza di bacche di belladonna nel giardino del tempio. Inizio a trattare la prima questione, annuendo al consiglio di Denitor Una piccola delegazione da Stagrave farebbe capire la nostra posizione sulla questione e stringerebbe i rapporti con Nivakta. Ma continuo a non riuscire a capire perché la Mandragora non stia raccogliendo legna dai boschi: questa è la stagione migliore per fare affari, tenere i boscaioli fermi non mi sembra una mossa intelligente. A meno che non fosse un metodo per sommergere di ordini la concorrenza, in modo da proporsi come valida alternativa fissando i propri prezzi. Un piano parecchio contorto, devo ammetterlo. Rifletto sulla questione, prima di spiegare l'uso comune della belladonna. Un licantropo in città? E se avesse maledetto qualcuno? Denitor espone il suo sospetto, decisamente preoccupante, a cui rispondo esponendo le alternative Dobbiamo fare attenzione a non saltare a conclusioni affrettate. Non conosco al meglio il culto di Erastil, ma la pratica di coltivare medicinali mi pare adatta per un sacerdote di una divinità rurale. Potrebbe semplicemente voler preparare delle scorte per curare le febbri invernali. In che quantità veniva coltivata?
  13. L'importante è essere entrato, non avevo nessuna fretta. Dato che non mi hai detto piú nulla, presumo che il BG possa andare cosí, giusto (esclusi i collegamenti con il PG di the hateful rancor, ovviamente)? @Alonewolf87
  14. Anch'io trovo piú funzionale l'iniziativa a gruppi.
  15. Per ora Karl vive in locanda, non escludo la possibilità che si crei un alloggio personale in futuro. Per quanto riguarda la mappa non ci sono problemi di sorta.
  16. Oggi analizzeremo la possibilità di usare una tempesta in arrivo come parte della storia di una campagna in corso. Che sia letterale o figurata, potrebbe portare sviluppi interessanti per tutto il gruppo. Avviso: nei successivi due paragrafi si fanno pesanti spoiler alla serie New X-Men scritta da Grant Morrison. Consiglio di saltarli a chiunque non voglia conoscere notizie su questa saga. L'altra notte stavo rileggendo la storia d'apertura dell'arco narrativo degli X-Men scritto da Grant Morrison. In questa linea editoriale è stato introdotto un temibile predatore di mutanti come antagonista: il personaggio di Cassandra Nova. Durante il primo arco, Nova è riuscita a: attaccare brutalmente gli X-Men come finta, creare un nuovo tipo di Sentinelle e usarle per distruggere Genosha e uccidere buona parte dei suoi abitanti, usare una apparente sconfitta per entrare nella X-Mansion in modo da possedere il Professor X e usare il suo corpo per rovesciare l'Impero Shi'Ar, così da poter tornare più tardi con armi aliene più grandi e potenti da usare contro gli X-Men. Questo è un riassunto veloce di ciò che è avvenuto in oltre un anno di numeri degli X-Men. Questo è un esempio di come una tempesta figurata possa essere usata in gioco. Sebbene i personaggi potrebbero anche non realizzarlo (infatti, l'unica persona consapevole della possessione di Xavier da parte di Nova era stata resa temporaneamente comatosa da Nova prima che lasciasse il pianeta... Lo so, son fumetti), i giocatori possono intuire che stia arrivando qualcosa di grosso e terribile. In realtà, la maggior parte delle volte in cui si introduce questa idea nella propria campagna non serve studiarsela perfettamente a tavolino: i giocatori saranno certamente molto più abili nel colmare i vuoti di quanto possa fare il DM. Quindi, tutto ciò che il DM deve fare è prestare attenzione a cosa spinge i i personaggi e, di conseguenza, fornirgli ciò che cercano. Per esempio, un paio di anni fa, quando stavo provando per la prima volta Sword&Wizardy, avevo diviso la trama dell'avventura tra una piccola città di frontiera e un esteso dungeon sotto le vicine montagne, centro nevralgico di un culto del caos. Il villaggio era stato originariamente pensato solo come un posto per fornire ai personaggi un riparo sicuro per la notte, quando si fossero stancati di dormire sopra ai duri e freddi pavimenti del sotterraneo, e un luogo dove spendere il bottino trovato in alcolici e cibo. Ma il chierico del gruppo era abbastanza fanatico: ha iniziato a pensare che la corruzione del caos avesse raggiunto la città. Dal suo punto di vista, il clero locale era troppo permissivo, considerata la prossimità al male e al caos, e c'era qualcosa di chiaramente sospetto nella locanda del paese. Sì, i membri del clero locale erano più permissivi, ma questo solo perché erano lontani dalle rigide strutture della chiesa e, quindi, potevano permettersi di essere più rilassati. Raramente avevano a che fare con chierici zelanti o membri dell'alto clero. Non c'era nessun intento maligno nei religiosi del paese: si accontentavano semplicemente di raccogliere decime, rilassarsi nel proprio monastero e non dover lavorare troppo nelle campagne. Ma nulla di ciò ha fermato l'indagine del chierico. Nella mente del personaggio doveva esserci un motivo per cui il caos aveva potuto prendere piede nei dintorni. Sì, c'era qualcosa di "losco" all'interno della locanda cittadina. Le donne che lo gestivano incoraggiavano i loro impiegati a strappare monete extra dalle tasche degli avventurieri (attirati dalla possibilità di cacciare i mostri del dungeon) e dalla occasionale carovana di mercanti di passaggio, usando l'inganno e svolgendo il mestiere più antico del mondo. In realtà, parte dei personaggi erano diventati un'ottima fonte di reddito per la suddetta locanda. Il chierico sapeva che c'era qualcosa di tanto grosso quanto infido che stava per arrivare, quindi il giocatore ha iniziato a creare la tempesta in arrivo tramite le azioni del suo personaggio. Successivamente si è scoperto che le locandiere venivano effettivamente dal dungeon e che si trattava di sacerdotesse del caos, aiutate dagli impiegati del locale. Usavano le loro arti seduttive per corrompere i governanti della città (eccetto i membri del clero, poiché avevano fatto un ovvio voto di castità e risultavano, quindi, essere l'unica organizzazione non colpita dalla corruzione del caos). Il punto è che nulla di tutto ciò era previsto dal mio iniziale abbozzo della città: aveva ottenuto un nome diverso da "buco sperduto" solo dopo un paio di sessioni, dato che l'azione era stata principalmente concentrata sul dungeon. La mia idea originale per il paese era semplicemente di un posto per riposarsi e per permettere ai personaggi di bere, mangiare ed essere felici. Poi è arrivata la tempesta, le azioni del culto hanno iniziato ad uscire allo scoperto man mano che il chierico stava investigando. I mostri hanno attaccato il gruppo fuori dal dungeon (dov'erano rimasti tranquillamente fino a quel momento) e le persone in città hanno iniziato a comportarsi in maniera peculiare nei confronti degli stranieri. Tutto questo è terminato con un grosso scontro nella locanda, che la lasciò a mala pena in piedi e uccise buona parte dello staff. Il gruppo si inimicò, inoltre, la dea del caos che faceva da patrona alle donne dell'osteria/bordello e che veniva servita dal culto. Una delle due sacerdotesse sopravvisse per tormentare i personaggi in un paio di situazioni dopo questi fatti. Una tempesta letterale sarebbe, appunto, una tempesta. Avere un vero e proprio tifone in arrivo fornisce ai personaggi un differente tipo di minacce da affrontare, cose che potrebbero non essere necessariamente di interesse per ogni gruppo di gioco. Al posto di affrontare un antagonista in carne e ossa (come nell'esempio qui sopra), il gruppo potrebbe dover affrontare la penuria di risorse (trovare acqua o carburante che gli permetta di superare la tempesta prima che arrivi) o possibili crolli della società causati da quest'ultima. Se i vostri giocatori non sono interessati in questo genere di pericoli per il loro gioco di ruolo, potreste pensare a dei conflitti con degli sciami di strane creature arrivate prima della tempesta: stanno scappando anche loro o sono dei messaggeri del disastro in arrivo, necessari per "ammorbidire" le difese del mondo prima dell'arrivo del nubifragio? Una tempesta letterale non deve per forza essere una tempesta vera propria come nel nostro mondo, ed essere dunque composta da nuvole, fulmini, tuoni e pioggia. Potrebbe essere uno sciame di creature demoniache provenienti da una dimensione di energia negativa. Potrebbe essere una nube di insetti giganti che divorano ogni cosa sul loro sentiero. Potrebbe persino essere Galactus che sta arrivando per convertire il mondo in energia e divorarlo. Qualunque cosa sia, dovrà essere grossa, malvagia e nettamente superiore ai personaggi. L'obiettivo della tempesta imminente è quello di creare una situazione che, per essere superata, richieda qualcosa di più oltre al menare fendenti o coprire l'avversario d'olio e bruciarlo. Sebbene questa minaccia dovrebbe poter essere distrutta grazie al coraggio dei giocatori, dovrebbe comunque rimanere un pericolo per loro e per il mondo intero. Una tempesta imminente potrebbe essere ben più di un cambiamento dal classico massacro di mostri nell'ennesimo dungeon: potrebbe essere un cambiamento per l'intera campagna. Che sia il culto del caos che ha segretamente corrotto la città o le creature demoniache la cui mera presenza causerebbe la distruzione del mondo attorno a loro, la tempesta imminente deve cambiare l'intero scenario in cui si muovono i personaggi. Questa minaccia non deve essere per forza un'Apocalisse con la A maiuscola, che devasti ogni cosa e crei un mondo differente dopo il suo passaggio. Potrebbe essere una apocalisse con la a minuscola, che cambia solamente il focus della campagna. Nel caso della nostra avventura Swords&Wizardry, i giocatori hanno deciso di spostarsi dalla città dopo aver distrutto la locanda e ucciso un buon numero di autoctoni (dopo che il chierico ha fatto inviare una nota dal clero locale ai livelli più elevati della chiesa, chiedendo il supporto dell'inquisizione o dei cacciatori di streghe). Ricordate, inoltre, che per questo genere di situazioni è sempre possibile farsi ispirare da problematiche del mondo reale e da esperienze personali. Link all'articolo originale http://www.enworld.org/forum/content.php?4467-When-The-Coming-Storm-Blows-Into-Your-Campaign Visualizza articolo completo
  17. Avviso: nei successivi due paragrafi si fanno pesanti spoiler alla serie New X-Men scritta da Grant Morrison. Consiglio di saltarli a chiunque non voglia conoscere notizie su questa saga. L'altra notte stavo rileggendo la storia d'apertura dell'arco narrativo degli X-Men scritto da Grant Morrison. In questa linea editoriale è stato introdotto un temibile predatore di mutanti come antagonista: il personaggio di Cassandra Nova. Durante il primo arco, Nova è riuscita a: attaccare brutalmente gli X-Men come finta, creare un nuovo tipo di Sentinelle e usarle per distruggere Genosha e uccidere buona parte dei suoi abitanti, usare una apparente sconfitta per entrare nella X-Mansion in modo da possedere il Professor X e usare il suo corpo per rovesciare l'Impero Shi'Ar, così da poter tornare più tardi con armi aliene più grandi e potenti da usare contro gli X-Men. Questo è un riassunto veloce di ciò che è avvenuto in oltre un anno di numeri degli X-Men. Questo è un esempio di come una tempesta figurata possa essere usata in gioco. Sebbene i personaggi potrebbero anche non realizzarlo (infatti, l'unica persona consapevole della possessione di Xavier da parte di Nova era stata resa temporaneamente comatosa da Nova prima che lasciasse il pianeta... Lo so, son fumetti), i giocatori possono intuire che stia arrivando qualcosa di grosso e terribile. In realtà, la maggior parte delle volte in cui si introduce questa idea nella propria campagna non serve studiarsela perfettamente a tavolino: i giocatori saranno certamente molto più abili nel colmare i vuoti di quanto possa fare il DM. Quindi, tutto ciò che il DM deve fare è prestare attenzione a cosa spinge i i personaggi e, di conseguenza, fornirgli ciò che cercano. Per esempio, un paio di anni fa, quando stavo provando per la prima volta Sword&Wizardy, avevo diviso la trama dell'avventura tra una piccola città di frontiera e un esteso dungeon sotto le vicine montagne, centro nevralgico di un culto del caos. Il villaggio era stato originariamente pensato solo come un posto per fornire ai personaggi un riparo sicuro per la notte, quando si fossero stancati di dormire sopra ai duri e freddi pavimenti del sotterraneo, e un luogo dove spendere il bottino trovato in alcolici e cibo. Ma il chierico del gruppo era abbastanza fanatico: ha iniziato a pensare che la corruzione del caos avesse raggiunto la città. Dal suo punto di vista, il clero locale era troppo permissivo, considerata la prossimità al male e al caos, e c'era qualcosa di chiaramente sospetto nella locanda del paese. Sì, i membri del clero locale erano più permissivi, ma questo solo perché erano lontani dalle rigide strutture della chiesa e, quindi, potevano permettersi di essere più rilassati. Raramente avevano a che fare con chierici zelanti o membri dell'alto clero. Non c'era nessun intento maligno nei religiosi del paese: si accontentavano semplicemente di raccogliere decime, rilassarsi nel proprio monastero e non dover lavorare troppo nelle campagne. Ma nulla di ciò ha fermato l'indagine del chierico. Nella mente del personaggio doveva esserci un motivo per cui il caos aveva potuto prendere piede nei dintorni. Sì, c'era qualcosa di "losco" all'interno della locanda cittadina. Le donne che lo gestivano incoraggiavano i loro impiegati a strappare monete extra dalle tasche degli avventurieri (attirati dalla possibilità di cacciare i mostri del dungeon) e dalla occasionale carovana di mercanti di passaggio, usando l'inganno e svolgendo il mestiere più antico del mondo. In realtà, parte dei personaggi erano diventati un'ottima fonte di reddito per la suddetta locanda. Il chierico sapeva che c'era qualcosa di tanto grosso quanto infido che stava per arrivare, quindi il giocatore ha iniziato a creare la tempesta in arrivo tramite le azioni del suo personaggio. Successivamente si è scoperto che le locandiere venivano effettivamente dal dungeon e che si trattava di sacerdotesse del caos, aiutate dagli impiegati del locale. Usavano le loro arti seduttive per corrompere i governanti della città (eccetto i membri del clero, poiché avevano fatto un ovvio voto di castità e risultavano, quindi, essere l'unica organizzazione non colpita dalla corruzione del caos). Il punto è che nulla di tutto ciò era previsto dal mio iniziale abbozzo della città: aveva ottenuto un nome diverso da "buco sperduto" solo dopo un paio di sessioni, dato che l'azione era stata principalmente concentrata sul dungeon. La mia idea originale per il paese era semplicemente di un posto per riposarsi e per permettere ai personaggi di bere, mangiare ed essere felici. Poi è arrivata la tempesta, le azioni del culto hanno iniziato ad uscire allo scoperto man mano che il chierico stava investigando. I mostri hanno attaccato il gruppo fuori dal dungeon (dov'erano rimasti tranquillamente fino a quel momento) e le persone in città hanno iniziato a comportarsi in maniera peculiare nei confronti degli stranieri. Tutto questo è terminato con un grosso scontro nella locanda, che la lasciò a mala pena in piedi e uccise buona parte dello staff. Il gruppo si inimicò, inoltre, la dea del caos che faceva da patrona alle donne dell'osteria/bordello e che veniva servita dal culto. Una delle due sacerdotesse sopravvisse per tormentare i personaggi in un paio di situazioni dopo questi fatti. Una tempesta letterale sarebbe, appunto, una tempesta. Avere un vero e proprio tifone in arrivo fornisce ai personaggi un differente tipo di minacce da affrontare, cose che potrebbero non essere necessariamente di interesse per ogni gruppo di gioco. Al posto di affrontare un antagonista in carne e ossa (come nell'esempio qui sopra), il gruppo potrebbe dover affrontare la penuria di risorse (trovare acqua o carburante che gli permetta di superare la tempesta prima che arrivi) o possibili crolli della società causati da quest'ultima. Se i vostri giocatori non sono interessati in questo genere di pericoli per il loro gioco di ruolo, potreste pensare a dei conflitti con degli sciami di strane creature arrivate prima della tempesta: stanno scappando anche loro o sono dei messaggeri del disastro in arrivo, necessari per "ammorbidire" le difese del mondo prima dell'arrivo del nubifragio? Una tempesta letterale non deve per forza essere una tempesta vera propria come nel nostro mondo, ed essere dunque composta da nuvole, fulmini, tuoni e pioggia. Potrebbe essere uno sciame di creature demoniache provenienti da una dimensione di energia negativa. Potrebbe essere una nube di insetti giganti che divorano ogni cosa sul loro sentiero. Potrebbe persino essere Galactus che sta arrivando per convertire il mondo in energia e divorarlo. Qualunque cosa sia, dovrà essere grossa, malvagia e nettamente superiore ai personaggi. L'obiettivo della tempesta imminente è quello di creare una situazione che, per essere superata, richieda qualcosa di più oltre al menare fendenti o coprire l'avversario d'olio e bruciarlo. Sebbene questa minaccia dovrebbe poter essere distrutta grazie al coraggio dei giocatori, dovrebbe comunque rimanere un pericolo per loro e per il mondo intero. Una tempesta imminente potrebbe essere ben più di un cambiamento dal classico massacro di mostri nell'ennesimo dungeon: potrebbe essere un cambiamento per l'intera campagna. Che sia il culto del caos che ha segretamente corrotto la città o le creature demoniache la cui mera presenza causerebbe la distruzione del mondo attorno a loro, la tempesta imminente deve cambiare l'intero scenario in cui si muovono i personaggi. Questa minaccia non deve essere per forza un'Apocalisse con la A maiuscola, che devasti ogni cosa e crei un mondo differente dopo il suo passaggio. Potrebbe essere una apocalisse con la a minuscola, che cambia solamente il focus della campagna. Nel caso della nostra avventura Swords&Wizardry, i giocatori hanno deciso di spostarsi dalla città dopo aver distrutto la locanda e ucciso un buon numero di autoctoni (dopo che il chierico ha fatto inviare una nota dal clero locale ai livelli più elevati della chiesa, chiedendo il supporto dell'inquisizione o dei cacciatori di streghe). Ricordate, inoltre, che per questo genere di situazioni è sempre possibile farsi ispirare da problematiche del mondo reale e da esperienze personali. Link all'articolo originale http://www.enworld.org/forum/content.php?4467-When-The-Coming-Storm-Blows-Into-Your-Campaign
×
×
  • Crea nuovo...