Aurora Revancha
Il rituale è decisamente pesante, sia per il mio corpo che per il mio spirito. Devo combattere contro l'influenza malevola della strega, che prova a pentrare nel mio animo sotto forma di un fumo denso e appiccicoso. Mentre la mia bocca pronuncia le parole scritte nel libro, la mia mente rivolge preghiere a Valera, che ben presto si spostano in vere e proprie suppliche a mio padre. E dopo interminabili minuti, riesco finalmente a scacciare il male contenuto in questa stanza. Ci sono molte altre cose che avremmo potuto chiedere al nostro confratello, ma non sarebbe stato giusto lasciarlo soffrire ancora. Ora puó finalmente riposarsi. Sento le gambe cedere per lo sforzo e mi appoggio alla spada come se fosse un bastone. Annuisco alle parole di Hanz, aiutandolo ad alzarsi con un sorriso stentato quando lo vedo ancora in difficoltà. Non credevo potesse essere tanto pesante per il mio corpo. Mi faccio forza e parlo agli altri É un gesto che normalmente non farei mai, ma dobbiamo aprire queste tombe. Abbiate il massimo rispetto dei nostri confratelli caduti e della sacralità della morte. Mi avvicino poi alle tombe, facendo forza per aprirle, usando comunque tutta la delicatezza necessaria richiesta dalla situazione.