Jared O'Connor
Seguo Rovovecchio non ancora propriamente convinto delle sue parole, guardandomi continuanente intorno in cerca di tracce dei banditi o dei folletti in egual misura, per avvalorare l'una o l'altra tesi. Cosa fai ora, sei offesa? Non fare cosí, Annabelle, sai benissimo che prima non volevo insultarti. No, non ti ho dato della poco di buono! Smettila di mettermi in bocca parole non mie. Scusami, ho alzato di nuovo la voce. Puoi perdonarmi?
Mi siedo su una delle sedie offertaci dal druido, mettendomi comodo per ascoltare al meglio la storia del druido, appuntandomi i vari fatti. Mi sembra convincente, ha un ordine razionale e logico. Spiega buona parte dei nostri dubbi e fornisce una possibile soluzione, plausibile, al problema dei folletti. Guardo l'uomo in volto e inizio a parlare, con apparente calma Lei ha ancora dei contatti con questo Ghianda? Perché in tal caso dovremmo parlargli, Turek è parecchio preoccupato per la piccola Shovra. Ci sono altre due questioni da sistemare, peró. Prima di tutto, il villaggio. Credono che i folletti siano i responsabili delle trappole, sarebbe meglio che lei andasse a parlarne con gli abitanti. Secondariamente, i banditi. Evidentemente se non stanno comportandosi come i miseri parassiti che sono, stanno cercando qualcosa, proprio in quella zona della foresta. Sarebbe utile avvicinarsi furtivamente in esplorazione e osservare i loro obiettivi, per capire il motivo per cui si trovano qui. Propongo di dividere il gruppo: metà si recherà in città ad accompagnarla, magari continuando le indagini dall'interno. Ci serve sapere se hanno infiltrati al villaggio, i loro numeri e da dove provengono. Il secondo, piú furtivo, dovrà andare a spiare queste misere sottospecie di esseri umani, lasciando meno tracce possibili e senza attaccare mai per primo. Concludo esponendo un piano d'azione come fatto varie volte nel corso degli anni passati. Nonostante cerchi di dimostrarmi calmo e sicuro, è possibile vedere un leggero tic all'occhio sinistro quando nomino i banditi, che inizia a battare spasmodicamente.