Caelius Fuscus
Mi avvicino a passo di marcia alla locanda, affamato come un lupo ma soprattutto deluso dalla giornata assolutamente improduttiva, dal mio punto di vista.
Vedo subito Hanz e lo saluto con un cenno del capo. Strizzo gli occhi e scruto le ombre dietro di lui, puntando istintivamente la pistola contro la sagoma indistinta alle spalle del ragazzo...impiego un paio di secondi prima di riconoscere Attila, mezzo nascosto e solitario come suo solito Prima o poi gli sparerò una salva di pallettoni e lo ammazzerò per sbaglio, quel tizio...stiamo dando la caccia a delle creature delle tenebre e lui ci aspetta stando nascosto nelle tenebre? Bah! saluto anche l'altro confratello con la mano, prima di parlare ad entrambi: spero che la vostra giornata sia stata migliore della mia. Un buco nell'acqua dietro l'altro, qui nessuno sa niente e nessuno ha visto niente. Non ci sono tracce, impronte, odori, indizi, aure magiche da seguire...uno straccio di niente se non una bella nobildonna triste per la perdita dei genitori ed una fattucchiera decrepita che vive in quel capanno nel bosco. Entriamo, ho fame e sete. Chiederemo all'oste di imbandire una saletta solo per noi in modo da poter cenare e parlare lontani da orecchie indiscrete. accarezzo il calcio della mia grossa arma da fuoco sussurrando a bassa voce deve solo provare a dirci che non ha una sala per noi...