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logeta

Circolo degli Antichi
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  1. vabbè, quella è un'altra interpretazione. Io sono Jedi protestante!

  2. placa le tue ansie, giovane padawan. La paura porta alla sofferenza..la sofferenza porta all'odio..e l'odio porta al lato oscuro.. Trovati un altro pbf, così almeno hai + di una cosa da postare ogni sera ^^ Mettiamo un annuncio? P.S. Hai la cartella mp piena! svuotala, cojò! XD

  3. daje, la famo sta campagna militare???? ^^ Ti aiuto io a trovare i pg!!

  4. ti è arrivato l'mp con la bozza del pg che vorrei fare??? ^^

  5. cartella messaggi piena!

  6. Che fesso, manco te accorgi che ti arrivano messaggi U.U

  7. ma non stavi all'università?!?!??

  8. A zì!!! Ma la stamo a fa na campagna campale??? EDDAIIIIII

  9. Un solo nome... SHENMUE -chi non capisce non merita di leggere il topic u.u-
  10. Se non ti piace comunque direi che non devi temere. Ti dico solo che, nel manuale base, alla lista dei talenti ci sono: iniziativa migliorata, arma focalizzata, lottare migliorato... XDD Ripeto: non ho LETTO 'sto manuale che ti ho segnalato, ma direi che le regole per una battaglia le potresti applicare a D&D ^^ Ciauz! P.S. Semmai manda mp a Zenone per farti dire di più, tanto non ha mai una ceppa da fare! Digli che ti mando io! XD
  11. Io ho la risposta giusta per Ricky! Il gdr è WARCRAFT. Nello specifico, il manuale della 2a edizione intitolato "Alleanza e Orda" permette di regolare un campo di battaglia e delle giocate campali! Ce l'ha Zenone di Elea, l'ho visto parecchie volte, e a lui piace come sistema. Io di più non posso dirti, ma sicuramente è un modo per fare quello che vuoi fare tu. Fra l'altro il sistema di gioco di WARCRAFT gdr è molto simile a D&D (se non identico), quindi potresti benissimo adattarlo, credo. Quindi: Warcraft rpg, manuale "Alliance and Horde"!
  12. logeta

    The Big Bang Theory

    Ragazzi, io semplicemente vi ringrazio per avermi fatto incuriosire riguardo BBT ^^ Sto iniziando a vederlo, sono all' ep. 3x1, e mi diverto! Tra l'altro, ce lo stiamo vedendo insieme io e la mia ragazza... ...da sottolineare che e lei dice che le piace il tv show soprattutto perchè i personaggi le ricordano me (ma non per il QI, ovviamente). U.U
  13. Grazie della prontissima risposta! Ne ho un altro paio ora però XD 1) In che tipi di negozio trovo le gamecard? Vivo a Roma, quindi non dovrei aver troppi problemi 2) Posso comprare solo il gioco "base", senza espansioni, e giocare comunque? 3) Se faccio l'upgrade DOPO che mi sono scaduti i 10 giorni di prova, il mio account trial comunque mantiene i vari pg che ho fatto?
  14. Ciao ragazzi..mannaggia a me, mi sono scaricato i 10 giorni di prova di WoW, e..ci sto parecchio sotto ^^''' Ora, la mia domanda è questa..mi sapreste dire come funziona fare l'upgrade ad account "standard"? Quanto costa? Che modalità di pagamento ci sono? Posso smettere di pagare se mi rompo le palle, oppure continuano a succhiarmi i soldi ogni mese/anno?? Sono indeciso se farmi l'account.. Grazie in anticipo!
  15. Merin, ormai abbiamo capito il tuo punto di vista. Tuttavia dopo un po' di volte che leggo il tuo "afro americano (politicamente corretto, mi viene voglia di dirti una cosa che forse non sai: il termine "afro americano", come "di colore" e i loro corrispettivi "african american" e "coloured/colored" non sono affatto politicamente corretti. Di certo non lo sono negli U.S.A., e ti spiegherò perchè. 1)Afro americano: i neri che vivono negli U.S.A. di "afro" hanno poco e niente. Sono americani e basta, e si identificano come "Black". I bianchi caucasici si identificano come "White". Ovvio che nella tua intervista non hanno mai usato il termine "Afro americano": non si usa. 2)Di colore, che volendo tradurre in inglese è "colored/coloured", è ancora peggio. Infatti il termine -in inglese- è stato usato negli U.S.A. dalla gran parte delle persone solo fino agli anni '30 circa. Infatti quel "di colore" presuppone che il "Bianco" sia la norma e il "colorato" un colore secondario. In altre parole, il termine "colored/coloured" è visto in maniera molto offensiva proprio perchè termine etimologicamente nato dal punto di vista dei bianchi. Dopo esser stato usato fino a Martin Luther King, la maggior parte degli Americani ha abbandonato il vocabolo, che oggi è usato solo da persone che sono razziste nel senso letterale della parola. Al contrario, usare Black e White non ha nessun connotato, è solo un generico riferimento al colore della pelle, e privo di discriminazione proprio perchè termine "paritario" e non visto dal punto di vista di una sola cultura/etnia. Quindi non c'è nessun Politicamente corretto 0 - Ipocrisia 2, ma un Informati meglio 2 - So come stanno le cose 0.
  16. Questa te l'approvo Comunque io ovviamente penso che alcune cose siano meglio di altre, come che il colosseo sia artisticamente migliore di una capanna di fango e che la mia ragazza sia un angelo confronto a Susan Boyle: tutto ciò non comporta che altri sono liberissimi di pensare il contrario. Chi sono io, con i miei canoni, per dare un valore assoluto? Ragazzi, io ci riprovo con una domanda molto diretta. La domanda è: è possibile che, proprio perchè appartenenti a una cultura dominante, ci sentiamo di criticare il politicamente corretto? Non potrebbe essere che, visto da persone apparrtenenti a culture diverse e non altrettanto economicamente e socialmente "benestanti", il politically correct sia legittimo e una forma di cambiamento dello status quo culturale internazionale?
  17. Capisco il tuo punto di vista, Merin, tuttavia c'è ancora qualcosa su cui non mi trovo d'accordo. 1)Relativismo: sono uno strenuo difensore del relativismo, io, e divento intransigente semplicemente in caso di rischi per l'uguaglianza e i diritti fondamentali che tutti dovrebbero avere. Per il resto, viva la relatività dei punti di vista e delle opinioni, culture, religioni. 2)Decontestualizzazione: qui bisogna stare molto attenti, e anche io personalmente non so bene come bilanciare il mio punto di vista. Infatti se posso concordare con te sul fatto che decontestualizzare e destoricizzare una qualsiasi questione porta alla non possibilità di comprendere il vero valore della stessa ed è dunque un male, c'è un'insidia anche nella contestualizzazione cieca: il vedere le cose solamente da un punto di vista, contestualizzato e storicizzato inevitabilmente da una corrente, potrebbe facilmente appannare altri e differenti significati. Con questo intendo dire che non esiste una contestualizzazione super-partes, ma comunque ogni situazione e contesto possono avere differente interpretazioni: dunque come si fa a non mettere in gioco la propria posizione, se si tende a contestualizzare ogni cosa subendo le influenze della propria cultura? 3)Politically correct: qui tengo ancora a sottolineare come la mia dedizione al politically correct non è motivata da un'apologia dell'ipocrisia. L'utilizzare termini adeguati e il rappresentare alcune situazioni facendo sì che non si facciano differenziazioni qualitative e quantitative fra esponenti di etnie/culture diverse dovrebbe semplicemente essere un passo verso un modello egualitario che io auspico per il futuro dell'umanità. Non per questo bisognerebbe piazzare inutilmente e in maniera assolutamente non idonea il politicamente corretto. Esempio: le quote rosa sono per me una boiata. Sono una boiata perchè non si dovrebbe mettere un numero fisso di donne in posizioni istituzionali solo in quanto donne. Invece sono molto speranzoso che il maschilismo di cui la nostra società è zeppa abbia fine, e le donne potranno essere elette regolarmente e conquistarsi le loro posizioni in parlamento non perchè donne, ma perchè brave. Quindi sono contro il maschilismo vero, non la propaganda ipocrita, come sono per uno spirito multiculturale e multietnico sostanziale, e non solo formale. Ripeto però che la rappresentazione di ogni cosa che ci viene mostrata dai produttori di cultura ha un effetto molto importante e più potente di quello che normalmente si pensi, e può plasmare, modificare, o ribadire lo status quo di costumi, abitudini e cultura popolare. Per questo non sono favorevole a libri, telegiornali, spettacoli e film monoetnici, in quanto per me sedimentano una visione monocentrica, ingiusta e irreale. @Merin: Riguardo il fututo, hai esattamente ragione. Per questo, forse, è ancora più importante sensibilizzare riguardo alla questione della "cultura dominante ingiusta". Domani saremo noi, probabilmente, a guardare la tv e non vedere niente che ci riguardi culturalmente ed etnicamente e a non ritrovare i nostri modelli. Quello sarà il momento in cui ci farà forse piacere vedere l'unico italiano caucasico in una serie tv per poter avere conferma di esistere anche noi, e non essere minoranza in un mondo di Indiani e Cinesi.
  18. @Merin, ma un po' a tutti per spiegarmi meglio: No, non ho letto niente di razzista. Forse sono un po' partito per la tangente dopo aver letto il tuo post perchè è un argomento che mi sta molto a cuore quello della produzione culturale vista alla luce della situazione sociale. Diciamo forse che da questa tua frase: mi è sembrato che potevo far riflettere e far vedere il cosiddetto "politically correct" sotto una differente luce. Provo a sintetizzare il mio sermone precedente: la tendenza che ultimamente vede i produttori di cultura popolare (libri, tv, film) cercare di rendere gruppi di protagonisti il più possibile multiculturali/multietnici, secondo me non è del tutto da condannare. E penso non sia da condannare perchè, anche se a noi non sembra o non ce ne accorgiamo in quanto siamo sempre stati abituati ad essere la cultura/etnia dominante, il ritrovare modelli di riferimento e stereotipi che l'individuo possa fare propri è un momento importante per ciascuna persona. Con questo intendo dire che è bene che sia rappresentato multiculturalismo e multietnicità, purtroppo è anche altrettanto vero che a volte viene fatto in maniera ipocrita e non con lo spirito di cui io mi sto facendo in questo momento portatore. Si potrebbe "rappresentare" meglio, sicuramente, ma per me questo "meglio" implica anche il rappresentare minoranze e diversità dai produttori di cultura (di qualunque tipo essa sia).
  19. Io sinceramente sono ben felice del politically correct, non in quanto tale, ma come premessa per solide basi che davvero favoriscano un relativismo e multiculturalismo che non può che giovare. Non sembri entusiasta dell'inserimento di personaggi/persone di ogni etnia, ma secondo me per il motivo che non è semplice guardare la storia e il mondo che ci circonda distaccandosi dalla prospettiva dell'Uomo bianco. Ovvio che l'Uomo bianco non si cura dl politically correct e dell'inserimento di stereotipi a lui simili in libri, film e in generale in tutta la produzuone culturale: I bianchi sono i padroni del mondo -attualmente- e così è sempre stato. Di conseguenza non ha bisogno di affermare sè stesso. Per far un po' riflettere sulla cosa vorrei raccontarvi di un sperimento sociopsicologico fatto negli anni '80 e poi riproposto ultimamente negli U.S.A.: Dando due bambole -una bianca e una nera- a delle bambine nere, si chideva quale bambola era quella bella e quale quella brutta. Poi si chiedeva quale somigliasse a loro. Risultato--> La bambola nera, quella a cui tutte dicevano di somigliare, secondo loro era quella brutta. Cosa vi fa venire in mente? Altro piccolo spunto: Morgan Freeman ha interpretato il presidente U.S.A., nella serie "24" c'era un onesto e capace presidente nero, e l'immagine proiettata di presidenti neri è stata passata parecchio dagli anni '90. Secondo voi ciò non ha influito sull'elezione di Obama? C'è stata una ovvia funzione affabulatoria, e con il tempo il pubblico ha probabilmente realizzato che, come si è visto in tv, non è una cosa dell'altro mondo avere un presidente nero: è una cosa che può accadere, come nei telefilm che hanno passato in tv o nei film proiettati nei cinema. Non saprei giudicare in termini di percentuale elettorale quanto ciò abbia influito sull'elezione di Obama, ma sono certo che gli abbia dato più di un punto, grazie a meccanismi inconsci e che hanno agito sull'imaginario collettivo. Riepilogo: Ben venga la rappresentazione multiculturale. Anche se pensiamo sempre di essere noi il centro del mondo -bianchi europei e bianchi nordamericani- non è così. E nella letteratura fantasy, sono contento di vedere compagnie come quella dell'Anello. Sarà anche politically correct, ma a me piace così. Scusate l'enorme OT, ma non mi andava di tenermi le mie idee per me stavolta.
  20. Bhè, io vi ho riportato la mia esperienza di gioco. Abbiamo finito l'avventura, senza aver problemi di sorta e sostenendo un ritmo di 5 o 6 combattimenti giornalieri, in 2! Una cosa del genere penso sarebbe stata impossibile senza il Dragon Shaman. Aggiungo che mi pare fossimo di livello 3, quindi gli incantesimi dei miei 2 livelli da chierico eran più che limitati.. (questo per rispondere a D&D Seller). Poi ripeto: il Dragon shaman non mi sembra una classe strapotente, anzi..però a bassi livelli e con pochi altri nel party, sicuramente può fare la differenza. Poi se il master invia ciclicamente pochi nemici che fanno un fracco di danni, senza dare il tempo all'aura del Dragon Shaman di far riprendere il party, quella è una cosa diversa. Tuttavia, come da mia esperienza, in "La forgia e la furia" (avventura per 3 o 4 pg di 3° livello) ci ha messo una spanna sopra agli altri: provate! P.S. Dico seriamente..provate quella campagna con un Dragon Shaman e 2 pg, vedrete cosa accade. O, se non volete perder tutto quel tempo, simulatela abbastanza velocemente e vi accorgerete!
  21. Io voto per: sì, è sgrava! E lo dico per esperienza personale. Lasciamo stare che un master se vuole ha mille modi di mettere in difficoltà i propri giocatori: ho notato la potenza dell'aura del Dragon shaman durante una avventura ufficiale della Wizard. Mi pare che fosse "La forgia e la furia". Eravamo solamente 2 personaggi, il Dragon Shaman e il mio Barbaro/Chierico. Bhè, il risultato è stato che non abbiamo MAI avuto alcun problema di pf, in quanto dopo ogni scontro ci piazzavamo in mezzo a una stanza vuota a curarci grazie alla suddetta aura. Poi, se le cose stavano messe proprio male, io ci piazzavo una cura ogni tanto. Ricapitolando: il vedere l'efficacia di utilizzo dell'aura di cura del Dragon Shaman in un contesto ufficiale wizard precostituito e adatto a pg del livello al quale noi giocavamo, mi ha fatto capire che è sgrava. Poi c'è da dire che 1)Bisogna anche calcolare che eravamo di basso livello, e i pf erano manna dal cielo. A livelli più alti non penso sia la stessa cosa. 2)Eravamo solo 2 pg, quindi a maggior ragione avevamo bisogno di qualcosa per ricaricarci, altrimenti non saremmo resistiti 2 scontri. Se avessimo avuto un terzo giocatore, probabilmente potevamo anche fare a meno del Dragon Shaman e della sua abilità.
  22. logeta

    Glee

    E' da un po' che mi sono messo a sguire questa serie, che mi piace molto in quanto totalmnte differente da quello che passano in tv di solito (leggasi: LOST, Flashforward, Varie serie di unità forensi, medici del pronto soccorso etc..). E' una commedia musicale, i cui protagonisti sono liceali di una cittadina dell'Ohio che fanno parte del "Glee club", ovvero il club di canto e ballo della scuola. I problemi personali degli studenti e degli insgnanti si intrecciano con le vicende scolastiche e dei vari "clubs", come la squadra di football, le cheerleader, etc., ma quello che secondo me è carino vedere sono gli stacchetti musicali che incorniciano alcuni momenti delle varie puntate. Sono ben eseguiti, e i personaggi/attori hanno tutti delle belle voci ed eseguono bene i pezzi: non è un caso che gran parte del cast lavora spesso a Broadway. In uno dei primi 5 episodi è anche apparsa come guest star un membro del cast originale del famoso musical "Wicked". I personaggi sono ben fatti, a volte stereotipati (le cheerleader ad esempio sono come al solito un po' infami, e vanno sempre in giro in uniforme - cosa che non succede nella raltà-), ma è una tipizzazione che non fa altro che mostrare i vari prof. e studenti in maniera più comica: spesso fa veramente ridere di gusto! La serie ha vinto un golden globe come miglior "commedia/musical", nell'ultima edizione. Mio voto: 7.5 Per chi fosse interessato, qui un link di riferimento per guardarlo in streaming. O.V. sottotitolato in italiano. http://www.sitissimo.com/2010/01/17/internet/streaming-internet/le-puntate-di-glee-in-streaming.html
  23. Infatti direi che io mi ritiro nella mia cavernetta, abbiam già detto pure troppo Spoiler: "...E si scoprì che durante la notte aveva rubato Le cronache del mondo emerso e se l'era finito tutto prima della alba, di nascosto" XD
  24. Io al massimo nel forum vedo molta precisione e serietà, che però ci può anche stare..mica si possono sparare cose a casaccio senza pensare! E' ovvio che poi, se si dice una boiata, ad un occhio attento la boiata risalta e costui la farà notare. Ma mi pare che qui nessuno vieta la libertà d'opinione e espressione Non sono affatto deluso, e anzi io per primo ho scritto di non aver letto in prima persona la Troisi (per fortuna) ma aver buttato un occhio ad articoli, critiche, threads..quindi la non originalità delle mie osservazioni non mi tange più di che: la ammetto io! Se poi tu pensi sia meglio essere più alternativi ed emo apprezzando cagate, possiamo anche dire un sacco di merdate originalissime Quindi sei dei nostri, alla fine dei giochi, pur non cadendo tu nella banalità?
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