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Dr. Randazzo

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Dr. Randazzo

  1. Attenzione però a non sobbarcarti il doppio delle cose: cosi crei 2 campagne e non solo 1. Se poi vuoi far riunire il gruppone di 4... preparati a tavolino anche degli intrecci necessari a questo fine. p.s.: Complimenti x il nick
  2. Sono quartine (Robayyat), Sono semplici e ... da leggere da ubriachi. Eccole 9 Dell'Eterno né tu né io conosciamo i Segreti E questo enigma del mondo né tu né io conosciamo. Il nostro incontro è nascosto da un velo: Quando il velo cadrà, né tu né io rimarremo. 11 Molto vagammo intorno a villaggi e città. Intorno agli orizzonti vagammo e vagammo: Mai udimmo alcuno far ritorno da questa via. Una via nel percorrer la quale il viandante non torna. 12 Coloro che ora sono vecchi e questi giovani ancora A uno a uno vanno inseguendo l'Arrivo. E questo vecchissimo mondo a nessuno rimane in eterno. Andarono, e vanno e altri verranno e andranno. 13 Allorché recideranno il virgulto della mia vita, Le mie parti saranno sparse lontane una dall'altra. Se dal fango mio allora modelleranno una brocca, Fatela colma di vino e io tornerò alla vita. 14 Dicono: "Paradiso, hûrî e Kauthar ci saranno, Ruscelli di vino, latte, zucchero e miele". Offri una coppa in memoria di quelli, o Coppiere! Moneta contante è meglio di mille cambiali! 19 Poiché non sono verità e certezza in nostro possesso, Non si può con speranze dubbiose aspettare tutta la vita. Il palmo della mano non deve lasciare la coppa del vino: In tanta ignoranza dell'uomo che importa esser sobri o ebbri? 27 Coppiere, riempi il mio ed il tuo cristallino bicchiere Con un medicamento soave, fragrante e lucente, Prima che il nostro corpo in cenere sia offerto nei mercati Sotto forma di giare e di coppe. 30 Poiché non possiamo fare più lunga o più breve la vita È inutile affliggere il cuore col "più" e col "meno". Non possiamo plasmare il nostro destino Come fosse tenera cera e come l'animo nostro vorrebbe. 32 È il tempo della giovinezza e bere è la cosa migliore. Abbi compagno un vino lucente e un volto splendente. Questa ruota che gira è solo rovina, e deserto. Se ci vivi con la testa fatta deserta dal vino, è meglio! 33 Non ricordare il giorno trascorso E non perderti in lacrime sul domani che viene: Su passato e futuro non far fondamento. Vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. 37 Coppiere! Il mio dolore è diventato straziante E la mia ebbrezza ha superato ogni misura. Seppure canuto sono lieto, perché quel tuo vino Riportò a giovinezza la mia testa e alla primavera del cuore. 39 Non rimpiangere il giorno che è stato e non temere quello che viene; Non affidarti ai tuoi desideri, a quello che c'era o che ancora deve arrivare; Non far scomparire i tuoi giorni nel nulla. Fa' in modo che l'oggi sia fonte di gioia e spensieratezza. 40 Non posso nascondere il sole con un pugno di polvere, Non posso svelare il segreto del Destino nascosto, La sapienza ha pescato per me nel Mar dei Pensieri Una perla che, per timore, io non posso infilare. 41 Non c'è vita per me senza vino purissimo, Non posso il corpo portare senza quel vino, Tutti i miei averi darei in cambio dell'attimo in cui Dice il coppiere: "Prendi ancora un bicchiere" e io, ebbro, non ce la faccio. 44 Peccato essersi invano consunti E, col capo chino alla falce del cielo, essere polvere. Solo dolori e rimpianti per il tempo di uno sguardo: E senza mai arrivare allo scopo, svanimmo. 49 Come acqua di ruscello e come vento di pianura Un altro giorno se n'è andato dalla vita mia e dalla tua: Finché vivrò di due giorni non dovrò patire il triste pensiero: Del giorno non ancora venuto e di quello che è andato. 50 Per un po', fanciulli, frequentammo il Maestro, Per un po', della nostra sapienza, ci sentimmo allietati. Guarda, alla fine, che cosa è rimasto per noi: Come acqua venimmo e come acqua siamo andati. 51 Questo cielo mi sovrasta come falce che colpisce con furia. Poveri, siamo poveri che abbracciano il nulla, E non sanno godere la gioia dell'attimo In ogni singolo attimo di vita. 56 Un giorno verrà, sappilo, che dall'Anima sarai allontanato E per sempre sarai oltre il velo del Nulla. Bevi, bevi, poiché non sai da dove venisti E sii lieto poiché non sai dove un giorno andrai. 57 Fino a quando avrai la Fronte corrucciata da tristi pensieri? Non è dato trovare la Via con l'essere triste. La mia vita e la tua sono estranee al nostro potere. Rassegnati quindi al Destino, è questa la vita del Saggio. 64 Se sono sobrio la gioia mi è nascosta da un velo, Ma la mia Mente perde coscienza se bevo. C'è un attimo solo fra sobrietà e ubriachezza Per cui tutto darei. È quella la Vita! 65 Non disperare di colui che ti fece, Neanche se fossero immensi il tuo delitto e la colpa. Se oggi il sonno ti coglie e tu sei ebbro, Egli saprà perdonare alla cenere delle tue ossa. 67 Allorché sarò morto immergete il mio corpo nel vino E per rito funebre datemi un canto di vino purissimo. Se poi nel Giorno del Giudizio vorrete trovarmi ancora vivo, Tornate a cercarmi nella polvere delle taverne. 69 Se non apprezzi il vino, non biasimare gli ebbri E non pensare ad astuzie e a inganni. Non essere fiero di non bere vino, Tu ingoi cento bocconi dei quali il vino è solo umile servo. 76 Finché saprò sopportare, o no, la pena che ho E questa vita in contentezza di cuore saprò vivere o no, Fai piena la coppa del vino, giacché non è chiaro Se questo respiro che accolgo potrò, o no, mandar fuori. 83 Al chiarore della luna radiosa Una voce gentile mi chiamava dalla taverna: "Vieni folle sbandato, riempiamo coppe di vino Prima che il fato ricolmi le coppe della nostra vita". 84 Fino a quando dovrò patire le pene che ho Tra ricchezza, miseria, quiete e impazienza? Dammi una coppa colma di vino maturo. Vivrò da ignorante, senza sapere quanto mi resta di vita. 93 Nessuno ha mai messo la mano su una guancia di rosa Senza che il Fato gli mettesse una spina nel cuore. Come il pettine: se non è cento volte tagliato, Non può toccare i riccioli di una bella fanciulla. 97 Versa del vino: la vita è questa in eterno. E questa è la natura del tempo della giovinezza, Del fiore, del vino e degli amici ebbri. Sii felice per un attimo, la vita è questa. 99 Quelli che andarono, o coppiere, Dormono ora nella polvere di vane speranze. Prendi del vino e ascolta la verità che ti dico: È vento tutto ciò che hanno detto, o coppiere. 100 Poiché la vita non andrà secondo il nostro volere, Il nostro pensiero e l'impegno quando mai gioveranno? Senza sosta indugiamo nell'amaro pensiero che Ieri venimmo e andare un giorno dovremo. 101 Molti di noi più non saranno, ma il mondo sarà. Non rimarrà il nostro nome, né un segno, Prima di ora non fummo e laccio di danno non portammo alla terra. Dopo, poiché più non saremo, sarà proprio lo stesso. 104 Quando la mano del fato mi strapperà dal giardino e tornerò cadendo sui sassi, Con la mia argilla modellate una brocca. Può darsi che un giorno verrà riempita di vino E io, profumando l'aria, tornerò a vivere. 112 O cuore, non chiedere al tempo il segreto del bene E del continuo girar delle epoche non volere le regole. Cercare il farmaco aumenta il dolore, Accogli la pena e non desiderare rimedio. 120 Dov'è un iniziato a cui io possa spiegare Che cosa fu l'uomo dal primo momento? Nacque in affanni, fu impastato di polvere di dolore, Vagò poco tempo nel mondo, e poi levò il passo. 124 O cuore, non arrivi a comprendere le cose importanti, E non arrivi a sottigliezze da ingegnosi sapienti. Costruisci qui il tuo paradiso di vino rubino, Sia che tu, dove è il paradiso, vada o non vada. 128 Io sono alla ricerca di vino vecchio e nuovo, Tu di un senso alla tua vita: Mi chiedi dove andrai dopo la Morte. Portami del vino e poi va' dove vuoi. 133 Ieri passavo ubriaco accanto a una taverna notturna E ho visto un vecchio ebbro portare sulle spalle una giara. Gli ho chiesto: "Non hai vergogna dinanzi al Signore?" Ha risposto: "Dio è generoso, bevi, bevi, vino". 140 Il mio ultimo alito di vita è il gesto del coppiere. Nessun segno è rimasto del rapporto con gli uomini. Del vino di ieri più di una coppa non resta, E non so quanto mi resti di vita. 146 Offrimi quel vino che per me è alimento dell'anima, Dammi di quello anche se il capo mi duole, Metti nel mio palmo la coppa, perché è tempo di favole E questa vita fugge via come vento, dammi del vino! 147 Non devi seguire altra via che quella delle Taverne. Non altro cercare che la coppa, la musica e la compagnia di un amico. Devi avere nel palmo la coppa del vino e sulle spalle una botte. Sorseggia del vino e non parlare invano. 148 È la stagione dei fiori, delle rive del ruscello e delle labbra. Con uno, due, tre novelli rubacuori, di celestiale natura, Attingi la coppa, perché i bevitori di vino dell'alba Sono liberi dalle moschee ed estranei ai templi. 149 Gioisci, mio cuore, intona con me le note dell'arpa, Beviamo del vino e roviniamo la fama sull'infamia. Vendiamo il tappeto da preghiera per una coppa di vino. E questa vita di fama e infamia rompiamola su un sasso. 151 Abbiamo gettato il saio da monaco sulla coppa del vino, L'abluzione abbiamo fatto con la polvere della Taverna. Forse in quella polvere ritroveremo Gli anni di vita inutilmente perduti in convento. 152 Mi si rimprovera l'amore per te: non provo vergogna. Di questi argomenti sublimi non parlo a un ignorante, Questo filtro d'amore è la medicina degli uomini. Colui che è vile e non è uomo, non ha sul suo volto il colore di quel calice. 153 Hai spezzato la mia brocca di vino, Signore. Mi hai chiuso la porta del piacere, Signore. Io bevo ma sei tu che sembri ubriaco. Polvere sulle mie labbra! Sei forse ebbro, Signore? 156 Dedica te stesso al bere, non pensare ai precetti. Dividi con gli amici il tozzo di pane che hai, Non desiderare la vita e gli averi altrui: Con questo meriterai il Cielo. Portate dunque del Vino! 158 Ogni notte la mia mente è stupita e afflitta E ogni notte io colmo il mio petto di perle di pianto. Eppure la coppa della mia testa non è mai colma: Come può essere piena una coppa creata a rovescio? 161 Né lo scettro né il castello abbagliano il mio cuore E non nutro nostalgia per il canto dell'usignolo. La mia vita alberga nei piaceri, nei canti E nel sorseggiare un vino fragrante. 162 Non fare della tua testa un deposito di passioni impossibili. Bevi tutto l'anno la coppa ricolma, Godi la figlia della vite e concediti tutte le gioie. Una figlia illegittima vale più di una madre legittima. 163 Poiché la vita passa, che importa se è dolce, se è amara? Quando è piena la coppa, cos'è Baghdad, cos'è Balkh? Bevi, perché dopo di me e te molte lune verranno Dal primo all'ultimo quarto e dall'ultimo al primo. 165 Siedi e prendi la coppa: è questo il regno di Mahmud. Ascolta il suono del liuto: è questo il Canto di Davide. Non pensare a ciò che è venuto e a ciò che è andato. Vivi in letizia il tuo tempo, perché è questo il Disegno. 166 Oggi è tuo il potere, domani non lo sarà. Pensare al domani non è che tristezza. Non perdere un attimo solo se è desto il tuo cuore, Di quanto resta di vita, non è chiaro il valore. 167 Oh! Volesse Iddio che avessimo un luogo per riposare O che a questo lungo cammino vi fosse un arrivo. E dopo cento e mille anni ancora, dal cuore della terra, Come un prato, speranza di rinascere alla vita vi fosse! 169 Bere vino ed essere felici: è questa la mia regola. Libero da miscredenza e fede: questa la mia religione. Ho detto alla sposa del Destino: "Qual è la tua dote?" Rispose: "Il tuo cuore felice è la mia dote". 177 Non si può respingere l'amaro destino: L'uomo afflitto naufraga tra la noia e la mestizia. Se in afflizione trascorri la tua vita, Nulla aggiungi a ciò che ha scritto il Calamo. 180 Ieri passando da una bottega Ho visto il vasaio modellare l'argilla in modo crudele. Ho scorto ciò che non ha visto nessuno: la sabbia dei miei avi tra le mani del vasaio. 182 Khayyam, guarirai provando l'ebbrezza del vino E abbracciando una bella dalle guance di rosa. Se l'esistenza è segnata dall'inevitabile fine, Allontanala per un attimo vivendo e bevendo di gioia. 183 Spegni la fiamma del tuo cuore con un vino inebriante ghiacciato. I giorni sono come candide nuvole passeggere. La nostra vita è come l'ombra. Cogli i tuoi desideri prima che la tua giovinezza voli via... 184 Corre veloce il carro della vita! Alzati, approfittiamo d'un attimo di ebbrezza. Lascia le cure del domani a chi naviga nei sogni. O coppiere, servi del vino prima che la notte scompaia. 185 Coloro che sono partiti per l'Aldilà Giacciono assonnati nelle fosse dell'orgoglio. Bevi e accetta dalla mia bocca questa verità. Tutto ciò che ci hanno raccontato sono frottole. 186 O amici miei, avete dato Appuntamento ad un'attraente fanciulla E il coppiere porta coppe infuocate di vino, Ricordatemi in ogni sorso, ricordatevi di me. 187 Il mio pensiero ha svelato ogni segreto dell'universo, Ha compreso la terra e più elevate comete. Ha schiarito ogni trucco e ogni mistero tranne quello del Destino. 188 Sotto la Cupola del Vero Siamo come pedine sulla scacchiera della vita. Una volta finita la partita A uno a uno finiremo nel cassetto del nulla. 189 Oh coppiere, affrettati a colmare il mio bicchiere Prima che l'alba sopraggiunga. L'esistenza è una veglia notturna: Presto svanirà, come il carro della mia vita. 190 Ogni dì desidero il perdono Quando la notte mi raggiunge offrendomi coppe di vino. È arrivata la stagione dei fiori. Oh Dio, invoco il tuo perdono. 191 Oh mio Creatore, benevolo donatore, generoso coi viventi e coi morenti, Signore dei cieli e degli astri splendenti, Se io ho un peccato, qual è la mia colpa? Fosti tu a modellarmi con sapienza! 192 Non c'è vita per me senza un limpido nettare, Non sopporto alcun peso se l'ebbrezza non mi pervade. Se, quando il Coppiere mi porge la coppa, Le mie mani non hanno la forza di prenderla.
  3. Sempre per la 2° edizione cercavo punti per una classe alternativa al paladino, ma molto più malleabile e variegata: il guerriero religioso. Cambiando etica da religione a religione, esso non è più "paladino", ma cmq fedele all'etica ella propria setta. Questo vuol dire avere magie da sacerdote forse, che ne dite? Idea non interessante?
  4. Qualcuno ha mai pensato a fare dei culti demoniaci? come funzionano? sono 1 propria setta religiosa o altro? che poteri/sfere concedono?
  5. ah, allora io "fotocopierei" il gruppo A, cosi avrai il gruppo B. Etiche in antitesi e 1 sana scuola d'addestramento per metterli 1 contro l'altro. Se li vuoi far scontrare.... devono odiarsi a tavolino, no?
  6. suggeriemnti sui pg? 1 gruppo lo farei paladino e chierico della stessa religione.... mandati in missione per i soliti superiori. L'altro.... boh... mago e guerriero? oppure barbaro e ladro. Poi sarà ganzo vedere gli screzi tra il paladino e il furfante ladro, 1 volta raggruppati
  7. Non vuol dire: se non hai componente visiva, fai 1 txc anche se non previsto dalla magia di per se, con malus di ... -4 m isembra. Può darsi che mi sbagli edizione cmq.
  8. Attenzione: Blake era 1 artista poliedrico: disegnava e scriveva... quello che vedeva (direi quasi pazzoide, ma tutti gli artisti lo sono). Gibran scrive e pittura, ma lo fa con tratti differenti dal modo in cui noi occidentali siamo abituati a farlo, questo per ovvie influenze mediorientali oscure a 1 pubblico italiano e soprattutto perchè mischia stili occidentlai cristiani (lui era infatti cristiano libanese) a forme espressive nettamente ... delle sue parti. Ma iletto niente di Omar Khayyam? Ti posso mandare qualcosa...
  9. Dr. Randazzo

    Montale

    Il discorso ch dici tu è giusto, la grandezza di uno scrittore (o altro artista) però è quella di mettere sotto forma di opera d'arte 1 sentimento, 1 qualcosa che dia emozioni. Se 1 poesia non provoca emozioni... allora non è una buona poesia.
  10. Secondo me basta 1 txc con malus come da regole per il combattiemnto alla cieca (appunto). Quindi non necessita di visuale. S però l'azione del bersaglio è di cambiare zona correndo, etc.... o il mago sente i passi oppure difficilmente saprà che la vitima non è più dove la crede e continuerà a bersagliare quel punto.
  11. SCUDIERO/LANCIERO Requisiti minimi: Forza 9 Requisiti primari: Forza Razze ammesse: Tutte Gruppo: Militari Militare non versatile con le armi come un guerriero vero e proprio. Al 1° liv. ottiene la capacità di specializzarsi in tutti i tipi di combattimento possibili, ma solo in 1 arma scelta tra le seguenti: armi lunghe (come alabarda, picca, etc.), lancia non da cavaliere, giavellotto, bastone, morning star, mazza o correggia da fante, maglio, balestra leggera. Al 5° può sceglierne quante ne vuole sempre dal medesimo gruppo. Dal 7° in poi potrà specializzarsi in tutte le armi che vuole senza restrizioni. Per contro l’avanzamento di livello avviene più velocemente come la tabella fa notare. Il numero di caselle relative alle armi è il solito rispetto agli altri militari. Ai fini di fare personaggi multiclasse è da considerarsi come guerriero. Non attira seguaci al raggiungimento di alti livelli, ma può sempre costruirsi una fortezza e assoldare mercenari come esercito personale. Parte con soli 5d4x5 m.o. AVANZAMENTO Livello PE DV Livello PE DV 1 0 1 11 630000 9+6 2 1700 2 12 840000 9+9 3 3400 3 13 1050000 9+12 4 6800 4 14 1260000 9+15 5 13600 5 15 1470000 9+18 6 27200 6 16 1680000 9+21 7 54400 7 17 1890000 9+24 8 105000 8 18 2100000 9+27 9 210000 9 19 2310000 9+30 10 420000 9+3 20 2520000 9+33
  12. MAGIA DELLE SABBIE Queste conoscenze sacerdotali vengono tramandate dai dwarnoi più anziani ai loro seguaci non automaticamente, ma solo in seguito a meriti ottenuti. Oltre agli inc. giornalieri, possono avere anche alcuni tra questi rituali (con tempo di lancio 1 round). Divisi in cerchie (è necessario che il dwarnoi possa lanciare magie di pari cerchia per fare il rituale descritto), ecco degli esempi: SABBIA DELL’INSABBIAMENTO (incantamento) Cerchia I Durata 1d6 round Tiro Salvezza neg. Il sacerdote incanta 1 pugnello di sabbia che gettato in terra, copre di sabbia 1 area di raggio 18 m per 1 spessore di 3 cm, rendendo gli oggetti irriconoscibili. SABBIA DELL’INTRALCIO (incantamento) Cerchia II Durata 1d4 round Tiro Salvezza neg. Il sacerdote incanta 1 pugnello di sabbia che gettato in terra fino a 30 m, crea 1 strato di sabbia nel raggio di 9 m che rallenta di –2 il FM normale delle creature. SABBIA DEL SONNO (incantamento) Cerchia III Durata 1d4 round Tiro Salvezza neg. Il sacerdote incanta 1 pugnello di sabbia che gettato contro 1 umanoide con al massimo 7 DV con 1 txc che se fallisce 1 TAS contro inc. modificato per la DES, lo addormenta. SABBIA DELLO STARNUTO (incantamento) Cerchia IV Durata 1d3 round Tiro Salvezza neg. Il sacerdote incanta 1 pugnello di sabbia che gettato contro 1 umanoide con 1 txc, lo costringe a starnutire con –2 ai txc e ai danni per la durata della magia. SABBIA DELL’ACCECAMENTO (incantamento) Cerchia V Durata 1d4 round Tiro Salvezza neg. Il sacerdote incanta 1 pugnello di sabbia che gettato contro 1 umanoide con 1 txc con gittata 10/20/30 m, lo acceca per la durata della magia.
  13. Propongo 1 lettura: Amin Malouf - Samarcanda. A metà tra il 1400 e il 1960, conduce la storia la poesia di Omar Kayyam, poeta del vino e dei piaceri, in un mondo (quello islamico) tutto all'opposto di questo e pergiunta bigotto, all'ombra della setta degli assassini sciiti ormai conosciuti dappertutto.
  14. Secondo me può sempre essere lanciatal a magia, tenendo conto delle regole di lanciare magie all'oscurità, ovvero con delle penalità ad esempio al txc. Teniamo presente il fatto che anche se non usiamo quasi mai le "sensazioni" e meglio ancora le "percezioni" di un pg, il suono ci può cmq aiutare a captare il nemico o il bersaglio di 1 certo inc. Nel caso sopraesposto, B fa 1 magia e quindi gesti, passi? Fruscio di abiti? Componente vocale? Certo queste cose sono riferite al prossimo round, dal momento che in quello presente sai dov'è xkè lo hai visto fino a ... 1 secondo prima.
  15. Perchè invece delle 2 divinità non metti 2 famiglie da sempre in lotta tra di se, stiel faida, x 1 disonorevole fatto avvenuto anni addietro? Risolverebbe la problematica della "troppo x alti livelli". Permettterebbe di avere i piedi per terra e partire con la "vera e propria trama fin da subito". cmq per le divinità (non conoscendo quelle "da manuale"), succerirei 2 cose opposte come sole luna, oppure due divinità talmente simili da contendersi il posto nel pantheon (morte e pace...dopo chesono morti tutti c'è sempre la pace). Altrimenti prova con 2 sacerdoti dello stesso culto che vogliono avere potere politico ai dann idell'altro. p.s.: che pclassi fanno i pg?
  16. Ho votato horror, il tema del crimine con mostri e cose del genere mi ricorda tanto quando ero piccolo e impressionabile. Quando passi un periodo della adolescenza in cui sei cupo e melanconico, leggere 1 horror ti può dar quell'adrenalina che ti serve.
  17. Dr. Randazzo

    Montale

    Io ho tutto il corpus letterari odi Montale, come ogni ermetista è .... duro da comprendere. A parte questo di lui apprezzo solo 3 o 4 poesie. Non mi piace come scrive, i concetti sono allusivi e bisogna ragionare troppo per capire quello che vuole esprimere (sempre che m iricordi quello che ha scritto che non è scontato, visto che sono 8 anni che non apro 1 libro su di lui).
  18. Grazie Strike, l'aruspice lo sistemo in 2 secondi, x la classe che proponi, sarebbe interessante, ma non so come metterla: semplice "lavoro" con casella non relativa? Faccio 1 classe apposita? Ma se la faccio x gli etruschi, lo devo fare x tutti... mmm Il sacerdote ho letto che colpiva il nemico in battaglia con serpenti tenuti dentro sacchi e tirati fuori all'occasiione (vipere velenose) o con cerchietti metalici con lama. L'aruspice non era legato a culti più che magia? Ti viene in mente qualche altro ritocco anche non necessariamnete agli etruschi? Grazi
  19. Arthemis, i ononho visto suonare 2 chitarre insieme con 2 mani.... ma hai visto il video?
  20. Illudevo al post 21 e "Noir". Questi racconti sono decenti o no?
  21. Dr. Randazzo

    Montale

    Non chiederci la parola che squadri da ogni lato L’animo nostro informe, e a lettere di fuoco Lo dichiari e risplenda come un croco Perduto in mezzo ad un polveroso prato. …….. Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, Si qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Questa è la poesia che mi piace di Montale e che ho portato all'esame delle superiori. Ora dire che è il n° 1, proprio no... dopo tutto ce ne sono di meglio a mio avviso, anzi proporrò 1 topic adeguato. Cmq anche questa poesia è tratta da Ossi di Seppia
  22. Ribadisco il mio concetto: se ti vesti "bizzarro" e pensi di essere vestito "belloccio" secondo me dipende dalla INT, non dal CAR. Il tipo carismatico... lo assimilo alla "bellezza selvaggia" di uno belloccio, ma sporco da capo a piedi. Poi magari mi sono intortato nel tuo concetto di autostima...
  23. Io inziziai al tempo delle "bordo bianco" e continuai fino alle follow empires e ice ages... poi smisi, fino a quando non ho rivisto le cartre nell'armadi....
  24. Gawin, tu confondi INT con CAR: l'intelligienza è la capacità di ragionare, in parte simile a SAG. Il cAR è la capacità di apaprire e attrarre o cmq di influenzare gli altri. 1 con CAR basso, può vestirsi bene e essere convinto che gli altri siano peggio messi (se ha INT bassa)
  25. Ma sono all'altezza di "io uccido" o sono solo produzioni minori e omissibili? In sostanza: me li consigliate o posso dedicarmi ad altro?
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