deciso finalmente cosa fare, vi incamminate fuori dalla città, in direzione del villaggio portuale di Akrisia. Non vi ci vuole molto a trovare la strada, complice il viavai di gente sulla stradina; superate carretti di contadini e pescatori, come anche un carro carico di schiavi, a prima vista tutti maschi umani, incatenati gli uni agli altri, a guidare il carro c'è un uomo dalla barba bionda, con sulla casacca lo stemma di una frusta, simbolo della Gilda degli Schiavisti
impiegate circa una mezza giornata di cammino a passo sostenuto per arrivare al villaggio, un gruppo di case di legno e paglia, circa un centinaio, disposte attorno ad un molo, con poche tenute più grandi, probabilmente appartenenti ai cittadini più importanti, a poca distanza dall'abitato principale. Il vostro arrivo non passa del tutto inosservato, complici i vostri abiti da avventurieri e la mole di Vur; nella piazza principale della città, con al centro una statua di marmo raffigurante un guerriero, si sta svolgendo il mercato: banchi di venditori sono disposti alla rinfusa, con i proprietari che urlano e sbraitano per accaparrarsi i clienti, altri posizionano teli e tappeti sulla terra nuda. Ai due lati opposti della piazza ci sono gli unici edifici in muratura della città: alla vostra destra un grosso edificio dal tetto rosso, che dev'essere la sede del governo locale; a sinistra una costruzione a due piani, con sull'insegna l'immagine di un pegaso e la scritta "Locanda del Cavallo Alato" sotto.
Come arrivate, scorgete sotto la statua centrale un piccolo palco di legno, davanti a cui si sta radunando una piccola folla; sul palco vedete un uomo alto, con un'imponente barba nera, vestito con i classici individui da schiavista, che va avanti ed indietro