Su consiglio della barda, deviate leggermente dal percorso che vi era stato segnato, e dopo un'altra mezza giornata di cavallo arrivare al bizzarro incrocio tra una taverna ed un torrione. Una grande costruzione di pietra squadrata si erge al lato della strada, la parte superiore chiaramente risistemata alla meno peggio in tempi recenti, attaccata c'è una struttura in legno, con un alto tetto a spiovente ed alcuni pali intagliati a forma di orso fuori dalla porta. Una volta arrivati, vi viene subito incontro un mezzorco, con abiti da stalliere, che prende in consegna i vostri cavalli e vi fa cenno di entrare. Fuori dalla porta c'è un grosso cartello scheggiato, su cui è stato marchiato a fuoco il nome "Orso Canterino".
l'interno della struttura pare accogliente, con due grossi camini in pietra ai lati della stanza e numerosi tavoli al centro, dove almeno una dozzina di persone beve, ride e si urla a vicenda. dagli abiti vi è facile intuire che il grosso sono cacciatori o vagabondi, e la cosa che più vi stupisce è che quattro di loro sono mezzorchi. accanto al bancone, accanto alla statua in legno di un orso, un grosso orco con addosso un grembiule da oste sta parlando con un paio di persone