Io ho adorato Saltatempo.
trama:
Spoiler:
Lupetto è un bambino di paese degli anni '50, figlio di un falegname, che frequenta le elementari insieme agli amici che comprendono la buffa e paffutella Selene, la sua "morosa". Una mattina incontra un Dio che gli regala un orobilogio, ossia un orologio interno che gli permetterà di correre avanti nel tempo. Da quel momento Lupetto diventa Saltatempo e cresce con evidenti ideali comunisti e combattivi, in un paese che si prepara ad una negativa trasformazione. Insieme al suo orobilogio Saltatempo prevede e vive nello stesso tempo la costruzione dell'autostrada, la minaccia del bosco, la rovina del fiume, la perdita di un amico vittima della droga e altri cambiamenti portati dal tempo. Incrocia il sessantotto, gli scioperi, l'avidità dei padroni, insomma... vive la trasformazione dell'Italia che perde la propria identità mangiata dalla nuova politica e dal consumismo. Saltatempo è un vero e proprio salto dalla guerra partigiana alle rivoluzioni sessantottine, ambientato in un paesino che può essere quello di tutti, col fiume, il bar, le vigne.... Una storia poetica e triste con un pizzico di ottimismo nel finale e con un'irresistibile dose di umorismo presente in tutto il romanzo.