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FeAnPi

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  1. Un problema emerso molto presto che, purtroppo, non è stato eliminato dalle regole definitive è quello legato all'interazione fra più vantaggi e svantaggi. Questa, se volete leggerla, è una mia disamina della questione con successiva proposta di soluzione. Spoiler: E' molto lunga, sono verbosetto e me ne vergogno ma non abbastanza. :/ Spoiler: In sostanza, a mio parere basta tirare fino a 3d20 per risolvere tutto in scioltezza e semplicità.
  2. FeAnPi

    Numero di Abiltà

    Semplicemente, è il fatto che ora i numeri siano limitati. Non c'è più una crescita esponenziale e potenzialmente infinita dei modificatori e bonus, ma tutto è più contenuto: tiri salvezza, CA, bonus per colpire, CD... il risultato è una matematica più controllabile. Così anche i non specialisti del combattimento sono utili quando si tratta di attaccare, così anche un mostro debole può dire la sua contro un avversario di alto livello. Tutta un'altra cosa rispetto alle due edizioni precedenti insomma.
  3. Non ho presente per le caratteristiche, comunque concordo sul Carisma (e Costituzione), e dico che l'utilità del dragonide (di dragonborn ce n'è solo uno, dato che l'altro l'ha ucciso in un epico duello) stregone di stirpe draconica sta nel fatto che l'unico privilegio a sommarsi è un ablativa capacità di ottenere resistenza ai danni. Inoltre potrebbe essere un buon modo per creare un personaggio con retaggio misto di due razze di drago diverse. PS: la discendenza draconiana al più permette di scrivere le leggi col sangue, poca roba.
  4. Per niente, in effetti. Io penso già a dicembre di poter giocare Ravenloft, per dire.
  5. Vedremo. Un paio di supplementi regolistici me li aspetto anche io, ma magari a tema. Per dire, mi aspetto per Dragonlance le sottoclassi del paladino Cavaliere di Solamnia/Legionario di Steel/Cavaliere di Neraka e sottoclassi del mago per ciascuno dei tre ordini.
  6. Battle master in lingua originale, non ricordo bene in traduzione. Anche io ce lo vedo molto, ma forse più con l'elfo alto che non con il silvano. Peraltro, un elfo combattente a distanza che disarma da lontano e che si mimetizza sprizza Tex Willer da tutti i pori, e dunque lo approvo.
  7. Grazie per i complimenti. ;)

  8. Dobbiamo anche vedere come gestiranno le ambientazioni. Di mio, so che prenderò Dragonlance e Ravenloft. ^^v
  9. Probabilmente faranno come la Paizo: avventure e poi raccolte su manuali.
  10. FeAnPi

    Numero di Abiltà

    Mah, non penso che sia un groppo problema alla fine, e come HR mi sembra tutto sommato modesta.
  11. Beh, se vai a vederti libri di ermetismo come il Kybalion (io ne ho una copia del '4qualcosa appartenuta a Lussu e arrivata a casa per vie traverse) è praticamente *tutto* Giordano Bruno.
  12. Vero. ^^ Riguardo a Roberto il Mago dico solo che con un collega giocatore abbiamo a lungo impazzato su questa becera battuta. "Roberto, ci sono arcieri sulle mura nemiche!" "Palla di fuoco." "Roberto, il papa ce l'ha con te!" "Charme su persone."
  13. Magari allora potrebbe starci anche un elfo silvano. Potrebbe starci molto. Sarebbe più un cecchino che altro. Oppure potresti farlo elfo alto e cavaliere mistico. La freccia ben si sposa con gli incantesimi a distanza.
  14. Uhm, io non ti consiglierei il mezzuomo per via delle limitazioni sulle armi, che gli precludono le armi a distanza più forti. Quindi a quel punto se la giocano elfo e umano. Tieni presente che al guerriero i talenti bonus servono, in teoria, di meno. Dipende molto dal concetto dietro al personaggio, ovviamente. Io ci vedrei bene o un elfo silvano campione o un elfo alto signore della battaglia. Con l'umano entrambe, forse campione. A che background stavi pensando?
  15. Un manuale dei mostri ben fatto alla fine è qualcosa che interessa a tutti, e nella trad&dizione è pieno di mostri interessanti da recuperare.
  16. Di base, da quel che ho visto, solo in 3.X l'hanno pompato come uberlich. Di base sarebbe dovuto essere il "rimasuglio", le vestigia fisiche del corpo in non-vita di un lich che potrebbe sì ritornare a piena potenza, ma che fino a quel momento non è in grado di lanciare un singolo incantesimo né conserva le conoscenze del passato. Cosa comica, il lich ha di base l'incantesimo parola del potere uccidere. Come a dire che quando un lich con il corpo incontra un lich con il demi il lich con il demi è un lich morto. E se aggiungiamo che lich è un modo per riferirsi a un cadavere la cosa diventa ancora più fonte di risate per il folle sottoscritto.
  17. Di "tipi" vampirici ce ne sono tanti, ma principalmente i due stereotipi sono il cadavere brutto che succhia sangue e la figura seducente che succhia sangue, con tutti i gradi intermedi. D&Disticamente parlando, sono convinto che in futuro vedremo altre varianti per creare vampiri più compositi e succosi: per ora abbiamo un vampiro "intermedio". Poi oh, il vampiro più degno secondo me è quello con la pelle grigia e le mani trifide.
  18. Ecco. ^^ Che poi abbia senso considerare Grendel un "orco", in effetti, può anche starci. Ma segue una logica diversa da quella di D&D. Una logica di plausibilità prevederebbe che le cose andassero come nel nostro mondo, dove esistono sottospecie delle stesse razze diffuse sui diversi continenti e note con nomi diversi, dove a grattare un po' sotto l'etimologia salta fuori il mito in comune, dove in sostanza non esisterebbero cinquecento tipi di creature affini (uno per cultura) ma piuttosto un numero limitato di creature con specialità regionali. D&D va nella direzione opposta, e sviluppa mostri diversi anche a partire da flebili differenze linguistiche o culturali. Questo, ovviamente, può creare problemi quando si trova a dover rendere questi termini in una lingua diversa che magari non ha un corrispettivo, o ne ha di regionali ma poco noti a livello nazionel (se io parlassi di surbile o di jana o di erchitu quanti ci capirebbero qualcosa?). Il risultato è che per molti termini non si traduce, o si crea un calco fatto e finito. Senza addentrarci nel caos di wizard, sorcerer e warlock. Anche se secondo me "wizard" si può tradurre in scioltezza con "guiscardo".
  19. Ok, rispondo a Ithiliond e Aleph. Al primo dico, semplicemente, che il demilich è un po' come l'acciaio temprato: duro, bello duro, ma si spezza. Fuor di metafora, ha ennemila resistenze ma pochi punti ferita. E' pensato per essere così. Il punto dell'incantesimo di 9° si basa su un assunto: è il demilich l'unico mostro affrontato, ed è quello finale? Ci sono mille situazioni possibili, e ciascuna ha le sue possibili conseguenze. Perché, e qui rispondo ad Aleph, il demilich di 5^ non è il demilich 3.X, non è un boss di fine campagna insomma. La riprova? E' una sfida di 3 livelli inferiore a quella di un lich semplice. E' una sfida, in sostanza, che ci sta venga risolta da un singolo avventuriero. Magari con gli altri che gli hanno concesso di arrivare fin lì senza essere debilitato e avendo ancora l'ultimo incantesimo disponibile. Piuttosto, una sfida da fine campagna sarebbe il lich generatosi dal filatterio dopo che il demilich è andato distrutto. Non sarebbe per niente male come sfida: un vecchio nemico che ritorna più inca**ato che mai.
  20. Il punto è che "fenicio" e "punico" sono termini derivati dallo stesso termine con un diverso trattamento della occlusiva labiale sorda aspirata (ph): quando la pronuncia era ancora quella classica di occlusione più aspirazione (qualcosa di praticamente impronunciabile se non sei allenato) i latini la resero come "p" semplice, ma quando poi il suono mutò nella continua "f" che ancora noi usiamo per pronunciare il "phi" greco anche il modo di rendere il termine cambiò. Quindi fenicio e punico sono sostanzialmente due rese diverse dello stesso termine. Le lingue mutano, e non sempre con consapevolezza totale del parlante. In realtà la cosa non deve stupirci: sempre parlando di Cartagine e Roma è interessante sapere come il trattato stipulato fra le due città ai tempi della cacciata dei re risultasse incomprensibile agli stessi latini alcuni secoli dopo, quando scoppiarono le Guerre Puniche. ^^ Ciò detto, sinceramente, anche nelle fiabe italiane l'orco è perfido, e c'è orco e orco. Comunque, citare Grendel è un grave errore dato che nel testo germanico occidentale (l'Inglese è lingua germanica che, dopo la conquista normanna, ha ottenuto alcuni elementi neolatini dal Francese; ma, ad esempio nella produttività della compostazione, si dimostra schiettamente germanico) Grendel non viene definito "ogre", in quanto tale termine è neolatino. Deriva appunto da Orcus, dio dell'oltretomba/oltretomba (corrispettivo di Ade, cfr "molte anzitempo all'Orco generose travolte alme d'eroi" di montiana memoria), ed è schiettamente neolatino. La cosa interessante è che, stando agli studi etimologici, "ogre" deriverebbe sì dal Francese ma probabilmente l'origine ultima del termine sarebbe da ricercare nell'Italiano, ovviamente come intermediario fra Orcus e ogre passando per "orco". Anche per "orc" è accettata la derivazione dal Latino, ma essa si è avuta in epoche molto precedenti, tanto che solo Tolkien ha recuperato il termine. Usandolo in alternativa a goblin; cosa divertente, è probabile che anche "goblin" condivida l'etimologia con "kobold", essendo entrambi derivati dal greco kobalos, canaglia. Altra cosa interessante è che Dis Pater era un altro nome di Orcus. In sostanza, in D&D ci sono quattro corrispettivi (ogre, orc, Orcus, Dispater) della stessa entità. Amo essere un filologo rompiballe, scopri un sacco di cose interessanti e divertenti.
  21. Vi rispondo domani ragazzi. Sperando che vada bene. Se andasse bene potrei rispondere da ubriaco. Anche se andasse male, in effetti. In definitiva, potrò rispondere da ciucco.
  22. Qui penso sia un problema di singole ambientazioni: nei FR, ad esempio, mi immagino che di demilich ce ne possano essere abbastanza, mentre di conto su Krynn se ce ne sono stati sì e no dieci nel corso della storia è molto. Non so su Eberron, ma anche lì saranno pochissimi presumo (dato il basso livello di potere dei PNG). Quindi a seconda dell'ambientazione dovrebbe essere più o meno facile trovare informazioni a riguardo.
  23. Aggiungo anche che lavoro di squadra, nella nuova edizione, non vuol dire fare tutti danni in tutti i momenti ma anche solo limitarsi a proteggere/potenziare il personaggio che farà danni.
  24. Son proprio i diversi modi di intendere i mostri, oserei dire. La rottura, di certo, è evidentissima rispetto a una 4^ edizione.
  25. Confermo la vulnerabilità, anche se non così diretta, del vampiro: in teoria in quattro round lo ammazzi limitandoti a buttarlo in un fiume sotto la luce solare. Di certo, per il demilich l'essere letale e nel contempo fragilissimo è molto più pronunciato ed evidente.
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