Prima cosa: diffida dalle vaccate che fanno i più.
Anche per le mappe della Terra di Mezzo, l'unica valida che ho visto fino ad ora è quella allegata alle edizioni inglesi economiche con testo filologicamente corretto, le altre sono fatte coi piedi.
Qualche mese fa mi sono interessato a mia volta di cartografia medievale e rinascimentale.
Prima cosa: coste e contorni delle terre emerse. Le coste erano tipicamente precisissime, ma spesso non "montate" nel posto giusto; questo perché tramite resoconti di navigatori e calcoli delle distanze di viaggio si potevano ottenere delle stime abbastanza precise della distanza fra i diversi approdi, ma non della loro collocazione rispetto all'entroterra.
Seconda cosa, montagne e boschi. Qui le carte erano molto più simboliche delle nostre. Tieni anche presente che in un mondo medievaleggiante i boschi coprono praticamente tutte le terre emerse comuni, non vengono segnalati se non con qualche sporadico albero in corrispondenza dei boschi più rinomati. Le montagne venivano rappresentate coi cosiddetti nidi di talpa, montagnole vere e proprie ritratte quasi "in tre dimensioni" sulla carta; talvolta, si cercava di rendere a mano il profilo dei monti da disegnare.
Ci ricolleghiamo alla terza cosa, cioè alle città: venivano rappresentate con una serie di simboli evocativi, tipicamente uno schizzo degli edifici più grandi e facili da scorgere nell'avvicinarsi all'insediamento.
Chiaramente, questo non valeva per i villagi, spesso poco più che nomi sulla carta.
Purtroppo, non ho ancora trovato un programma che permettesse di creare mappe del genere e non trashate pseudostoriche; una carta simile, poi, non è complessa da disegnare, fidati: ci riesco io!
Spero di esserti stato parzialmente utile.