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FeAnPi

Circolo degli Antichi
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  1. Mi spiace smemolo, ma non puoi tirare i sassi e poi nascondere la mano quando c'è il rischio che piovano bacchettate. ^^ Se tu usi certi toni e fai certe affermazioni, non puoi pretendere che non ti si risponda a tono. Esagerando un po' il tutto, se uno mi ferma per strada dicendo "cee, quanto sei simpatico" per darmi un pugno, poi non deve stupirsi se gli rispondo con un diretto. Ora, la corsa è cosa abbastanza solitaria, ma tipicamente chi va a correre -almeno dalle mie parti- lo fa con amici e parenti. E ti posso assicurare che l'addestramento in un'arte marziale, anche a livello non agonistico, non è una cosa da fare in solitario: se vuoi imparare a dar botte a un essere vivente e non a un manichino, ti serve un compagno col quale far pratica. E, come ha fatto giustamente notare D&D_Seller, fino a prova contraria il calcio figura come "gioco di squadra". Tu parti dal presupposto che impegnarsi per giocare a D&D sia leggere ennemila manuali. Ora, secondo me è migliore un master che crea trame avvincenti sfruttando soltanto i tre manuali base, che sa caratterizzarti in maniera sempre diversa 500 PNG identici -magari tutti popolani di 1° livello, e che sa stupirti e divertirti con colpi di scena imprevedibili rispetto a uno che ti fa usare tutti i manuali usciti per la 3.5 nelle sue avventure dalla trama più piatta dell'elettroencefalogramma di un cadavere. E non prendi neanche in considerazione l'ipotesi "limite fisico dato dal fatto che in un giorno ci siano solo 24 ore, e che il dungeon master non lo paga nessuno per svolgere tale mansione, dunque egli deve anche trovare il tempo per lavorare/studiare in quelle misere 24 ore". Cioè, per un giocatore introdurre un nuovo manuale richiede poco tempo: posta su un foum la richiesta di una build, si fa dire cosa cercare in quali manuali, scarica da internet -mi rifiuto di credere che chi si spulcia dieci manuali per costruire un singolo PG per partite one shot spenda 350 euro solo per quel personaggio- i manuali indicati, legge solo la regola che gli interessa, e propone il tutto al diemme. Il diemme, oltre a essersi studiato tutti e tre i manuali base, oltre a doversi preparere l'avventura, deve anche leggersi 10 x numero di giocatori manuali extra, studiandoseli davvero bene per evitare di creare conflitti in gioco. Ora, se il diemme viene pagato per questo lavoro se lo può anche permettere. Ma dato che ha una vita da portare avanti, e la necessità di dedicare tempo alle attività che gli procurano il denaro necessario a portarla avanti, è un po' troppo pretendere che sacrifichi ogni istante del suo tempo libero per accontentare ogni singolo giocatore. E' suo dovere farlo? Ma anche no. Le monomanie sono discutibili, e avere D&D come monomania mi sembra ancor più discutibile.
  2. Bella la metafora dello sport: praticamente, se io mi dedico a uno sport, devo farlo al massimo grado? Quindi, se non ho voglia di partecipare alla maratona, tanto vale che non mi metta mai a fare un po' di corsette? Mi immagino lo sdegno nei confronti dei vermi come me, che imparano un'arte marziale solo per tenersi in forma e sapersi nel caso difendere dai balordi senza però praticarla a livello agonistico. E che dire poi di quelle anime sciagurate che si divertono a tirar calci a un pallone eppure non sono state convocate ai mondiali per via del loro scarso impegno? Mi pare che ci sia una falla nel tuo discorso, smemolo: le cose si fanno *per gradi*. C'è chi si dedica completamente a un hobby -non chiamiamo "sport" il GdR, dubito che il lancio del dado e il sollevamento manuali aiutino a mantenere la forma fisica- e chi invece lo pratica senza troppe pretese. Mi stai dicendo che se non mi dedico anima e corpo a un hobby sarebbe auspicabile che lo abbandonassi in toto? E chi ha stabilito che dedicarsi anima e corpo a D&D sia usare ogni singolo manuale uscito e non sfruttare le infinite possibilità che un singolo manuale offre? E, soprattutto, chi è che ha stabilito che l'essere monomaniaci *di D&D* sia cosa buona e giusta, nonché dovere di chiunque si diletti praticando il gioco di ruolo?
  3. Scusa smemolo, ma il diemme secondo te dovrebbe essere sempre lì a leggersi i manuali che i diversi giocatori gli propongono per inserire tutte le regole che loro vogliono? Il tutto senza contare il tempo che già spende a preparare le avventure? E il tutto gratis et amore dei? Mentula magna minax! (tanto per restare in tema "locuzioni latine")
  4. FeAnPi

    Danni da impatto e cadute

    Matematica alla mano, un PG di D&D 3.X è "umano" fino al 5° livello circa: con le prove di abilità replica risultati -olimpionici- reali, e cose del genere. Chiaramente, non è l'uomo della strada, e ha dei punti di forza notevoli, ma fino al 5° si mantiene "realistico" -per modo di dire. Dal 6° in poi, diventa superumano, quindi ci può anche stare che per certe cose resista più di un essere umano normale, per il semplice fatto che è "oltre".
  5. Il fantasy ora è minestrone, c'è poco da aggiungere. Ed è anche "logico": quando qualcosa tira, fioriscono gli imitatori. Poi, per citare il Signor Simmental, "ai posteri l'ardua sentenza". Se notate, di moltissimi generi antichi ci rimangono ben poche opere rispetto a quelle composte in passato, perché si sono selezionate le migliori secondo il gusto dell'epoca. A volte si sono fatte delle scempiaggini belle e buone, ma escludendo le azioni di capre al potere tipicamente quello che è stato eliminato era roba di bassa lega. Fra un 3-400 anni anche per il fantasy sarà indubbiamente così. Dubito che cose come Eragon saranno ricordate a lungo. Piuttosto sarà ricordata la saga di Star Wars, tentativo di creare epica popolare contemporanea abbastanza ben riuscito al quale Paolini si è ispirato al limite del plagio -se io fossi stato Lucas l'avrei steso con procedimenti legali. Ma dire che Il Signore degli Anelli non è un'opera alta è una cosa sbagliata, punto e basta. In primo luogo, l'autore non era l'adolescentello gasato da D&D standard, ma un professore emerito di lingue e letterature antiche. E' grazie a lui e ad altri se oggi leggiamo come si deve opere quali il Beowulf. In secondo luogo, la sua opera è colma di citazioni. Il passo del Balrog, ad esempio, contiene una citazione ultraraffinata dal secondo libro dell'Eneide, e le descrizioni dell'aurora sono incredibilmente ammiccanti rispetto a quelle omeriche. Qui pesa molto, purtroppo, il fatto che in Italia Tolkien sia entrato nel pantheon di chi, non avendo figure intellettuali dallo spessore superiore a quello di una sottiletta kraft dalla sua parte, ha deciso di impossessarsi di quelle altrui ricorrendo a male traduzioni strumentalizzate. Il fantasy soffre molto di questo: quando mi si traduce "companionship" come "cameratismo" per dare ai romanzi di Elric l'ideologia di quelli che l'autore descrive altrove come capre ignoranti ed esaltate c'è qualcosa che non torna, decisamente.
  6. Complimenti per il rispetto per le opinioni altrui, smemolo. ^^ Per chiarirti una cosa, io -e penso che come me lo facciano molti altri master, la maggior parte- non nego certi manuali per evitare le powate. Se un giocatore vuole fare il lamer, lo farà a prescindere, e ci sono altri modi per bloccarlo. Semplicemente, per come la vedo io e per come faccio io da master una CdP non è un fungo. Se esistono -tiro fuori l'esempio dei sacerdoti-ur di pochi post sopra- individui capaci di rubare la magia agli dei l'ambientazione dovrà tenerne conto. Non è che questi tizi saltino fuori quando un PG vuole multiclassare. Ora, un'ambientazione nella quale siano coerentemente inserite le regole extra di venti-trenta manuali è un semplice minestrone irlandese. Concedendo solo le regole extra collegate all'ambientazione, ho la certezza di non vedere saltar fuori cose che non stanno né in cielo né in terra.
  7. FeAnPi

    Cosa fare se....

    Quella della trappola ad allagamento è l'ideale, qualcosa del genere "signori miei, avete dieci minuti prima di fare la fine del topo, interpretate prego". E fai loro presente che, per coerenza di gioco, anche gli avversari hanno tutto il tempo per prepararsi agli scontri. Cavoli, sono avventurieri, mica maestrine elementari che portano i bambini in gita!
  8. Fidati: fra avere le cose in mente e concretizzarle come regole coerenti e comprensibili anche per i giocatori ce ne passa. Te lo dice uno che in mente ha due GdR, un paio di ambientazioni, e non ha ancora buttato giù nulla di essi.
  9. Non "rischi in salita": ti viene in salita fare da master, e rischi di perdere i PG: una battaglia contro orde di nemici umanoidi comporta comunque il rischio di beccare parecchie ferite, e in D&D solo la magia è in grado di curare. Praticamente per rendere giocabile la cosa devi rivoluzionare tutto. Ora, usare un gioco totalmente diverso per usare un gioco totalmente diverso, almeno ti prendi qualcosa di gratuito che non devi modificare tu.
  10. Mercìgrazie. ^^ L'idea è proprio quella di creare qualcosa di alieno nel vero senso del termine. Qualcosa di più intrigante del "provengono dal futuro!" dei mind flayer standard.
  11. Il grosso problema è che con D&D tutto questo ti viene parecchio in salita. E rischi "grosso".
  12. FeAnPi

    Ombre delle miniature

    Sono molto, molto, molto scarso come pittore di miniature, ma da quel che so io l'inchiostro per modellismo è in sostanza la lavatura. O anche colore diluito.
  13. Uhm, rendersi PvP vuol dire "giocatore vs giocatore"... o_0 Penso che intendessi PP. Il punto non è giocare da power player, ma sopravvivere. O nel mondo senza magia fanno solo una breve campagna per i primi livelli, senza affrontare bestie troppo bestiose, oppure schiattano rapidamente. Lo so per esperienza personale. Ai miei albori come master, campagna basata sulla Torre Nera di King, con giocatori che in buona parte -per altre ragioni- se vedessi ora accoglierei con la vecchia triade "diretto gancio circolare" avendo cura di indossare i paratibia in metallo per far più male, ho visto l'intero party di PG eccelsi di 4°-5° livello senza magia classica -non ricordo- messo in difficoltà da un paio di miseri grick -dotati però di RD 10/magia.
  14. No, no, al confine fra i due giochi, il che vuol dire "mortalità alle stelle". Il che non è per forza un male, ma D&D non è stato pensato per avere una mortalità alle stelle.
  15. Non sono *diventati* una legione. Lo erano prima, quando sono giunti nel mondo da chissà dove; quindi, anche col calo "fisiologico" del loro numero, restano abbastanza numerosi per costituire una seria minaccia. Pensa nell'ottica lovecraftiana. Vengono da un altro universo, e quando sono giunti erano numerosissimi. Probabilmente in quell'universo si riproducevano, o forse no. Non è dato saperlo. Si sa soltanto che in questo non sono in grado di aumentare il loro numero; tuttavia, quando un vigrahacora muore, basta trasferire il suo cervello dentro un altro corpo per farlo rivivere. Col passare dei secoli i vigrahacora maturano, raggiungendo forme più aliene, e può darsi che si tratto solo di stadi intermedi prima del raggiungimento di una forma sessualmente matura, forma che per svilupparsi richiede ere. Quindi, nell'universo di gioco non si riproducono aumentando di numero, ma "ri-producono" e basta i loro caduti. Capito, adesso? Non c'è un'origine chiara, perché non voglio che ci sia. Un mostro lovecraftiano deve lasciare sempre quel peletto di mistero, quell'ultimo velo che non riesci a sollevare, per essere realmente valido. Se si sapesse fin da subito tutto del mostro, un film horror non varrebbe una cicca. E infatti l'horror contemporaneo punta più sullo splatter, perché quando mi tiri fuori per la settima volta Freddy Krueger ormai so già chi è, e non c'è più nessun mistero riguardo alla sua natura. Ma in film horror diversi non viene spiegato tutto del "mostro", non individui la logica dietro il suo agire né la sua natura. Per questo fa più paura, ci sfugge in qualche misura. Quindi, volendo creare un mostro orrorifico basato su Lovecraft più di quanto non sia il comune mind flayer, ho optato per porre questo mistero alle sue origini. Lovecraft -non gli imitatori e gli epigoni, Lovecraft- ci spiega di preciso da dove venga Cthulhu, quando sia nato, chi l'abbia generato, come egli stesso generi la propria "prole stellare"? Ci spiega perché Dagon e Hydra sono così grandi in confronto agli abitanti del profondo? No, restano punti oscuri. Ed è questo che rende più cupo il tutto.
  16. A questo punto passa a Pathfinder, che potenzia le classi non magiche e ti mette già di default la classe alchimista. Sennò, prevedo esiti al confine fra Paranoia e Call of Cthulhu.
  17. Ricorda, a parte l'assenza di norme nel codice penale che condannano alla pena capitale chiunque non usi il punto esclamativo, che in una campagna del genere sarà molto, molto, molto difficile curare i personaggi.
  18. Sono arrivati da un altro mondo, è questo il "bellobrutto". Sono "tanti" anche ora perché prima erano legione. ^^
  19. "Mhur"? Nasale labiale aspirata? Ma i nomi li tirano fuori col generatore casuale ultimamente? E poi, un consiglio spassionato, basta con le trilogie. E poi, per ultimo, stimo molto di più chi, non vedendo la propria opera accettata da nessun editore serio, la distribuisce aggratis via internet o al limite limite via lulu. Gli autori a proprie spese non hanno futuro, stanno sostanzialmente pagando l'editore per prenderli per i fondelli. Queste cose le sa bene chi ha letto il Pendolo di Foucault, ma spesso gli autori "emergenti" non l'hanno visto manco di sfuggita. "Ricalcare le orme dei migliori maestri del fantasy", poi, vuol dire avere una formazione come quella di Tolkien. E uno che usa la lingua in maniera così... particolare non può avere la formazione che aveva Tolkien. Mi dispiace, francamente, vedere tanta gente rovinarsi con delle pubblicazioni a proprie spese, dove butteranno qualche migliaio di euro per non ottenere niente. L'hanno fatto delle mie colleghe, spendendo soldi senza ottenere di fatto nulla in cambio se non la "gloria" di vedere il proprio nome stampato su un libro... libro che, a parte parenti e amici -e neanche tutti- non comprerà nessuno. Se un editore serio non accetta di pubblicare un libro, non vuol dire che è un perfido tiranno o un vecchiaccio incapace di cogliere lo spirito dei tempi: vuole semplicemente dire che, da bravo imprenditore, sa riconoscere gli investimenti sbagliati e li evita come la peste.
  20. FeAnPi

    Maelstorm games

    Ok, i prezzi sono scontati, ma se una cosa lì la pago 33 (39 euro) sterline e dal negoziante italiano 37, mi sa che mi conviene ordinare da noi. Specialmente ora che l'euro è in fase non proprio positiva. Poi, nel caso in cui la sterlina dovesse essere finalmente superata dall'euro, converrebbe ordinare da lì, ma per ora la convenienza è un'altra.
  21. FeAnPi

    Maelstorm games

    Mah, solo a me sembrano prezzi orribilmente alti? Alti rispetto a quelli scontati, intendo. Voglio dire, io la Maschera l'ho presa su ebay da un ragazzo italiano a 8 euro più quattro di spedizione, lì la danno a 7,5 sterline. E ci sono venditori italiani che fanno prezzi praticamente equivalenti, ma in euro anziché in sterline... e la cosa al momento conviene eccome.
  22. Io seguivo la formula "base più ambientazione e basta". Il discorso è che se tu, come master, non te la senti di gestire più manuali, non è che i giocatori devono costringerti a farlo. Il master non è il tiranno, ma non è neanche lo schiavo dei suoi giocatori. Se non gradiscono le tue decisioni, si cercano un altro master, punto.
  23. Visto oggi. Mi aspettavo di peggio: il film non si prende sul serio, è un mare di sfessate e sa di esserlo, quindi risulta divertente; non un filmone, ma un intrattenimento accettabile. Quoto sui combattimenti troppo incasinati, a volte è davvero difficile seguire di preciso gli scontri. Riguardo alla scelta delle parole, da tipico film Disney usa la lingua contemporanea anche quando non c'entra una fava, in puro stile "americano". Mi fa storcere il naso, ma dato che si tratta di un film sul demenziale andante ci sta; in film più seri una cosa del genere avrebbe completamente rovinato lo spettacolo, qui è una pugnalata ai testicoli ma tutto sommato la incassi bene.
  24. FeAnPi

    problema basette

    Beh, qui sono le diverse "filosofie di colla" a scontrarsi. Io, da mischiatore folle, preferisco l'attak con cui posso mischiare indiscriminatamente milliput, metallo e plastica.
  25. FeAnPi

    problema basette

    Caspio, un motivo in più per restare fedele al cianoacrilico personalmente. Allora vai di incisione, taglierino e leppa dovrebbero andare bene tutti e due. Se ne hai la possibilità, dai cinesi si trovano tipicamente minicoltelli da 1-2 euro con lame davvero affilate, usa quelli oppure un bisturi.
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