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FeAnPi

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  1. Sì, la scarsa chiarezza è una delle cose che nascono mentre scrivi di fretta per poi farti la doccia e uscire presto di casa e resti fregato perché scopri che la pasta è infestata dalle farfalline solo dopo averla gettata nell'acqua. Ma, problemi culinari a parte, mi spiego meglio: possiedo un'infarinatura relativa all'ascesi indiana grazie ai miei studi universitari, e ho a disposizione più o meno tutti i testi del dipartimento di sanscrito nel caso in cui volessi approfondire, quindi grazie comunque per il link ma ora come ora non mi serve. Anzi, considerando che il corso di sanscrito avanzato che sto seguendo prevede proprio la lettura di passi dell'epoca relativi alla rinuncia ascetica (con relative spiegazioni delle maggiori teorie interpretative) il problema non è tanto quello delle informazioni, quanto quello della loro resa in D&D. Se quel che ho scritto è caotico, poi, il motivo è che al di là di tutto il bell'ordine del dharma si rivela abbastanza caotico anche quello che dovrei rendere. In sostanza, mi servirebbero regole per voti e ascesi NON affini a quelle del libro delle imprese eroiche, ma modellate sull'ascesi come appare nell'epica indiana. Ovvero: - anche un malvagio può rispettare i voti e ottenere benefici dall'ascesi; - l'ascesi è un do ut des, ovvero chi la pratica si impegna e rispetta i suoi voti al fine di ottenere una ricompensa eterna o un aiuto in questa vita; - l'ascesi può fornire sia resistenza incredibile, sia l'intervento divino, sia la facoltà di impiegare armi divine, sia degli effetti veramente "magici". Io stavo pensando a qualcosa come un meccanismo per fornire oggetti magici e/o incantesimi utilizzabili ad uso a seconda del livello di chi pratica l'ascesi e del tempo per cui la pratica. Una cosa del genere. Tempo di pratica dell'ascesi: -N giorni: replica un incantesimo di Livello una singola volta; -N mesi: replica un incantesimo di Livello x 2 una singola volta; -N anni: replica un incantesimo di Livello x 4 una singola volta; -N decadi: replica un incantesimo di Livello x8 una singola volta. (devo definire a quante unità di tempo far corrispondere N, 12 mi sembra scontato e la derivazione è troppo azzardata, pare legato a un'altra tradizione) E' possibile suddividere la risultante fra più incantesimi (livello 0 = 1/2 livello) E' possibile ottenere un oggetto magico di livello dell'incantatore pari alla risultante, utilizzabile per un singolo combattimento, anziché un incantesimo. E' possibile dimezzare il risultato dell'ascesi per utilizzare due volte l'effetto, o alternativamente suddividerlo per quattro in modo da poterlo utilizzare cinque volte. E' possibile sottoporsi all'ascesi per superare lo stadio della vita mortale (dopo morti, si passa in automatico a essere esterni del tipo più consono con GS pari alla risultante o meno). Tuttavia, mi sembra orrendamente sbilanciato.
  2. Sì, la richiesta è principalmente per Pathfinder, ma posto qui sia perché in caso contrario la discussione non se la filirebbe quasi nessuno, sia perché comunque la risposta mi può derivare solo dalla 3.5. Mi servirebbe qualcosa per replicare voti, ascesi e meditazione di matrice indiana come vengono mostrati nell'epica locale. La risposta ovvia sarebbero i tanto celebrati talenti del libro delle imprese eroiche, ma qui ci imbattiamo in due problemi. Uno, leggendo di quel manuale io mi immagino sempre Francesco d'Assisi come monaco di 17° livello (lingua del sole e della luna) santo con il talento voto di povertà, me lo confronto con la figura storica e con la figura agiografica, e inizio a ridere nel profondo dell'anima. Due, quei talenti non sono adatti a replicare l'ascesi che ci presenta l'epica indiana per il semplice fatto che richiedono la bontà del personaggio e che offrono benefici duraturi. Di contro, il potere ottenuto mediante ascesi poteva "consumarsi", e -cosa più importante- il personaggio dell'epica ad aver ottenuto i maggiori effetti dall'ascesi rimane Raavana, un raakshasa buono tanto quanto la visione di Cthulhu porta alla sanità mentale. Senza contare che i talenti "ufficiali" prevedono voti che forniscono benefici fino a che li rispetti, mentre quello che serve a me è un meccanismo per "mettere da parte" tot potere da riutilizzare in seguito. Ci sono casi nell'epica di poteri persi per l'esser venuti meno a un voto, ma sono piuttosto cose legate al dharma che all'ascesi vera e propria: Yudhisthira perde la sua facoltà di levitare perché è venuto meno al dharma, ma egli mantiene comunque le armi divine ottenute durante l'ascesi. Altra cosa, ci dovrebbe essere la possibilità di ottenere mediante ascesi "armi divine", ovvero artefatti, impiegabili a seconda dei casi (potere degli stessi, intensità dell'ascesi) per uno o più incontri. Insomma, un bel bordello. Si accettano suggerimenti.
  3. Eh, purtroppo sì, e mi hanno tolto anche gli amati yuan-ti... Ma, mentre per il beholder posso sorvolare, mentre per gli yuan-ti il problema non si pone (l'idea degli uomini-serpente è vecchia come il cucco, difficilmente qualcuno potrebbe riconoscerne la paternità alla WotC; basta farli diversi e via), per l'illithid la cosa mi pesa. Diciamo comunque che il nome non sarebbe appena appena cambiato, comunque si tratta di lingua sanscrita e può essere anche tradotto come "colui che infastidisce le anime", ovvero una cosa che con scorticatore mentale c'entra ben poco. Diciamo che qui me la posso giostrare, e diciamo anche che, visto quanto poco conoscono il latino alla WotC (libris mortis? libris mortis?) dubito che abbiano un qualche sanscritista dalla loro. Le abilità, poi, le metterei simili a quelle dell'illithid quanto sono quelle dello yaggol. E, tanto per dirne una, puntavo a un mostro alato (più simil-cthulhu) e a un mostro inferiore; sempre divoracervelli, ma con capacità diverse per quanto simili. Anche così la cosa sarebbe problematica?
  4. Come era logico e prevedibile, sul bestiario di Pathfinder mancano i mind flayer, il cui nome è protetto da copyright o quel che è (vedi ottima vignetta di Order of the Stick). Tuttavia, mi chiedo, è possibile convertire l'illithid a Pathfinder se gli si cambia il nome e se si cambiano marginalmente le abilità? Sul bestiario di Dragonlance compaiono gli yaggol, i mind flayer Krynniani, e nessuno ha niente da ridire. Ma, visti i legami esistenti fra SP/MWP e WotC, può darsi che ci fosse un'autorizzazione specifica. (cfr http://www.dragonlance.com/downloads/Yaggol-preview.pdf ) In ogni caso, ci siano precedenti o meno, se io mi tirassi fuori un mostro tentacoluto di nome "dhiiklizat" (torturatore della mente in sanscrito) con attacchi psichici (non psionici), aspetto vagamente cthulhoide e altri tratti simili e lo pubblicassi in rete, la cosa sarebbe perseguibile?
  5. Appunto: ma praticamente ogni volta che salta fuori i "buoni" in un modo o nell'altro devono far ricorso a lui.
  6. FeAnPi

    Incantamento vorpal

    Il corpetto è il classico giaco di maglia in mithril/mithral di tolkieniana memoria; e, sempre andando a memoria, mi pare che venga sulle 1250/1300 mo (il giaco era 100 o 150?). Riguardo al collare, il problema è che non prevedendo D&D regole specifiche per queste cose ti trovi ad andare a occhiometro. Io una gorgiera in adamantio la farei pagare quanto un oggetto qualsiasi da 0,5 kg in adamantio, e mi limiterei a farle conferire un +2 alla CA quando il PG rischia d rimetterci... il collo.
  7. Dunque: se il drago lo ottiene soltanto quando ha l'autorità (in termini di talento) per permetterselo mi sembra che la cosa vada bene. Altrimenti, puoi gestirlo come io in una campagna di Dragonlance (malmaiconclusa) ho gestito il drago allevato dai PG: un PNG da difendere, aiutare, forte in certe situazioni, che prendeva PE come loro. Poi è diventato famiglio dello stregone, e il problema si è risolto da solo. Comunque, io personalmente ritengo che quella delle ricompense per i BG sia una grossa trappola: ti capita il giocatore poco poco scafato e bravo a scrivere, e da BG il suo PG dovrebbe essere il re del mondo. Vanno bene dei bonus nei limiti del canonico +/- 2 (hai lavorato nell'esercito imperiale? +2 a diplomazia coi militari; hai una paura matta dei ragni? -2 a nascondersi visto che è pieno di ragnatele nel tunnel), ma non cose superiori.
  8. Sostanzialmente, Raistlin ogni volta che salta fuori. I senatori e i nobili elfici che cercavano di rimuovere gli ostacoli alle tradizioni e di evitare l'unione delle due culture... E' bello perché ci sono il bianco e il nero, ma troppo spesso il colore dominante dei mortali è macchiato di grigio.
  9. Ehm, veramente su Krynn le persone non sono affatto tutte buone o cattive all'inverosimile, anzi: ci sono moltissimi conflitti fra "buoni in modo diverso", buoni che si alleano con malvagi per interessi comuni e malvagi più onorevoli di molti buoni. Senza contare forze come la Legione di Steel, sostanzialmente una forza di "giustizia neutrale". Quelle che invece sono schierate sono le divinità, così come i draghi e i servitori maggiori degli dei. Diciamo che quel che conta moltissimo su Krynn sono le religioni. Se ti piace un'ambientazione del genere è perfetta, se preferisci divinità più distanti no. Ah, dimenticavamo Empyrea, ambientazione italiana edita da Asterion Press per la collana Extreme Fantasy (una sorta di fusione fra Planescape e Star Wars come tono, splendidamente illustrata), e il suo gemello Nephandum, ambientazione "dinamica" (ovvero la attacchi dove vuoi) horror molto cupa, che porta la corruzione nelle altre ambientazioni.
  10. Allora, di Dragonlance 3.5 esistono (vado a memoria senza guardare lo scaffale): - manuale base dell'ambientazione; - supplementi "storici" per specifiche epoche di gioco: Guerra delle Lance (periodo di uno dei cicli di romanzi), Leggende dei Gemelli (periodo di uno degli altri cicli, più regole per diverse epoche alternative e ucroniche, nonché regole sui viaggi nel tempo), Era dei Mortali (manuale per l'ultima era di gioco); - supplementi su organizzazioni e culti: Torri dell'Alta Stregoneria (gli edifici che fungono da sede per il conclave dei maghi), Ordini Sacri delle stelle (dedicato alle diverse religioni e divinità), Ordini Cavallereschi di Ansalon (dedicato ai grandi ordini cavallereschi del continente); - supplementi su razze e mostri: Bestiario di Krynn revisionato e non (raccolta di mostri molto ben integrati nell'ambientazione, in Dragonlance i "mostri erranti" tendono ad aver tutti un loro perché), Razze di Ansalon (corposo supplemento sulle razze giocabili e non, sia regolistico che descrittivo), Draghi di Krynn (tutto quel che serve sapere sui draghi dell'ambientazione); - raccolte di mappe: tre ottime raccolte di mappe dedicate alle diverse epoche; - avventure classiche: Draghi d'Autunno, Draghi d'Inverno, Draghi di Primavera (riprendono la trilogia classica delle cronache); - avventure della quinta era: La Chiave del Destino, Lo Spettro della Disperazione, Il Prezzo del Coraggio (una campagna ambientata nel presente di Krynn, che porterà i PG dal 1° al 20° livello). Riguardo a Eberron, ne so molto poco e personalmente non mi piace neppure. Ravenloft, invece, è una ambientazione molto sui generis: fortemente horror, e horror gotico. Per la 3.5 è uscito un adattamento marchiato Sword & Sorcery, e una presa in giro targata WotC. Nata da un modulo di avventura focalizzato sulla sconfitta del potente vampiro Strahd, signore di Castel Ravenloft, l'ambientazione si è poi evoluta in un cupo mondo, o meglio un insieme di frammenti provenienti dai diversi mondi: quando un individuo si macchia di atrocità ed empietà mostruose e inumane, le nebbie circondano la sua terra, trasportando lui e il suo dominio su Ravenloft, il semipiano del terrore. Molto, molto bella, ma anche molto difficile da giocare a mio parere.
  11. Ma non vale, l'avevi già postato su facebook! Facce bo, kualcosa di nuovo ora. (se arrivo a queste battute sono proprio alla frutta)
  12. Dunque, in realtà Dragonlance la puoi apprezzare anche se non hai letto i libri: è venuta prima l'ambientazione rispetto ai romanzi, ma i romanzi hanno avuto un successo maggiore (a differenza di quanto è avvenuto per Ravenloft, se non erro --). E' un'ambientazione particolare, nel senso che elimina molte cose standard di D&D: razze strane che vanno tranquillamente in giro per una metropoli? No grazie: anche solo se sei un elfo di etnia diversa devi aspettarti di essere discriminato dagli altri elfi; non parliamo poi di quel che potresti passare in molte città umane... Magia diffusa? No grazie: i maghi sono pochi, gli oggetti magici idem, ma quei pochi sono davvero forti. Tonnellate di divinità fanca**iste? No grazie: guerre di religione, poche divinità tutte in qualche modo legate tra loro, il mondo come campo di battaglia degli immortali. L'ambientazione è molto incentrata sull'ingerenza delle divinità e sull'appartenenza a diverse fazioni (ordini cavallereschi, ordini di maghi e altro) in conflitto -dichiarato o meno- fra loro. Il continente principale è relativamente piccolo, ciò che accade da qualche parte ha ripercussioni anche altrove. Se ti piace questo genere fa per te, altrimenti no.
  13. Se vuoi roba 3.5, Forgotten Realms, Dragonlance ed Eberron hanno tutte il loro bel ciclo di avventure, se non erro. Per le altre, trovi sicuramente roba amatoriale o riadattata dalle vecchie edizioni. Il vero problema è: che tipo di ambientazione cerchi?
  14. Il problema è proprio quello: della grafica me ne frego altamente anche io, uno dei miei videogiochi preferiti è Blood Omen per dirne una, e l'ho giocato per la prima volta a fine 2008. Ma in Metin, alla fin fine, fai sempre le solite missioni, per fare sempre le solite cose su scala diversa... alla lunga è stancante.
  15. Ci ho perso un buon paio di settimane due annetti fa, poi fortunatamente ho smesso. Non ho mai ringraziato abbastanza la connessione salterina per avermi impedito di diventare un MMORPG-dipendente in quell'occasione.
  16. FeAnPi

    Vampiri

    Nel bestiario i vampiri sono praticamente uguali a quelli 3.5, cambiano significativamente solo le progenie e le capacità di metamorfosi (ora replicano incantesimi diversi, chiaramente). La costituzione, invece, i miei vampiri la possiedono perché non sono "non morti", ma "non morti viventi"; l'ho lasciata per salvare molte delle loro particolarità che volevo inserire: se li decapiti schiattano (come da miglior tradizione, sono vulnerabili alle armi vorpal), si nutrono di sangue anche prelevandolo dai propri simili, e possono congiungersi con i mortali per dar vita a demivampiri. Per questo ho creato un tipo ad hoc. Anche in Pathfinder i non morti sono tenuti in non vita dall'energia negativa... io pensavo a qualcosa di diverso, a un corpo che resta "vivo" pur essendo morto.
  17. FeAnPi

    [Altro] Pathfinder

    Il bestiario è fenomenale! Alcuni mostri mi hanno dato ottime idee per la campagna... è questo che un manuale del genere deve fare: non fornirti solo una serie di numeretti, ma darti spunti e stimoli per trasformare quei numeretti in tante belle storie!
  18. FeAnPi

    Vampiri

    In realtà ho già visto il bestiario. ^^ L'idea era provare a riadattare il tutto con il sussidio di altri. Comunque, qui ci sono i vampiri secondo FeAnPi apribili da tutti. Filii Nephandi.pdf
  19. FeAnPi

    Vampiri

    Scontento del vampiro trashoso di D&D, e suggestionato dalla più bella saga di videogiochi mai ordita (quella coi riferimenti più profondi, con i protagonisti più eroicamente tragici, con le citazioni più gustose... la Legacy of Kain), già da tempo avevo introdotto delle regole personali per gestire i vampiri in D&D. Queste regole qui, per la precisione. Ora, finalmente da lunedì il mio gruppo passa a Pathfinder. Ma, mi chiedevo, come posso convertire i miei vampiri alternativi? La tentazione sarebbe "lascia tutto com'è e ciccia", ma non mi convince appieno. Di cambiare tutto in corso d'opera non se ne parla, queste regole sono troppo ghiotte e legate alla campagna in corso per poter essere riviste, e va garantita la possibilità per i PG, nel caso in cui lo volessero, di ricevere il "dono". Grazie in anticipo.
  20. Si chiama "essersi fatto il c*l* per l'associazione facendo da master a due squadre ad ogni game day" + "pagare la quota d'iscrizione". ^^
  21. Fidati che il GI Montanari è migliore come dizionario d'uso. Se ti serve un dizionario serio, non prendi una ca**atina come quelli italiani ma un signor dizionario inglese o tedesco, o quello super spagnolo che forse sarà finito entro i prossimi 20 anni. Ma se ti serve un dizionario d'uso, è molto meglio il Montanari: trasmette la lingua greca così com'era, senza correzioni moralistiche. Passi come "Mi serve un poeta con i co**ioni" (Le Rane) sono molto comuni nella poesia greca, ma padre Rocci non li ha valorizzati né tradotti come avrebbe dovuto.
  22. D'oh, mi hai fatto notare l'errore di battitura. -.-' Comunque, domani ho in mente di passare al negozio di Warhammer affiliato che dovrebbe fare sconti ai membri dell'associazione di cui faccio parte per vedere un po' a che prezzo posso avere cosa.
  23. Beh no, di base lo puoi fare senza troppi problemi: ho provato e messo in pratica nel giro di pochi minuti un buon colpo che sfrutta lo slancio acquisito con un colpo di taglio per colpire di punta con la mia machaira. Il problema è che, appunto, in questo modo l'arma è sprecata: sarebbbe come usare una gru per sollevare le buste della spesa, per intenderci. Riguardo alla sarissa, che comunque non è arma mitologica (e anche qui... età micenea o mitologica fittizia? età del ferro? bisogna scegliere), può essere nel contempo giocabile e ingiocabile: perché colpisce solo a lunghe distanze, con essa a corta distanza sei fregato. Trattala come picca con portata estesa a 4,5 m, o anche 6 a seconda del modello, che non permette di attaccare avversari adiacenti o al di fuori dei quadretti massimi di portata.
  24. FeAnPi

    Di endecasillabi e ballate

    Qualche componimento dal mio blog Vi ricordate quando ho scritto che in effetti, al di là delle banalizzazioni giacobbiane degli esoteristi della domenica, il mito dei nephilim poteva essere una buona fonte di ispirazione poetica? Beh, ecco qua. ^^ http://giochiepensieri.blogspot.com/2009/10/fuori-programma-e-i-figli-di-dio-videro.html Qualcosa come 180 endecasillabi rimati devo dire che risultano pesanti da scrivere in un paio di giorni. Spero che mi perdoniate eventuali errori e sviste, e spero che questa poesia possa piacervi. PS: e da bravo spammer, mi pubblicizzo anche il blog.
  25. Ok, prova pratica effettuata: con la machaira puoi fare anche attacchi di punta. Ma l'arma sembra quasi "sprecata" per tali colpi.
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