Tutti i contenuti pubblicati da FeAnPi
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Nuova ambientazione
A voler essere precisi, il problema della magia greca è che il "mago" in tale ambientazione sarebbe in realtà un chierico persiano. Il sacerdote greco, di suo, era spesso un funzionario cittadino, ad Atene quella di sacerdote era una pura e semplice carica e non solo lì. Non un devoto particolare, dunque. L'ideale sarebbe limitare i chierici a oracoli e affini, dunque. Anche per le magie successive, poi, viene meglio il chierico rispetto al mago: si tratta di magia "religiosa", come alcuni testi fondamentali dell'ermetismo mettono bene in evidenza.
- Mythos
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Nuovo GdR
FeAnPi ha risposto a EXTREME DUNGEON MASTER a un messaggio in una discussione Discussioni GdR GenericheAnime d20, ovvero la versione SRD di BESM d20. BESM è un GdR fatto per rendere al meglio manga e anime, una sorta di GURPS "in stile". L'unico problema è che la creazione del PG non è rapidissima, ed è in inglese, ma per il resto è d20, aggratis, e altamente personalizzabile.
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Trail of Cthulhu
Giocato no, sentito e discusso sì. Si basa su un sistema investigativo, il Gumshoe. Dovrebbe essere tradotto a breve dalla Stratelibri, se non erro. Il sistema, studiato per non far arenare le investigazioni nella fascia delle "prove fallite" ti garantisce in automatico i successi nel trovare indizi. Molti lo lodano per questo. Io, di contro, sono un po' dubbioso a riguardo perché ritengo che in una investigazione ci si possa comunque bloccare nel mettere assieme gli indizi, e più che "antiblocco" lo trovo un sistema che si limita a spostare altrove il rischio di blocco.
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Tranquilla discussione 4^a edizione
Per favore, dai, non facciamo un flame. E' empiricamente dimostrato (ovvero solo quelli che non vedono la cosa contro cui Mr. Red sta sbattendo ora non lo riconoscono) che i post con multiquote più che chiarezza creano astio, microdiscorsetti incoerenti l'uno rispetto all'altro ai quali è impossibile rispondere in maniera coerente e che, soprattutto, alimentano i flame peggio della benzina. La 3.5 e la 4^ sono diverse: puoi farci cose differenti, interpetare cose differenti, l'una va bene per alcune cose e l'altra per altre. E' da beoti (e qui nessuno è greco, mi pare, quindi nessuno è giustificato nel suo essere beota) sostenere che con una puoi fare tutto ciò che puoi fare con l'altra, perché il sistema è diverso. Poi puoi adattare roba dell'una all'altra, ma non avrai mai la stessa cosa. Sono diverse, punto bastaque.
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Classe del popolano: impiego reale
Sull'SRD non sapendo dove cercare non riesco a trovarla. Mi incuriosisce... non penso che la userei, perché comunque è 3.0, ma mi incuriosisce...
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Classe del popolano: impiego reale
Peccato che devano avere armatura e arma. O meglio, armI, al plurale. E che non debbano essere solo umani. Lasciandoli popolani, l'alternativa sarebbe farli di 3° o 6° livello direttamente...
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Classe del popolano: impiego reale
Forse con giochi di guerra ho usato un'espressione impropria. Quel che volevo dire, comunque, è che si esercitavano a usare le armi. Non da campioni, ma si esercitavano. E giocava molto anche il fattore "o lo fai, or you will die", noto motore dell'agire umano. Comunque, ricordati che molte cose dalle fonti devi ricavarle leggendole approfonditamente: come sempre, le fonti dei ceti dominanti tendevano a parlar poco di quei membri del popolo che -orrore!- combattevano.
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Classe del popolano: impiego reale
Come ho detto, Machiavelli fa riferimento all'epoca successiva al basso medioevo. Ma, chiaramente, parla di cose che c'erano già prima. Anche perché a seconda delle definizioni il medioevo come "antico regime" è caduto assieme alla testa di Luigi XVI, e dunque il tardo XV secolo si qualifica come "medioevo" per alcuni. Di certo, a me interessa in misura marginale. Riguardo alle fonti, ti suggerisco quelle riportate dai testi "La guerra nel medioevo" di Contamine, "Cavalieri e popoli in armi" di Grillo, "La domenica di Bouvines" di Duby e "Rapine, assedi, battaglie" di Settia. Eileen Power ha avuto lo svantaggio di morire nel 1940, prima che la guerra medievale venisse studiata seriamente. Prima di allora, infatti, erano diffusi stereotipi assurdi, come quello di Carlo Magno in armatura bianca, e più in generale ci si accontentava degli stereotipi che il medioevo stesso aveva voluto trasmettere. E, in ogni caso, erano i tedeschi del XV secolo ad esercitarsi la domenica, non tutti. Se non erro, i franchi-arcieri francesi si esercitavano due volte alla settimana, ma dovrei ricontrollare il testo. Va poi spiegato che i tedeschi del XV secolo si esercitavano con le armi per svago: facevano gare di tiro, prove di abilità con le alabarde e con le spade... non guerra, ma giochi di guerra. Gli armamenti variavano da zona a zona, e anche in funzione delle condizioni economiche. Creare una classe o una serie di talenti apposita per ognuno è impossibile, anche perché (sfatiamo un altro mito) nel medioevo non c'era l'uniforme: salvo corpi molto ristretti, tutti erano armati come capitava: certo, se il sovrano/vescovo/conte/comune comprava 100 corazze, è probabile che 100 suoi soldati avessero corazze simili e con la stessa insegna; ma non c'era la produzione industriale, e ogni esemplare era diverso dagli altri. Quindi, sebbene i comuni e i signori prescrivessero un equipaggiamento standard, esso poteva cambiare a seconda dei casi: in un documento fiorentino si parla di un cittadino che, possedendo uno scudo pavese (scudo torre in termini D&Dari), venne assegnato a un distaccamento e a un ruolo diverso proprio in virtù del suo equipaggiamento. Le milizie, in sostanza, erano presenti un po' ovunque e ovunque in modalità diverse. E anche in diverse epoche, sempre con modalità diverse. Però l'etica cavalleresca ha cancellato la memoria dei fanti, memoria che si sta riscoprendo solo da "poco" -e che a livello popolare sembra esser stata quasi del tutto eclissata. In ogni caso, è ridicolo fare una classe a parte per ogni tipo di miliziano: il combattente, con le sue competenze, basta per tutti. Poi il balestriere avrà arma focalizzata (balestra pesante), l'arciere arma focalizzata (arco lungo), il pavesaio competenza nello scudo torre... ma basta una classe per tutti i miliziani. E li distingue dai guerrieri: un umano arciere combattente avrà arma focalizzata e tiro ravvicinato, un guerriero umano arciere (l'equivalente in D&D della guardia del re d'Inghilterra?) avrà anche tiro rapido e surclasserà di brutto il suo equivalente popolare
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Classe del popolano: impiego reale
Ma mica si addestravano due giorni. ^^ So bene quanto sia difficile maneggiare un'arma come si deve: prima di imparare a far ruotare come si deve una spada mi sono riempito di botte, e prima di imparare a fare l'otto rovesciato con la katana mi sono beccato un taglio sulla mano molto brutto. Ho ancora la cicatrice a più di otto mesi di distanza. (ma far roteare due spade a una rievocazione storica non ha prezzo, specialmente davanti a uno che si è appena lamentato del peso delle suddette spade ) E, soprattutto, so bene come anche un'arma da mischia, se usata male, possa essere pericolosa: rischi di colpire chi ti sta vicino, specialmente se combatti in una formazione serrata come quelle che da che mondo e mondo i fanti popolari hanno usato. In Germania, riferisce Machiavelli (ma qui siamo a fine medioevo) ci si addestrava ogni settimana, la domenica, come svago. Il problema è che tu ed altri, Ji ji, pensate al popolano come a uno che non maneggiava mai le armi. E' l'immagine che il medioevo ha lasciato di sé. Io, fonti e studi alla mano, ho scoperto invece che il popolano le usava eccome le armi. Non aveva l'armatura bianca e la spada a due mani, ma sapeva usare quel che aveva sottomano. E se il suo comune/monarca/vescovo/signore gli dava un'arma particolare, imparava presto a usarla. Il che, in D&D, si traduce in competenza automatica, a meno che non si vogliano dare ennemila talenti bonus al popolano.
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Classe del popolano: impiego reale
Stavo scherzando, Klunk. E mica impedisco a un bimbo di avere livelli di classe, anzi... ma quel che dico è che ha poco senso proporre quella del popolano come classe per i bambini: se un bambino è tanto speciale da avere una classe, ed è un bambino prodigio, dubito che lo sia nel campo del non saper fare nulla. O è una star di un qualche reality, oppure dubito che il popolano sia un prodigio. Di dare ai popolani più livelli non se ne parla proprio: i dati che ha fornito Hinor Moonsong mettono bene in evidenza come la progressione di livelli da me ipotizzata non sia affatto campata per aria. Un popolano di 3-4° livello è poi eccessivo, perché diventa più resistente a un mucchio di magie. Immagina solo che contro un wight durerebbe di più rispetto a un PG di 2° livello! Mi serve che i soldati sappiano colpire altri soldati, non che siano superiori a un avventuriero. Il passo del manuale del master citato da Hinor, poi, risolve bene il problema: in un mondo medievale duro e crudo, dove per un motivo o per l'altro un contadino deve imbracciare con una mano la zappa e con l'altra la lancia, il popolano non ha ragion d'essere. E nel mondo medievale, praticamente, non c'era anno in cui non ci scappasse qualche guerricciola o razzia nelle stagioni calde. Sono poi contento di scoprire che il meccanismo di "evoluzione" del popolano in altre classi non l'ho pensato solo io! Ma siamo OT. Quel che conta è che anche da manuale in un mondo simil-medievale e non simil-medievaleggiante-hollywoodiano il contadino è un combattente piuttosto che un popolano.^_^V Edit: biclasse di 1° livello? Conosco solo i gestalt/eccelsi, e sono comunque troppo potenti per quel che ho in mente, anche se ammetto di averli presi in considerazione una volta... e poi, in ogni caso, il biclasse di 1° elimina di fatto il popolano, perché se sei popolano/qualsiasialtraclasse godi solo dei privilegi della qualsiasi altra classe al posto di quelli, assenti, del popolano.
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Classe del popolano: impiego reale
Klunk, per piacere... non fare il Mr. Puntiglio, dai. Il mio problema è che voglio evitare i personaggi con troppi livelli: un personaggio di 5°, infatti, inizia già ad avere abilità "inumane", ovvero punteggi che lo portano ad andare oltre ciò che un comune mortale può fare. Perciò, un PNG di 4° sarà un individuo molto forte. Non posso mettere i semplici soldati coscritti come biclasse di 2° livello, perché allora ho meno spazio per "giostrarmi" i livelli delle truppe davvero d'elite. Riguardo alla storia dei bambini, poi, scusami: nessuno vieta che possa esistere un bambino prodigio, anzi... ma se è un prodigio, semplicemente, non ha la classe del popolano.
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Classe del popolano: impiego reale
Per loro direi pure che i livelli erano da guerrieri. E che ne avevano più d'uno. Ma, in generale, gli Spartani erano solo il caso più eclatante di "popolo in armi".
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Classe del popolano: impiego reale
So di che parli, Ji ji, perché l'ho studiato verso Marzo. Tuttavia, fai l'errore di presupporre che nel medioevo non vi fosse una cultura guerriera: l'etica guerriera era esclusivamente dei nobili, dei bellatores e milites, ma l'esercizio della guerra era roba comune anche per i popolani. E già dal VII secolo vediamo che i nullatenenti non usano più bastoni e sassi, ma arco e frecce, quelle che in D&D sono armi da guerra. E si esercitavano nel loro uso. In termini di D&D, la vera differenza, oltre ai livelli, la fa l'equipaggiamento: un fante povero, dotato di un'armatura di cuoio, ha una CA media di 12. Un ricco cavaliere, con armatura completa e scudo pesante in metallo, ha una CA attorno al 20. Oltre al vantaggio del cavallo. I popoli in armi storicamente sono molto ignorati dalla "massa", anche se studiando la storia si scopre che sono stati quasi sempre loro a fare la differenza e che, quando i combattenti ultra addestrati si sono scontrati coi popoli in armi (come erano gli Spartani, fra l'altro) hanno perso miseramente quasi sempre. La differenza fra guerriero e combattente serve a questo, in D&D: il guerriero è colui che ha imparato le finezze della guerra (talenti bonus, DV più alto), il combattente uno che sa combattere in maniera forse non troppo raffinata, ma efficace. L'addestramento decente, dal mio punto di vista, non è saper impugnare l'arma, ma avere in termini D&Dari i vari arma focalizzata, maestria e attacco poderoso, ovvero i talenti che ti concedono di combattere al meglio. Cosa che anche un combattente può fare... ma meno bene rispetto a un guerriero. Il che rende bene la realtà, per una volta in D&D. Per questo penso che il combattente vada bene per indicare il popolo di un'epoca in cui, salvo alcune eccezioni, tutti quanti maneggiavano le armi che capitavano loro sottomano: i popoli si addestravano, eccome se si addestravano. E in tale ottica il combattente semplice, con un solo livello, permette di creare PNG più adatti a indicare quel livello di potenza rispetto a un popolano con 2 livelli, o a un multiclasse popolano/combattente, perché questi resistono troppo agli effetti basati sui livelli.
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Classe del popolano: impiego reale
Il problema del popolano non è che è più scarso: è che è troppo scarso. Un popolano armato come erano armati all'epoca avrebbe penalità assurde ai tiri per colpire in D&D. Un popolano di 1° livello con l'alabarda, arma comune fra i popolani tedeschi, avrebbe un -4 ai tiri. Io preferisco pensare alla classe del combattente come quella per chi sa combattere, e a quella del guerriero come la classe per chi sa combattere bene. Ricorrendo poi ai livelli: chi si è addestrato è di livello più alto rispetto a chi sa combattere ma non ha mai preso parte a un'operazione bellica. Quindi un semplice soldato comunale avrà un livello da combattente; un mercenario esperto avrà 2-3 livelli come combattente, e un cavaliere avrà 2 livelli da guerriero mentre gli altri membri della sua lancia saranno appunto combattenti di 2°. Chiaramente, un esperto soldato sarà di livello più alto.
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Classe del popolano: impiego reale
Beh, voglio dire... un personaggio di D&D tecnicamente non ha classe sino a che non raggiunge i 15+età iniziale anni, ovvero sino a che non entra nell'età adulta. Quindi un bambino non lo considero, non ha neanche un GS... Anche i contadini che non hanno fatto altro nella vita, in realtà, quando combattevano combattevano piuttosto bene: ci sono casi di bande mercenarie molto temute che sono state massacrate dai semplici contadini e montanari a lungo vessati dal loro operato. Ovvero, i popolani sapevano combattere, ma non lo facevano... spesso per mancanza di armi, o perché contrario all'etica del tempo. Ma quando prendevano le armi erano 'azzi amari. Anche riguardo all'addestramento, in realtà, i popolani si addestravano all'uso delle armi. Chiaramente non avevano usbergo e armatura bianca, ma erano temibili quando usavano le armi inastate. E in quei casi in cui il comune o il sovrano metteva a disposizione armi e armature per tutta la popolazione la loro forza diventava davvero notevole; tanto che a un certo punto i re di Francia, dopo aver armato la popolazione, preferirono disarmarla (temevano di anticipare di qualche secolo quel che sarebbe comunque successo a fine '700? molto probabile). E riguardo alla loro scarsa efficacia... beh, negli ultimi mesi ho letto testi e testimonianze dell'epoca che mettono bene in evidenza come in realtà il peso della fanteria e dei "coscritti" (chiamiamoli così con un termine moderno) fosse considerevole. Semplicemente, le fonti dell'epoca non ne parlano perché per l'etica del tempo l'unico vero guerriero, chiamato lui solo "miles" (soldato), era il cavaliere. Nel medioevo c'era un uso della violenza molto più diffuso che da noi. I vari tentativi di porre fine a questa "violenza diffusa" per farne uno strumento a usco esclusivo dei sovrani non fanno altro che metterne in evidenza la permanenza. Il problema, purtroppo, è che gli stereotipi sono duri a morire. E quelli sul medioevo ancor di più. Edit: preferisco farli monoclasse, dopo aver riflettuto sull'idea del popolano/combattente o popolano/esperto, per depotenziarli. 1 DV da esperto o da combattente li rende meno forti di 2 DV, per quanto uno sia da popolano. Resistono troppo alle magie basate sui livelli.
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Alla ricerca del Mabinogion
Prova a cercare nelle biblioteche universitarie. Di solito hanno almeno una copia di questi testi...
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Fantascienza araba
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12749/sorpresa-ecco-la-fantascienza-araba/ Interessante... qualcuno sa se qualcosa è stato pubblicato anche da noi, specialmente nel campo del fantasy di cui si parla a fine articolo?
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Classe del popolano: impiego reale
La classe per PNG del popolano è stata evidentemente creata per rappresentare gli "inermes", i "laboratores", ovvero quanti nella civiltà medievale non portavano le armi e si limitavano a spaccarsi la schiena per permettere agli altri di tirare a campare. Nelle intenzioni e nei modelli ideali, questi tizi non avrebbero mai dovuto impugnare un'arma. E questo lo sapevo e mi andava bene prima di iniziare a studiare un po' approfonditamente le istituzioni militari medievali. Il risultato? Nella prima parte dell'Alto Medioevo, quella direttamente successiva alle incursioni barbariche, l'esercito era formato dal popolo in armi; tutti, se erano atti a portare le armi, combattevano: dai quindici anni ai sessanta, salvo problemi di salute, erano tutti guerrieri. Facevano eccezione le donne, chiaramente. Nell'epoca dei Pipinidi e poi dei Carolingi, sebbene inizi a strutturarsi una forza d'elite più sostanziosa, tutto il popolo rimane comunque teoricamente convocabile per combattere, e di fatto viene spesso chiamato alle armi. Altro che inermi contadinozzi. Segue poi l'epoca delle invasioni ungare, saracene e vichinghe, durante le quali molto spesso sono i popolani a doversi organizzare e difendere per conto proprio visto che il potere centrale non interviene ad aiutarli. Attorno all'anno mille si ha un'espansione delle terre abitate e coltivate, e da che mondo è mondo in un'epoca simile abitare in una zona di frontiera richiede una certa dose di resistenza e attitudine al combattimento. Viene poi quell'epoca in cui, ormai, i comuni e il contado attorno ad essi sfornano fanti ben preparati, non solo in Italia ma anche nelle altre zone d'Europa. Mercenari, tafur, scorte armate, fanti svizzeri, arcieri inglesi, arcieri e balestrieri francesi sono solo alcune delle truppe "popolari" che si dimostrano competenti e letali nei campi di battaglia durante l'ultima metà del medioevo. In generale, tutti i popolani dimostrano di saper impugnare bene le armi, se le prendono in mano. Motivo per cui molto presto alcuni sovrani preferiscono far sì che non le prendano in mano. In tutto questo le donne, quasi sempre escluse dagli eserciti e impossibilitate a prendere le armi, svolgevano comunque diverse mansioni domestiche e non (ad esempio, nell'ambito della lavorazione della lana a Firenze venivano impiegate anche le donne del contado, che svolgevano i lavori legati al pecoroso vello in aggiunta a tutte le loro altre incombenze). Ora, il mondo di D&D (d'ora in poi mond&do) chiaramente non è l'europa medievale. E si potrebbe anche dire che in un mondo dove esistono divinità tanto interventiste, dove un tipetto minuto e con gli occhiali può dare fuoco a una capanna dicendo quattro fesserie e dove i draghi ci vanno pesanti col soffio la tripartizione della società in oratores, bellatores e laboratores può essere reale. O, quantomeno, può esserlo almeno riguardo ai laboratores. Tuttavia, io mi chiedo se in una ambientazione un pochino più accurata dal punto di vista storico, più basata sul medioevo reale e più cruda e realistica non avrebbe senso rimuovere in toto la classe del popolano, sostituendola con quella del combattente e con quella dell'esperto. Se gli uomini erano egregi combattenti, infatti, le donne praticavano troppe mansioni per essere ridotte ai punti abilità del popolano; piuttosto, la classe dell'esperto rende meglio l'idea di quello che sapevano fare. In questo modo, i popolani (ceto sociale) sarebbero resi con queste due classi, e differenziati rispetto ai combattenti di professione dal livello; fermorestando che un cavaliere sarebbe comunque un guerriero di 2° livello o più (erano combattenti iperspecializzati, e vivevano di scontri e razzie peggio di un party lamer ed eumate), un soldato professionista potrebbe essere un combattente di 2° livello o più, e un mercante o un artigiano capace un esperto di alto livello. Che ne pensate?
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Allineamenti come "fedeltà"
Tutto risulta più chiaro se inserito nel suo contesto. ... solo che quel contesto è tosto da ricreare al di fuori della mia mente. -__- E il fatto che non sia ancora uscito il bestiario di pathfinder non mi aiuta di certo. -__-
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Tranquilla discussione 4^a edizione
Io infatti giudico la 4^ perfetta per lo Sword & Sorcery proprio per il fatto che butta tutto sul combattimento. Sono convinto che per giocarci Conan sia molto più adatta della 3.5. Di contro, per giocarci uno stile fantasy diverso la trovo inadatta: anche uno Sword & Sorcery poco poco diverso dal classico (prendiamo Elric al posto di Conan) viene male nella 4^ (non che nella 3.5 Elric venga molto bene, eh, ma nella 4^ è proprio impossibile perché dovrebbe essere qualcosa come un tetraclasse, anche se il warlock è palesemente ispirato a lui). Sono giochi diversi. Hanno lo stesso nome ma sono diversi. E non ha senso dire che uno dei due è migliore in assoluto; ha invece senso dire che uno è migliore per una cosa e uno per un'altra; ha senso dire che a noi piace l'uno o piace l'altro, ma non dire che uno è migliore in assoluto argomentando con la Legge dell'Uomo Ragno (quello che si arrampica sugli specchi).
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comico il barbaro che carica sino all'esaurimento
A seconda del barbaro, finisce il terreno dietro al monaco prima dell'ira. Devo proprio linkare il fumetto di Order of the Stick attinente? Noto anche come "non c'è combo, per quanto potente, che in certe circostanze non si riveli demente".
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Psionici o meno?
Tornando IT, io devo dire che gradisco poco gli psionici. Più che altro, mi sembra che inserirli in una ambientazione dove non sono previsti fin dal momento della sua creazione risulti un po' farlocco. Del genere che un bel giorno nel prato davanti a casa tua compare, dall'oggi al domani, un albero secolare. Di contro, in una ambientazione dove sono previsti non vedo come li si possa eliminare: quando ho fatto da master in una campagna basata su La Torre Nera di King (campagna poi finita male, ma vabbè), ho concesso e usato per i PNG le classi psioniche. Da ambientazione, infatti, ci stavano; ma per quello stesso motivo ho eliminato tutti gli incantatori arcani al di fuori della fattucchiera (Guida del Dungeon Master, lo stregone alternativo in pratica): loro infatti non ci stavano mica bene nell'ambientazione. In generale, questo è lo stesso metro che applico a tutte le classi e le classi di prestigio: difficilmente accetto di integrarle in una ambientazione dove non sono previste, e specialmente a campagna già iniziata.
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nuova classe ... accolito di nerul
No, Nerull è l'accolito di questa classe. Comunque è capitato a tutti, da niubbi, di creare le classi powa. Ricordo che la mia prima classe aveva la competenza con la spada a due lame solo perché faceva figo, ad esempio. L'importante è imparare dai propri errori.
- Miniquest per druido redento