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FeAnPi

Circolo degli Antichi
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  1. http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/economia/disney-marvel/disney-marvel/disney-marvel.html Nooooooooooo! Adesso anche Topolino inizierà a morire di continuo per ritornare in vita dopo due numeri! Però devo ammettere che dopo Pirati dei Caraibi, dove metà dei personaggi muore per poi tornare in scena, avevo subodorato la cosa.
  2. Grazie ancora, allora! Ho modificato la firma per includere il link, allora. Spero che a breve arrivino i primi commenti.
  3. Potrebbe anche darsi che, soffermandosi il manuale del master 2 su 1/3 dei livelli, D&D 4^ sia stato previsto come un prodotto da far campare 4 anni. Niente di "strano", visto che è più o meno quanto sono durate 3.0 e 3.5... ... discutibile, ma non strano.
  4. Scusate per il doppio post... ma è nato! ^_^V http://giochiepensieri.blogspot.com/ E' ancora un po' vuoto, ma spero di riempirlo a breve. Ora come dovrei fare per chiedere il permesso di mettere il link nella firma?
  5. FeAnPi

    Sottofondi...

    Io le rare volte in cui ho usato colonne sonore sono ricorso a quelle della serie Legacy of Kain.
  6. Beh Xendor, in Elric of Melniboné non c'è il problema degli allineamenti perché non sono contemplati: quindi non servono.
  7. Chiaramente, non è un grande problema. E' un problema se si parla di male e altro in D&D, però. Ma, per fare un esempio, in Elric of Melniboné non c'è niente che indichi la malvagità o la bontà del PG, se non le sue azioni; può votarsi alla Legge o al Caos, ma entrambe le forze compiono atti positivi e negativi: può essere un benevolo adepto come un esaltato crudele, sta a lui sceglierlo. Può abbandonare la sua fede per darsi a una vita ancor più crudele, o per cercare la pace. Può assumere delle droghe per puro piacere, o perché esse gli sono necessarie per sopravvivere. Sta al giocatore interpretare il PG come vuole.
  8. Il problema è che all'atto pratico il carattere dei PG viene rinchiuso in una tabella a doppia entrata... puoi lavorarci sopra quanto vuoi, ma se vuoi un PG LB non puoi renderlo troppo avido, se lo vuoi CM non puoi fargli provare troppa compassione. Questo, in D&D: personalmente, preferisco altri GdR dove la mentalità del personaggio e il suo carattere non vengono imbrigliati in questo modo, e vengono affidati piuttosto alle sue azioni.
  9. Boh, vedremo: di certo, non sarà il sistema ad adattarsi all'ambientazione, ma il contrario.
  10. Il problema è sempre quello: l'esperienza reale cozza con le regole di D&D in questo settore come in altri.
  11. Theret, non è il caso di essere così caustici: sto semplicemente facendo notare come D&D 3.5 e D&D 4^ siano due GdR diversi, al di là dello stesso nome. (e se mi dite "hanno lo stesso nome quindi sono la stessa cosa" vi invito a sostenere, per coerenza, che anche l'impero di Carlo Magno sia stato lo stesso di Costantino... ma poi non prendetevela se se ne ride) Non è che l'uno sia migliore o l'altro peggiore. Semplicemente, hanno scelte di design diverse. A me l'idea delle zero penalità non piace, e l'ho detto; a te invece piace, e l'hai ribadito con una tirata retoricheggiante dove cerchi di far passare i tuoi gusti come i migliori. Semplicemente, se i due D&D hanno meccaniche diverse, non possono rendere la stessa cosa nello stesso modo. Quindi, se in AD&D e negli adattamenti 3.5 di Dark Sun erano contemplate le penalità, questo nella 4^ sparirà. L'ambientazione ne risulterà chiaramente alterata, così come gli stessi mobili messi in un locale differente non danno mai lo stesso ambiente. Ma, ed è questo quello che sostanzialmente ho detto io, è stupido pensare che butteranno giù i pilastri (regolistici) della 4^ per farci star dentro il grande tavolo Dark Sun: piuttosto, modificheranno il tavolo per farlo stare attorno al pilastro.
  12. Vero, ora che ci penso il computer vecchio a casa si bloccava anche per il surriscaldamento. Dipende, controlla un po' le diverse cose.
  13. Al mio computer fisso succedeva per gli sbalzi di corrente.
  14. Tecnicamente, alcolici e tabacco non sono neppure trattati... Ma neppure la cocaina, la mariagiovanna e l'oppio sono sul Libro delle Fosche Tenebre a quanto mi risulta. Le droghe in realtà non hanno regole affini a quelle dei veleni e delle malattie, ma regole a parte. Se l'alcol fosse trattato, dovrebbe essere una droga perché dà assuefazione, è chiaro. In ogni caso, secondo me sarebbe malvagio abbruttirsi con qualsiasi droga, non consumarla una volta ogni tanto: c'è differenza fra chi resta una settimana senza bere e magari una volta al mese si concede un goccio di assenzio e chi trinca vino a tutte le ore.
  15. Premettendo che gradisco moooooolto poco i livelli epici (e poi sul manuale ti fanno l'esempio di Odisseo... che stando ai canoni di D&D non sarebbe un personaggio epico, visto che ha problemi con un ciclope avente GS sotto il 10... ma che epicità nel potere, l'epica sta in altre cose!), non vedo così necessario lo strapotere per diventare dei. Dipende dalla strada che i PG vogliono seguire. Se non erro, anche sul manuale Dei e Semidei (notoriamente orrido, quantomeno per come -mal-tratta le religioni del passato) c'è un dio che è semplicemente un esperto di 20° livello. Non epico, e direttamente subottimale nell'ottica del potenziamento. Ma è un dio perché ha inventato le piramidi. Ha creato qualcosa di nuovo, qualcosa di grandioso che unisce dei e uomini, e perciò è stato adorato come un dio fino a diventare tale. Ovvero, in D&D ci sono i precedenti per una deificazione non basata sulla lunghezza pirillare/potenza in livelli dei PG, ma sui loro meriti acquisiti. Vogliono diventare dei? Che trovino un motivo per essere degni di adorazione, e per farsi riconoscere come propri pari dagli dei esistenti. Faccio un esempio volutamente stupido: Ginetto mette gradi al massimo in Artigianato (Pane e affini) e in Professione (Cuoco); chiede al master se può inventare la pizza; il master gli concede la cosa e al 5° livello Pizzarius, il PG di Ginetto, ha l'illuminazione per creare un nuovo piatto; Pizzarius si dà da fare per diffondere la piz'zaha, facendola assaggiare ai regnanti più potenti del mondo, donandone pezzi ai poveri; al 9° livello Pizzarius prende Autorità, e mette su una scuola di pizzaioli, mettendo a conoscenza del metodo di impastatura solo i migliori adepti; i primi discepoli di Pizzarius lasciano la scuola, e la piz'zaha si diffonde in tutto il mondo; pur con mille varianti, la nuova ricetta viene sempre ricondotta al grande Pizzarius; essendo egli un avventuriero famoso -oltre che abile cuoco- nascono un bel po' di leggende su Pizzarius e sulla sua invenzione, leggende che contribuiscono a diffondere la fama del PG di Ginetto; al 13° livello, il master stabilisce che gli esterni stessi iniziano a interessarsi alla piz'zaha... magari, un potente sovrano dei geni convoca Pizzarius nel suo reame per poter assaporare la nuova ricetta, il che contribuisce a diffonderla in tutto il multiverso; giunto al 15° livello, Pizzarius appende il grembiule e la spada a un chiodo e si ritira a vita privata; ma gli dei, in virtù dei suoi sforzi, decidono di offrire a Pizzarius un posto fra di loro, e gli si rivelano in sogno. ... il giorno dopo, i suoi ultimi allievi non riescono a trovare Pizzarius in nessun luogo, ma nel cielo stellato arde una nuova costellazione a forma di pizza... e i banchetti divini ora hanno una pietanza in più. (chiaramente, tutto questo è valido solo in ambientazioni a "panthen variabile": in Dragonlance non fungerebbe, ma mi pare che non si parli di Dragonlance)
  16. Ma a livello reale anche tabacco e alcool sono droghe, e il caffè lo è quasi anche lui. Voglio dire, tossicologicamente parlando è così. Nel mondo reale, alcune droghe fanno parte di una cultura e altre no, quindi sono illegali. Ma, in D&D, se si parte dal presupposto che una civiltà che fa uso di droghe è automaticamente malvagia allora tutte quelle che contemplano l'uso di alcolici dovrebbero esserlo. Il vero problema è che bene e male non vengono definiti bene. Il sistema degli allineamenti di D&D regge poco nell'ottica della profondità. Male e bene sono definiti in maniera diversa su diversi manuali, e sostanzialmente se ne rende conto anche Monte Cook quando nel Libro delle Fosche tenebre fa l'esempio dei due paladini, campioni nelle loro terre, scesi in guerra contro la malvagia nazione avversaria, che usano punire il male l'uno sull'altro.
  17. Il bene e il male, in D&D, sono forze oggettive. Come il fuoco o l'acqua. Mentre nel mondo reale la loro oggettività è più discutibile (principalmente perché se ti comporti male e un sacerdote urla "punizione sacra" poi non ti bruciano gli occhi), in D&D sono principi reali. Meno facile è definire questi principi: la regola generica secondo cui bene è riconoscere agli altri pari dignità, male considerare gli altri inferiori, non regge in D&D alla luce del tipico comportamento da PG buono aka sterminamostrimalvagi. Sta alla singola ambientazione definire bene cosa sono bene e male. Non a caso in Dragonlance, che è forse (senza forse) l'ambientazione di D&D più curata dal punto di vista teologico (ha meno divinità di altre ambientazioni, ma ognuna è molto più approfondita degli dei di altre ambientazioni), ci sono principi ferrei per definire bene e male: il male, che si rivolta contro se stesso, è in ultima analisi egoismo; il bene, che redime chi gli appartiene, è altruismo. Nel momento in cui un personaggio "buono" opera per il bene proprio contro il bene altrui, diventa malvagio; un malvagio che si sacrifica per il bene altrui, compie un atto che in parte lo redime. Ma in altre ambientazioni non funge sempre così. Questo, parlando di D&D. Allargando il campo, parlare del male nel fantasy è parlare di tutto e parlare di niente; nel Multiverso di Moorcock il male non è oggettivo, ma Legge e Caos possono in egual misura fare il bene e il male, senza contare che spesso le due cose corrispondono (il male dell'uno è il bene dell'altro). Nel fantasy tolkieniano, di contro, il male è abbastanza oggettivo e trascendentale. Nel libro di Morris che ho letto (1^ parte de La Fonte ai Confini del Tempo. Quando tradurrete la seconda, eh? eh? eh?) il male si configura piuttosto realisticamente come una serie di attegiamenti egoistici degli uomini. Di certo, come non c'è UN fantasy allo stesso modo non c'è UN male. Edit: post #150, non mi ero reso conto del fatto che fosse cifra tonda.
  18. FeAnPi

    Qin a Lucca?

    Se riesco a venire alla fiera, sarà quasi di sicuro uno dei miei acquisti.
  19. FeAnPi

    [Altro] Pathfinder

    Il problema, per me, sono le altre razze non presenti nell'SRD originale. Se non erro, ci sono i morlock... sono quelli orignali o cosa? Sono i grimlock riadattati e col nome cambiato? E' che vorrei costruirmi un'ambientazione per Trovavia tutta mia, e mi piacerebbe sapere quali ingredienti ho a disposizione.
  20. FeAnPi

    [Altro] Pathfinder

    Io fortunatamente uso poche regole extra: l'unica cosa per cui uso ennemila manuali è Dragonlance, inconvertibile a Pathfinder per il diverso ruolo degli stregoni. Per il resto, penso che con una campagna in vista (la mia è ancora 3.5) convertirei materiale di nephandum e mi creerei alcuni talenti ad hoc. E, parlando di talenti, si è vista già una serie di talenti per il ranger nuova? Io stavo pensando che uno stile di combattimento in sella e uno con spada e scudo non sarebbero male...
  21. FeAnPi

    [Altro] Pathfinder

    Qualcuno sa qualcosa sulle razze mostruose usabili per i PG che vengono nominate nel manuale base? Ok per quelle standard, ok anche per i kenku o come diavolo si scrive visto che sono nel bestiario bonus, ma le altre che dovrebbero essere?
  22. Un mio giocatore interpreta un guerriero/ladro/assassino (gestalt) che ha ottenuto un feudo. Per non perdere le sue terre (o meglio, le terre in cui ha fatto accorrere una marea di gente dopo averle "espropriate" grazie a molti gradi in raggirare) ha accettato di servire il vampiro trasfigurato di Melpheron come suo vassallo. Quindi, sostanzialmente, è diventato un seguace del nemico. Ma sin qui più o meno tutto ok... ... il problema è che a una festa data dal suddetto vampiro con lo scopo di far incontrare i suoi vassalli per studiare una strategia comune di conquista, è stato sedotto (si è lasciato sedurre suona meglio?) da una trasfigurata di Melpheron che l'ha conquistato con favori di varia natura e con la proposta di un matrimonio capace di espandere i loro rispettivi domini. Vi era però un problema, il suo PG doveva sposarsi qualche giorno dopo con una giovane PNG, una povera ragazza che abitava nel suo feudo scelta per le sue dote e il suo buon cuore. Così, il nostro Lolomith ha deciso di contattare un gruppo di furfanti di bassa lega, e li ha pagati per rapire e far sparire la futura moglie, se necessario facendola fuori. Gli altri due PG, non appena lei è scomparsa, si sono dati all'inseguimento ma, a causa di un 1 naturale per nascondersi, sono stati trovati prima che potessero disarmare i briganti e la povera Lily è morta. Tutto questo senza che gli altri PG sospettassero niente... o meglio: i giocatori sapevano, i personaggi no. L'atto, comunque, è valso al PG la trasformazione in un trasfigurato di Melpheron. ... ed è stato sgamato così da una chierica PNG che ha divinato il suo status.
  23. Da qualche parte esiste un Ghost in the Shell d20, in inglese. Non so come sia in quanto a fedeltà all'anime (non l'ho mai visto), e personalmente gradisco poco il modo in cui il d20 system è stato usato per tutto (ancora un po' e usciva lo scolapasta d20), ma c'è.
  24. FeAnPi

    [Altro] Pathfinder

    In realtà l'umano perde 3 punti abilità perché i punti abilità stessi al 1° livello non vengono più moltiplicati per 4, ma hai semplicemente un +3 alle tue abilità di classe.
  25. Gnam gnam gnam, passami un altro paio di tangenti per condire l'appalto. (edit: non riferito a te, chiaramente) Ma, riguardo a quel sito, vogliamo parlare del fatto che la bandiera nella versione originale fosse storta? Non ho visto se ora l'hanno corretta, ma la cosa era tremendamente pacchiana.
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