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FeAnPi

Circolo degli Antichi
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  1. Araldo con i soli colori di base (potete vederlo qui, maledetto limite di foto), ma il Juggernaut-Colosso è bello dipinto.
  2. A distanza di un anno, i cinghiali hanno le zanne. E alla combriccola si aggiunge una tarantola.
  3. Complimenti più che vivi, ottimi lavori, bravo!
  4. Ottima notizia. E ottima anche per la diffusione che farà avere al gioco.
  5. "Rivoluzionaria" proprio no, perché in altri campi ludici è da tempo che la localizzazione viene gestita dall'editore originale, ma nell'ambito del GdR sarebbe di certo una decisione particolare. Anche in questo caso, però, più tardi usciranno le traduzioni e minori saranno le possibilità di vendita adeguata.
  6. Dai, finalmente rendono il manuale del master qualcosa di diverso da una parte scissa di quello del giocatore o dai consigli del vecchio nonnetto in fila alle poste e la gente si lamenta? O_o
  7. Penso, Drimos, che ci si riferisca agli henchmen dei PG, tradizione OS di quando l'avventuriero era un maestro del "va' avanti te che me vien da ride' a me" con orde di seguaci prezzolati. Riguardo alle evocazioni, nel playtest non c'erano.
  8. E in effetti, per le ambientazioni, sto realizzando solo ora che un'avventura per ripristinare Tiamat nei FR è molto facilmente adattabile a una per riportare DL ai livelli classici facendo finire nel dimenticatoio l'Era dei Mortali.
  9. Order of the Stick l'ha reso comunque famoso. Ridicolo ma famoso.
  10. Non sono i FR a far aumentare il prezzo, è il brand. A parità di costo dei materiali, e con manodopera in ogni caso affidata a lavoratori cinesi, costa di più un prodotto Gucci che non un prodotto di Oviesse. Stessa cosa. Edit: nella dichiarazione di Mearls leggo una velata autocritica a quanto fatto in 4^, o sbaglio?
  11. Il senso, sembra chiaro, è che per ora non ci sono piani, ovvero per ora nessuno si è mosso per una traduzione. Ma, dato che il prezzo da pagare per poter tradurre D&D è basato sul numero minimo di copie stampate e non su quelle vendute, è chiaro che per evitare di rimetterci qualsiasi editore che lo localizzi dovrà puntare sul massimizzare le vendite. Ed è altrettanto vero che, quanto più tardi D&D Next verrà localizzato in un dato paese, tanti più giocatori anglofoni di quel paese si compreranno la versione originale. La conseguenza è che caleranno il numero di copie "vendibili" di un ipotetico D&D localizzato. La conseguenza è che localizzare il prodotto converrà sempre meno mano a mano che passerà del tempo dalla sua uscita in lingua originale. Temo che la fiera di Modena sia il limite temporale massimo per avere un D&D Next in Italiano senza che l'editore sputi sangue per nulla.
  12. E' una manovra commerciale stupida: chi non paga non pagherebbe comunque, chi scannerizzava scannerizzerà comunque, non è che se tu fai pagare il prodotto tot d'improvviso tutti gli interessati spiccano una banconota da tot dall'albero del denaro e te lo pagano - non cambia una mazza. Se vendi il PDF, hai la certezza che chi vuole il PDF ed è disposto a pagare per averlo si prenderà il PDF E ti darà denaro; se non vendi il PDF, chi lo vuole se lo prenderà senza farti entrare un centesimo in tasca. Fermorestando che i PDF a prezzo pieno spacciati da alcune ditte sono una fregatura incontrovertibile.
  13. Infatti non dico di odiare le traduzioni o la possibilità di traduzione, anzi. Dico solo che dal punto di vista della chiarezza delle regole (come di qualsiasi testo) minore è la distanza dal testo originale e migliore è il risultato.
  14. E' chiaro che la lingua va conosciuta e non solo saputa leggere, ma è anche vero che proprio per via della chiarezza la mancata traduzione è preferibile. Credete a un warhammerista. Ho visto pugni diventare magli, ho visto poteri mentali diventare armi da tiro, ho visto regole uguali diventare diverse perché tradotte in modo diverso... ho visto il peggio del peggio.
  15. Il paragone coi videogiochi, specialmente nell'era Steam, non regge. Che sia questione di priorità e di scelte diverse è chiaro: se spendi per una cosa non spendi per l'altra, o ti chiami Wayne di cognome e Bruce di nome oppure i tuoi soldi non potranno mai bastare per permetterti ogni cosa senza dover operare delle scelte. Che i prezzi siano cari è vero. E che non mettere i PDF a prezzo "politico" sia una corbelleria è altrettanto vero: la Paizo ci ha scommesso, e ne ha tratto gran profitto.
  16. Anche se, signori, se la confrontiamo con la Games Workshop la Wizards of the Coast è una azienda illuminata e a misura di cliente, meglio dell'Ikea. :/
  17. Il finto grimorio, col senno di poi, era paccottiglia. Però lo stile 3.X lo preferivo anch'io rispetto a quello della 4^.
  18. Ricordo che a Lucca 2010 il base di Pathfinder *in inglese* te lo vendevano a 50 euro, con un cambio 1:1 che avrebbe fatto la gioia di Obama ma assolutamente da ladro. Il rincaro per la traduzione, alla fin fine, ci sta: i traduttori vanno pagati. Quel che non ci sta è il latrocinio.
  19. E' possibile che lo starter set contenga di base alcuni elementi "base", appunto: mostri, tesori e avventure per i primi 4-5 livelli. Vedremo quando se ne saprà di più.
  20. Sì, stavo già vedendo qualcosa (penso che però, nel caso, li ordinerò dall'Inghilterra per evitare l'odiosa dogana); mi riferivo però a quel che potrebbero fare qui da noi i "manfrinatori". Sorvolando sul nulla che per ora emerge della localizzazione.
  21. 150 dollari totali. Perché ho l'impressione che da noi, se li venderanno, anche in lingua originale verranno 50 euro l'uno?
  22. Ottima cosa. Non ho altro da aggiungere, va esattamente nella direzione di gioco che vorrei io.
  23. E finalmente ci siamo: manca solo la pittura. Premetto che alcune cose (catene attorno alle braccia, catena per reggere lo spallaccio) verranno aggiunte a fine pittura, e che altre (mano destra) potranno essere modificate in fase di pittura, ma di base ci siamo. Come potete vedere, la capigliatura ora è molto "Logan", e rischiava di esserlo di più perché ci si incastravano di continuo peli del mio gatto, Logan. La spalla sinistra è senza spallaccio, ma l'ho decorata con un teschio segnato da tre artigliate: teschi per il trono di teschi, Wolverine! A destra c'è invece uno spallaccio pensato per richiamare quelli classici della tuta di Wolverine. E sì, ingrossando i muscoli ho ingrossato anche la cassa toracica. Qualche altra foto si trova sul blog, ecc il link per gli interessati.
  24. In prima battuta, va ricordato che nel BECMI contano i PE più che i livelli, e che diverse classi hanno diverse progressioni e diversi livelli limite. Inoltre, non so: di suo l'E6 serve a simulare molti aspetti del BECMI, una fusione mi sembra eccessiva. Quella che in linguistica si chiama ipercaratterizzazione, ecco.