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FeAnPi

Circolo degli Antichi
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  1. Il modello di base è Lelith Hesperax, ma quel che ne sta saltando fuori ha ben poco di dark eldar e parecchio di demoniaco e insieme divino. L'ispirazione mi è derivata dall'iconografia di Shiva Nataraja (http://en.wikipedia.org/wiki/Nataraja), mentre invece i colori sono abbastanza chiaramente debitori a Kali: belle blu scura, capelli rosso sangue, molto oro, molto osso... I colori, altrettanto chiaramente, sono ancora provvisori: solo la pelle e l'osso, per ora, sono a buon punto. E proprio riguardo ai colori vi chiedo due consigli. Il primo riguarda la pelle. Voi la lumeggereste ulteriormente? Vorrei mantenerla scura, se possibile. Il secondo invece è relativo ai vestiti: di che colore li vedreste meglio? Io stavo pensando a cuoio scuro rossastro, ma forse un bianco panno che stacca col modello rende meglio. Qual è il vostro parere a riguardo? Grazie anticipato a tutti.
  2. FeAnPi

    Le farfalle di Slaanesh

    Ecco qualche altra foto. Sono tutte in fase di pittura (da rifinire), e ho finito di scolpire la quarta.
  3. Calasso è sempre Calasso.
  4. In spregio a Platone, Aristotele e Lisia mi sono letto nelle ultime settimane tutto il ciclo di Hawkmoon e la prima trilogia di Corum. Ah, e ho anche letto The White Wolf's Son. Escludendo quest'ultimo, che è un gioco di rimandi vari allucinante, penso che sia notevole soffermarsi sul Moorcock degli anni '60-'70 e pensare a come lui fosse in grado in tre giorni di scrivere un fantasy sostanzialmente migliore di quelli che ti sciroppano oggi le librerie. Non grandi libri, ma ottimi libri di consumo non troppo impegnati; quello che tanti autori vorrebbero saper scrivere.
  5. Risposta semplice: usate Pathfinder (simil-3.5) di cui è disponibile gratuitamente e legalmente il regolamento base con tutte le espansioni (anche in Italiano se non erro), e per spendere aspettate la 5^ che dovrebbe, a quanto dicono, accontentare sia i fan della 4^ che quelli della 3^.
  6. Riguardo alle armature, playtest alla mano sembra che per avere una CA molto alta anche senza armatura completa uno debba avere punteggi di destrezza altissimi e dunque molto difficili da ottenere. Il che è anche grossomodo realistico e plausibile. Però, anche all'interno della stessa categoria, è plausibile che al primo livello un avventuriero non abbia i soldi per permettersi l'armatura migliore. Di certo, va risolto il problema del playtest per cui un chierico aveva più CA del guerriero. Riguardo agli oggetti magici, invece, quanto detto mi piace assai.
  7. FeAnPi

    PNG Bardo 7 liv

    En passant: "bardo combattente" è un concetto molto vecchio. L'epica greca e non è piena di eroi che sono anche discreti cantori e/o cantastorie, e ci sono esempi storici di poeti-guerrieri greci (Archiloco e Alceo su tutti).
  8. Molto interessante. Le cose vanno nella direzione che avevo auspicato.
  9. Fatti suoi che bina le riserve mentre io, con un esercito totalmente basato sulle riserve, non posso. Comunque, la possibilità di giocare Abaddon intruppato fra otto massacratori di Khorne sta iniziando a diventare gustosa.
  10. Oh, ci sta: sono tiranidi dopotutto. Poco sottili e nemici di tutto e tutti.
  11. Uhm, in teoria di facilmente trovabile al momento c'è, in Italiano, il retroclone "La Marca dell'Est". L'editore ha (varahamente, e se non sapete chi è Varaha tanto meglio) deciso di non supportarlo oltre, ma con la scatola base hai praticamente tutto l'essenziale per giocare. Si tratta del retroclone più fedele della scatola rossa in quanto venduto in scatola rossa con tanto di schede, dadi e schermo. La grafica è fenomenale, il costo di 30 euro.
  12. Tieni presente che a 17-18 anni non si è proprio maturissimi (alcuni non sono maturi neanche a 40 anni!). E l'età del diemme mi fa pensare, assieme a quel che scrivi, che stia proprio cercando di applicare alcuni di quei dogmi senza tener presente che funzionano solo con certi gruppi altamente selezionati.
  13. Della serie "giocatonti". ^^ Lì il problema penso che sia legato a quello che è diventato un mantra del GdR secondo alcuni: il game master non deve mai dire no. Ora, è una regola che funziona a un tavolo di gente matura e che vuole esplorare solo un raggio piuttosto limitato dell'ampio spettro di possibilità offerto da un GdR (o, a scelta, che usa uno di quei giochi fatti ad hoc coi quali puoi giocare solo una cosa e che mi ricordano un po' quei set di coltelli ultraspecifici che usano certi snob mentre io con una leppa dal manico in corno faccio tutto quel che fanno loro e anche di più, e a casa abbiamo coltelli più vecchi di me ancora capaci di fare il loro lavoro). In caso contrario iniziano i problemi. Nel caso in questione, appare chiaro che almeno uno dei giocatori era ben poco maturo. Dicendogli sì ad ogni costo, il master ha rovinato il divertimento di tutti gli altri. Dire sempre sì? In maniera ragionata: come tutti i master ho incontrato giocatori ai quali era meglio non dare troppo credito. Ho avuto a che fare con persone poco colte o semplicemente stupide, con bambini disadattati provenienti da ambienti che definire poco belli è un eufemismo, con disabili mentali, e anche con persone cannate oltre i limiti dei propri neuroni. In queste situazioni ho capito che serve ben altro rispetto a un "sì ad ogni costo", suggerimento valido solo in gruppi molto elitari. Riguardo all'altro problema, Cappio, io come master ho sempre fatto sapere ai giocatori che si sarebbe usato solo materiale noto anche a me, e ho sempre limitato i manuali disponibili a quelli di cui potevo studiarmi le regole in maniera adeguata. Molti giocatori vedono come una limitazione il non poter usare ennemila manuali, e quindi un master portato al "sì ad ogni costo" è spinto a farglieli usare, anche a discapito del divertimento globale: perché un arbitro che non conosce le regole funziona poco in un gruppo di ragazzini. E il manuale tirato in faccia, poi, è da oscar. Dato sui denti.
  14. Esce ufficialmente il 30. E il 30 io sarò in negozio quantomeno a vederlo e spulciarlo. ^^
  15. Una spada +X, dove X è il numero di coppie di endecasillabi rimate fra loro che il personaggio riesce a improvvisare durante ogni singolo round di combattimento, recitandoli mentre combatte. All'inizio di ogni round il bonus si riazzera. Al giocatore non è concesso leggere i versi da altre fonti, ma deve essere lui a comporli sul momento. Inoltre, tali versi devono essere in qualche modo legati al combattimento in corso. - - - Aggiornato - - - Una spada +X, dove X è il numero di coppie di endecasillabi rimate fra loro che il personaggio riesce a improvvisare durante ogni singolo round di combattimento, recitandoli mentre combatte. All'inizio di ogni round il bonus si riazzera. Al giocatore non è concesso leggere i versi da altre fonti, ma deve essere lui a comporli sul momento. Inoltre, tali versi devono essere in qualche modo legati al combattimento in corso.
  16. Non è che se ne siano scordati: hanno proprio stabilito che non fossero più i draghi buoni. Con la palese incoerenza che individui anche tu, ovvero che da non buoni adorassero una divinità più che buona. Il motivo era proprio quello di trasformarli in bestioni da macello che fossero avversari affrontabili senza porsi problemi morali. E sì, uno può modificare quel che vuole, ma il gioco venduto si giudica in base al gioco venduto, ovvero in base a quel che c'è scritto sul manuale.
  17. Questo fino alla 3.5 compreta, Karitmico. In 3.5 c'era Eberron in cui la rottura funzionava proprio perché era una rottura dello schema tradizionale che generava meraviglia per questo stesso motivo. La 4^ ha cambiato le carte in tavola. Se vuoi posso darti i riferimenti bibliografici.
  18. L'allineamento di D&D è semplicemente Moorcock x Tolkien: Caos vs Legge congiunto con Bene vs Male. E sì, è un sistema un po' becero, è un sistema stereotipato, ma è il sistema iconico di D&D. Se nei FR trasformassero i drow in una razza di teletubbies e i templi di Bane in tante piccole succursali di Medici Senza Frontiere dubito che qualcuno la prenderebbe bene. La mitologia di riferimento di D&D, ormai, è diventata D&D stesso. Va accettato. E comunque il drago è presente in diversissime mitologie, Karitmico: se non erro fa parte anche dei miti indoeuropei "di base", è presente nella mitologia semitica, è presente in mitologie orientali e amerinde... in ciascuna con la sua forma, naturalmente. Il drago D&Daro originario, molto mitologico, si è poi evoluto nelle forme codificate di draghi metallici e cromatici, facendo riferimento a una mitologia a parte. Ma di base il grosso rettile alato sputafuoco quasi invulnerabile, il nocciolo del "drago", è qualcosa di piuttosto mitologico. E si possono trovare esempi mitici anche per i draghi che sputano veleni (sputo acido) di varia natura. Per le saette c'è Tifeo (non che folgore e fuoco fossero molto distinti un tempo, la distinzione era piuttosto che il fulmine propriamente detto apparteneva all'uccisore del drago - Zeus, Indra o Thor che fosse - ma comunque il drago aveva qualcosa di molto simile a tale "fuoco celeste"); ho dubbi riguardo al ghiaccio, ma penso che ci sia qualcosa di nordico dietro. Poi D&D ha aggiunto di suo, e molto, ma il fondamento mitologico c'è eccome. Il drago dorato, se non erro, deriva dai draghi orientali benevoli e saggi, poi è nata tutta la famiglia dei draghi metallici. Caratterizzati come buoni in opposizione speculare ai draghi cromatici. Negare questo mi sembra come negare l'esistenza della stella sole pur di poter dire, essendosi svegliati a mezzogiorno passato, di essersi alzati quando era ancora buio.
  19. Thondar, che i draghi metallici pre-quarta fossero di indole buona lo derivo dalla voce "allineamento" presente nella loro scheda. C'è addirittura tutta una ambientazione di D&D, con un ciclo di romanzi che ha venduto numerosi milioni di libri, che conferma questo loro aspetto come iconico del gioco. Poi, che "buono" non voglia dire "dispensatore di diabete e miele", è un conto diverso. E, come ho scritto sopra, premetto sempre che secondo me tutto quanto nel regolamento va fatto bene, perché l'obiettivo principale è creare un buon gioco e beh, se non è fatto bene puoi definirlo un buon gioco? Inoltre, noto con dispiacere che alcuni vorrebbero un gioco come la nuova edizione di D&D, creata esplicitamente per accontentare tutti i giocatori delle passate edizioni, tale da accontentare solo chi ha i loro stessi gusti e risultare spiacevole agli altri. Della serie "egocentrismo portami via". -.-
  20. Questo, in teoria, solo se il PvP si dovesse svolgere solo in combattimento, o solo in un unico campo. E in quel caso ci "starebbe" vedere un ladro battere il guerriero in contesti sociali, e un guerriero mazzuolare il ladro in battaglia. Voglio dire, facendo l'esempio con un mio ex-collega che si è laureato prima di me ma che aveva le ginocchia grosse quanto i miei polsi, e mettendo come estremo opposto un ragazzo scapestrato a scuola ma che fa arti marziali serie da dieci anni, ci sta che in ambito accademico il mio collega mi surclassi, ci sta che io possa far nero a suon di botte il mio collega, ci sta che io mi dimostri più colto del ragazzo lottatore random, e ci sta anche che lui mi prenda e mi pieghi come un foglio di giornale. A ciascuno il suo campo. Ma sì, bisognerebbe sdoganare il PvP, non come obbligo ma come strumento. E spero che i draghi metallici tornino a esser buoni, non neutrali come li hanno schifosamente resi nella 4^. Se in una certa ottica ci può stare che gli angeli intesi come anghelloi ("araldi" di un dato dio) non siano per forza buoni ma legati all'allineamento del dio, dall'altro rendere neutrali e in qualche modo malevoli i mostri che da sempre in D&D sono stati visti come prevalentemente buoni solo e unicamente per trasformarli in carne da macello da affettare senza troppe remore morali e senza pensarci troppo anche con party di personaggi buoni, di modo che l'utenza si tenesse quanto più possibile lontano dall'orrore di giocare un politicamente scorretto personaggio malvagio, è stato un vero e proprio tradimento del gioco. Sì, i draghi metallici non buoni c'erano già in Eberron, ma erano una cosa che funzionava per il suo andar contro la norma. Ma in un mondo dove tutti quanti sono pettinati con la cresta il punk non è più anticonvenzionale, e in un mondo dove tutti i draghi metallici sono cinici opportunisti cresciuti alla scuola morale del Dr. House, ben lontani dall'esser buoni, il drago d'argento non buono smette di generare meraviglia e interesse per diventare semplicemente l'ennesimo nemico da triturare.
  21. Di base, semplicemente, più strumenti hai e meglio è. Ribadisco il discorso fatto in precedenza sul ristorante pizzeria. A parità di qualità, se siamo un gruppo di persone molto grosso (e al WotC ci tiene a che il suo bacino di acquirenti sia bello grosso), è meglio andare in un ristorante dove fanno sia carne che pesce che pizza che primi comuni: potremo prendere tutti quanti quel che preferiamo. Viceversa, qualcuno si dovrà accontentare, e qualcuno resterà direttamente a becco asciutto perché proprio non gli va giù l'unica pietanza accessibile. Quindi, se la WotC può garantirci meccaniche valide, più possibilità ci offre e meglio è; sta ai singoli gruppi decidere che cosa usare.
  22. Basta un briciolo di attenzione per risolvere il problema in verità. O vogliamo game designers pigri?
  23. L'importante è capire i propri errori e imparare da essi. E sapere che da ubriaco fai male il master.
  24. In bocca al lupo allora! Iniziare a far da master, comunque, non è mai facile. E, alla fin fine, c'è chi è portato per farlo e chi non lo è affatto.
  25. Eh, dipende. Ciascuno sceglie di far con la sua pelle ed il suo tempo quel che vuole.
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