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FeAnPi

Circolo degli Antichi
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  1. Io la terza serie la possiedo tutta, ma non vale: hanno voluto fare una sorta di versione "ultimate", ma era troppo stupida e infantile, oltre che incoerente col resto della trama. Peccato perché, solo per l'idea di Gorthan che guida gli evroniani superstiti, ne sarebbe valsa la pena (ed è forse Gorthan il personaggio nell'ombra con parti meccaniche che si vede nell'ultimo numero della trilogia dedicata a Xadhoom? Quanti misteri non svelati); in effetti, per quanto banalizzato, è Gorthan da solo a tenere a galla qualcosina dell'ultima serie.
  2. Molto, molto interessante. Il punto resta vedere se ci riescono.
  3. Mi mancano pochi troppi numeri per poter prendere la raccolta, però la serie si merita di essere fatta conoscere ai giovinastri d'oggi. PKNA era una spanna sopra. E sì, Bertoni era un mito. (sorvoliamo sulla terza serie, meritevole di dannazione eterna e dei fuochi infernali alimentati a puzzetta di diavolo nutrito con peperonata ai fagioli)
  4. Io ho risposto per motivi ideologici che regole e interpretazione devono essere collegati, ma francamente gli esempi-stereotipo mi lasciano un po' molto così. Spero che fossero solo esempi per far presa sullo yankee D&Daro standard (and poor in mind) e non le uniche regole interpretative che hanno intenzione di inserire. Cioè, se mi mettono le regole per le armi culturali è tanto di guadagnato (non "razziali", ma culturali: un elfo cresciuto fra gli umani mica ha gli archi nel sangue), ma voglio di più. Altrimenti si scivola nello stereotipo.
  5. Grazie. E, detto per inciso, Sneakko è una delle esplicazioni del perché io e una bitbox assieme siamo temibili.
  6. Eccolo qui. Mancano alcuni ritocchi finali, come le luci più accese, e forse rivedrò la basetta, ma fa già una bella figura, no?
  7. Bella domanda; non so che votare: un sistema intermedio fra 3.0, 3.5 e 4^ secondo me sarebbe la cosa migliore. Ovvero resistenze, più o meno alte, superabili solo da armi +X o benedette o realizzate in certi materiali o altro. Ma come potrei rispondere al sondaggio?
  8. Vero? ^__^ Lo rende più caricaturale con quelle corna alte quasi quanto lui.
  9. Sì, infatti è lui, ma non mi pareva di averlo mai postato prima, non con un post dedicato; anche perché solo oggi gli ho cambiato la testa sostituendo l'elmo indossato. E stavolta mi sa che si arriverà anche al vedere Sneakko dipinto.
  10. Alla fin fine possiamo solo aspettare. Se ci creeranno un gioco dove voledo posso avere meccaniche serie e ultradettagliate dove voglio io mi riterrò soddisfatto.
  11. Non avevo idea del fatto che si volesse entrare nei tecnicismi, e per tale motivo me ne son tenuto fuori. Magari l'esempio non era felicissimo, o magari come sempre su internet ci si attacca anche ai peli dell'uovo. Al di là di questo, voglio dire che un sistema con diversi gradi di complessità modulare è assimilabile a una lingua specifica: la puoi imparare a diversi livelli, e possiamo -ad esempio- conversare assieme in inglese io che ho un livello elementare e tu che dai punti a un docente madrelingua. Poi, come per imparare l'inglese a un livello più approfondito non devi ripartire da zero, ma sfruttare le basi che già hai, così con un ipotetico D&D modulare dovresti limitarti ad aggiungere regole oltre a quelle base, senza stravolgere nulla. Se fatta bene, la cosa può essere molto, molto interessante. Aspetto di vedere se la WotC riuscirà a farcela.
  12. Il linguaggio è innato, non le diverse lingue, non i diversi termini, non il fatto che la mano si chiami "mano", non il fatto che le dita si chiamino "dita" (tant'è che a riguardo in inglese abbiamo due termini dove l'italiano ne ha uno solo). Con qualsiasi lingua abbiamo un esempio di modularità: si può essere più o meno precisi, senza troppi problemi di comprensione. Quello in cui io spero, quindi, è un D&D dove sia possibile giocare al livello di "cosare il coso", ma anche spingersi nei dettagli fino a "sussumere l'intelletto", o anche "sussumere il coso", a seconda dei propri gusti. Edit: non voglio la complessità di una lingua, naturalmente, ma non mi dispiacerebbe una complessità crescente decente. Chiaramente un lavoro del genere deve essere fatto bene, ed è un progetto ambizioso, ma dopotutto la WotC è sta portando avanti un progetto ambizioso con questa nuova edizione. PS: la capacità di comunicare con un linguaggio E' GENETICAMENTE INNATA nell'uomo, l'uso di un dato linguaggio NON E' ASSOLUTAMENTE LEGATO ALLA NOSTRA GENETICA; sostenendolo ci si pone scientificamente sullo stesso piano dei seguaci di baffetto, mi spiace.
  13. Se la cosa vien gestita bene, no. La lingua è modulare, con tutti i suoi tecnicismi contrapposti ai termini generici, eppure parliamo tutti abitualmente senza incasinarci.
  14. Ha solo un fondo di primer e un drybrush chiaro per i dettagli, va ancora dipinto; ma, stintura a parte, vi presento Sneakko, mascotte della Legione Nera, la kakkola che ce l'ha fatta.
  15. Ma, magari, le distinzioni fra i diversi tipi di danni potrebbero essere introdotte in maniera modulare: di base fai "danni", c'è chi resiste ai "danni", e pace. Se vuoi approfondire la cosa, hai tutte le regole per far sì che la mazza causi danni da botta, che l'incantesimo "t'ustiono i peli" li causi da fuoco e così via.
  16. Son cose un peletto diverse, e si sconfina nella teologia. Per non andar troppo per le vie complesse, il danno radioso è come il tejas ("splendore ascetico", sia quello con cui il terzo occhio di Shiva incenerisce i nemici, sia quello che rende il rakshasa Ravana invulnerabile alle armi degli dei nonostante la sua malvagità), che non è per forza la luce "buona".
  17. Possibilità di traduzione nulle, vero? Peccato, anche se suppongo che amazon.uk possa farmelo avere a breve.
  18. Ma no, se gestiti bene danni sacri e radiosi possono essere distinti con gran godimento di tutti: "sacro" è ciò che viene generato dal bene, contrapposto al "sacrilego", mentre "radioso" è ciò che viene dalla luce divina, luce che può caratterizzare anche una divinità malvagia (di esempi storici son piene le religioni reali, oltre che il fantasy in generale).
  19. Dinosauri, il behemoth semmai può essere un mostro a parte. Nel secondo caso, ho votato per la coesistenza: "radioso" può essere anche qualcosa di sacrilego ma legato alla luce, dopotutto ("è la luce di Satana!").
  20. FeAnPi

    Miniature per RuneQuest

    E infine una foto di gruppo; alcuni modelli son stati dipinti in passato, altri con cura maggiore, ma tutto sommato penso che sia un buon colpo d'occhio.
  21. Eccovi qui la miniatura, praticamente finita. Devo sistemare due sbavature, magari seguendo alcuni consigli, e poi dare il protettivo; ho ancora una mano da malato di parkinson, ma con la pratica mi sto migliorando.
  22. Letta una recensione del Canto degli Eroi, e mi ispira poco: troppo semplicistico. -___- Sì, so che sono incontentabile.
  23. Dimmi pure, qui o via mp. ^^

  24. Facciamo così allora, rileggi i messaggi e capisci il mio punto. Oppure leggi di seguito: ovvio che vogliono dare un messaggio di forte rottura con una 4^ edizione che ha soddisfatto poco anche la stessa WotC, ma se si son rivolti a Monte Cook e non ad altri game designer (perché dopotutto lo pagano come creativo e non come semplice testimonial) evidentemente le posizioni che egli ha maturato si sposano bene con quel che la wizzy vuol fare della nuova edizione. Che lui tenda di suo a spostare il focus sui giocatori e sulla giocata più che sul gioco, attuato da alcuni quasi fosse un rito religioso vedico da portare a termine esattamente come prescritto, è una cosa toccata con mano da me ed altri.
  25. Trovato, e in effetti già lo conoscevo, ma non è troppo di mio gusto: a quel punto, per adattarlo a quel che voglio, faccio prima a crearmi un wargame mio (e in effetti l'ho fatto, il mitico wargame coi pezzi del presepe, ma questa è un'altra storia).
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