Vai al contenuto

FeAnPi

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    3.964
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    18

Tutti i contenuti di FeAnPi

  1. FeAnPi

    Versi esametrici

    Due poesiole gemelle.
  2. Sì, PC City sembra esserci anche a Cagliari, se ci sono altri pareri positivi provo a passar lì. Riguardo al cellulare che suggerisci, l'ho visto ma è un modello con touchscreen, e io *odio* i comandi touch. Non so usarli e rischio sempre di romperli. -___-
  3. Grazie, ho dato un'occhiata al blog, ma non mi pare che il MITO abbia una grande macchina fotografica. Sai se ci sono NGM col qwerty e una fotocamera più accettabile? Perché a quel punto, per la stessa cifra, c'è un modello samsung con prestazioni identiche e in più la qualità dei samsung che, unici fra i cellulari del mondo, resistono nelle mie mani senza danni strutturali. Riguardo all'assemblato, dove potrei invece controllare per essere sicuro di ricevere buoni preventivi? Data la mia ignoranza crassa a riguardo, mi possono sparare il nome di qualsiasi componente e io non saprei dire se si tratta di qualcosa di buono o di un catorcio. -___-' PS: nessuno che possa dare altri consigli? Vae vobis, oh nerd del forum multivantanti ma pauloaiutanti.
  4. Mi trovo nella necessità di prendermi un cellulare e un computer nuovo. Per il primo, la cosa è facile: mi serve un cellulare sui 100 euro di prezzo che supporti due sim, con tastiera qwerty possibilmente dotata anche di tasti separati per i numeri, di una fotocamera decente, e moderatamente resistente dato che tendo ad avere le mani di pastafrolla (non c'è quasi miniatura che non mi sia caduta a terra mentre la dipingevo -___-). Quali modelli potrebbero fare al caso mio? Tendenzialmente sono un tipo da samsung (reggono bene le mie botte). Per il computer, la cosa è più complessa: dopo l'esperienza fallimentare del laptop con tastiera, lettore di CD e HD esterno partito quattro volte in riparazione, ho deciso che per le mie esigenze è più adeguato un fisso, e stavo pensando a un assemblato, ma nel campo sono di una capritudine che fa spavento (ai nerd). Da un lato non vorrei spendere più di 600-650 euro, dall'altro vorrei un computer col quale poter giocare discretamente non solo coi giochi degli ultimi 10 anni (sì, gioco ancora a NWN, e pure a giochi degli anni '90 se devo dirla tutta; la grafica di Blood Omen I e di Planescape: Torment sarà scarsa, ma hanno più carisma e spessore loro due da soli di metà dei best sellers dell'ultimo anno messi assieme), ma anche con quelli che verranno per i prossimi annetti. E lo vorrei chiaramente veloce, un computer col quale GIMP non mi si impalli, col quale possa scaricare da internet decentemente (questo si riavvia quando scarichi roba sopra i 40 mega, non mi aggiorno i manuali Paizo per colpa sua -___-) ma senza pretendere troppo in termini di grafica spinta. Ma che componenti dovrebbe avere una cosa del genere? Quale sarebbe un buon preventivo? Esistono negozi on line (seri) che assemblano e spediscono computer senza chiederti l'anima in pagamento? Attendo fiducioso il vostro aiuto. PS per la moderazione: ho postato tutto in un unico thread appositamente, spero non ci siano problemi, far due richieste in due discussioni diverse mi sembrava ridondante.
  5. FeAnPi

    Versi esametrici

    Una poesia dal doppio tema, mitologico e personale.
  6. Mai provate quelle, mi spiace. Molto vecchio stile, comunque: alti rischi, ma alte ricompense.

  7. Perfetto, aspetto i tuoi pareri. Inizio ad anticiparti, comunque, che non solo sul blog si trova già un'altro articolo ludico per RuneQuest (delle regole da "filologo" riguardo alle ninfe), ma che se va tutto bene entro dicembre dovrei poter mettere on line anche qualche altro manualetto.
  8. Perché, il fantasy è solo quello? A parte il fatto che le "storie dei nonni" sono qualcosa che la vita non mi ha mai permesso di ascoltare, e che quelle "della nonna" le ho potute ascoltare per ben pochi anni e le ho ormai dimenticate (eppure sono un amante del fantasy -non del fentesi, eh!), ma il fantasy è anche "Caos demoniaco che corrompe ogni cosa", eppure questo non c'è nelle fiabe, e io sugli alberi non ho ancora visto abomini mutati dal caos; il fantasy è anche l'eroe che deruba il tempio dei suoi ori (Conan? Conan!), eppure difficilmente una nonna italiana racconta(va) storielle edificanti sul rubare in chiesa, né penso che qualcuno dei presenti da bambino abbia mai deciso di intrufolarsi in una chiesa per sgraffignare qualche paramento sacro da rivendere per spendersi il tutto in bevute e bordelli; eppure questo è fantasy. Il fantasy può essere molte cose. Può essere il fantasy tolkieniano, può essere la fiaba -edulcorata o meno, da linguista come i Grimm preferisco le fiabe "grim" dei Grimm-, può essere il fantapolpettone, ma può essere anche il fantasy crudele e in perenne rischio-Caos di Elric, RuneQuest e Warhammer, e l'eroe fantasy può essere il paladino senza macchia e senza paura come il cinico ed egoista Conan, uno con tre dita di pelo sullo stomaco. Edit: tanto per chiarire, non intendo attaccare nessuna fede religiosa con questo messaggio. Ma che molti personaggi del fantasy si pongano pochi problemi davanti a un tempio da svuotare dei suoi tesori è un dato di fatto, ed è un dato di fatto che questo modo di fare non è certo una cosa che si conosce dalle storielle della nonna.
  9. Finalmente, dopo lungo e penoso travaglio, ho dato alla luce il PDF con alcune delle mie regole opzionali per RuneQuest, nello specifico quelle relative al combattimento ed alle armi. Spero che vi vadano a genio. Eccole qui.
  10. Ma allora dì semplicemente che conosci "un fantasy", non "il fantasy". Facendoti un esempio da collega, è come se qualcuno sostenesse di conoscere "le lingue indoeuropee" solo perché conosce l'italiano; capirà l'italiano, intenderà qualcosina di latino, potrebbe cavarsela con diverse lingue neolatine, cascherà dalle nuvole davanti a tutte le altre lingue non capendoci un cavolo. In effetti, non si troverà meglio ad affrontare lingue pure "indoeuropee" come il sanscrito e il miceneo di come si troverebbe davanti all'arabo o all'ebraico, lingue semitiche. Allo stesso modo, chi conosce il fantapolpettone stereotipato si troverà davanti al fantasy di quel genere, non troppo spaesato davanti a fantasy affini, come un pesce fuor d'acqua davanti a un fantasy diverso, proprio come se si trovasse davanti a una fantascienza sconosciuta. Per questo dico che è sempre bene chiarire tutto fin dal principio delle partite: proprio perché non tutti i giocatori hanno le stesse conoscenze, serve evitare che sorgano dei problemi chiarendo fin da subito di che cosa si parla. Poi se l'ambientazione è una universalmente nota non ci saranno problemi, ma altrimenti sarà sempre meglio chiarire e documentarsi, senza partire dal presupposto che il "fantasy" sia un tutt'uno. PS: più che fantapolpettonoso, Avarar è baroccheggiante. Hai presente l'Apollo e Dafne del Bernini? Un soggetto scelto solo per le sue possibilità di rappresentazione scultorea? Ecco, questo è Avatar: ambientazione e scene scelte per rendere al meglio col 3D, trama volutamente scontata e archetipica (l'eroe che fa parte dei due popoli che sceglie di combattere il più potente di essi allo scopo di aiutare l'altro; praticamente la storia di Mosè, di numerosi episodi di Tex Willer e di ennemila altri personaggi più o meno celebri). In sostanza è un film che guardi per goderti un buon 3D, guardarlo senza 3D è come guardare un quadro in bianco e nero. PPS: il Conan dei racconti è uno che non si pone problemi ad ammazzare, derubare, a vivere come un pirata, ad abbandonare gli amici a seconda dei casi. Non è decisamente "buono", semmai molto "per i 'a**i suoi". Ed Elric... beh, Elric va letto.
  11. Ma non è vero che nel fatnasy c'è a pelle "bene vs male": Conan è buono? Elric è buono? O__O
  12. FeAnPi

    Versi esametrici

    Stavolta, invece, ecco qui una breve satira.
  13. Vero, ma Spelljammer non mi risulta esser mai stata l'ambientazione con cui viene proposto D&D: quello è un livello successivo, ma di base con D&D trovi appunto il fantapolpettone, che poi ha influenzato molte altre produzioni. Per cui, se andando un po' a fondo trovi tutta la varietà di questo mondo, il primo incontro avverrà sempre con la fiera dello stereotipo. E molti non vanno più in profondità di così, purtroppo.
  14. Dal punto di vista dell'ambientazione è verissimo: D&D ha contribuito, alla fin fine, a creare quel genere che chiamo "fantapolpettone"; ormai lo trovi nei videogiochi, nei fumetti, nei libri, e molti partono dal presupposto che quello sia l'unico tipo di fantasy, tant'è che dagli elfi resistenti e alti di Tolkien siamo passati ai piccoletti fragili anche in buona parte della produzione fantasy di massa.
  15. Sei un collega allora. A me mancano il secondo modulo di sanscrito e la tesi (la figura del buffone nelle Rane di Aristofane) per la triennale, e sto già frequentando per la magistrale. E da collega tu ritieni accettabili certe cose? Sì, non nego la presenza di perle, ma in generale la qualità è scarsina da questo punto di vista. Purtroppo sono queste a influenzare i giovani (ma anche i non troppo giovani, concedetemi di chiamarli "subcolti" dato che la loro cultura deriva dai fumetti o dai videogiochi e non da un evidentemente carente percorso di studi), ma non sono queste cose a darti la dimensione reale di un periodo storico. Anche l'atmosfera spesso ne esce un po' compromessa, perché tutto è subordinato alla "fumettosità" o alla "tamarraggine". Prendi Dante's Inferno: sai le discussioni su un altro forum con una persona secondo cui il gioco non era poi così campato per aria dato che all'epoca di Dante c'erano comunque delle crociate? Non in terrasanta, le combattevano i teutonici, non con la divisa di un tempo, Dante non vi prese certo parte, ma per chi gioca a quel videogioco e non si documenta ulteriormente sarà plausibile ambientare una crociata in Palestina agli inizi del XIV secolo, e mettere Dante Alighieri fra i combattenti, magari anche fra i comandanti. Comunque mi dai ragione su un punto, mi pare: con queste cose costruisci un "fantasy medievale standardizzato", il "fantapolpettone" di cui parlavo io, che non è certo l'unico tipo di fantasy possibile. Certo che se si gioca con quello non si incontrano difficoltà, ma qualsiasi altro fantasy specifico causa lo stesso problema della fantascienza: chi non ne conosce i fondamenti non saprà che pesci pigliare. PS: comunque non parlo di non conoscere i nomi dei sette, dei quali direi che il 99% degli Italiani ricorda solo Romolo in quanto primo, Tarquinio il Superbo in quanto ultimo e Numa Pompilio in quanto... vabbè ci siamo capiti. Parlo proprio di non sapere che a Roma ci sono stati i re.
  16. 'Spetta 'spetta 'spetta 'spetta: in Asia con i manga se la cavano bene riguardo alla conoscenza del medioevo europeo? No, no, no e no. Sanno che c'è stato, hanno qualche idea di fondo, ma nel 99% dei casi la ricostruzione non è per niente fedele né vuole esserlo. Che poi gli adolescenti si stiano sempre più caprizzando (ci credete se vi dico che so di gente la quale, uscita dalle medie, non aveva idea del fatto che per secoli Roma fosse stata guidata da dei re?), e che dunque anche le due vaccate che si buttano dentro un manga per loro siano cultura è un conto diverso. Per me un fumettista veramente "colto" può essere Enoch, che si documenta seriamente per i suoi albi, e infatti ne sforna due all'anno. Non uno che costruisce di fantasia su un dato periodo storico inserendo termini italiani o latini a fuffo.
  17. FeAnPi

    Tutti i miei haiku

    Questi haiku, scritti nelle ultime settimane, sono i primi per i quali me la son sentita di render noto anche un piccolo commento, una spiegazione rapida del perché e del percome li ho composti.
  18. Ed infatti per questo bisogna chiarire: parlando di "spadone", io sette anni fa mi immaginavo la boiata del manuale di D&D, ora penso piuttosto a una spada sì lunga ma non abnorme che riuscirei benissimo a sollevare ma non a muovere causa altezza risibile, mentre altri si aspetterebbero un nippopezzo di ferro rozzo e violento. E in certe ambientazioni (le varie ambientazioni mangose) ci sta che lo spadone sia una sbarra di ferro col filo da un lato; per questo dico che si deve chiarire. Una volta chiarito il tutto non ci saranno più dubbi. E "tutto" può essere la magia, la tecnologia futuristica e non, la struttura sociale, il sistema economico... ... un buon modo è dire "qui funziona come in X", in quanto per informarsi sull'ambientazione i giocatori dovranno informarsi su "X" e basta.
  19. Blackstorm, io non ho mai detto che il fantasy sia un semplice copia/incolla da certi periodi storici. Semmai, ho detto che anche il fantasy basato su questo o quel periodo storico può avere diverse ramificazione che i più ignorano, e dipingerselo come un fantapolpettone opposto ai mille sottogeneri fantascientifici è sbagliato. Questo era il mio messaggio originario, probabilmente non sopravvissuto alla poliquototomia. E ho aggiunto che anche la fantascienza non è "originalissima": si basa sempre sul nostro materiale reale, un po' come un drago non esiste in natura ma viene creato a livello di immagine sovrapponendo diversi tratti di diverse creature reali. Anche le idee fantascientifiche più originali a livello di trama e contesto hanno dietro le spalle idee millenarie; prendi la Guida Galattica, figlioletta della Storia Vera di Luciano. Quel che veramente può avere sviluppi mai visti può essere la tecnologia, ma esattamente come dici tu lo stesso vale per la magia. Se ho difficoltà a immaginarmi un computer futuristico pur conoscendo i computer normali, quanta ne avrò a immaginarmi gli effetti visibili di un incantesimo? E magari io mi immaginerò il computer/incantesimo in un modo, mentre altri giocatori lo immagineranno diversamente. La soluzione, qui, è solo una: chiarire in via preventiva. Molte ambientazioni lo fanno, e mi sembra il sistema migliore anche per una giocata "casuale". Spiega che la tua tecnologia è quella di Star Trek, che la tua magia è quella vanciana, o quel che preferisci, e non ci saranno dubbi; non spiegarlo, e ti vedrai giocatori che chiedono dov'è l'astrodroide da collegare alla loro astronave o come mai lanciano i loro incantesimi senza preventivi sacrifici agli dei. Poi chiaramente se giochi a D&D parti dal presupposto di una magia vanciana, così come se giochi al GdR di Star Trek non ti immaginerai di incontrare servoteschi e land raider, ma non tutti i GdR hanno già l'ambientazione cucita sopra. E i dubbi nascono da questo. Poi ti (non multi) quoto sul discorso dei generi: alla fin fine, le divisioni con l'accetta son più deleterie che altro: osereste definire Star Wars pura fantascienza? Osereste dire che in molti fantasy la magia non funziona, narrativamente parlando, esattamente come la tecnologia? I generi non sono contenitori in cui ficcar dentro questo o quello, ma fattori presenti in misura più o meno maggiore all'interno di certe opere.
  20. Sarà che son particolare io, Airon, ma le considero conoscenze più comuni di quelle fantascientifiche. Io, lo dico apertamente, conosco poco la fantascienza, abbastanza il fantasy, parecchio la storia europea. E son "viziato" dall'aver fatto un liceo classico (dove dunque la storia conta realmente qualcosa) con un'ottima docente, per cui certe cose tendo a ritenerle conoscenze basilari per chiunque abbia un'istruzione superiore, cosa che invece non può in nessun caso essere per la fantascienza. Poi che per il fantasy si sia costituito un genere polpettonoso, mentre per la fantascienza -ancora- non è così mi sembra palese, ma il polpettone non è "Il Fantasy", è un sottogenere del fantasy; è un'ambientazione, come SW può essere un modo di intendere la fantascienza. Dal mio punto di vista, la conoscenza del fantapolpettone non si distingue troppo da quella di un singolo universo fantascientifico. Per cui si è sì avvantaggiati nel giocare un fantapolpettone, rispetto a quanto non lo si sia nel giocare un'ambientazione fantascientifica "generica", ma il fantapolpettone è piuttosto un sottogenere a parte, tipico di certi GdR, ma comunque non la totalità del fantasy. E per questo lo faccio corrispondere alla singola ambientazione fantascientifica, non all'intero genere fantascientifico. Poi, ma qui sono tendenzioso e detto per inciso sto rispondendo a Irrlicht, secondo me c'è ben poco di "originale" anche nella fantascienza. L'unica cosa particolare può essere la tecnologia, ma è un po' come la magia in un mondo fantasy: se ti ricolleghi a un modello già esistente ("magia alla D&D"/"tecnologia alla seriefantascientificarandom") non incontri nessun problema, viceversa i problemi sorgeranno comunque.
  21. Ma anche no: "classicheggiante" può voler dire "simil-Atene del V secolo". In questo caso la "metropoli" avrebbe sui 120.000 abitanti, dei quali 20-30.000 (le stime non sono sicurissime) "cittadini" a pieno titolo di una democrazia rappresentativa e dunque in grado, volendo, di diventare leader politici o comunque di campare facendo il mestiere di giudici e orbitando attorno alla vita politica. Ci sarebbero poi parecchi schiavi, ma schiavi spessevolte più ricchi di parecchi cittadini liberi, e spesso "sfrontati", dicono le cronache, al punto da non cedere il passo ai cittadini veri e propri; e senza dimenticare gli stranieri residenti. O magari per "classicheggiante" intediamo "simil-Roma"? Ma la Roma di quale periodo? Roma repubblicana? Ma tardo-repubblicana o della vecchia repubblica? Parliamo della Roma dove i cittadini erano un gruppo di agricoltori/pastori che alla bisogna prendevano le armi per difendere la patria o della Roma dove i militari di professione garantivano il potere dei diversi leader eletti da un popolino tenuto buono con donazioni di grano? Chiaramente, queste cose influirebbero molto sui PG. Per non parlare delle avventure: altro che "mostri e tiranni e basta". Un'avventura ambientata durante una simil-Guerra Punica non avrebbe un tiranno come bersaglio, ma vedrebbe i PG impegnati in una guerra contro una città-stato nemica, magari intenti a compiere azioni di sabotaggio. E che dire di una campagna ambientata durante una qualsiasi guerra civile simil-ateniese o simil-romana (NB: quelle ateniesi son durate poco tempo, ma fra 400, 5000 e 30 anche Atene ha avuto i suoi bei dissidi politici interni, anche nel periodo classico), dove il nemico è l'amico del giorno prima? Certo, se come fantasy si intende un fentesi di maniera, dove tutto è uguale e l'unica differenza fra una repubblica simil-romana e un regno simil-medievale è di colore, con i tribuni al posto dei vassalli, i palazzi al posto dei castelli e il gladio al posto della spada "lunga" sì, è vero, il fantasy è molto meno vario. Ma, di suo, il genere ha infinite possibilità e ramificazioni, che influenzano realmente le possibili avventure, dato che cambiano l'equilibrio socio-economico non solo per i protagonisti, ma anche per chi rimane sullo sfondo. Il problema, semmai, è che mentre nella fantascienza si sono creati diversi generi, e qualsiasi beota capisce la differenza fra Star Wars e WH40K, per il fantasy ormai c'è un appiattimento unico sullo stesso genere polpettonoso, con al limite le variazioni fra "magia per pulirsi il posteriore" e "magia rara usata solo da pochi". Chiaramente, se chi gioca conosce solo questo genere fantasy, non nascono dubbi. Un po' come giocare un'avventura fantascientifica con chi di fantascientifico conosce solo i sei Star Wars: non ci sarebbero dubbi né incertezze, concordate?
  22. Sì, ho in corso una campagna dove i protagonisti orbitanto tutti attorno all'allineamento caotico, e gli antagonisti rappresentano le diverse scale del legale. Il punto è che l'opposizione bene/male è pregnante in certe campagne, non in tutte; io preferisco l'opposizione legge/caos, più "antica" e anche più interessante, dato che l'appartenenza all'uno o all'altro schieramento non qualifica per forza come buoni o come malvagi e che dunque permette l'uso di maggiori sfumature morali.
  23. Ma la metropoli fantasy non è per forza "medievale"; e anche la metropoli medievale può avere diverse tipologie. Se invece parliamo di "metropoli medievale europea", invece, già stiamo definendo l'ambientazione. Senza contare, detto per inciso, che un buon 90% dei giocatori tende a immaginarsi una metropoli medievale più pulita di quanto non fossero mediamente le città in un'epoca nella quale era uso svuotare in strada il proprio sudiciume e nella quale la sporcizia era segno di santità. Confermi la mia tesi: il "fantasy medievaleggiante standardizzato" è bene o male noto a tutti, ma non è l'unica incarnazione possibile del fantasy. E questo porta a dei fraintendimenti, come quando la gente si immagina come medievaleggiante un GdR classicheggiante quale invece è RuneQuest.
  24. Ma anche per "spada" ci sono di questi dubbi. Pensa solo alla guardia: il tipo medio si immagina una guardia a croce di stampo medievale (magari con una spada a una mano chiamata erroneamente "spada lunga" come quelle a due mani), ma per quale motivo un mondo non cristiano dovrebbe avere nella spada un simbolo cristiano e non, tanto per dirne una, la guardia di una katana? E in che metallo sarà forgiata tale spada? Bronzo? Ferro? Ferro arricchito? Acciaio? Acciaio a pacchetti? O acciaio wootz? E la lama, che forma avrà la lama? Un solo filo? Questo vuol dire tutto e niente, io mi immagino una sciabola e qualcuno una machaira o una katana, magari. L'identificazione istantanea nasce solo in due casi: quando si parla di qualcosa di realmente "univoco" (per cui se dico "cavallo bianco" difficilmente qualcuno si immaginerà una mucca pezzata, anche se a onor del vero in una sessione mi accadde anche qualcosa di simile), oppure quando l'ambientazione definisce alla perfezione quello di cui si parla. Per cui se io parlo di "fucile al plasma" e sto giocando a Black Crusade ogni giocatore più o meno esperto dell'ambientazione (o anche solo che si è guardato le mie miniature prima di giocare) si immaginerà bene l'arma senza possibilità di errore; molto più di un giocatore di qualsiasi D&D al quale dico semplicemente "spada".
  25. FeAnPi

    The Amazing Spider-Man

    Il migliore? Bah, a me è sembrato quantomeno discutibile, come tutti gli altri. A parte che fa a botte con la continuity precedente (ma forse la Marvel sta pensando a una nuova continuity anche per i film, suppongo), vogliamo parlare di quel che i nostri mutanti non riescono a imparare in sette giorni? O delle profonde amicizie nate nel giro di una decina di giorni fra perfetti sconosciuti? O di Xavier che assume sempre un'espressione da idiota del genere "sennò il pubblico in sala non capisce che sto usando poteri mentali"? Davvero, tanti spunti belli, pessima realizzazione, purtroppo. Probabilmente è stato il film su Wolverine a deludermi maggiormente, ma l'ultimo manda proprio a scatafascio tutta la continuity.
×
×
  • Crea nuovo...