Vai al contenuto

FeAnPi

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    3.964
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    18

Tutti i contenuti di FeAnPi

  1. Un problema dell'equilibrio è che però aumentando le opzioni aumenta anche i possibili squilibri, e ti costringe a considerare mille combinazioni possibili. Per questo, limitando il numero delle opzioni disponibili in contemporanea come nel caso degli incantesimi, hanno optato per risolvere il problema "a monte". Tanto altrimenti non lo risolvi se non con ban vari.
  2. Peraltro, le CdP sono *nate* per essere narrative e non pacchetti di capacità. Così come, in D&D che funzioni in quanto D&D (archetipico), le classi non sono pacchetti di capacità ma qualcosa che definisce il personaggio anche ad altri livelli. Il problema si è avuto col proliferare di classi di prestigio e non, però, perché alla fine ne son saltate fuori così tante che risultava anche poco intuitivo giocare facendo avere a ciascuna il suo peso narrativo nell'ambientazione. La 5^ recupera molto di quello che in origine si era perso, anche solo in base a una considerazione: un sistema a classi e livelli che voglia essere archetipico è coerente con se stesso e, per quanto semplificato, intrigante; un sistema a classi e livelli non archetipico invece è solo limitante e a seconda dei punti di vista pure molto brutto. Per questo motivo le classi non sono più sottoinsiemi di capacità, ma hanno anche un peso narrativo. Mitigato ovviamente dal fatto che ci siano pure i background, per cui un ranger accolito sarà diverso da un ranger mercante, ma per come sono intese ora in 5^ le classi non indicano più solo cosa sai fare, ma anche perché lo sai fare così e come hai imparato a farlo. Ovviamente tutto funziona fino a che le classi sono in numero plausibilmente limitato: nel momento in cui iniziassero a saltar fuori una classe per i guerrieri che sono stati addestrati da una gilda di ladri, una per i guerrieri che le armature leggere non le sanno usare, una per gli stregoni che hanno anche studiato qualcosa, una per i paladini che a scuola arrivavano sempre tardi e così via si perderebbe la centralità della classe, ritornando a una situazione "a la 3.5" in cui per evitare di implodere il sistema deve perdere il suo carattere archetipico. Diventando però un sistema brutto. Riuscirà la WotC a non cedere alla tentazione di riempirci di splatbook? Spero di sì, ma si vedrà.
  3. D&D è un gioco archetipico. Funziona fino a che ne fa un punto di forza. Nel momento in cui "intacca" il suo essere archetipico con le ennemila varianti si sta dando la zappa sui piedi.
  4. Ammetto di non ricordare bene. Comunque, se - per dire - Cavaliere di Solamnia è un titolo e non una dubbia CdP è tanto di guadagnato. Più che altro, a cavallo della stessa 3.0 il concetto di classe di prestigio si è snaturato.
  5. Le classi di prestigio non torneranno. Ci sono le sottoclassi che fanno il lavoro di personalizzazione, ci sono i talenti, ma creare le classi di prestigio offre al netto una personalizzazione interpretativa minore aprendo la via a numerose sbroccature regolistiche.
  6. Già, è molto adattabile al low magic proprio per il fatto che non sono necessari per bilanciamento gli oggetti magici. Il che fra l'altro permette di: 1) avere avventurieri potenti ma poveri; 2) investire i soldi degli avventurieri in altro (feudi, gilde, spie, potere, gomblotti1!1!). Insomma, c'è di che sbizzarrirsi.
  7. Grazie. Sì, diciamo che ci si avvicina molto perché il punto di vista è appunto quello di un fantasy plausibile, dove le dinamiche seguono più quelle del mondo reale che non quelle dell'epica o della narrativa per intenderci. Il problema grosso del far confluire tutto su carta (o su byte) è che il sottoscritto è un perfezionista assurdo, e dunque sto rimuginando nella mia testa questioni di cui a nessuno se non me importerebbe una mazza ma che per me sono fondamentali.
  8. Più o meno da quando ho posato lo sguardo sul manuale di 5^ mi sta pian piano maturando in mente l'idea di una ambientazione come piacerebbe a me, qualcosa di assolutamente complesso e complessato ma, credo, nel contempo abbastanza intrigante e a misura di 5^ edizione. Sul blog fornisco qualche dettaglio in più, ma intanto vi lascio col vero e proprio "teaser" di quel che stavo pensando di realizzare. "Anno cinquecentoventiquattresimo dall'Ascensione, è trascorsa quasi una decade da quando con l'Atto di Potestà la Contea di Aquavernalis si separò dal regno. Sei anni or sono l'Arciduca Lucius I, in precedenza Conte Regale, colui che col beneplacito della Chiesa dei Celesti proclamò lo scisma, incontrò la morte in battaglia contro i predoni del mare occidentale. Sul trono di Aquavernalis siede da allora suo figlio Lucianus, divenuto Arciduca ad appena nove anni; data la minore età del sovrano il potere è di fatto detenuto dalla Duchessa Madre e dai di lei consiglieri laici e religiosi. La mancanza di un potere centrale stabile ha fatto sì che il banditismo fiorisse senza alcun controllo, rendendo insicure anche le vie di transito maggiori più periferiche. Di contro, i barbari delle steppe e le armate del regno incombono sui confini, mentre il Maragiato Elfico e il Regno Sotto Le Montagne iniziano a rivedere le proprie posizioni di neutralità nel conflitto fra le nazioni umane. E, intanto, su tutto si estende l'ombra del prossimo eone, allorché la bilancia cosmica dell'Equilibrio penderà nuovamente da un lato e, fra le ceneri di mille conflitti, il mondo verrà nuovamente sommerso nel sangue di dei e mortali." PS: e comunque qualche sezione per ambientazioni, avventure e affini ci vuole, miseriaccia ladra. ^^
  9. Io ho risolto con un altro venditore. Ho pagato di più, ma almeno ho avuto il manuale avendo la certezza di averlo.
  10. C'è di peggio, Azael: è quando i fumetti non vengono fatti per essere a colori, ma ricolorati poi. Su alcune tavole è un delitto. D'altro canto, Cossu sul western viene meglio a colori che non in bianco e nero.
  11. Grazie a te per i PE.

  12. Ribadisco che io non vedo il problema come insormontabile, ma ammetto che questo è legato al mio diverso modo di intendere il gioco. Non posso trattenermi a lungo (ho 20 minuti per tradurre una decina di versi di Callimaco), ma in sostanza se D&D l'avevo mollato e ripreso con la 5^ un motivo c'è. Evidentemente, in 5^ ho trovato cose che a me piacciono ma che non c'erano nelle altre edizioni recenti (PF incluso). La cosa si applica anche inversamente: chi quelle cose le vuole si troverà male là dove io mi trovo bene.
  13. Infatti, semplicemente non vedo quale mai sia l'enorme e insormontabile problema.
  14. Però Mearls ha parlato di un mostro che ti danneggia tanto ma che è anche facile buttare giù in fretta, che è qualcosa di diverso dal demilich di 3.X. Poi, dopotutto, 'sti gran 'azzi. E' un mostro singolo in un manuale. Un mostro che è stato sviluppato così per alcuni motivi ottenendo di non andar giù ad alcuni. Quando una regola di un gioco non ci piace ci si può lamentare o si può cambiare gioco o si può cambiare la regola. Nessuno, vacche sacre a parte, lo vieta. E io personalmente sono uno che la bistecca la mette anche sulla pizza.
  15. Mah, abolire il limite planare ci sta con la semplificazione moderna. Più che altro, l'idea del demilich pre-3.X è quella di un mostro che ti asfalta ma che tutto sommato è facile buttare giù. Tipo le demonette di Slaanesh, insomma.
  16. Ma se non andasse giù con quell'incantesimo perderebbe la sua caratterizzazione pre-3.X.
  17. Thondar, che devo scriverti che non abbia già scritto e che tu non abbia ignorato? Il demilich 3.X era più che un lich, ma il demilich di AD&D e di 5^ è meno che non un lich. Sempre temibile, ma più vulnerabile. Di certo, qui emerge uno dei limiti della 5^: su certe cose non puoi accontentare tutti.
  18. FeAnPi

    Numero di Abiltà

    Qualcosa di simile c'era anche in 4^, ed era una delle poche cose di mio gusto.
  19. Infatti ho posto apposta un limite oltre il quale non si va: un po' di accumulo entro il giusto (se concentri tante risorse serve che il nodo narrativo sia importante), ma blocco dello sbrocco a la 3.5. Per il resto, l'ho pensata come regola "figlia" del sistema modulare: se ti piace la usi, altrimenti no.
  20. Anche io, Aza, son curioso di vedere che tireranno fuori. Per ora vado avanti così. Le regole sono scritte sul web o su carta, non incise nella pietra. E, anche se lo fossero, l'epigrafia è la patria degli errori e degli orrori. ;D Però, DB_Cooper, cadi nel problema che indicavo prima: i modificatori vanno a influire sulla bounded accuracy, per preservare la quale è stata inserita la meccanica di vantaggio/svantaggio.
  21. E' una soluzione che già contempla la mia soluzione. Vado semplicemente oltre, e in rari casi tiri più dadi. Ovvero solo quando hai 3 o più vantaggi e nessuno svantaggio o viceversa.
  22. FeAnPi

    Numero di Abiltà

    Poi in realtà conta anche il bonus di caratteristica (che mai andrà oltre il +5, se non per il barbaro di 20° che arriva a +7), e alcune classi raddoppiano il bonus di competenza, ma in ogni caso non c'è più la crescita esponenziale di un tempo.
  23. FeAnPi

    Ranger Beast Master

    Ma sono stati anche visti gli incantesimi del ranger, sì? Praticamente ha il d6 di danni extra contro un nemico prescelto scelto al momento prima di attaccare, scusate se è poco.
×
×
  • Crea nuovo...