Ad essere sincero, quella dei giochi testuali è un'area del reame videoludico in cui ho molto raramente messo piede (parliamo di una o due esperienze al massimo), e secondo me per gli stessi motivi per cui molti giocatori di questa generazione non si avvicinano al genere.
Le avventure testuali hanno un che di...Eccentrico, un'atmosfera che nei giochi del ventunesimo secolo si respira raramente. E questa atmosfera è data in buona parte dal fatto che le avventure testuali sono nate in un periodo in cui non si aveva un'idea chiara di come un videogioco doveva venire fuori. Era un periodo ancora...Oscuro, per questo media, un periodo in cui nessuno aveva idea di quello che diamine stava facendo mentre programmava qualcosa al computer. I giochi nati in questo periodo, infatti, per quanto molto diversi tra loro (c'era forse molta più varietà che adesso) erano videogiochi senza regole, senza un'idea precisa, senza un filo conduttore che il giocatore potesse seguire dall'inizio alla fine. I titoli mancavano completamente di linee guida, un giocatore che si trovasse a provarne uno adesso si ritroverebbe catapultato in qualche schermata complessa e piena di dettagli senza capire che cosa deve fare, quali sono i comandi, qual è il suo obiettivo, quali le cose che può fare e quelle che non può fare.
Sebbene si potrebbe controbattere che questo è solamente un altro modo di giocare, questo viene considerato ad oggi un pessimo level design, poiché pare molto stupido che un giocatore smetta di giocare un determinato titolo solo perché gli sviluppatori non sono stati abbastanza chiari sul come deve usarlo. In sostanza, è tutta questione di abitudine: le nuove leve non sono abituate ad un sistema di giocare che è a suo modo (per quanto discutibilmente divertente) primitivo e spesso insoddisfacente.
Una buona parodia di questo l'ha fatta recentemente Saints Row 3, in cui il protagonista si trova improvvisamente a dover affrontare un'avventura testuale e viene catapultato dentro ad una grotta con un unicorno senza esattamente capire che cosa fare. Alla fine, per quante alternative tu possa provare, l'unica soluzione per vincere è quella di avvicinarsi all'unicorno ed ucciderlo. è tecnicamente una cosa molto semplice da fare, ma nessuno ti ha detto che devi farla, nè ti ha detto come. Quindi in sostanza, come titoli possono essere molto divertenti (ricordo ad esempio la serie su smartphone di Lifeline, che ho apprezzato parecchio), ma devono essere rimodernati: nessuno penserà davvero che vale la pena di tornare a provare un titolo del 1980 in cui amalapena si capisce come interagire con la console.