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Another Goblin

Circolo degli Antichi
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    107
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  • Ultima attività

Informazioni su Another Goblin

  • Compleanno 11 Febbraio

Informazioni Profilo

  • Sesso
    Maschio
  • Località
    Milano
  • GdR preferiti
    Pathfinder, D&D 5.0, Richiamo di Cthulhu, L'Ultima Torcia

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Obiettivi di Another Goblin

Esperto

Esperto (6/15)

  • Primo messaggio
  • Collaboratore
  • Iniziatore di conversazioni
  • Prima settimana con noi
  • Un mese dopo

Insegne recenti

13

Punti Esperienza

  1. @sleepingcreep La stanza in cui vi trovate non ha alcuna roccia dietro cui ripararsi, purtroppo. Vi sono solo i vecchi barili e la parete con le assi rotte. Dal corridoio, un famelico ansimare si fa via via più vicino e la sua ombra si proietta gigantesca lungo la parete. Ne riuscite a scorgere le zanne affilate e i rivoli di bava che colano. Quella che dall'ombra poteva sembrare una gigantesca creatura feroce, in realtà è "solo" un lupo, il quale si ferma sulla soglia dello stanzone, con altri quattro lupi più giovani al suo seguito. Il capobranco resta lì e vi studia con ferina attenzione, ringhiando e perdendo altra saliva dalle fauci. E' affamato, certo, ma non così sciocco da avventarsi su di voi come foste goblin qualunque...
  2. Il nano decide di leggere le lettere scritte nella sua lingua madre. Si tratta di lunghi e noiosi inventari scritti in nanesco, riguardanti gli strumenti in uso ed il materiale reperito in miniera. Una di queste lettere, invece, è una lettera di ringraziamento scritta da un nano chiamato Alcide e rivolta a tale Fortepugno Kreig. Leggendo, Burke capisce che Alcide è grato all'altro nano per avere liberato lui, il suo giovanissimo protetto e un elfo dalla prigionia della Tribù Goblin Testa di Cervo. Mentre il chierico sta leggendo, al rumore roboante che accompagna voi avventurieri si sentono grugniti lontani e famelici provenire dalla stanza dalla quale siete giunti. Qualcuno, o qualcosa, ha fiutato il vostro odore.
  3. Ermione prende in mano il plico di lettere, provando a leggerne qualcuna. Sono quasi tutte illeggibili ma sedici tra quelle meno rovinate sono scritte in linguaggio nanesco. Il rumore continuo e roboante, nel frattempo, riecheggia ancora nella stanza in cui vi trovate.
  4. Ciao a tutti. Cerco avventurieri a Milano con cui giocare a L'Ultima Torcia. Posso fare anche da Master, se dovesse servire. Sono disponibile ogni sera da lunedì a giovedì. Porto sempre della buona birra alle sessioni, fossi in voi ne approfitterei
  5. Tra quel cumulo di vecchie botti mezze rotte, ne trovate una più piccola, contenente pepite d'oro ed un corposo plico di lettere. Dietro le assi di legno, invece, vi è un passaggio. Notate che le assi sono tutte piegate, rotte o incrinate. Proprio come se qualcosa, passando, le avesse colpite con grande forza.
  6. Il chierico apre la strada verso il corridoio buio. Pochi passi dopo, notate che la galleria inizia a farsi stretta e bassa, al punto che soltanto i nani riescono a passarci in piedi. Umani ed elfi sono costretti a gattonare per attraversarla. Tolta la luce emanata dalla torcia di Edmund, l'ambiente è buio ed umido. Sentite le pareti stringersi sulle vostre spalle e vi manca l'aria. Un rumore roboante si fa sempre più forte via via che proseguite. Infine arrivate in una zona più larga. Una stanza di forma vagamente quadrata con un soffitto molto basso: la parete alla vostra destra è coperta con assi di legno tenute su con barili e travi. Uno dei barili è rovesciato e il suo contenuto è a terra: si tratta di grosse pietre con scintillanti linee dorate. Dall'altra parte, alla vostra sinistra, c'è un altra apertura. Fortunatamente è più larga ed alta del tunnel appena percorso. Attorno a voi continua a sentirsi quel suono roboante e continuo.
  7. Gli attrezzi da minatore hanno un aspetto terribile: i manici di legno sono marci e le parti di ferro arrugginite. Sembra però che ne manchino alcuni: le rastrelliere hanno spazi vuoti e diversi attrezzi sono rotti e sparsi per terra, come se qualcuno li avesse disordinatamente gettati via... @Trincaduro
  8. I lupi si limitano a ringhiarvi contro, con fare minaccioso, per poi continuare il loro pasto. Il cadavere del Goblin è stato ormai spolpato per bene ed i lupi sgattaiolano fuori dalla grotta, sparendo in direzione del bosco. Guardando bene la grotta in cui vi trovate, notate che non si tratta di un tunnel di origine naturale, bensì artificiale poiché scavato con una certa meticolosità. Sembrerebbe opera di esperti e meticolosi minatori, probabilmente nani. Proseguendo lungo il tunnel, notate segni di abbandono. Sparsi a terra, soprattutto negli angoli, ci sono diversi logori e vecchi strumenti da minatore: pale, picconi, secchi. La stanza ha una forma rettangolare e sulla parete alla vostra destra c'è un apertura ad arco.
  9. Fortunatamente lo stormo di scuri pipistrelli non sembra scuotere i vostri nervi saldi. Con rinnovato vigore vi addentrate all'interno della grotta, guidati dalla torcia di Edmund che illumina il vostro cammino. Dopo circa 10 metri di percorso in lieve discesa, il corridoio si apre in un'altra grotta, quasi circolare, con quattro tunnel che si addentrano ancor più in profondità. Nel bel mezzo dell'antro due lupi sono intenti a straziare le carni di un Goblin...
  10. Il primo ad affacciarsi nell'oscuro antro è il chierico nano. La sua torcia illumina l'ingresso, accompagnato da uno strano rumore che si fa via via più vicino. Qualcosa si sta avvicinando a voi a gran velocità, uno stormo oscuro i cui stridii riecheggiano per il cunicolo e vi si scaglia contro, cogliendovi alla sprovvista. Un nugolo di neri pipistrelli esce fischiando dalla grotta e per poco non vi investe, poi si disperde tra i rami degli alberi lontani.
  11. "Buon viaggio, amici miei. Possano le vostre torce illuminarvi fino all'alba". Con un cenno della mano, Mastro Gandolfo vi saluta in lontananza. Dopodiché torna ai suoi doveri. Vi avviate lungo un sentiero che diventa a tratti tortuoso. Il vostro cammino, fortunatamente, procede in tutta sicurezza. Ad un certo punto, vi trovate ad un altezza tale dalla quale è possibile vedere in lontananza la Palude Silenziosa. Oscuro luogo di cui vi ha parlato Gandolfo. Proseguendo più in alto, vi ritrovate finalmente sulla soglia di una grotta oscura, semi-nascosta da una coltre di nebbia. Si trova su un rilievo non molto alto, brullo e roccioso. Tutta l'entrata è circondata da un bassorilievo, scolpito nella pietra, che raffigura la testa di un drago dalle fauci spalancate. Riconoscete subito che quella grotta corrisponde a quella illustratavi dal vecchio. A terra, davanti all'entrata, sono sparse diverse ossa e teschi umani. Complici le grigie nubi che coprono il sole e la nebbia che si infittisce sempre più, non riuscite a scorgere nulla al di fuori di quella grotta buia ma dall'interno giunge un odore di morte e putrefazione. Rumori strani e improvvisi rimbombano creando un'eco che li rende confusi e indecifrabili...
  12. Il grasso maiale, spaventato dal ghigno famelico del pirata, si lancia in una fuga sfrenata. "Ooooooh no!!! Lord Panciotto!! Lord Panciottoooooooooo!!!!!!!! Ma perché mi ci scappa sempre???" Urla imbufalito il buon Fiorenzo. "E comunque Lord Panciotto non era compreso nelle robe da darvi!" Sbuffa girandosi verso voi avventurieri, con il forcone sollevato. "Via via, buon Fiorenzo. Non arrabbiarti di primo mattino e sii gentile con i nostri ospiti. Lord Panciotto fugge sempre, lo sappiamo. Lo troverai come al solito a grufolare attorno i campi di Donna Agata. Vai pure a cercarlo e nel frattempo grazie ancora per il tuo prezioso aiuto". Riconoscete subito il vecchio Gandolfo, che dopo aver tranquillizzato il contadinotto vi si avvicina con il suo solito sorriso gioviale. "Spero abbiate riposato a sufficienza. Dovete scusare il buon Fiorenzo, da quando ha avvistato i non morti, in quella famigerata notte ,ha anche iniziato a perdere i suoi modi pacifici" Mastro Gandolfo reca con sé un piccolo sacchetto di seta raffinata, chiuso da un filo argentato. Vi si avvicina parlando sottovoce. "Questo è un piccolo regalo da parte mia. Qui nel villaggio tutto ciò che è legato alla magia viene mal visto, ma ho ritenuto opportuno procurarmi queste quando sono andato a chiedere aiuto a Città del Grifone" Sfilando delicatamente il cordino, l'anziano leader apre il sacchetto dentro al quale quattro boccette di vetro risplendono alla luce del sole. Ognuna di esse contiene un luminescente liquido rosso. "Pozioni curative. Mi auguro non ne avrete mai bisogno".
  13. Nonostante la pessima qualità della locanda in cui vi trovate, dopo una cena a base di vitello condito con verdure del luogo e una dormita nelle camere affittate da Mastro Gandolfo, vi risvegliate riposati a dovere. Con le prime luci dell'alba, una voce vi sveglia da fuori. "Ueeilaaa!! Ueeeila!! Mi manda il Gandolfo. Son qui che c'ho la roba che vi serve per far quelle robe lì in giro. Sì, insomma...quella roba là della grotta, ecco." Scendendo, noterete un ragazzone coi denti storti e i vestiti lerci. In mano regge un forcone ed un maiale bello grasso. "Buongiorno. Sono il Fiorenzo. Che però mi si chiama il Buon Fiorenzo, ma non è che son buono da mangiare eh. Lord Panciotto invece sì" Esclama mostrandovi il maiale. "Questo furbone mi ci è scappato dal recinto ma ora l'ho ciappato in tempo. Comunque qui c'ho lo zaino con la roba del Gandolfo che mi ci ha detto che vi serviva." Posa per terra forcone e maialotto per mostrarvi un grosso zaino. "Non è che son riuscito a raccogliere tipo quelle robe là che c'hanno i cavalieri lì della Baronessa, ma son cose utili che c'abbiamo noi di qua per fare i lavori. Alòra..." Chinandosi, tira fuori diversi oggetti da mostrarvi: Tre torce, una corda di canapa da una ventina di metri, un piccone, due rampini e tre razioni di cibo. "Queste robe qui..." Dice Fiorenzo, indicando le razioni inscatolate "...le ha fatte la mia mamma, quella santa donna. C'è della carne di porcello essicata, noci e del formaggio. Con una di quelle siete a posto per una giornata intera". Dopodiché vi osserva, con in il suo sguardo inebetito. Non ha mai visto avventurieri in vita sua dopotutto... "Ah... Ma il Mastro Gandolfo è già 'rivato??"
  14. Mastro Gandolfo annuisce ascoltando le parole del chierico. "Certamente, Fratello Edmund. Non abbiamo molto da offrirvi ma il buon Fiorenzo, di cui vi parlavo pocanzi, si era già offerto volontario per procurarvi strumenti utili per la vostra missione. Domattina all'alba vi verrà a cercare qui, davanti alla Zappa sui Piedi." Si alza in piedi e stringe con forza le sue mani ad ognuno di voi. Gli occhi sono lucidi, forse dal sidro o forse dalla commozione. "Non sapete che speranza regalate a questo povero anziano e tutta la sua gente. Grazie per non avermi preso per pazzo e per combattere una battaglia che non è nemmeno vostra. Che il Signore della Luce illumini il vostro sentiero, amici miei". Ed ora, se volete scusarmi..." Esclama alzandosi. "La mia schiena ammacca necessita un comodo letto. Vi auguro una serena notte ed un buon riposo. Temo proprio che ne avrete bisogno... A domattina dunque"
  15. Mentre il gruppo dialoga con Mastro Gandolfo, il Piccolo Tonio si gratta il testone cercando di capire cosa abbia di più simile al Rum. Pochi secondi e si ripresenta al tavolo con un vassoio carico di bicchieri lerci, contenenti rispettivamente: sidro, sidro, sidro e... SIDRO. Notando poi che il nano non ha intenzione di bere, fa spallucce, prende il suo bicchiere e se ne torna al bancone sorseggiandolo. Grazie al suddetto nano, però, Mastro Gandolfo pare rincuorarsi. Edmund gli parla con tono molto rassicurante ed in più fa riferimento al Signore della Luce. Il vecchio uomo di fede decide di dargli ascolto, prende fiato e lo guarda dritto negli occhi: "Mio buon chierico, è proprio delle tenebre che devo parlarvi." Tira giù una golata di sidro e inizia a parlare con circospezione. "Non è di semplici briganti o sudici goblin che dobbiamo liberarci. Sono passate alcune settimane da quando Fiorenzo, un giovane bracciante, è corso in paese in preda al terrore. Disse di aver visto i morti" Vi guarda preoccupato. "Vi prego, non prendetemi anche voi per pazzo come quei dannati della Città del Grifone... senza offesa, cara." Accenna ad @Ermione. "Persino noi non abbiamo creduto a Fiorenzo. Poi però gli episodi hanno iniziato a susseguirsi quasi tutte le notti. Avvistamenti, persone terrorizzate, animali divorati vivi nella notte. A volte la mattina trovavamo del sudiciume viscido per terra. Tracce che arrivavano dalla Palude Silenziose e dirette verso le montagne. Non è superstizione, ve lo posso giurare. C'è qualcosa tra le montagne, amici miei. Qualcosa di oscuro che richiama i morti." Notate che ha gli occhi lucidi, mentre la sua voce si strozza. "Ho avuto io stesso la prova che quanto stava accadendo al villaggio era vero. Vedete, mio figlio purtroppo è venuto a mancare alcuni anni fa. La sua tomba ora è vuota, con la terra smossa e coperta di quel viscido liquame di cui vi parlavo. Non c'era più nemmeno il ciondolo di famiglia, con cui gli avevamo dato degna sepoltura." Sbatte un pugno sul tavolo ora, con molta rabbia. "Io credo sia la stregoneria di qualche bastardo sacerdote del Dio della Morte. La prego, fratello Edmund. Almeno lei mi deve credere!!" Dopodiché estrae una sacca ricolma di monete d'oro. "Vi anticipo 10 fiorini a testa. Il resto a lavoro compiuto. Se davvero è un necromante, quello con cui abbiamo a che fare, sono sicuro che al Tempio del Dio della Luce sapranno ricompensarvi come si deve per la sua testa." Vi lascia anche un pezzo di carta, con delle indicazioni. "Questo è il sentiero che dovrete seguire. Sono più che sicuro che chiunque sia, si nasconda nell'unica grotta delle vicinanze. Ed ora bevete e mangiate con me, miei avventurieri. Questa sera siete miei ospiti, ma domani partirete alle prime luci dell'alba. Un brindisi!"
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