Tom Po
Poche e concise parole.
Appoggiai una mano sulla spalla di Tonum ..certamente verrò.. amico mio. Un gesto forse un pò impacciato, non ero abituato a quegli usi umani, ma mi pareva di aver capito che per loro volesse significare qualcosa del tipo "mi fido di te e ti sono vicino".
..e forse tenni troppo quella posizione.
Ero abituato ad inchinarmi per lunghi secondi per dimostrare il mio rispetto, la mia fiducia.. e così feci scorrere tutto il tempo che ritenevo "giusto" con la mano appoggiata sulla spalla del chierico.
Vidi però che alcuni incominciavano a guardarmi stranìti. Così capii che stavo, forse, esagerando.
Ritornai ad una posizione disinvolta, per quanto potessi dimostrare di esserlo, visto l'evidente imbarazzo nel quale mi ero tuffato. Il pregio di essere un felinide si vedeva anche in queste piccole cose a volte: l'essere ricoperto da peluria in viso camuffò l'arrossamento della mia vergogna.
Non badai a chi avevo attorno, non mi interessai particolarmente del drago che sembrava completamente focalizzato su altro, e non mi preoccupai minimamente di dare le spalle ai "regnanti".
Mi voltai verso coloro che furono nominati da Tonum e porsi un inchino verso ognuno di loro ..sarà un piacere, ora che ho coscienza di voi, viaggiare nuovamente assieme.
Se qualcuno fosse stato così attento al mio inchinarmi, avrebbe notato che nei confronti di Celeste - ultima persona alla quale porsi i miei omaggi - mi prodigai in un inchino diverso rispetto a quello che usai per gli altri: portai una mano al petto, strinsi il pugno e poi rilassai il braccio riportandolo adeso al corpo.
Infine guardai di nuovo Tonum, per dimostrargli che non avevo dimenticato ciò che mi aveva detto durante la sua visita alla SACRA SCUOLA DI NANDO.