Credo che Elvis non abbia fatto nulla di che se non essere ciò che il tempo voleva che fosse
Credo inoltre che chi ha "rotto" gli argini non possa essere stato scoperto nel periodo di rottura. Piuttosto invece si riconosce postumo, con l'evoluzione della cultura e la caduta dei preconcetti legati a quel particolare periodo storico.
Nel secondo dopoguerra (dal primo voglio astenermi) e a partire da esso, c'è stata una velocizzazione di ciò che ho scritto prima, con la conseguenza che bastano ormai qualche decina d'anni per definire qualcuno come "artista di rottura".
Ciò può essere vero ma è anche forzato nei termini di definizione per svariati motivi, tipo la mancanza di testimonianze dirette che ai giorni nostri invece abbiamo con le varie interviste e registrazioni.
I Pink Floyd li considero di rottura, ma anche no. Il "flow" di quel tempo era quello, hanno preso tutto ciò che potevano "calarsi" e han fatto della psichedelìa un'arte sonora. C'è però da dire che sono stati i precursori più conosciuti dai quali in tantissimi hanno preso spunto, quindi tornando al "ma anche no" direi che sono sì di rottura perchè effettivamente maestri summi di una particolare branca musicale ma anche in sincrono con l'evoluzione dei tempi
Non so se sono riuscito a spiegarmi, la mia analisi sugli elementi di "rottura" è un'analisi che lega a doppio filo l'artista e la cultura del tempo nel quale è vissuto l'artista stesso