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Guorrilla

Circolo degli Antichi
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  1. Abrax Heavenmute

    Tiefling Faultspawn, Gunslinger Archetype:Pistolero (o di porphyra, devo ancora decidere)

    Alignment: C/G

    Spoiler

    "Sei un errore, un difetto, un fallimento..." queste parole dette in abissale erano l'unica cosa che Abrax Heavenmute si ricordava dei suoi primissimi anni. Poi un giorno c'era stata quella luce, che lo aveva circondato e illuminato, e da lì era iniziata la sua nuova vita. La chierica Miram lo aveva cresciuto nell'orfanotrofio del tempio, vicino ma nascosto agli altri bambini, che spesso osservava triste, non visto. Il nome gliel'aveva dato lei, perché si diceva che il giorno che lo avevano trovato nel tempio avesse regnato un silenzio innaturale, di pace, di perdono.
    Mentre cresceva, Abrax vedeva gli altri bambini, ormai ragazzi, andare per la loro strada, mentre lui rimaneva lì, spesso da solo. Non era depresso, Madre Miram si prendeva cura di lui e lo trattava come un figlio, ma non era neanche felice; sentiva che gli mancava qualcosa, che aveva un vuoto da riempire.
    I giorni scorrevano quieti nel tempio, finché una notte, mentre la pioggia martellava incessante l'edificio e i tuoni rombavano nel buio, Abrax udì bussare al portone. Non sapeva cosa fare, non avrebbe dovuto farsi vedere, Miram glielo diceva sempre, anche se lui non capiva perché. Miram diceva sempre però anche di aiutare il prossimo, e qualche povero viaggiatore poteva star morendo sotto quella pioggia che spezzava i rami degli alberi. Lentamente, timoroso, Abrax si avvicinò al portone, e dopo un'attimo di esitazione lo aprì. Un alto uomo, dalla carnagione bianchissima e la faccia rugosa, gli si parò davanti, e appena lo vide sfoderò un malevolo sorriso sdentato prima di dire con una voce troppo melliflua per la sua età "Ti nascondevi qui allora piccolo b*****do, eh? Finalmente ti ho trovato dopo tanti anni" Abrax indietreggiò terrorizzato "Avanti, vieni con me" continuò il vecchio spalancando la bocca in modo innaturale e allungando il braccio.
    All'improvviso un boato esplose da dietro il vecchio e il suo emisfero destro si spappolò, lasciando pezzi di cervello sul pavimento. Accasciandosi, il vecchio rivelò Madre Miram, che giaceva in piedi dietro di lui tremante, con una faccia terrorizzata e una vecchia pistola fumante stretta tra le mani.
    Abrax era immobile, inorridito e spaventato, e quasi non si accorse di Miram che si avvicinava e lo stringeva tra le braccia
    "Scappa Abrax, qui non sei più al sicuro! Nasconditi nei boschi e sopravvivi" Le parole colpirono il giovane come un martello "Vai, ora! VA.." la frase della Madre si interruppe a metà mentre un fiotto di sangue le usciva dalla bocca e un fiore cremisi le si stava formando sulla tonaca; da dietro una figura nera si stava rialzando, con la mano ancora crepitante di energia tesa in avanti verso Miram
    "ABRAX, FIGLIO MIO, VIENI A ME" queste parole in abissale uscirono dalla bocca dell'involucro nero lercio di sangue.
    Sentire di nuovo quella lingua terrorizzò il Tiefling oltre ogni misura, che iniziò rapido a correre verso le cantine del tempio, per poi uscire attraverso un passaggio che solo lui conosceva.
    Continuò a correre, anche una volta giunto fuori non si fermò, continuò a correre e a correre sotto la pioggia, finché scivolò nel fango prima di cadere in un fiume. Mentre cadeva vide che la sua coda stringeva ancora la pistola che impugnava Miram, e quella fu l'ultima immagine che vide prima dello scontro con le rapide acque che gli fece perdere conoscenza.

    Si risvegliò in una prigione, e ormai attende lì da più di 2 settimane l'arrivo di un chierico che le guardie hanno chiamato dalla più vicina città.

     

    (Praticamente dei cittadini lo hanno trovato in riva al fiume svenuto e essendo un Tiefling lo hanno messo in prigione in attesa di un chierico che possa scacciarmi (mi hanno scambiAto pEr un demone) che deve arrivare dalla città più vicina)

     

  2. Io prenderei ispirazione da Tower of God, un manga che mi sta piacendo molto

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Tower_of_God

    Cosa tenere: la suddivisione crescente (che si può applicare anche ai pianeti: da pianeta 1 devi passare per forza da pianeta 2 per arrivare a pianeta 3), il sistema a prove/bossfight per passare allo sezione successiva

    Cosa non tenere:

    Lo shinsoo e tutta la famiglia reale e le 10 famiglie nobili

  3. 1)no

    2)ho giocato a Magic per 5 anni, ma all'epoca non erano ancora usciti i planeswalkers e sono usciti il mio ultimo anno di gioco, quindi forse qualcosa mi risulta familiare ma non ho questa gran conoscenza. Comunque ho un amico che ne sa molto quindi posso imparare in poco tempo nel caso

    4)anche per me indifferente, anche se non ho ancora provato una investigativa vera e propria

  4. Sono interessato anch'io, posto una bozza di bg

    Nome: Kerogash Miriortesar

    Razza: Draconide

    Classe: Paladino 

    Allineamento: Legale Neutrale

    Spoiler

    Il primo suo ricordo era la valle, di un verde smeraldino che rifletteva la luce del sole sulle sue piccole mani facendo scintillare le scaglie dorate, ancora piccole e lucide, intonse; il Fato non aveva ancora lasciato le sue cicatrici su quel bambino appena venuto al mondo.
    Crescendo non aveva mai smesso di amare quella valle, in cui il suo clan viveva pacifico, trascorrendo le giornate all'ombra delle bianche montagne che alle spalle del villaggio sussurravano nel vento parole di amore dal loro antenato Miriorunas, il Grande Drago d'Oro che dimorava, dimora e sempre avrebbe dimorato in quei luoghi.
    Le nuvole scorrevano veloci, la luna e il sole si rincorrevano sempre più rapidamente fino a un altro ricordo.


    BAM!
    Sollevando il maglio dall'incudine, Kerogash rimirò lo scudo che stava forgiando e soddisfatto guardò fuori dalla finestra, osservando il fiume che scorreva placido verso la pianura; chiuse gli occhi e sospirò soddisfatto.

    Il suo ultimo ricordo.

    O almeno così Kerogash avrebbe voluto: un boato lo prese di sorpresa, seguito da un ruggito assordante. Subito si girò verso la direzione del rumore: le montagne sembrava piangessero facendo cadere massi e ghiaccio dalla loro cima, e qualcosa di enorme stava precipitando verso il villaggio, in un turbinio di porpora e oro. Si avvicinava sempre di più, e all'improvviso riconobbe Miriorunas, il drago, che si stava dilaniando da solo, strappandosi le ali a morsi spargendo sangue nel cielo. Il rumore era sempre più forte, e Kerogash istintivamente mise mano allo scudo di fianco a lui per proteggersi. Poi il buio.

    Un urlo di dolore lo svegliò; non vedeva ancora nulla, ma sentiva di essere vivo, mentre il dolore iniziava a farsi strada nel suo corpo. Con le ultime forze che gli rimanevano spinse le braccia verso l'alto e la luce rossastra del tramonto lo accolse di nuovo nel mondo. Quando alzò la testa, non realizzò subito il villaggio distrutto, i corpi sotto le macerie, il cadavere di Miriorunas su cui ormai le mosche banchettavano. Vide soltanto due dei suoi fratelli che stavano uno davanti all'altro, uniti da due spade con cui si erano infilzati a vicenda, mentre il loro sangue formava una pozza a terra.
    Quando videro Kerogash lo guardarono con occhi sbarrati, e pronunciarono con voce terrorizzata solo queste parole "Loro stanno arrivando" prima di accasciarsi a terra.
    Questo divenne il suo primo ricordo, che poi lo portò a giurare di trovare coloro di cui i suoi fratelli parlavano per vendicarsi.

    "Ciò che era non è più e mai più sarà. Ciò che rimane lo dedico alla Vendetta", giuramento di Kerogash Miriortesar al momento di diventare un paladino di Hoar

     

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