Terence E. Buell
Una volta rimessa l'attrezzatura nell'apposita borsa, il dottore seguì un po' distrattamente la conversazione dei suoi compagni di spedizione. Quel luogo era così imponente, monumentale e singolare nell'aspetto, che il dottore si chiedeva come dovesse presentarsi ai tempi del suo splendore, come dovessero apparire i luoghi circostanti. La foresta aveva voracemente inghiottito ogni cosa.
Udì comunque il caro Ludwig discutere con Lockly sul come passare la notte. Chiaramente ognuno di noi voleva evitare di doversi ritrovare a faccia a faccia con, o con i piedi dentro, una nebbia carnivora. L'immagine, e poi i suoni, della triste sorte di quel roditore gli balzarono alla memoria. Come aveva reagito Morgan?
Il dottore non sapeva neanche perché se lo stesse chiedendo, era d'accordo con la proposta di fare un giro, ma continuava a essere distratto. Per qualche attimo guardò verso Jeremy.
Quindi si sbrigò, come suggerito da Lockly.
"Caro Ludwig, lo dico un po' tardi, ma condivido le tue scelte! Anche se a guardarsi intorno, mi sembra che non ci siano altro che posti inospitali..." disse, per poi scacciare delle zanzare.
"Questa dev'essere la città perduta delle zanzare, accidenti! Ha ha."
E quella nebbia non mi piace affatto!
Finalmente la nostra guida trovò un luogo per fermarsi. Posati i propri averi, Terence si avvicinò di pochi passi alla statua, squadrandola. L'avrebbe fotografata l'indomani, con una luce migliore. Volse quindi lo sguardo verso la città sul lago, mentre altri si apprestavano a preparare l'accampamento.
Master