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dnd 3e [Alonewolf87] Ritorno al Tempio del Male Elementale (parte 4)
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Discussioni in Ritorno al Tempio del Male Elementale
Caelern "Questa non ci voleva... Ora però due di loro sono usciti allo scoperto... Mi chiedo però dove sia l'aboleth..." penso mentre sto per iniziare un'orazione tesa a far ardere le fiamme del coraggio nel nostro cuore attingendo all'ultimo barlume di potere che ancora alberga nel distintivo che al collo per infonderla di ulteriore forza. Il fatto che il mio equipaggiamento sia diventato rovente sicuramente non mi aiuta, ma mi dà la giusta ispirazione per supportare i miei compagni mentre continuo a tenermi lontano dalla mischia. Prima di cominciarla, mi perdo in uno spassionato commento dicendo cripiticamente "Così siete in tre o forse... Fate attenzione ai numeri!" più come monito per i miei compagni che per i miei nemici. Poi mi schiarisco la gola e inizio l'orazione "Avete evocato contro di noi la forza della fiamma, ma noi siamo mossi da una fiamma più grande che nasce dal nostro cuore... Una fiamma che soffocherà la vostra!" DM Tutti -
pathfinder [Alonewolf87] Uccisori di Giganti - Gruppo 2 - Parte 2
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Discussioni in Uccisori di Giganti
Tariam Lave Quando Thord ci dice di cominciare a muoverci annuisco senza battere ciglio pronto per mettermi in marcia e rimanendo in allerta per evitare eventuali pericoli. Faccio un unico commento "Ora dobbiamo essere molto cauti... Presto cominceranno ad insospettirsi del fatto che il gruppo inviato a caccia non sia ancora tornato e questo finirà irrimediabilmente per metterli in allerta, anche perché si trattava di un gruppo numeroso..." -
pathfinder [TdG]Hell's Rebels
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Discussioni in Hell's Rebels - Ovvero contro le forze infernali del Cheliax
Deckard vi dice che, dato lo stato attuale della struttura che pare essersi assestata dopo i crolli notturni, dovreste ora poterla esplorare in sicurezza senza dovervi preoccupare che il soffitto del negozio vi crolli in testa. Provvedete dunque a spostare gli scaffali che avevate utilizzato per coprire la porta avendo premura di rimuovere quelle macerie che vi intralciano nel compito e finalmente ecco la porta che avevate individuato ieri di nuovo dinanzi ai vostri occhi. Con cautela vi avvicinate alla stessa e provate a spingerla per vedere se la stessa è chiusa. Inizialmente sembra che la stessa non voglia spostarsi, ma esercitando un minimo di forza comincia a poco a poco a spalancarsi e vedete che il motivo per cui era difficoltoso spingerla è che dietro di essa si era formato un piccolo accumulo di macerie che la ostruiva, ma comunque non tanto grande da costituire un pericolo, di cui alcune rotolano placidamente fuori dall'apertura che avete creato senza però rappresentare un rischio. Con la porta che si apre via via verso sinistra, notate che la stanza oltre la stessa non sembra presentare iiluminazione artificiale o magica, ma nonostante questo non è buia poiché vedete la luce del sole mattutino che filtra al suo interno attraverso le molte crepe nel soffitto. Da quanto progressivamente riuscite a vedere, vi fate l'idea che la stanza possa essere un retrobottega nel quale sul lato destro vedete un armadio in parte pendente poiché dietro lo stesso è presente una porzione del soffitto che lo ha fatto sbilanciare con un'altra sezione del soffitto che gli è caduta dinanzi impedendogli però di sbilanciarsi del tutto, vicino al lato destro vi sembra di intravedere quella che ricorda una scrivania in parte ricoperta da detriti con dietro una sedia spaccata e a terra tra la confusione di macerie intravedete quelle che sono chiaramente delle scope. Accanto all'armadio è presente anche uno scaffale integro con sopra quelle che Deckard vi dice essere delle corde di ricambio per strumenti a corda. Ad un certo punto la porta si ferma, come se ci fosse qualcosa di pesante dietro la stessa a impedirle di spalancarsi ancora, il che vi impedisce di vedere ciò che c'è sul lato sinistro se non accedendo alla stanza o comunque facendo capolino attraverso l'apertura che avete creato. L'apertura non sembra permettere un passaggio perfettamente agevole ad una creatura della vostra taglia nell'immediato, ma non è neanche troppo ridotta da impedirvi del tutto di passare e con un piccolo sforzo dovreste riuscire a passare attraverso la stessa senza problemi -
pathfinder Isger in fiamme 2.0 - TDG
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Slamurai2 in Discussioni in Isger in Fiamme - Pathfinder 2.0!
Sileyi Liavi La scena che si verifica davanti ai miei occhi mi fa diventare rosso dalla rabbia. L'unica cosa che mi trattiene dall'estrarre l'arco e scoccare una freccia a bruciapelo contro una delle guardie è che rieschierei di mettere il loro prigioniero ancor più nei guai. "Sicuramente discutere con le "guardie"" "Se così vogliamo chiamare questi aguzzini" e sputo a terra "Non sarebbe una buona idea, ma di certo non possiamo lasciarlo nei guai... Forse è stato rude, ma non possiamo lasciarlo così... Quanto si sta verificando dinanzi ai nostri occhi è disgustoso..." "Pensa Sileyi pensa... Il Cheliax ha un sistema legale molto intricato ma al tempo stesso pieno di falle che lasciano ampio margine di manovra... Forse ne conosci una che può tirarlo fuori dai guai e che impedisca alle guardie di iniziare una rappresaglia..." DM -
Il Terrore e la Speranza - Parte III - Capitolo 3
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di dalamar78 in Discussioni in Il Terrore e la Speranza
Baegorn "Da questo punto di vista sicuramente convengo con te, Zaccaria... Qualunque cosa facciamo, se non sarà d'impatto, rischierà di rendere la sorveglienza decisamente più stretta per eventuali incursioni successive... Io purtroppo non sono agile come voi e rischierei solamente di farvi scoprire però forse posso fare qualcosa per il vostro odore, sempre ammesso che per voi non sia un problema aspettare una decina di minuti! Potrei provare ad inviare uno spirito in cerca di incanti utili che possano eventualmente coprire il vostro odore... Chissà che non mi porti qualcosa di interessante... Se a voi sta bene, posso tentare e poi, in base a ciò che eventualmente mi porterà lo spirito, ammesso che mi porti qualcosa, potremmo vedere come agire... Lasciatemi pensare un attimo..." DM -
dnd 3e Nuove Reclute
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Discussioni in La Pietra Eretta - Nuove Reclute
Ameriel Loral "Se pensate che affrontarli tra le spire della luce del sole può essere un vantaggio, allora forse sarebbe meglio andargli incontro, anche se dovremo farlo con molta accortezza nonostante l'eventuale vantaggio dovuto alla luce poiché il gruppo è decisamente numeroso... In fondo saremmo sì in vantaggio, ma loro sono comunque molti... Certo, affrontarli ora che siamo all'aperto è meglio, combattere tra gallerie che molto probabilmente sono ristrette e che loro conoscono sicuramente meglio di noi abitandole sarebbe una pessima mossa. In più rischiamo anche che se non ce ne occupiamo ora, beh, potremmo essere colti di sorpresa alle spalle quando torneraanno! Comunque avete detto derro, giusto? Datemi qualche istante per pensare..." DM -
Anche mentre siete all'avventura è facile preparare un pasto sontuoso con questi incantesimi. Articolo di J.R. Zambrano del 28 Dicembre 2018 Mangiare mentre si è all’avventura non è mai stato così semplice. Siete intrappolati centinaia di metri sottoterra in un complesso labirintico pieno di trappole, tesori e mostri? Non abbiate paura, questi cinque incantesimi vi aiuteranno a preparare un pasto sontuoso fatto in casa. Tutto ciò che serve è un po’ di acido, del calore e, beh, sapete il resto. Ogni cuoco sa che il successo di una ricetta dipende sia dal modo in cui si sta cucinando, che da ciò che si sta cucinando. E tutto ciò che dovete fare è padroneggiare quattro elementi per diventare maestri della cucina. Dunque buttate via quelle vecchie razioni che siete soliti divorare per soddisfare la vostra fame. Vi meritate qualcosa che valga più di 5 mo ogni dieci giorni; sì, è vero, contengono tutto ciò di cui avete bisogno per sopravvivere, ma siamo onesti, non vi state godendo davvero alcun sapore. Dopo tutto, siete degli avventurieri che sono in giro ad esplorare il mondo, scavando in profondità e avidamente in zone ricche di tesori ed incontri. Le vostre papille gustative non dovrebbero forse vivere la stessa esperienza? Non perdetevi un’avventura culinaria solamente perché il gruppo non vuole fermarsi per alcuni giorni. Siete in viaggio? Eccovi una comoda guida per utilizzare questi potenti incantesimi in modo da preparare qualche pasto magico! Palla di fuoco Iniziamo con un classico. Un classico che dovrebbe trovarsi nel repertorio dei trucchi di ogni gruppo di avventurieri (e se così non fosse, dovreste provare a procurarvene una pergamena oppure una bacchetta non appena vi sarà possibile). Si tratta di un modo rapido e facile per cucinare i vostri pasti, anche se è il caso che abbiate delle spezie a portata di mano per aiutare davvero ad esaltare il sapore. Si tratta di un forte calore che cucina in breve tempo, per cui vorrete sicuramente cercare di ottenere un’esplosione di sapore. Vi consigliamo di utilizzare un sacchetto dei condimenti come reagente e, per ottenere i migliori risultati, di lanciare Unto sul vostro bersaglio un turno prima, dopo di che fate lanciare le spezie ad un vostro compagno ed ecco fatto! 8d6 punti di sapori ben esaltati (o più, se potete lanciare incantesimi di alto livello)! Sfera infuocata Ovviamente agire in modo rapido e poco pulito non è sempre la strada migliore da seguire. Qualsiasi cuoco sa che il segreto che si cela dietro un sapore delizioso (e un chili perfetto) è tenere la fiamma bassa e lenta. Sfera Infuocata è bassa e lenta quanto basta, infliggendo solamente 2d6 punti di saporita bontà ogni round al misero costo di un semplice slot di 2° livello. Sia che stiate preparando del chili per una sola persona che uno stufato per deliziare tutto il vostro accampamento, Sfera Infuocata fa ciò di cui avete bisogno. Tutto ciò che richiede è un po’ di pazienza, concentrazione e abbastanza cumino per dare sapore. Colpo infuocato Qualsiasi bravo cuoco sa che bisogna cambiare l'approccio ogni tanto. E invocando una colonna di fuoco che cala rombando dall’alto dei cieli a fornire sia un elevato calore che un ardore radioso persistente, l’umile Colpo Infuocato è un modo fantastico per produrre un piatto dal gusto semplice e (letteralmente) divino. Consigliamo caldamente di provvedere a marinare oppure ad intenerire il cibo con una mazza pesante prima della cattura per ottenere i migliori risultati. Oppure se volete davvero qualcosa di esotico, perché non aggiungere prima al tutto un piccolo incantesimo di resistenza al fuoco e lasciare che i 4d6 punti di delizia radiosa provvedano a gran parte della cottura per un pasto che è davvero paradisiaco, ma che non brucerà il vostro palato. Tempesta di fuoco Per coloro tra voi che sono un po’ più ambiziosi, che vogliono provare a mangiare cibi che sono sia caldi che freddi, Tempesta di Fuoco è una manna. Non solo vi permette di cucinare perfettamente qualsiasi cosa troviate là fuori con un totale iniziale di 7d10 punti di sapore, potete anche assicurarvi che ad essere cucinato sia esattamente ciò di cui avete bisogno, questo perché questo fantastico strumento di cottura vi consente di scegliere cosa cuocere e cosa non cuocere. Esatto. Con Tempesta di Fuoco potete predisporre la carne e le verdure, e potete scegliere di non sfiammare affatto queste ultime. Volete una deliziosa e rinfrescante insalata servita insieme ad un pasto appena cucinato? Non c’è bisogno di separarle, semplicemente infliggete direttamente 7d10 punti di danno alla carne e lasciate indisturbati i vegetali. E con fino a 3 metri cubi, potete preparare un pasto degno di un re in brevissimo tempo! Barriera di lame Parliamo ora della preparazione. Siete avventurieri occupati. Non avete il tempo di preparare i pasti ogni volta, questo probabilmente è il motivo per il quale continuate a mangiare le razioni. Ma con Barriera di Lame c’è un turbinante campo di lame magiche che sono in grado di tagliare tutto. Preparano 6d10 punti di cibo ogni round e l’incantesimo dura 10 minuti, dunque non c’è alcun pasto di partenza troppo grande che non finirà per essere decisamente troppo piccolo nel momento in cui avrete finito. A prescindere dal fatto che abbiate bisogno di qualcosa a cubetti oppure in purea, questo incantesimo fa per voi. Freccia acida di Melf Talvolta, invece, non vorrete rovinare il cibo che state cucinando con il calore. In quei momenti avete bisogno che il sapore sia puro e intenso. Dunque perché non mostrare quanto sapete essere fantasiosi facendo un po’ di cucina in stile ceviche? Fate cuocere il cibo con l’acido. Questo è l’incantesimo perfetto da utilizzare quando combattete contro dei sahuagin o dei kuo-toa. Consigliamo di prendere del succo di limone, e di rintracciare un gruppo di Mind Flayer e i Chuul al loro servizio. La consistenza magari non vi piacerà troppo fin dall'inizio e si tratta sicuramente di un gusto acquisito, ma presto lo apprezzerete anche voi. Dunque fatevi una buona mangiata e non dimenticatevi di assicurarvi che il vostro cibo non abbia rigenerazione! Avete un consiglio di cucina da condividere? Ci siamo persi qualche incantesimo? Condividete i vostri migliori incontri culinari nei commenti! Link all’articolo originale: http://www.belloflostsouls.net/2018/12/dd-preparing-a-holiday-meal-on-an-adventure-is-easy-with-one-of-these-spells.html Visualizza articolo completo
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Articolo di J.R. Zambrano del 28 Dicembre 2018 Mangiare mentre si è all’avventura non è mai stato così semplice. Siete intrappolati centinaia di metri sottoterra in un complesso labirintico pieno di trappole, tesori e mostri? Non abbiate paura, questi cinque incantesimi vi aiuteranno a preparare un pasto sontuoso fatto in casa. Tutto ciò che serve è un po’ di acido, del calore e, beh, sapete il resto. Ogni cuoco sa che il successo di una ricetta dipende sia dal modo in cui si sta cucinando, che da ciò che si sta cucinando. E tutto ciò che dovete fare è padroneggiare quattro elementi per diventare maestri della cucina. Dunque buttate via quelle vecchie razioni che siete soliti divorare per soddisfare la vostra fame. Vi meritate qualcosa che valga più di 5 mo ogni dieci giorni; sì, è vero, contengono tutto ciò di cui avete bisogno per sopravvivere, ma siamo onesti, non vi state godendo davvero alcun sapore. Dopo tutto, siete degli avventurieri che sono in giro ad esplorare il mondo, scavando in profondità e avidamente in zone ricche di tesori ed incontri. Le vostre papille gustative non dovrebbero forse vivere la stessa esperienza? Non perdetevi un’avventura culinaria solamente perché il gruppo non vuole fermarsi per alcuni giorni. Siete in viaggio? Eccovi una comoda guida per utilizzare questi potenti incantesimi in modo da preparare qualche pasto magico! Palla di fuoco Iniziamo con un classico. Un classico che dovrebbe trovarsi nel repertorio dei trucchi di ogni gruppo di avventurieri (e se così non fosse, dovreste provare a procurarvene una pergamena oppure una bacchetta non appena vi sarà possibile). Si tratta di un modo rapido e facile per cucinare i vostri pasti, anche se è il caso che abbiate delle spezie a portata di mano per aiutare davvero ad esaltare il sapore. Si tratta di un forte calore che cucina in breve tempo, per cui vorrete sicuramente cercare di ottenere un’esplosione di sapore. Vi consigliamo di utilizzare un sacchetto dei condimenti come reagente e, per ottenere i migliori risultati, di lanciare Unto sul vostro bersaglio un turno prima, dopo di che fate lanciare le spezie ad un vostro compagno ed ecco fatto! 8d6 punti di sapori ben esaltati (o più, se potete lanciare incantesimi di alto livello)! Sfera infuocata Ovviamente agire in modo rapido e poco pulito non è sempre la strada migliore da seguire. Qualsiasi cuoco sa che il segreto che si cela dietro un sapore delizioso (e un chili perfetto) è tenere la fiamma bassa e lenta. Sfera Infuocata è bassa e lenta quanto basta, infliggendo solamente 2d6 punti di saporita bontà ogni round al misero costo di un semplice slot di 2° livello. Sia che stiate preparando del chili per una sola persona che uno stufato per deliziare tutto il vostro accampamento, Sfera Infuocata fa ciò di cui avete bisogno. Tutto ciò che richiede è un po’ di pazienza, concentrazione e abbastanza cumino per dare sapore. Colpo infuocato Qualsiasi bravo cuoco sa che bisogna cambiare l'approccio ogni tanto. E invocando una colonna di fuoco che cala rombando dall’alto dei cieli a fornire sia un elevato calore che un ardore radioso persistente, l’umile Colpo Infuocato è un modo fantastico per produrre un piatto dal gusto semplice e (letteralmente) divino. Consigliamo caldamente di provvedere a marinare oppure ad intenerire il cibo con una mazza pesante prima della cattura per ottenere i migliori risultati. Oppure se volete davvero qualcosa di esotico, perché non aggiungere prima al tutto un piccolo incantesimo di resistenza al fuoco e lasciare che i 4d6 punti di delizia radiosa provvedano a gran parte della cottura per un pasto che è davvero paradisiaco, ma che non brucerà il vostro palato. Tempesta di fuoco Per coloro tra voi che sono un po’ più ambiziosi, che vogliono provare a mangiare cibi che sono sia caldi che freddi, Tempesta di Fuoco è una manna. Non solo vi permette di cucinare perfettamente qualsiasi cosa troviate là fuori con un totale iniziale di 7d10 punti di sapore, potete anche assicurarvi che ad essere cucinato sia esattamente ciò di cui avete bisogno, questo perché questo fantastico strumento di cottura vi consente di scegliere cosa cuocere e cosa non cuocere. Esatto. Con Tempesta di Fuoco potete predisporre la carne e le verdure, e potete scegliere di non sfiammare affatto queste ultime. Volete una deliziosa e rinfrescante insalata servita insieme ad un pasto appena cucinato? Non c’è bisogno di separarle, semplicemente infliggete direttamente 7d10 punti di danno alla carne e lasciate indisturbati i vegetali. E con fino a 3 metri cubi, potete preparare un pasto degno di un re in brevissimo tempo! Barriera di lame Parliamo ora della preparazione. Siete avventurieri occupati. Non avete il tempo di preparare i pasti ogni volta, questo probabilmente è il motivo per il quale continuate a mangiare le razioni. Ma con Barriera di Lame c’è un turbinante campo di lame magiche che sono in grado di tagliare tutto. Preparano 6d10 punti di cibo ogni round e l’incantesimo dura 10 minuti, dunque non c’è alcun pasto di partenza troppo grande che non finirà per essere decisamente troppo piccolo nel momento in cui avrete finito. A prescindere dal fatto che abbiate bisogno di qualcosa a cubetti oppure in purea, questo incantesimo fa per voi. Freccia acida di Melf Talvolta, invece, non vorrete rovinare il cibo che state cucinando con il calore. In quei momenti avete bisogno che il sapore sia puro e intenso. Dunque perché non mostrare quanto sapete essere fantasiosi facendo un po’ di cucina in stile ceviche? Fate cuocere il cibo con l’acido. Questo è l’incantesimo perfetto da utilizzare quando combattete contro dei sahuagin o dei kuo-toa. Consigliamo di prendere del succo di limone, e di rintracciare un gruppo di Mind Flayer e i Chuul al loro servizio. La consistenza magari non vi piacerà troppo fin dall'inizio e si tratta sicuramente di un gusto acquisito, ma presto lo apprezzerete anche voi. Dunque fatevi una buona mangiata e non dimenticatevi di assicurarvi che il vostro cibo non abbia rigenerazione! Avete un consiglio di cucina da condividere? Ci siamo persi qualche incantesimo? Condividete i vostri migliori incontri culinari nei commenti! Link all’articolo originale: http://www.belloflostsouls.net/2018/12/dd-preparing-a-holiday-meal-on-an-adventure-is-easy-with-one-of-these-spells.html
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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 1)
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Winds of Chaos
Eike la cantastorie "Il clima tra i tre sembra decisamente scelto, il che è una buona cosa. E poi è bello vedere che il sacerdote abbia una vita anche fuori dal tempio." penso tra me e me osservando la scena che si svolge dinanzi ai miei occhi. Dopo che Will si presenta, provvedo a farlo anch'io dicendo "Io invece sono Eike un'artista itinerante versata nell'arte dei racconti e della musica affascinata dalla conoscenza e in virtù di quest'ultima cosa fedele di Verena in quanto custode del sapere e della sapienza.". Tuttavia, a differenza del templare oltre a mostrare cortesia solo nelle parole, lo faccio anche attraverso un inchino, sia per educazione che sincero rispetto nei confronti della figura al cui cospetto ora mi trovo essendo questi un ministrante del culto di Verena. Ascolto poi le parole del templare e aggiungo "Proprio in virtù di questo abbiamo scelto di recarci qui, in queste sacre sale, al cospetto dei ministranti di colei che sorregge la giustizia e la sapienza. La prima nella forma della bilancia, perché la vera giustizia non tende verso gli eccessi e ascolta e tutela equamente, la seconda nella forma della nottola il cui volo notturno conduce verso il sapere, perché la stessa è simbolo di sapienza, ed è proprio il sapere che orienta verso la giusta strada nelle azioni e nelle scelte. E noi ora ci appelliamo ad entrambi gli aspetti della dea: giustizia affinché si delibiri con lungimiranza ed equità, ma soprattutto sapienza perché solamente la sapienza può aprire nuove prospettive su ciò in relazione al quale stiamo indagando e guidare la nostra mano. Dal simbolo sull'altare suppongo che in queste sale si amministri maggiormente la giustizia ma è proprio in momenti come questi che abbiamo bisogno della nottola come stella guida verso cui orientarci seguendone il volo tra le altre stelle e ora noi abbiamo soprattutto bisogno di seguire la strada di Verena verso il sapere, questo perché la sua sapienza potrebbe illuminarci su alcune questioni che avvolgono il passato di questo mondo e su fenomeni astronomici che si sono verificati in passato." DM -
Il Terrore e la Speranza - Parte III - Capitolo 3
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di dalamar78 in Discussioni in Il Terrore e la Speranza
Baegorn "Qualora sceglieste di optare per la via furtiva, io vi sarei solamente d'intralcio, da cui mi terrei lontano per evitare di crearvi problemi durante l'operazione." -
Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Mystara Classic
Vel "Se qualcuno di voi se la sente di combattere, posso lasciargli il mio martello da guerra, anche perché in genere preferisco combattere con la lancia essendo l'arma cara a Diulanna. Comunque lasciate che dia uno sguardo alle vostre ferite per vedere quanto sono gravi." e mi avvicino al trio di prigionieri per eseguire un esame accurato delle loro ferite sulla base delle mie competenze mediche ed eventualmente prestare primo soccorso al meglio delle mie possibilità sapendo che però non ho molto materiale da utilizzare per essere d'aiuto. Mentre procedo con il mio esame clinico, mi rivolgo a quanti sono con me e chiedo "Qualcuno di voi ha del tessuto pulito che potrei utilizzare? Se sì, potrei farlo a brandelli e provvedere almeno a realizzare delle fasciature improvvisate...". Interrompo momentaneamente ciò che sto facendo solo quando viene fatta menzione della presenza di altri prigionieri "Se questo luogo fa da carcere anche ad altri, beh, certamente non possiamo lasciarli qui in balia di queste creature... Ciò sarebbe sintomatico di una forte crudeltà... Dovremmo provare a liberare anche loro." DM -
Tra abissi e cieli [TdG]
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Discussioni in Tra abissi e cieli
@Tutti Alla Cattedrale Cruciforme In giro per Nerosyan in compagnia di Boris e Kronug In giro per Nerosyan in compagnia di Gramon -
Strade 2.png
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Dall'album Mappe
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Biblioteca 2.png
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Dall'album Mappe
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Bastione 2.png
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Dall'album Mappe
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dnd 3e Nuove Reclute
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Discussioni in La Pietra Eretta - Nuove Reclute
Ameriel Loral "Non si tratta di una luce intensa quanto quella emessa dal sole durante le ore diurne. Si tratta di una luce simile a quella di una torcia. E no, non è spegnibile a comando, ma se mi date un oggetto molto piccolo, come la piastrina che mi è stata appena passata, la si può occultare facilmente anche tra le pieghe dei vestiti, in un fodero o in un qualunque cosa non lasci passare molto luce." Tenendo stretta nella mano destra la piastrina che mi è appena stata passata, con la sinistra prendo dalla mia borsa per le componenti del muschio luminescente che passo sulla piccola piastra in metallo. Poi lascio andare il muschio lasciandolo ricadere accanto alla stessa e traccio con l'indice della mano sinistra un simbolo che ricorda una piccola candela. A questi segni viene seguita la pronuncia delle seguenti parole, le quali vengono cantate quasi fossero una filostrocca "Luce del chiarore, luce dello splendore, avvolgi la piastra e con essa la strada!". Terminate le stesse, il muschio si consuma, il potere arcano finalmente catalizzato, e la piastrina metallica si avvolge di luce. "Purtroppo oltre questo non posso molto poiché non ho mai dovuto viaggiare nelle profondità della terra prima di adesso. Tuttavia, spero che un giorno mi capiti tra le mani anche qualcosa in grado di evocare una luce più potente e costante, soprattutto se con voi dovessi cominciare a viaggiare di frequente nel sottosuolo." DM -
dnd tutte le edizioni Ecco Come é Nato Drizz't do Urden
Nereas Silverflower ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
Il creatore del celebre personaggio Drizzt Do'Urden, R.A. Salvatore, ci parla di come è nato l'elfo oscuro che lo reso così famoso. Articolo di Morrus del 12 Dicembre 2018 Molte persone sono fan di Drizzt. Ho amato la trilogia de Il Buio Prodondo e Le Lande di Ghiaccio è stato una lettura divertente. L’autore R.A. Salvatore ha condiviso con noi questa “Storia dell’Origine di Drizzt”, che costituisce la prefazione a La Trilogia degli Elfi Scuri del 1998. La rappresentazione di Larry Elmore dalla copertina di Le Lande di Ghiaccio "Ecco per voi un piccolo dettaglio interessante… le persone mi chiedono sempre come sia nato Drizzt. Si tratta di un personaggio in una campagna di D&D che ho giocato? Si tratta di qualcuno che conosco? Beh, la risposta è sorprendente e, in un certo senso ritengo anche, divertente. Ci ripenso ora e mi meraviglio di come sia riuscito ad arrivare a questo punto, del perché la mia macchina abbia la scritta DRKELF come targa e del perché le persone continuano a chiedermi “Chi è il Dr. Kelf?” Ecco qui, direttamente dalla prefazione de La Trilogia degli Elfi Scuri, (prefazione che penso di aver scritto nel 1998 poco prima della pubblicazione di “La Lama Silente”), per la vostra gioia di lettori: Volevano Drizzt. Le persone alla TSR volevano Drizzt, i lettori de La Trilogia delle Terre Perdute volevano Drizzt e, beh, lasciate che sia onesto sulla cosa, lo volevo anch’io. Volevo scoprire da dove venisse e perché agiva in quel modo un pò folle, spesso allegro, ma comunque con un lato oscuro molto definito che era emerso durante i tre racconti della trilogia. So che sembra strano; stiamo parlando di un personaggio letterario, un personaggio che io stesso ho creato, e dunque il suo background non dovrebbe avere un’importanza minima, forse completamente irrilevante, e poter essere plasmabile in qualsiasi cosa io desiderassi? In una sola parola, no. Questo è un aspetto fondamentale dei personaggi letterari, in un qualche modo diventano reali. E non diventano solamente reali agli occhi delle persone che ne leggono le gesta, ma anche sorprendentemente pluridimensionali agli occhi dell’autore. Sono giunto ad amare o ad odiare, ad ammirare oppure a disprezzare, i personaggi che ho creato nei miei libri, e affinché ciò possa accadere, ciascuno di loro deve agire coerentemente all’interno della cornice del suo background e delle sue esperienze, a prescindere dal fatto che quel background compaia o meno nei libri. Dunque quando fui chiamato dai miei editori presso la TSR, poco dopo la pubblicazione di Le Lande di Fuoco, il terzo e ultimo racconto de La Trilogia delle Terre Perdute, nel tardo nel 1989 o agli inizi del 1990, e mi venne proposto di realizzare un’altra trilogia che questa volta dettagliasse il background di Drizzt Do’Urden, ne rimasi fortemente sorpreso. I libri avevano avuto abbastanza successo e dalle molte lettere che ricevevo e dalle tante persone con la quali parlavo quando firmavo i libri sapevo che, per qualche ragione, Drizzt si poneva sopra gli altri personaggi. All'epoca ricevevo in media dieci lettere a settimana dai lettori e almeno otto di quei dieci lettori sottolineavano il fatto che Drizzt fosse il loro personaggio preferito e mi chiedevano ripetutamente come fosse giunto dove si trovava e come fosse diventato ciò che era. Ovviamente, alla TSR avevano sentito gli stessi commenti. Dunque mi chiesero di realizzare una trilogia che fungesse da prequel e, poiché avevo tre figli da mantenere e avevo pianificato di lasciare il mio normale lavoro quello stesso anno (cosa che feci nel giugno del 1990), ma soprattutto perché io stesso ardevo dal desiderio di svelare il mistero celato dietro quel personaggio, accettai volentieri. Ovviamente sapevo come era nato Drizzt, dato che era avvenuto nel mio ufficio (quello del mio normale lavoro). E sapevo anche quando aveva visto la luce, ossia nel luglio del 1987, immediatamente dopo che la mia proposta di scrivere Le Lande di Ghiaccio era stata accettata e poco prima che io iniziassi effettivamente a scrivere il libro. Questo è sicuramente uno dei più bizzarri episodi della mia carriera di scrittore. Sapete, quando iniziai a scrivere la mia richiesta di proposta, i Fogotten Realms non erano nulla più che un prototipo e un singolo romanzo, ossia l’eccellente “Darkwalker on Moonshae” scritto da Doug Niles. Quando la TSR mi chiese di scrivere un libro sui Reami, mi inviarono tutto ciò che avevano a disposizione, che consisteva appunto di… “Darkwalker on Moonshae”. Dunque, iniziai a credere che le Isole Moonshae fossero i Forgotten Realms. Beh, le Moonshae non sono un luogo molto grande e una narrazione epica che si svolgesse in quella regione a quel tempo avrebbe dovuto almeno menzionare la storia e i personaggi nel meraviglioso libro di Doug. Entusiasmato dalla possibilità di poter lavorare con Doug Niles, ma non volendone sicuramente rubare i personaggi, giunsi ad un compromesso che avrebbe previsto di utilizzare Daryth dal libro di Doug per introdurre l’eroe del mio libro, ossia Wulfgar, figlio di Beornegar, delle tribù barbariche. Quando in seguito scoprii l’effettiva dimensione ed estensione dei Reami e mi venne detto che la TSR non voleva condividere i personaggi (come avevano fatto con Dragonlance), fui davvero sollevato e ciò fu la fine della cosa, almeno per un certo periodo. Perché poi la proposta venne accettata e in quella chiamata al telefono, durante la quale Mary Kirchoff mi disse che avrei scritto il secondo romanzo sui Forgotten Realms, mi venne ricordato che, ora che avevamo ambientato il libro a miglia di distanza dal luogo dove si svolgevano gli eventi di quello di Doug, avevo bisogno di un nuovo compagno per Wulfgar. Le assicurai che mi sarei occupato della cosa e sarei pervenuto a qualcosa la settimana successiva. Rispose “No, Bob”, parole che mi sembra di sentire troppo spesso dai miei editori. “Non capisci. Sto per partecipare ad una riunione per far approvare questa proposta proprio ora. Ho bisogno di un compagno.” Sulla base della mia ingenuità (stupidità) dovuta al fatto che non fossi mai stato parte del mondo editoriale, risposi “Ora?” Lei abbastanza autocompiaciuta rispose “Proprio ora.” E fu allora che accadde. Non so come, non so perché. Risposi semplicemente “Un drow.” Poi iniziò una pausa seguita da una risposta dal tono leggermente esitante “Un elfo oscuro?” Risposi dicendo “Sì” diventando più fiducioso mentre il personaggio cominciava ad avere una forma più definita nella mia mente. “Un drow ranger.” La pausa questa volta si rivelò più lunga, poi, in un tremolante sussurro, probabilmente dovuto al dover andare a riferire ciò ai pezzi grossi visto l’andamento del suo tono, “Qual è il suo nome?” “Drizzt Do’Urden di D’aermon N’achezbaernon, Nona Casata di Menzoberranzan.” “Puoi fare lo spelling?” “Assolutamente no.” “Un drow ranger?” “Sì.” Chiese “Drizzit?”. La corressi (per la prima di 7.3 milioni di volte) dicendo “Drizzt,”. L’editrice sconvolto accettò dicendo “Okay”, probabilmente pensando che in seguito mi avrebbe fatto cambiare idea. Ma ovviamente non ci riuscì e, in verità, questa cosa è un testamento a Mary Kirchoff, lei permetteva al creativo che aveva assunto di creare ciò a cui aveva pensato e aspettava di vederne i risultati prima di troncare la cosa (il che non è mai accaduto). Dunque così nacque Drizzt. L’ho mai utilizzato nel corso di un’avventura? No. Esiste qualcuno sul quale l’ho basato? No. È semplicemente nato, inaspettatamente e con poco tempo per pensarci. Dopo tutto inizialmente si supponeva fosse solamente un personaggio di supporto, una creatura curiosa con un carattere particolare. Sapete, un po’ ciò che Robin è per Batman oppure ciò che Kato è per Green Hornet. Ovviamente le cose non andarono in quel modo. Il primo capitolo che scrissi per “Le Lande di Ghiaccio” vedeva Drizzt correre attraverso la tundra per poi subire l’imboscata di uno yeti. Tempo di essere arrivato a pagina 3 lo sapevo per certo. Drizzt era la star dello spettacolo. Dunque ero pronto per sedermi ed iniziare a scrivere il prequel, per narrare la storia di questo drow ranger e di come sia diventato il personaggio che abbiamo incontrato ne La Trilogia delle Lande di Ghiaccio. Volevo che fosse un qualcosa di diverso, qualcosa di più intenso e personale, ma, poiché amo descrivere l’azione, soprattutto le scene nelle quali si svolgono le battaglie, non volevo scrivere i libri nella sua prospettiva in prima persona. Dunque mi venne l’idea di quegli estratti che Drizzt scrive come anteprima di ogni sezione del libro e penso di aver ricevuto più lettere su questi che su qualsiasi altra cosa io abbia mai scritto messa assieme. Inoltre, e cosa abbastanza da aspettarsi, emersero alcune contraddizioni mentre la storia prequel di Drizzt iniziava a prendere forma. Come avesse acquisito la pantera, persino la sua età, come descritta ne Le Lande di Ghiaccio, non sembravano sposarsi bene alla realtà della sua precedente esistenza. Decisi di fare in modo che questi tre libri, La Trilogia degli Elfi Oscuri, non fossero totalmente influenzati da ciò che era accaduto prima, dunque se studiate la cosa attentamente, potrete vedere che alcuni dettagli minori sono cambiati nelle successive stampe di “Le Lande di Ghiaccio.” Suppongo che ciò sia appropriato poiché questa storia, che presto arriverà a contare undici libri, quattro storie brevi, e tanto altro, sembra avere una propria vita, sembra essere un qualcosa che cresce (e non sempre nelle direzioni alle quali avevo pensato) e che cambia. Pensavo fosse morta e sepolta, giunta al capolinea, e invece, respira ancora più forte che mai. Dunque talvolta eseguo dei ritocchi perché alla fine voglio che l’intera opera sia coerente e credibile (ovviamente nel contesto del genere fantasy). Forse in seguito, se faremo un analogo omnibus de La Trilogia delle Terre Perdute, aggiungerò dei nuovi estratti di Drizzt per dare una visione più profonda degli eventi legati a quel periodo della sua vita. A prescindere da tutto il resto, la semplice verità è che ho scritto questa storia per una ed una sola ragione: volevo raccontarla. Volevo che le persone la apprezzassero. Spero che per voi sia così. R.A.Salvatore Hahaha, "presto saranno undici libri..." Che fantastico viaggio che è stato. Grazie per aver camminato lungo questa strada insieme a me." Link all’articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?5891-Here-s-The-Drizzt-Do-Urden-Conception-Story Visualizza articolo completo -
dnd tutte le edizioni Ecco Come é Nato Drizz't do Urden
Nereas Silverflower ha inviato un articolo in Articoli
Articolo di Morrus del 12 Dicembre 2018 Molte persone sono fan di Drizzt. Ho amato la trilogia de Il Buio Prodondo e Le Lande di Ghiaccio è stato una lettura divertente. L’autore R.A. Salvatore ha condiviso con noi questa “Storia dell’Origine di Drizzt”, che costituisce la prefazione a La Trilogia degli Elfi Scuri del 1998. La rappresentazione di Larry Elmore dalla copertina di Le Lande di Ghiaccio "Ecco per voi un piccolo dettaglio interessante… le persone mi chiedono sempre come sia nato Drizzt. Si tratta di un personaggio in una campagna di D&D che ho giocato? Si tratta di qualcuno che conosco? Beh, la risposta è sorprendente e, in un certo senso ritengo anche, divertente. Ci ripenso ora e mi meraviglio di come sia riuscito ad arrivare a questo punto, del perché la mia macchina abbia la scritta DRKELF come targa e del perché le persone continuano a chiedermi “Chi è il Dr. Kelf?” Ecco qui, direttamente dalla prefazione de La Trilogia degli Elfi Scuri, (prefazione che penso di aver scritto nel 1998 poco prima della pubblicazione di “La Lama Silente”), per la vostra gioia di lettori: Volevano Drizzt. Le persone alla TSR volevano Drizzt, i lettori de La Trilogia delle Terre Perdute volevano Drizzt e, beh, lasciate che sia onesto sulla cosa, lo volevo anch’io. Volevo scoprire da dove venisse e perché agiva in quel modo un pò folle, spesso allegro, ma comunque con un lato oscuro molto definito che era emerso durante i tre racconti della trilogia. So che sembra strano; stiamo parlando di un personaggio letterario, un personaggio che io stesso ho creato, e dunque il suo background non dovrebbe avere un’importanza minima, forse completamente irrilevante, e poter essere plasmabile in qualsiasi cosa io desiderassi? In una sola parola, no. Questo è un aspetto fondamentale dei personaggi letterari, in un qualche modo diventano reali. E non diventano solamente reali agli occhi delle persone che ne leggono le gesta, ma anche sorprendentemente pluridimensionali agli occhi dell’autore. Sono giunto ad amare o ad odiare, ad ammirare oppure a disprezzare, i personaggi che ho creato nei miei libri, e affinché ciò possa accadere, ciascuno di loro deve agire coerentemente all’interno della cornice del suo background e delle sue esperienze, a prescindere dal fatto che quel background compaia o meno nei libri. Dunque quando fui chiamato dai miei editori presso la TSR, poco dopo la pubblicazione di Le Lande di Fuoco, il terzo e ultimo racconto de La Trilogia delle Terre Perdute, nel tardo nel 1989 o agli inizi del 1990, e mi venne proposto di realizzare un’altra trilogia che questa volta dettagliasse il background di Drizzt Do’Urden, ne rimasi fortemente sorpreso. I libri avevano avuto abbastanza successo e dalle molte lettere che ricevevo e dalle tante persone con la quali parlavo quando firmavo i libri sapevo che, per qualche ragione, Drizzt si poneva sopra gli altri personaggi. All'epoca ricevevo in media dieci lettere a settimana dai lettori e almeno otto di quei dieci lettori sottolineavano il fatto che Drizzt fosse il loro personaggio preferito e mi chiedevano ripetutamente come fosse giunto dove si trovava e come fosse diventato ciò che era. Ovviamente, alla TSR avevano sentito gli stessi commenti. Dunque mi chiesero di realizzare una trilogia che fungesse da prequel e, poiché avevo tre figli da mantenere e avevo pianificato di lasciare il mio normale lavoro quello stesso anno (cosa che feci nel giugno del 1990), ma soprattutto perché io stesso ardevo dal desiderio di svelare il mistero celato dietro quel personaggio, accettai volentieri. Ovviamente sapevo come era nato Drizzt, dato che era avvenuto nel mio ufficio (quello del mio normale lavoro). E sapevo anche quando aveva visto la luce, ossia nel luglio del 1987, immediatamente dopo che la mia proposta di scrivere Le Lande di Ghiaccio era stata accettata e poco prima che io iniziassi effettivamente a scrivere il libro. Questo è sicuramente uno dei più bizzarri episodi della mia carriera di scrittore. Sapete, quando iniziai a scrivere la mia richiesta di proposta, i Fogotten Realms non erano nulla più che un prototipo e un singolo romanzo, ossia l’eccellente “Darkwalker on Moonshae” scritto da Doug Niles. Quando la TSR mi chiese di scrivere un libro sui Reami, mi inviarono tutto ciò che avevano a disposizione, che consisteva appunto di… “Darkwalker on Moonshae”. Dunque, iniziai a credere che le Isole Moonshae fossero i Forgotten Realms. Beh, le Moonshae non sono un luogo molto grande e una narrazione epica che si svolgesse in quella regione a quel tempo avrebbe dovuto almeno menzionare la storia e i personaggi nel meraviglioso libro di Doug. Entusiasmato dalla possibilità di poter lavorare con Doug Niles, ma non volendone sicuramente rubare i personaggi, giunsi ad un compromesso che avrebbe previsto di utilizzare Daryth dal libro di Doug per introdurre l’eroe del mio libro, ossia Wulfgar, figlio di Beornegar, delle tribù barbariche. Quando in seguito scoprii l’effettiva dimensione ed estensione dei Reami e mi venne detto che la TSR non voleva condividere i personaggi (come avevano fatto con Dragonlance), fui davvero sollevato e ciò fu la fine della cosa, almeno per un certo periodo. Perché poi la proposta venne accettata e in quella chiamata al telefono, durante la quale Mary Kirchoff mi disse che avrei scritto il secondo romanzo sui Forgotten Realms, mi venne ricordato che, ora che avevamo ambientato il libro a miglia di distanza dal luogo dove si svolgevano gli eventi di quello di Doug, avevo bisogno di un nuovo compagno per Wulfgar. Le assicurai che mi sarei occupato della cosa e sarei pervenuto a qualcosa la settimana successiva. Rispose “No, Bob”, parole che mi sembra di sentire troppo spesso dai miei editori. “Non capisci. Sto per partecipare ad una riunione per far approvare questa proposta proprio ora. Ho bisogno di un compagno.” Sulla base della mia ingenuità (stupidità) dovuta al fatto che non fossi mai stato parte del mondo editoriale, risposi “Ora?” Lei abbastanza autocompiaciuta rispose “Proprio ora.” E fu allora che accadde. Non so come, non so perché. Risposi semplicemente “Un drow.” Poi iniziò una pausa seguita da una risposta dal tono leggermente esitante “Un elfo oscuro?” Risposi dicendo “Sì” diventando più fiducioso mentre il personaggio cominciava ad avere una forma più definita nella mia mente. “Un drow ranger.” La pausa questa volta si rivelò più lunga, poi, in un tremolante sussurro, probabilmente dovuto al dover andare a riferire ciò ai pezzi grossi visto l’andamento del suo tono, “Qual è il suo nome?” “Drizzt Do’Urden di D’aermon N’achezbaernon, Nona Casata di Menzoberranzan.” “Puoi fare lo spelling?” “Assolutamente no.” “Un drow ranger?” “Sì.” Chiese “Drizzit?”. La corressi (per la prima di 7.3 milioni di volte) dicendo “Drizzt,”. L’editrice sconvolto accettò dicendo “Okay”, probabilmente pensando che in seguito mi avrebbe fatto cambiare idea. Ma ovviamente non ci riuscì e, in verità, questa cosa è un testamento a Mary Kirchoff, lei permetteva al creativo che aveva assunto di creare ciò a cui aveva pensato e aspettava di vederne i risultati prima di troncare la cosa (il che non è mai accaduto). Dunque così nacque Drizzt. L’ho mai utilizzato nel corso di un’avventura? No. Esiste qualcuno sul quale l’ho basato? No. È semplicemente nato, inaspettatamente e con poco tempo per pensarci. Dopo tutto inizialmente si supponeva fosse solamente un personaggio di supporto, una creatura curiosa con un carattere particolare. Sapete, un po’ ciò che Robin è per Batman oppure ciò che Kato è per Green Hornet. Ovviamente le cose non andarono in quel modo. Il primo capitolo che scrissi per “Le Lande di Ghiaccio” vedeva Drizzt correre attraverso la tundra per poi subire l’imboscata di uno yeti. Tempo di essere arrivato a pagina 3 lo sapevo per certo. Drizzt era la star dello spettacolo. Dunque ero pronto per sedermi ed iniziare a scrivere il prequel, per narrare la storia di questo drow ranger e di come sia diventato il personaggio che abbiamo incontrato ne La Trilogia delle Lande di Ghiaccio. Volevo che fosse un qualcosa di diverso, qualcosa di più intenso e personale, ma, poiché amo descrivere l’azione, soprattutto le scene nelle quali si svolgono le battaglie, non volevo scrivere i libri nella sua prospettiva in prima persona. Dunque mi venne l’idea di quegli estratti che Drizzt scrive come anteprima di ogni sezione del libro e penso di aver ricevuto più lettere su questi che su qualsiasi altra cosa io abbia mai scritto messa assieme. Inoltre, e cosa abbastanza da aspettarsi, emersero alcune contraddizioni mentre la storia prequel di Drizzt iniziava a prendere forma. Come avesse acquisito la pantera, persino la sua età, come descritta ne Le Lande di Ghiaccio, non sembravano sposarsi bene alla realtà della sua precedente esistenza. Decisi di fare in modo che questi tre libri, La Trilogia degli Elfi Oscuri, non fossero totalmente influenzati da ciò che era accaduto prima, dunque se studiate la cosa attentamente, potrete vedere che alcuni dettagli minori sono cambiati nelle successive stampe di “Le Lande di Ghiaccio.” Suppongo che ciò sia appropriato poiché questa storia, che presto arriverà a contare undici libri, quattro storie brevi, e tanto altro, sembra avere una propria vita, sembra essere un qualcosa che cresce (e non sempre nelle direzioni alle quali avevo pensato) e che cambia. Pensavo fosse morta e sepolta, giunta al capolinea, e invece, respira ancora più forte che mai. Dunque talvolta eseguo dei ritocchi perché alla fine voglio che l’intera opera sia coerente e credibile (ovviamente nel contesto del genere fantasy). Forse in seguito, se faremo un analogo omnibus de La Trilogia delle Terre Perdute, aggiungerò dei nuovi estratti di Drizzt per dare una visione più profonda degli eventi legati a quel periodo della sua vita. A prescindere da tutto il resto, la semplice verità è che ho scritto questa storia per una ed una sola ragione: volevo raccontarla. Volevo che le persone la apprezzassero. Spero che per voi sia così. R.A.Salvatore Hahaha, "presto saranno undici libri..." Che fantastico viaggio che è stato. Grazie per aver camminato lungo questa strada insieme a me." Link all’articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?5891-Here-s-The-Drizzt-Do-Urden-Conception-Story -
Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 1)
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Winds of Chaos
Eike la cantastorie L'aver sentito che in rare occasioni tra le braccia di Shallya alcuni abbiano trovato la guarigione dalla corruzione, cosa che prontamente racconto agli altri, rasserena il mio cuore "Allora forse si può ancora fare qualcosa per chi è stato esposto inavvertitamente alla corruzione...". Mentre ci avviciniamo al tempio, Rad esprime delle perplessità in relazione all'utilità degli stessi, perplessità alle quali Will risponde con accortezza, almeno a mio avviso. Alle sue parole però aggiungo "I templi non sono solamente luoghi di devozione. Alcuni, in base alla divinità di cui si officia la fede nello stesso, possono essere molto di più, specialmente in luoghi dove la premura mondana verso quegli aspetti è carente nel migliore dei casi. Dei templi possono essere luoghi di cura per gli ammalati, come è nel caso di quelli in cui si celebra il culto di Shallya, altri possono essere luoghi ove è custodito il sapere oppure ricoprire il ruolo di sale di giustizia, come accade in quelli dediti a Verena. Su quelli legati ai restanti dei, beh, non saprei esprimermi poiché la mia devozione è volta solamente a queste due dee, le quali rispecchiano fermamente gli ideali che seguo, ma forse Will, in quanto templare, potrà dirci di più in merito agli altri servizi offerti dai loro templi." Una volta all'interno del tempio, vedo che le stesso pare non essere molto frequentato poiché al suo interno troviamo un solo sacerdote in compagnia di tre fedeli. Il fatto che sull'altare sia rappresentata la bilancia e non la nottola non mi lascia ben presagire sulla possibilità di effettuare una ricerca poiché sembra che il tempio tenda più all'amministrazione della giustizia che alla custodia del sapere, ma non lascio andare il mio ottimismo e rimango speranzosa. Insieme a Will mi avvicino al sacerdote ai fedeli in attesa di poter parlare con l'officiante del culto di Verena ivi presente e nel mentre, mossa dalla curiosità, cerco di capire, tenendomi comunque a distanza, su cosa verte il discorso che questi sta intrattenendo con il fedele con il quale sta conversando per vedere se si tratta di sapienza o di giustizia sperando che si tratta della prima più che della seconda. DM -
Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Mystara Classic
Vel Quando ci viene chiesto se siamo una minaccia rispondo "A meno che tu non abbia intenzioni ostili, io non ho alcun interesse nel farti del male... Non c'è alcun coraggio e alcun onore nel vessare chi non pare affatto in condizioni di potersi difendere, soprattutto se questi non ha mostrato alcuna intenzione di fare del male. Se facessi una cosa simile, non farei altro che disonorare Diulanna e lei mi ha già mostrato il suo sfavore quando ho disonorevolmente provato a porre fine alla vita dei goblin mentre questi stavano dormendo e non potevano difendersi e tale disonore sarebbe ancora più grave se mi accanissi senza motivo contro la donna che è con voi. Se così facessi, commetterei un peccato decisamente grave agli occhi della mia patrona. Ad ogni modo qualora qualcuno di voi fosse ferito, potrei essere d'aiuto e fare qualcosa per le ferite che ha riportato se lo desiderasse." -
Il Terrore e la Speranza - Parte III - Capitolo 3
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di dalamar78 in Discussioni in Il Terrore e la Speranza
Baegorn "Purtroppo ora che ci penso bene la foresta di Erethor è decisamente tranquilla, da cui difficilmente potrà esserci d'aiuto nel rallentare l'avanzata degli orchi se non per la fitta vegetazione. Proprio in conseguenza di ciò studiare gli orchi al momento potrebbe essere la strada più viabile per capire come intralciarli al meglio, da cui concordo con le vostre intenzioni. Io non ho le appropriate doti furtive per avvicinarmi a loro in sicurezza, ma, come ben sapete, posso fare qualcosa per migliorare le vostre quando vorrete avanzare in avanscoperta." -
dnd 3e [Alonewolf87] Ritorno al Tempio del Male Elementale (parte 4)
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Discussioni in Ritorno al Tempio del Male Elementale
Caelern Una volta alle soglie dell'altra stanza, vedo il sacerdote subire una sorta di metamorfosi sotto i nostri occhi che lo porta ad avere un aspetto abominevole. Osservando la scena mi passo la mano sinistra tra i capelli mentre penso "Ma cosa diamine... Il punto però adesso è dove si trovano gli altri tre che erano con lui...". Sapendo che quando io e Keaven abbiamo investigato prima questi non era solo, rimango in allerta pronto a reagire anche al minimo suono fuori luogo che mi capita di sentire nella stanza facendo attenzione soprattutto ad eventuali suoni provenienti in direzione della statua tenendomi pronto con l'arco. Alle parole del sacerdote commento ironicamente "In realtà anche voi cultisti avete una certa tendenza ad intromettervi nelle nostre vite e nei nostri affari... Morte, assassinii, stupri, principi elementali malvagi che vengono evocati per devastare il mondo... Quel genere di cose insomma... Avevo già citato i principi elementali malvagi? Al piano di sopra abbiamo giusto Imix che sta portando allegramente un po' di devastazione in giro per il mondo..." DM -
Tra abissi e cieli [TdS]
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Discussioni in Tra abissi e cieli
Sì, scegli tranquillamente. Non preoccuparti -
Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Mystara Classic
Vel Sentendo una voce che avevo già udito in passato, istintivamente chiedo "Stai bene? Se sei ferito, dovrei poter fare qualcosa." mentre controllo la porta e il chiavistello al meglio delle mie possibilità al fine di rintracciare eventuali segni di pericolo "Non so quanto i goblin possano essere astuti, ma... Meglio fare attenzione. In fondo tra audacia e temerarietà vi è un forte dislivello e se mi capitasse qualcosa, poi non potrei aiutare..." DM -
pathfinder [TdS]Hell's Rebels
Nereas Silverflower ha risposto alla discussione di Nereas Silverflower in Discussioni in Hell's Rebels - Ovvero contro le forze infernali del Cheliax
Nessun problema, anzi, grazie per aver avvisato. La cosa con rilevanza critica però rimane che la tua emergenza familiare si risolva! Noi alla fine stiamo giocando per divertirci e ciò non significa precluderci dalle cose davvero importanti quando si presentano