Ciao Pippomaster92,
grazie della risposta. Senza creare equivoci, desidero rimanere con pathfinder perché è il gioco a cui sono più affezionata e mi trovo bene
Premesso ciò, l'ipotesi di cambiare sistema è per me da scartare.
Il sacrificare vitalità o componenti materiali costose, come suggerisce anche il manuale unchained mi da la sensazione che complichi e rallenti il flusso di gioco, obbligando i giocatori a registrare ulteriori dati nella scheda. Secondo me su carta rende male, anche se ammetto che è sempre affascinante immaginarmi un mago che utilizza una serie di ingredienti rari e misteriosi dai nomi evocativi.
Il tuo riassunto su i collegi di magia mi è stato utile per avere un quadro più chiaro della situazione e effettivamente conjuration, con la variante che sto pensando, diventa quasi una scelta costretta se si punta alla versatilità.
Per spiegare meglio la mia idea è di un mondo dove la magia esiste, anche con potenti manifestazioni, ma gli utenti si possono specializzare solo su una piccola porzione di questa. Nelle società di questa ambientazione i maghi sono considerati come degli artigiani o degli operai. Non rivestono ruoli importanti che sono occupati esclusivamente da politici e ricca nobiltà.
Anzi, intendo contestualizzare il ruolo dei maghi così tanto che essi sono impiegati anche come fonte di energia per i mezzi di trasporto più particolari.
Come faccio a rappresentare ciò? Da qui mi è venuta l'idea di contenere lo strapotere dei maghi limitando l'apprendimento degli incantesimi a poche scuole, anche se ampliando la lista a tutte le altre classi.