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Le Fantome

Circolo degli Antichi
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  1. Ciao! Post veramente corposo, impiegherò un po' a commentare, partiamo da dove mi hai citato! Mi piace assai il riequilibratore: me lo immagino come un anello di otto zampe simile a quelle degli aracnidi, una sorta di innesto tecnologico biopunk e forse anche un po' perturbante a vedersi: dopotutto tutte le macchine magitec sono in qualche modo "vive"; non mi sorprenderebbe se alcune appendici o innesti particolari fossero parzialmente organici! ---------------------------------------------- Fantastico! Ecco come due "semplici" belligeranti, comunque spiriti minori, possono diventare una seria minaccia anche per gruppi di PG di livello medio-alto! Posso solo immaginare lo sgomento dei giocatori, nel vedere un antico carro armato, apparentemente inerme, rimettersi in funzione e iniziare a muoversi verso di loro, per poi "falciarne" uno con una cannonata improvvisa! Ottima descrizione meccanica dell'effetto fra l'altro, chiara e precisa. ---------------------------------------------- Adoro il fatto di come tu abbia specifico una sorta di passione degli Urboleth per l'arte: sono questi dettagli che rendono i "mostri" creature ben più interessanti che mere bestie raglianti da abbattere! L'idea del popolamento della città-cunicolo in congiunzione con le eclissi è intrigante, ammanta l'evento di inquietudine e mistero. Forse, negli antri più profondi delle loro gallerie gli Urboleth potrebbero aver ricreato delle "bolle" con gravità e atmosfera analoghe a quelle della Terra, dove tengono in cattività, un po' per diletto, un po' per studio, alcuni esseri umani! ---------------------------------------------- Commenterò il resto in seguito, ancora complimenti per la mole di lavoro e la dedizione che vi hai dedicato, che traspare da ogni paragrafo!
  2. Ti giuro che volevo scrivere "tecnocrazie" nel mio commento, ho avuto un lapsus. È che il termine "teocrazia" si una molto più frequentemente e l'ho scritto senza rendermi conto dell'errore ahahah
  3. Molto intrigante questa LUME, una sorta di massoneria fantasy che agisce dietro le quinte per portare i governi della terra de "l'Ultima Era" a diventare delle teocrazie! Se ne facessi parte, sarei sicuramente un membro della corrente dei contemplativi; non sono persuaso della bontà dei piani della corrente pragmatica. Il concetto delle pubblicazioni come mezzo per ascendere tra i ranghi della LUME è bellissimo! Cosa comporta però per un PG diventare un membro di spicco dell'organizzazione? Accedere a circoli primati? Avere accesso a fondi più cospicui del normale per condurre le proprie ricerche? Protezione politica o giudiziaria? Credo andrebbe approfondito questo aspetto, anche per invogliare i PG a entrare nel LUME e scalarne i ranghi! Comunque, ottimo lavoro come al solito!
  4. Concordo; personalmente ritengo 50 mo. un limite massimo al valore dell'oggetto creato ragionevole.
  5. Mi è sembrato l'accostamento più intelligente! Dopotutto, la minaccia principale ai guerrieri sono proprio le creature magiche e gli incantatori, che con le loro magie risultano dannatamente temibili e imprevedibili. Il divoramagia riesce ad avere maggiori difese proprio contro le sue "bestie nere" e al tempo stesso può attaccare con un surrogato della loro stessa magia; insomma, una situazione "win/win" come direbbero gli anglosassoni :'D P.S.: a quando una mappa Hexcrawl di Zorastria? 😁
  6. Ciao! Articolo riepilogativo pratico e funzionale, ottimo lavoro di sintesi! Per rispondere alla tua domanda finale, penso giocherei un guerriero divoramagia monoclasse di Zorastria, per sperimentare tutta la versatilità e la potenza di fuoco offerta dai lanciatori e dalle meraviglie Magitec! Al diavolo armi bianche o archi e balestre, siamo nell'Ultima Era perdiana! 😁
  7. Che idea intrigante l'Urboleth! Mi piace tutto di questa creatura: dall'aspetto, alla genesi, alla biologia "spaziale", al comportamento ostile ma raziocinante. Complimenti, una abominazione cosmico ben riuscita! Sai, secondo me dovresti rendere meno "spartane" le loro dimore: enormi crateri lunari sono molto suggestivi e stranianti come "dimore", ma potresti renderli ancora più suggestivi: immagina ad esempio delle sorta di "città-alveare" che si snodano nelle profondità del lato oscuro della luna, scavate in un marmo lunare dalle venature che vanno dall'azzurro al turchino fino al violaceo, in cui gli Urboleth si annidano ciclicamente per trasmigrare informazioni in alieni obelischi di memoria, per rivangare le proprie memorie ancestrali o per procreare. Sarebbe stupendo poter esplorare un dungeon del genere in un'avventura di alto livello ne "l'Ultima Era"!
  8. Credo dovrebbe essere più paradossale, qualcosa del tipo: "Le società segrete possono arruolare solo mutanti. Chi è un mutante non può essere arruolato in una società segreta." Comma22.
  9. Diciamo che picchiare un indifeso, per derubarlo fra l'altro, non rientra nello spettro di ciò che potremmo ragionevolmente definire da 'caotico buono' se è questo il tuo dubbio.
  10. Ciao! Un'articolo splendido, veramente piacevole da leggere! Vorrei soffermarmi su alcuni punti chiave, che hanno catturato particolarmente la mia attenzione! Ho diversi giocatori che guarderebbero con molto interesse questo beneficio offerto dall'origine come corporativo. Come gestire le esequie di un compagno caduto è stata una situazione che i personaggi di Radiogenesi hanno dovuto gestire più di una volta. In una campagna per lo più urbana questo vantaggio è veramente notevole. Da solo varrebbe la pena di prendere questa origine! La descrizione dell'eroe operaio è magnifica! Un solo appunto, che ne diresti di rinominarlo in 'eroe proletario'? ✊ Il pilota mi sembra una di quelle origini sulla carta bellissima, ma che nella pratica potrebbe lasciare spesso con l'amaro in bocca: quanto spesso un PG potrà realisticamente usare una macchina volante? Forse, con l'origine come pilota, dovrebbe essere "compreso" un piccolo veicolo aereo, niente di troppo sconvolgente: una piccola mongolfiera bi-posto, o un aeroplano superleggero bi-posto ad autonomia e velocità limitata, utili per brevi ricognizioni aeree. Cosa ne pensi?
  11. Makrý Rámfos "Distinto legnatore, perdoni l'irruenza con cui sono arrivato, ma ho urgenza di reperire informazioni sulla storia del Conclave Arcano del Vuoto e su eventuali "influenze planari" che potrebbero essersi verificate in quelli stessi luoghi nel loro passato. Avrei anche bisogno di sapere se si hanno precedenti noti di creature magiche in grado di sputare fuoco nero, senza subirne gli effetti nefasti" chiedo, tentando di risultare conciso ed esaustivo allo stesso tempo.
  12. Quando i soldati del maresciallo Crono irruppero negli antichi edifici della corporazione Trinity, rimasero confusi dalle tecnologie che vi trovarono ivi contenute: strane scatole di metallo, contenenti cavi, bobine, nastri e piastre di materiali sconosciuti. Misteriosi disegni, per lo più scritti in linguaggio sconosciuto, lastre di vetro infrante, golem di ferro e acciaio riversi al suolo, vicino a scheletri di persone ormai morte da tempo immemore. "Controllate i resti dei golem con circospezione, uomini! Dobbiamo sincerarci che siano tutti morti fin dal principio!" ordinò il maresciallo in persona, sollevando la propria daga di bronzo e trapassando il cranio arrugginito di uno dei robot riversi al suolo. I soldati eseguirono gli ordini con zelo: ogni singola carcassa robotica venne ripetutamente trafitta con lance, spade bastarde o sfondata con clave e mazzafrusti. Non era la prima che il maresciallo Crono e la sua armata, l'armata di Dio, si inerpicavano nelle rovine tecnologiche della città-cadavere di Venere. Sfortuna aveva voluto, tempo addietro, che avessero incontrato un'antico robot prebellico ancora in funzione: ignari della minaccia che rappresentava, si erano fatti cogliere alla sprovvista: in meno di cinque minuti, la prima linea del plotone era stata falciata da una pioggia di proiettili, poi la seconda era saltata in aria dopo che un raggio laser era stato proiettato ai loro piedi. Erano susseguiti cinque minuti di intenso scontro, dove i soldati superstiti, rifugiatesi dietro alcune macerie, avevano iniziato a lanciare contro l'antica macchina da guerra qualsiasi cosa avessero con sé: coltelli da lancio, frecce, lance, sassi e mattoni. Il robot, evidentemente ammalorato da oltre un secolo di incuria, aveva iniziato a barcollare, per poi collassare al suolo. Al ché, dopo un attimo di reticenza e paura, i soldati avevano colto l'inaspettata vulnerabilità della warmachine per saltarle addosso e farla a pezzi con qualsiasi cosa avessero sottomano: le sfracassarono il cervello artificiale con pietre e bastoni, ne estrassero le interiora e le tranciarono con le spade, presero il sistema di alimentazione, delle antiche pile nucleari, e le gettarono via, il più lontano possibile. Tanta fu la rabbia con cui si accanirono sull'antico dispositivo bellico, reo di aver ucciso dodici uomini e di averne ferito il doppio, che lo sventarono e lo fecero a pezzi, finché di esso non rimasero che contorti detriti di metallo ormai irriconoscibili. L'episodio fu riportato a Crono, che comprese il pericolo che gli antichi golem di metallo potevano rappresentare: giurò che avrebbe fatto in modo che simili episodi non si ripetessero più. Dall'ora, l'ordine era sempre stato quello di aggredire preventivamente qualsiasi golem di metallo, a prescindere dall'aspetto e dalle possibili intenzioni: anche se riverso atterra, anche se apparentemente non funzionante, l'ordine era di farli a pezzi, affinché non potessero più destarsi e portare ancora morte e distruzione. Quando infine ogni singolo golem nella stanza fu dilaniato a dovere, Crono parve soddisfatto: il perimetro dell'edificio venne dichiarato sicuro e i soldati dell'armata di Dio iniziarono il setaccio. Raccolsero di tutto: vecchi faldoni, dischi di memoria, periferiche tecnologiche, cavi, nastri magnetici, tazze per il caffè, boccioni d'acqua, lavandini e tazze del cesso: ogni cosa poteva essere riciclata o studiata, nulla era da buttare. Mentre gli uomini del maresciallo caricavano sul alcuni carri ogni cosa stessero riuscendo a portare via dalle stanze, Crono sì domandò, per l'ennesima volta, in quanta opulenza potesse vivere l'uomo dei tempi antichi per concedersi l'uso di tutti quei materiali, per lo più per oggetti apparentemente inutili o insignificanti. "D'altronde, questo è il destino di chi dimentica di venerare il Fondatore" mormorò tra sé e sé. Ripose quindi la daga nel fodero, e nel mezzo del setaccio da parte dei suoi uomini, il maresciallo si mise in ginocchio, iniziando a pregare pronunciando antiche litanie. Quando i suoi uomini lo videro, interruppero man mano il trasporto di materiali, e si misero anch'essi in preghiera: passò qualche minuto di religiosa devozione. Crono fu il primo ad alzarsi e disse, alzando la braccia in posa cristologica: "Che voi siate benedetti, fratelli: ricordate che la nostra missione è sommamente buona. Purgheremo Europa dall'empietà, a partire da questa bolgia infernale nel cuore del Deserto!" e gli uomini urlarono all'unisono: "Così Dio vuole!" Poi ritornarono al lavoro, Crono incluso, ancora più zelanti di prima. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Non sono riuscito a trovare l'autore della splendida immagine di copertina. Grazie per la lettura!
  13. Makrý Rámfos Mi inginocchio nuovamente colmo di riverenza: "Grazie delle sue risposte, sommo Alnujium, i suoi chiarimenti sono stati preziosi. Seguirò il suo saggio consiglio" Mi congedo con tutti i convenevoli del caso, uscendo dalla stanza per meditarsi sul da farsi. Ripenso alle parole pronunciate dal Magnifico Rettore: riteneva possibile un'influenza planare alla base delle interferenze con la sua vista ultraterrena. Ritengo sia opportuno informarsi maggiormente su questo genere di fenomi, e indagare se vi siano dei precedenti nella storia passata del Conclave Arcano del Vuoto. Mi dirigo così verso la biblioteca dell'Università di Itosa, sperando che il bibliotecario o un docente di storia possano aiutarmi a reperire tutti i volumi storici che riguardano il passato del Conclave e quelli che riguardano lo studio e le caratteristiche delle influenze planari.
  14. Tradizione I persecutori erano strane entità biotecnologiche, sviluppate prima della catastrofe nucleare dalla corporazione Trinity, una delle più grandi aziende del pianeta, nei suoi laboratori di ricerca biotecnica situati nella città di Venere. La Trinity aveva numerosi appalti militari con l'esercito Europeo (istituito nel 2035 a seguito di una proposta francese e con a capo proprio la Francia, con lo scopo di creare un ulteriore forza bellica di deterrenza sul confine con la Cortina di Ferro). Non è chiaro quando la Trinity abbia ultimato il progetto legato ai Persecutori, ma alcuni di essi divennero operativi intorno al 2072, svolgendo per lo più attività di "pulizia" strategica di bersagli sensibili: dissidenti politici, attivisti, manifestanti, sindacalisti, comunisti, giornalisti, qualsiasi categoria umana ritenuta problematica poteva rientrare nel mirino di un persecutore. Uno dei fatti più atroci che riguardano queste brutali creature fu l'operato di un persecutore in particolare, P5, che venne mandato a "sedare" un violento sciopero proprio in seno alla Trinity di Venere nel 2075: sembra che uccise da solo oltre 100 uomini, che tentarono inutilmente di aggredirlo con armi improvvisate. Non è chiaro se dopo la catastrofe nucleare dei persecutori siano rimasti attivi, né quale potrebbe essere il loro comportamento in assenza di ordini o direttive. Fatto sta che si trattava di creature biomeccaniche create appositamente per uccidere, anche se non entrarono mai a far parte di nessun esercito regolare e la loro esistenza venne continuamente smentita sia dalla Trinity che dagli apparati militari e dai governi. Possibile aspetto (Illustrazione a opera di autore sconosciuto) (Illustrazione a opera di autore sconosciuto) (Illustrazione a opera di Dennis Carlsson) A seguire, il blocco statistiche di un persecutore: (Nella seconda parte approfondirò meglio le abilità del persecutore e darò una descrizione più approfondita delle temibili tecniche rokushiki) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Come si può già intuire dalla breve descrizione dei persecutori e dal blocco statistiche, si tratta di un nemico molto superiore al comune essere umano, dotato di statistiche non comuni, oltre che a una padronanza completa di ogni manovra di combattimento e di tutte le rokushiki! La sua pelle di amianto gli garantisce una discreta armatura naturale, che fa si che colpi troppo deboli non riescano a infliggerli danni alla salute. La sua resistenza alle armi di durezza di 7 o inferiore fa si che ogni arma che sia fatta di titanio o di metalli più vili (tra cui ferro, ghisa, acciaio, etc.) possa infliggergli solo danni non letali, e l'immunità a fuoco e ustioni fa si che anche l'efficacia di armi termiche o laser sia comunque mitigata. L'unica limitazione del persecutore è il suo essere un combattente esclusivamente corpo-a-corpo: se si riesce a tenerlo alla larga (cosa non banale) o a portarlo in uno spazio aperto, può essere relativamente facile per un gruppo ben equipaggiato e organizzato sopraffarlo. Ma la forza di un persecutore è proprio quella di aggredire i propri bersagli nei labirintici vicoli delle metropoli prebelliche, con il favore dell'oscurità, della pioggia o della nebbia, muovendosi come uno spettro tra i cornicioni, i balconi e le sporgenze dei palazzi, per poi irrompere con rara ferocia sui bersagli e abbatterli con un solo colpo. Ringrazio la cara @licet_insanire per avermi aiutato nella stesura di questa creatura! Come di consueto, grazie per la lettura.
  15. Makrý Rámfos "Sommo Alnujum..." mormorò, inchinandomi in segno di massimo di rispetto: "...la ringrazio sommamente per avermi concesso udienza, sarò conciso" Rimango qualche secondo in silenzio, contemplando il meraviglioso planetario animato che sovrasta il Reggente. Un'opera di rara meraviglia. "Sono turbato dal fatto che neanche lei, nonostante la sua vista che non ha eguali nel mondo conosciuto, sia riuscito a scorgere nitidamente la creatura che ci avete incaricato di fermare" dichiaro, sperando di non mancare di rispetto con la mia affermazione. "Ritengo che la somma Ukara abbia sorvolato con eccessiva fretta su questo punto, che mi è parso cruciale" aggiungo, conscio che le mie parole, se pronunciate dinnanzi la Dea, avrebbero sicuramente scaturito la sua collera. Di fronte al sommamente saggio Alnujum sono più tranquillo, conscio della sua discrezione. "Comprendo che per una Potenza con il suo potere, possa sembrare una minaccia trascurabile. Ma noi Potenze minori non abbiamo che una frazione del potere di voi Reggenti: temo stiate sopravvalutando le nostre capacità" aggiungo, facendo un doveroso bagno di umiltà. "Indi per cui, sommamente saggio Alnujium, la prego, mi dica di più su ciò che è riuscito a scorgere e sulla natura della minaccia che ci attende: ritiene davvero possa trattarsi di un drago con l'innaturale capacità di sputare fuoco nero dalle fauci?" domando infine, sperando che la mia insistenza nel chiedere maggiori informazioni non sia motivo di tedio per Colui che scruta le Stelle.
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