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Le Fantome

Circolo degli Antichi
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  1. Che ne direste di chiamarli Golem di Hýdor?
  2. Non saprei, non li ho concepiti come nemici. Neanche per un Dio sarebbe facile "uccidere" un golem di neutroni, comunque. Penso che sarebbero un GS 30 circa se volessimo trasporli in scala D&Desca.
  3. Si potrebbe fare, immagino. Aspettiamo cosa ne dicano gli altri. Comunque, erano vagamente ispirati agli Eoni di Planescape, se non li conoscete vi consiglio di recuperarli, penso siano una tra le razze fantasy più affascinanti della lunga storia di D&D. 🫠
  4. Da regole si poteva proporre come razza un intero phanteon rivale in teoria. Comunque va bene.
  5. Mi astengo dal porre un veto.
  6. Io proporrei di aspettare i voti e, nel caso, apporre le opportune modifiche, cosa ne dite?
  7. Mmh, per gli Alabwab un eventuale "sovrannumero" non sarebbe eccessivamente problematico: sono comunque una razza intelligente, pacifica, collaborativa: creerebbero delle cittadelle per lo più monoculturali, collaborando insieme allo scopo comune della loro stirpe. Il problema sarebbero solo i Golem di Neutroni: sono a tutti gli effetti una sorta di "semidei", quindi un eventuale loro sovrannumero farebbe letteralmente implodere l'ambientazione. Comunque, penso sia intrigante la presenza di una razza "aliena" all'interno della biosfera del pianeta che stiamo creando 🫠
  8. Alabwab (creati da Albawaabat). Gli alabwab sono simili a scarni esseri umani alti quasi 3 metri, con il volto scavato e la carnagione cadaverica. Sembrano costantemente emaciati e moribondi, anche quando in perfetta salute. Un assalitore ignaro di ciò potrebbe aggredire un alabwab credendolo esanime, per poi scoprire amaramente di avere contro un temibile avversario nel pieno delle sue forze. Sono creature androgine, alle quali ci si può riferire sia con pronomi maschili che femminili. Si riproducono raramente, tentando di mantenere il numero (molto esiguo, non più di 3.000 in tutto il mondo conosciuto) della loro specie più o meno costante. Per procreare, devono compiere un complesso rituale che richiede, fra le altre cose, la costola di una razza umanoide e dell'argilla. I dettagli di questo rituale sono per lo più oscuri alle razze estranee agli alabwab. Gli alabwab, a differenza di molte altre specie, esistono per uno scopo ben preciso: sono stati creati da Albawaabat per tenere chiuse alcune porte minori che potrebbero sfuggire al loro creatore. Colui che presiede i Cancelli, infatti, non ha né il dono dell'onniscienza né il dono dell'ubiquità. La sua progenie, tuttavia, lo assiste zelantemente nello scopo per il quale sono stati creati. Non è noto negli annali nessun alabwab che si sia sottratto al suo compito ancestrale di presidiare le porte o di trovarne di minori ancora celate. Gli alabwab sono creature per lo più neutrali: alcuni nascono più benigni, altri più malevoli. Un alabwab particolarmente affezionato a un altra creatura potrebbe, sporadicamente, dedicare del tempo ad aiutarla. Allo stesso modo, un alabwab che avesse in odio un'altra creatura potrebbe, occasionalmente, dedicare del tempo a braccarla per farle del male. Tuttavia, nessun alabwab sviluppa vere e proprie ossessioni che lo distolgano perpetuamente dal suo compito ancestrale. Golem di neutroni I golem di neutroni sono le più potenti creature che esistano sul globo terracqueo. Virtualmente indistruttibili, estremamente longevi (nell'ordine di centinaia di migliaia di anni), sono capaci di emanare radiazioni mortali per la maggior parte delle creature viventi a centinaia di metri di distanza dalla loro persona. Dal corpo etereo, la loro testa è un globo luminoso, simile a una piccola stella nella quale avvengono reazioni termonucleari. Un golem di neutroni è capace di generare raggi di energia che possono disintegrare qualsivoglia materiale e sciogliere ogni lega metallica nota. Ciò che rende i golem di neutroni (quasi) innocui per le altre creature viventi sono tre peculiari caratteristiche di questa innaturale stirpe: il loro numero estremamente esiguo (non più di qualche centinaio in tutto il mondo conosciuto), il fatto che "vivano" per lo più nel cielo (a circa diecimila metri dal suolo) e la loro totale neutralità. I golem di neutroni, infatti, sono quasi del tutto indifferenti alle altre forme di vita, limitandosi a fluttuare apparentemente senza meta nel cielo, talvolta attratti dalle tempeste ad alta quota o da fenomeni esotici nella termosfera del pianeta. Talvolta, in rarissimi casi, alcune creature senzienti sono entrati in contatto con alcuni golem di neutroni, ottenendo la loro "amicizia" o la loro "ostilità": tuttavia, questi sentimenti perdurano poco nella mente aliena di un golem di neutroni. Una creatura che avesse intrapreso un duello mortale con un golem di neutroni e fosse sopravvissuta (eventualità molto improbabile, ma possibile), potrebbe incontrare nuovamente quello stesso golem il giorno dopo e non avere da parte sua alcuna reazione particolare. Il rancore, la gratitudine o altri sentimenti duraturi sono estranei alla mente effimera dei golem di neutroni. Ombre Le ombre sono creature che vivono sottoterra, nei pertugi più oscuri del sottosuolo. La loro consistenza è vischiosa, il loro corpo sembra una melma non appiccicosa, gelida come il ghiaccio. Sono attratti dal fuoco nero, che per loro è per lo più innocuo. Non hanno il dono della vista, ma si orientano nei labirintici dedali sotterranei grazie a una percezione extrasensoriale dell'ambiente circostante. Hanno una sorta di sangue al loro interno, simile a catrame. Mangiano funghi, licheni e la vita organica che cresce sottoterra. Per lo più pacifici, non esitano a ferire o uccidere i profanatori dei loro luoghi sacri o gli aggressori. Un'ombra può diventare amica di una creatura che le si dimostri pacifica e le dia dei doni. Tuttavia, è molto raro che un'ombra possa essere convinta a uscire dalle sue dimore sotterranee: la luce del intensa, infatti, è per loro nociva. Un'ombra esposta alla luce del sole non può sopravvivere più di 24 ore. Yaerifun Gli Yaerifun sono bizzarre creature simili all'incrocio tra un polipo e un'aracnide: nidificano nelle baite e nei luoghi acquosi, anche se vivono fuori dall'acqua. Le loro abitazioni sembrano alveari, dove accudiscono la prole preparando strani impasti organici a base di pesci, alghe o frutti di mare. Se necessario, mangiano anche plankton o altre forme di vita marina. Nonostante l'aspetto rozzo e primitivo, sono creature di sopraffina intelligenza: numerosi sono i poeti, i filosofi e gli scienziati all'interno delle comunità degli Yaerifun. Nelle loro città abbondano le biblioteche, le scuole e le università, dove queste creature studiano incessantemente e tramando la loro cultura e le loro scoperte sulla mangia, il divino e ogni fenomeno sia indagabile razionalmente. Gli Yaerifun non disdegnano comunque lo svago, e infatti in ogni città della loro specie non possono mancare teatri, circhi e arene. I giovani Yaerifun si intrattengono tra le mura domestiche con lanterne "magiche" che proiettano ombre in movimento che raccontano storie, oppure ascoltado la musica che viene prodotta da bizzarri strumenti musicali simili a flauti dalla forma circolare. Gli Yaerifun più dotti sono a conoscenza di segreti tremendi, "profondi come il mare" e custodiscono forse il sapere magico più potente e pericoloso. Ovviamente la maggior parte degli Yaerifun sono all'oscuro di queste informazioni, custodite gelosamente dalla casta dominante come "segreto di stato".
  9. Ciao! Troppo gentile! Non era poi un gran consiglio :'D Inizio in medias res, mi piace. Inoltre, già il fatto che si parli di "spie e servizi segreti" fa capire al lettore che "l'Ultima Era" è un'ambientazione che ben si presta ad atmosfere thriller, come si confà a qualsiasi ambientazione dove il focus sono interessi politici e fragili equilibri internazionali basati su una effimera "pace armata". Ottima descrizione del suo travestimento! Fa ben trasparire l'insofferenza della povera Lorelai nel doversi camuffare in modo così tetro, inoltre fa comprendere in modo intuitivo la differenza tra gli umani "normali" e i risvegliati anche a un lettore che si fosse perso l'articolo dedicato a quest'ultimi 😉 Malatissimo. Penso che con questa semplice, ma efficace, descrizione della Festa delle Bare tu abbia trasmesso benissimo lo spirito malato che aleggia nello stato Todd. Per dirla come Ronald Reagan in merito all'Unione Sovietica, "un impero del male" cit. 🫠 In Radiogenesi, un simile contesto provocherebbe sicuro dozzine di dadi malattia e dadi follia ai personaggi. E forse pure un TxE su volontà per causare vomito (che in Radiogenesi provoca disidratazione leggera) 😁 Mi ricorda vagamente la macchina Enigma usata dai nazisti per crittografare i loro messaggi. Per caso hai pensato a qualcosa di analogo ne "l'Ultima Era"? Troppo di buon cuore per il compito che le era stato affidato, la povera fu Lorelai 😢 Allora, se devo farti una piccola critica, non puoi far dire a un agente della Gestapo di Todd "Ti condanno a morte allineamento buono!", mi ha fatto scoppiare in una fragorosa risata :'D Penso che risulterebbe più serio se l'agente le avesse detto: "Ti condanno a morte, spia straniera!" o qualcosa di analogo. Macabrissimo! Mi piace. In generale, tutto il paragrafo dedicato all'inseguimento è molto concitante: i passanti che tentano di ferirla, il vincolo stretto e senza uscita, tutto da un'idea di claustrofobia soffocante. E quando l'agente della polizia mentale redivive alle sue spalle, sottoforma di zombi, devo dire che ho provato pena per il tragico destino della nobile Lorelai. Se non fosse morta, sarei stato curioso di approfondire ulteriormente le sue gesta. Che altro dire, complimenti, è un racconto che riesce a emozionare!
  10. Anch'io ho notato il curioso tempismo con cui abbiamo pubblicato i rispettivi legami. Comunque, mi sembra siano abbastanza coerenti fra di loro, non penso ci sia bisogno di correzioni. Se tu fossi d'accordo, li lascerei così come sono 🙃
  11. Albawaabat, Colui che presiede i Cancelli Alnuijum, Colui che osserva le Stelle Lugasdil, lo Scopritore Albawaabat non condivide la curitosità di Lugasdil, che reputa infantile e imprudente. La curiosità è il "veleno dell'uomo", e anche degli Dei secondo Albawaabat. Ciononostante, Albawaabat riconosce a Lugasdil il suo ruolo cruciale di mediatore con gli elementi per la conquista del mondo, e perciò rispetta il suo ruolo di maggior importanza all'interno del Pantheon. Alnuijum è molto curioso delle scoperte che Lugasdil ha compiuto durante le sue esplorazioni nei meandri dell'Universo. Colui che osserva le Stelle poteva ascoltare Lugasdil descrivere dei suoi viaggi per giorni interni senza annoiarsi o perdere l'attenzione. Alnujium si è convito che Lugasdil sia dovuto fuggire per aver aperto una delle tante porte che sarebbero dovute rimanere chiuse, ma non avendo la certezza di ciò, non ha ancora comunicato l'informazione ad Albawaabat. Irskullor, la Fine Albawaabat rispetta il ruolo di Irskullor, ma al tempo stesso ritiene che il Dio abbia una visione limitata del Cosmo nella sua totalità. Alnuijum non gradisce la presenza di Irskullor. Lo intristisce, così come lo rabbuia il pensiero che prima o poi anche le stelle più luminose siano destinate a spegnersi. Tra i due vi è comunque un tacito rispetto. Amaska, l'Onorevole Guerriera Albawaabat ammira la dedizione di Amaska nel prodigarsi affinché la parola data non venga infranta. Colui che presiede i cancelli ritiene che l'Onorevole Guerriera sarebbe l'unica con la tempra e l'abnegazione necessaria a prendersi il compito di "presidiare le porte" se, sfortuna vuole, lui venisse un giorno a mancare. Alnuijum guarda Amaska quasi divertito. Amaska probabilmente reputa Alnuijum un Dio abbastanza insignificante, e questo sembra quasi compiacere Colui che osserva le Stelle. Ciò che incuriosisce così tanto Alnuijum nel giudicare l'operato dell'Onorevole Guerriera, è la sua dedizione nell'occuparsi degli affari dei mortali. Come mai logorarsi così tanto per i loro giuramenti? Molto meglio crogiolarsi sotto la volta celeste, ignorando per lo più i patemi o i dilemmi delle altre creature. Ukara, la Passione Bruciante Albawaabat sa che Ukara incarna un potere terribile, e per questo l'ammira ma, segretamente, la teme. Confida che la Dea non perda mai la testa, dando pieno sfogo ai suoi poteri infernali: così facendo non solo logorerebbe se stessa, ma potrebbe aprire molte delle porte che Colui che presiede i cancelli tiene chiuse con tanto sforzo. Albawaabat ancora non sa decidersi se sia stato saggio da parte di Ukara insegnare ai mortali i segreti del fuoco nero. Da un lato, Colui che presiede i cancelli ritiene si tratti di un enorme potere, e che in quanto tale forse sarebbe dovuto rimanere appannaggio esclusivo degli Dei. Dall'altro, ritiene che se un giorno gli Dei dovessero fallire il loro compito, il fuoco nero sarà sicuramente un'arma preziosa in possesso dei mortali per difendersi. Alnuijum ritiene che Ukara sia una Dea di straordinaria bellezza. Purtroppo, la luce che emana offusca perfino le stelle, e questo per Colui che osserva le stelle è spesso insostenibile. Si potrebbe quasi dire che Alnuijum nutra una passione "platonica" per la Dea, osservandola talvolta da lontano, crogiolandosi della sua beltà. Colui che osserva le stelle pare abbia chiesto più volte alla Passione Bruciante se ritiene che nel cosmo esistano stelle "di fuoco nero", per loro stessa natura invisibili alla vista. Ukara sembra abbia risposto che stelle del genere potrebbero esistere, ma anche detto che ignora cosa potrebbe accadere all'interno di simili corpi celesti, più simili a vere e proprie "voragini infinite" piuttosto che a stelle propriamente dette. Ogni tanto Alnuijum si diverte ancora a speculare su oggetti così misteriosi e affascinanti. Kazher, il Costruttore Albawaabat è grato e riconoscente a Kazher per il suo aiuto. Colui che presiede i cancelli non è affatto sicuro che sarebbe riuscito a tenere sigillate le porte senza l'aiuto del Costruttore. Tra i i due Dei vi è quindi una cordiale amicizia e profondo rispetto. Non a caso, Albawaabat ritiene che, se un giorno dovesse scatenarsi una guerra tra le divinità o un evento esterno costringesse un Dio a diventare "capo" del Pantheon, quel ruolo dovrebbe spettare a Kazher. Alnuijum prova emozioni contrastanti nei confronti di Kazher: il suo operato lo irrita, perché induce i mortali a rinchiudersi in angusti e luminosi tuguri, piuttosto che ammirare notte per notte ciò che il cielo ha da offrire. Tuttavia, il carattere estremamente cordiale del Costruttore e il suo aspetto particolarmente bizzarro, sono per Colui che osserva le Stelle motivo di curiosità e interesse. Sembra che i rapporti tra i due stiano lentamente migliorando da qualche tempo. Ahsyn'der, la Plasmatrice Alcune dicerie ritengono che Albawaabat nutra segretamente amore per Ahsyn'der, ma è improbabile che questo sentimento possa mai sbocciare, visto il carattere austero e ascetico delle due divinità. Albawaabat spera comunque che Ahsyn'der non interferisca troppo con gli affari dei mortali compiendo nuovi atti creazionistici. Alnuijum vede Ahsyn'der come un profondo mistero: Colui che osserva le Stelle la ritiene (forse a torto) la più potente e arcana divinità del Pantheon. Colui che osserva le Stelle sembra che una volta abbia chiesto alla Plasmatrice se avrebbe potuto creare un ponte verso il cielo, ma la Dea non ha dato risposta, lasciando Alnuijum nel dubbio. Albawaabat, Colui che presiede i Cancelli Albawaabat e Alnuijum si conoscono da molto tempo, da ben prima di giungere sul mondo dove ora risiedono. Colui che osserva le Stelle ha anche potuto assistere, in tempi remoti, Colui che presiede i Cancelli chiudere una delle porte: ciò che ha scorto dietro di essa era stupendo quanto terrificante. Ha compreso che esse sono la Soglia, per un reame oltre ogni immaginazione. Da allora se ne tiene alla larga: eppure, in cuor suo, Colui che osserva le Stelle, vorrebbe tornare per ammirare nuovamente quel luogo sublime e perturbante oltre le porte. Alnuijum, Colui che osserva le Stelle
  12. Per quanto riguarda Alnuijum e Albawaabat, credo tu abbia scritto degli ottimi rapporti, coerenti con le rudimentali psicologie che avevo concepito per entrambi. Non ho nulla da obbiettare!
  13. Va bene, mi sembra una relazione interessante tra i due!
  14. @Ian Morgenvelt Mi sembra un'idea intrigante. Vada per la genesi in comune! Avevi altri dettagli in mente?
  15. La seconda, sto provando a delineare alcune caratteristiche degli Dei che avevo in mente. Sto sbagliando?
  16. Albawaabat ritengo sia un Dio estremamente potente, ma al tempo stesso non brama ulteriore potere, nè può "crogiolarsi" di quello che già possiede, dato che il suo compito è tenere chiuse alcune porte che devono rimanere chiuse. Gli altri Dei sanno che questo compito è estremamente importante, ma di quanto sappiano di Albawaabat e del suo compito ancestrale lo lascio stabilire agli altri giocatori.
  17. Va bene, aspetto che gli altri dicano la loro comunque. Per me anche il principio dell'ordine di arrivo può andar bene, anche se credo che l'elemento dirimente dovrebbe essere il numero di adoratori di una data divinità.
  18. @Albedo Capisco. Allora io proporrei al gruppo che la differenza principale fra le due cerchie di Dei sia la diffusione del loro culto tra i mortali. Gli Dei di "serie A" (poi dovremo trovare un nome più magniloquente) avrebbero quindi molti più fedeli, chiese e adoratori rispetto agli Dei di "serie B". Cosa ne dite?
  19. Mi spiace per Albedo, personalmente non avrei nulla in contrario se una delle sue divinità entrasse comunque nel pantheon reggente. @Plettro Che differenza vi è tra le divinità di "serie A" e "serie B"? Perché non mi è molto chiaro, è una differenza che riguarda prerogative, influenza, potere, diffusione del culto, anzianità o altro ancora?
  20. Mi astengo dal porre un veto.
  21. Ciao! Una razza peculiare de "L'Ultima Era", ottima idea! Mi piace che tu abbia deciso di legarla fortemente a uno dei concetti cardine dell'ambiente, ovvero il Mondo degli Spiriti! Questo è molto interessante: il fatto che la città-stato di Aurora sia fuori dal Congresso Mondiale non la rende particolarmente vulnerabile? Inoltre, proprio in virtù di questa potenziale "vulnerabilità" sulla scacchiera geopolitica mondiale, si potrebbero sviluppare delle avventure che riguardano la politica della città-stato: immagino alcuni governanti favorevoli all'ingresso di Aurora nel Congresso, altri forse perfino propensi ad affiliarsi a una delle grandi potenze per avere la sua protezione nel caso di un conflitto mondiale. Ovviamente, ci sarebbero governati restii ad abbandonare la secolare indipendenza e altri ancora orripilati all'idea di rinunciare all'isolamento tramandato fin dai tempi della fondazione della loro comunità. Insomma, si prospetterebbe un'avventura molto "politica" dove i PG potrebbero sentirsi in dovere di intervenire nel dibattito ed essere derimenti nell'annosa questione. Ti propongo un'idea: e se i risvegliati, oltre ad avere capelli e occhi vivaci e variopinti, avessero anche un colore della pelle più vivido e intenso? Come se dentro di loro vi fosse qualcosa di pulsante, per l'appunto il loro spirito fuso a ogni singola fibra del loro corpo. Fra l'altro, quando feriti, il loro sangue potrebbe apparire di un rosso straordinariamente vivace e, se sparso sul terreno, potrebbe far crescere nel giro di pochi giorni piante e fiori dai colori sgargianti e variopinti, come se il suolo stesso si fosse "nutrito" di un minuscolo frammento dello spirito del risvegliato.
  22. Salve popolo della Terrà che verrà! Sono giunto alla terza versione della scheda del personaggio di Radiogenesi, sperando di aver finalmente trovato una forma sintetica ed elegante, di facile compilazione e consultazione. Scheda del personaggio - Radiogenesi (2).pdf Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete qualche suggerimento da darmi per migliorarla ulteriormente! Grazie per la lettura! 😄 (Immagine di copertina tratta dal videogioco di "BioShock".)
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