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Le Fantome

Circolo degli Antichi
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  1. Albawaabat, colui che presiede i cancelli Aspetto: Albawaabat potrebbe avere più aspetti, ma quello più noto ai mortali (e anche agli altri dei) è quello di un essere umano sottoposto a mummificazione, privo di zigomi facciali o di espressione. Carattere: ieratico e taciturno, Albawaabat non chiede adorazione e non la pretende. Egli è devoto a un compito ancestrale, al quale adempie con silente abnegazione. Dominio: il dominio di Albawaabat sono le soglie, le porte, i cancelli, sia fisici che spirituali. Degli adoratori di Albawaabat potrebbero pregare il Dio affinché sigilli contro ogni male le porte della propria città. Se Albawaabat avesse un attimo di tregua dal suo antico compito, potrebbe anche rispondere alle loro preghiere. Origine: Albawaabat giunse su questo mondo da una portone di marmo. Si narra che egli, quando giunse, tenesse già in mano tutte le chiavi. Alnujum, colui che osserva le stelle Aspetto: Alnujium appare come un essere umano completamente bianco, con un unico, ciclopico, occhio posto sulla fronte. La sue labbra sono sottili, il suo naso sono solo due fessure, i suoi zigomi sono appena visibili. Carattere: distaccato e contemplativo, Alnujium sembra passi la sua intera esistenza a osservare il cielo stellato. Chi lo distoglie dalle sue lunghe osservazioni lo irrita, chi si unisce insieme a lui a osservare lo compiace. Dominio: il dominio di Alnujium sono i planetari, gli edifici senza tetto, i luoghi all'aperto senza luce dove è possibile scrutare le stelle senza inquinamento luminoso. Degli adoratori di Alnujium potrebbero chiedere al Dio di rendere più terso il cielo notturno per contemplare al meglio la volta celeste. Origine: si narra che Alnujium giunse su questo mondo dentro una meteora, e che egli rimembri un mondo lontano e ormai irraggiungibile. Yabni, colui che crea i ponti Aspetto: Yabni appare come un golem di legno e pietra, dall'aspetto vagamente umano. Sul suo volto si possono scorgere due solchi simili a occhi e un grande solco simile a una bocca. Carattere: laborioso e zelante, Yabni ha come compito esistenziale quello di erigere ponti ovunque vi sia qualcosa che ostacoli il cammino. Che sia un burrone, un fiume o perfino un tratto di mare, Yabni prima o poi giungerà lì a erigere un ponte. Dominio: il dominio di Yabni sono i ponti, i pontili, le impalcature e i porti. Degli adoratori di Yabni potrebbero chiedere al Dio di rendere il ponte, che hanno appena costruito su un fiume impetuoso, abbastanza resistente da reggere a un'eventuale esondazione. Origine: si narra che Yabni arrivò su questo mondo percorrendo un lungo ponte di legno e pietra, eretto sopra un'abisso nel quale ardeva fuoco nero.
  2. Voglio rasserenare te e gli altri membri della gilda che io e Plettro ci siamo confrontati tramite messaggi privati in modo pacato e costruttivo, trovando consenso sugli aspetti che mi impensierivano. Per quanto mi riguarda la discussione sugli aspetti può anche concludersi qui, a meno che qualcun'altro non abbia delle problematiche da sollevare.
  3. Semplicemente, ritengo molto importante che in ogni fase almeno una proposta di ogni giocatore sia presente. Non vedo perchè bisogna a tutti i costi proibire a un giocatore di contribuire in una qualsiasi fase del gioco. Sia chiaro, non pretendo che il mio contributo sia predominante o uguale agli altri, ma vedere che in una fase sia del tutto assente... non è quello che voglio giocare. Aggiunta: se poi la mia richiesta vi sembra insostenibile, non voglio certo insistere a oltranza. Comunque, da parte mia la voglia di giocare e contribuire alla gilda c'è, a patto che almeno una piccola parte del mio contributo sia presente. Un compromesso non è tale se una delle parti viene completamente "messa da parte". Aggiunta n°2: non ho intenzione di giocare un Dio che "contamini" o "perverta" quello creato dagli altri Dei. Non troverei appaggante un simile ruolo durante la campagna.
  4. Confesso che se il sentimento predominante è il seguente, non sono più sicuro di essere incline a partecipare. Confidavo avremmo avuto modo di contribuire tutti in maniera costruttiva, invece percepiscono un aspetto "competitivo" che non mi entusiasma e che di solito cerco di evitare quando gioco di ruolo. Nulla di male, è stato un equivoco di base sugli scopi di questa gilda.
  5. Siccome temo di essere io il giocatore che non riceverà voti a nessuno dei suoi aspetti, preferirei la seconda opzione 😁
  6. @Plettro Ciao! Rileggendo quanto hai scritto, mi sembra di intuire che gli aspetti che non riceveranno voti non saranno presenti nell'ambientazione. Se così fosse, c'è la concreta possibilità che gli aspetti proposti da un particpante nella "fase uno" siano del tutto assenti, rendendo la sua partecipazione de facto ininfluente, è così?
  7. Ciao! Ho controllato, in teoria il messaggio è stato inviato. Comunque, ho copiato i miei voti e li ho riportati nella cartella "spoiler" nella discussione "voti e veti".
  8. Io ho votato 🙃.
  9. Torniamo a pubblicare un articolo sui generis. Della Terrà che verrà abbiamo detto molto: abbiamo sbirciato vari momenti della sua storia, approfondito singoli personaggi notevoli o alcune creature nate dopo l'olocausto nucleare. Abbiamo visto svariate immagini, dalle conturbanti rovine prebelliche a immense distese sabbiose, contemplando la bellezza della rovina umana. Ora, però, vorrei guidarvi attraverso una serie di melodie che credo siano particolarmente adatte a entrare pienamente nell'atmosfera che vorrebbe evocare Radiogenesi. Buon ascolto! ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Rebuild, Renew da Fallout 4. Of the People, for the People da Fallout 4. Of Green and Grey da Fallout 4. Steel Dawn Main Theme da Fallout 76. The First Layer da Made in Abyss. The Four Layer da Made in Abyss. Fujitora Theme da One Piece. Kai's Theme (remix) da Kung Fu Panda 3. Remix a opera di Carameii. Valkyrie da Record of Ragnarok Geralt Of Rivia da The Witcher (Netflix). Marilka That's My Name da The Witcher (Netflix). The Great Cleansing da The Witcher (Netflix). Procession of the Gods da La città incantata. Theme Song da Suzume no Tojimari The Song of the White Wolf (Instrumental) da The Witcher (Netflix). ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- (L'immagine di copertina è una fan art sul videogioco Starbound, autore ignoto.) Vorrei approfittarne per ringraziare @licet_insanire, @Bille Boo, @The_Prime _Time_908 e molta altra gente non iscritta qui su Dragons' Lair per aver continuato a giocare con me a Radiogenesi in tutti questi anni. Mi avete dato molte emozioni, ve ne sono grato. Un ringraziamento anche a @Vackoff, che credo sia il mio lettore più assiduo, avendo seguito questo blog fin dalla sua nascita più di un anno fa ormai. Infine, grazie anche a tutti i lettori occasionali. Spero di avervi dato qualche spunto interessante e di avervi intrattenuto un poco. Al prossimo articolo!
  10. @Plettro @Ian Morgenvelt Non voglio contestare il veto. Solo, provo ad azzardare una proposta. Nel caso, sentitevi pure liberi di respingerla. Se il problema dell'aspetto "Gigante rossa" è il caldo torrido e invivibile, si potrebbe rimuoverlo mantenendo, però, sporadicamente, le tempeste solari e i loro effetti allucinogeni. Cosa ne direste? Era secondo me la parte più interessante dell'aspetto, mentre quella del caldo estremo era la parte più superficiale.
  11. Mi astengo dal porre un veto.
  12. @Plettro Ciao! A me non entusiasma, in nessuna ambientazione (e quindi, di consenguenza, neppure in questa) il concetto della resurrezione, ma ci sono due aspetti che, in modo diverso, ruotarno attorno a questo concetto. Come mi regolo con il veto? Voto comunque a sfavore di uno dei due o è meglio che mi astenga per non scontentare nessuno?
  13. La prima parte: ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Lord Azorai, il Signore della Luce. (Fan art sul videogioco "Dark Souls", autore sconosciuto.) Lord Azorai o "Signore della Luce", come venne talvolta chiamato in modo magniloquente dai suoi seguaci, fu un guerriero leggendario: la sua abilità con la spada bastarda era straordinaria e il suo scudo, con sopra incisa la rappresentazione di un sole giallo e rosso, aveva la nomea di essere inscalfibile. Chi fosse o da dove arrivasse non è noto, anche se si ritiene che fosse originario della Depressione Saturnia e fosse nato in uno dei tanti villaggi della regione di Teti. Egli affermava (o così gli venne attribuito dai posteri) di essere figlio del Fondatore (note del DM: uno dei nomi di Dio) e che fosse stato incaricato di liberare gli schiavi dalle quattro regioni della Depressione Saturnia. Durante il suo viaggio verso Titano e la Bolgia dei Demoni, il cuore del potere tirannico che soggiogava la regione, raccolse numerosi proseliti, che narrano le sue gesta e fecero nascere un vero e proprio culto dietro la sua persona. Azorai scomparve dopo aver raggiunto il cuore della cittadella dove risiedeva il primo Rashō della regione, Azazel. Alcuni ritengono sia morto, sopraffatto dall'essere demoniaco dopo un brutale scontro. Altri, invece, ritengono che il loro salvatore si sia solo ritirato momentaneamente, pregando costantemente affinché ritorni e possa finalmente epurare Titato dalla tirannide. La Sublime Fiamma Bianca (Fan art sul libro "Il Signore degli Anelli", a opera di dre5044.) La Sublime Fiamma Bianca fu la guida spirituale della setta religiosa chiamata "Maschere di Ferro", che si formò nella Depressione Saturnia all'alba del grande esodo di raminghi verso la regione di Titano. Capo religioso lugubre e sinistro, fu dedito a brutali rituali di natura misterica ed esoterica: sperimentò su di sé e su i suoi accoliti più devoti liturgie aliene, col fine di evocare strane entità venerati dagli antichi prima della catastrofe nucleare. Non sembra che riuscì mai a richiamare presunte entità aliene sulla Terra, ma qualcosa nel suo corpo e nella sua mente cambiò, così come in quella dei suoi servitori più devoti. Testimonianze confuse, frammentarie e talvolta contradditorie affermano che molti di loro divennero creature aberranti, strane chimere con il corpo orrendamente deformato e con arti dalle forme e dimensioni grottesche e innaturali. La stessa Fiamma Bianca, vuole la vulgata popolare, mantenne solo una "parvenza umana": in lui, dopo tanti riti che ne consumarono la carne e la mente, era rimasto solo un pulsante orrore strisciante sotto un sottile strato di carne pallida e morente. Il destino della Sublime Fiamma Bianca non è noto: forse fu ucciso da alcuni valorosi che si opposero alle sue persecuzioni o, più semplicemente, morì tra atroci agonie e nella follia per mano di quegli stessi "poteri occulti" che aveva venerato tutta la vita. Domino, il golem di ferro (Illustrazione originale a opera di Simon Stålenhag.) Domino fu il nome dato volgarmente a un antico "gigante di ferro" rimasto in funzione malgrado decenni (se non secoli) di incuria. Pare venne riesumato dal popolo di Venere nelle viscere della città-cadavere, diventando la loro "arma di deterrenza". Domino, quando venne ritrovato, giaceva in uno stato di quiescenza: la guida dei Venusiani (note del DM: il nome dato dagli autoctoni della città-cadavere al loro re) capì l'importanza del ritrovamento e profuse notevoli sforzi affinché la comunità dei venusiani si occupasse di rinvenire l'antico golem di ferro e lo rimettesse in funzione. Domino, quando riprese conoscenza, poteva comunicare solo in arcaico e riconobbe nella guida di Venere e nei venusiani l'antica popolazione della città, verso la quale (presumibilmente) era stato programmato per obbedire e servire. Era una macchina sublime, dotata di molteplici capacità, alcune delle quali terrificanti. Poteva librarsi in volo per brevi periodi, e sovrastare gli edifici più bassi con i suoi arti simili a quelli di un aracnide o di un artropode. Dal suo "volto", una sorta di disco di metallo nero con un ciclopico occhio rosso, poteva rivelare un terribile cannone termico, capace di incenerire o liquefare qualsiasi sostanza nel raggio di centinaia di metri. Le cronache narrano che l'impiego di Domino fu cruciale nella risoluzione del conflitto contro Logos, quando l'Archegetes attaccò la città cadavere e la roccaforte dell'Armata di Dio. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ci sono ovviamente altre "potenze" della tradizione di Radiogenesi di cui sarebbe opportuno parlare. Forse, in futuro, approfondirò ulteriormente l'argomento! Grazie per la lettura!
  14. Ciao! Ho letto questo articolo sui veicoli de "L'Ultima Era" con piacere, complice anche il fatto che tu l'abbia scritto in modo leggero e scorrevole 😁 Hai preso in considerazione materiali più esotici, come ad esempio l'adamantio o l'oricalco? Mi rendo conto che per la loro rarità e il loro valore sarebbe estremamente difficile accumularne abbastanza da costruirci un veicolo da combattimento, ma se fosse possibile, si avrebbe a propria disposizione una macchina da guerra virtualmente inscalfibile. Potrebbero essere "le punte di diamante" della fanteria meccanizzata delle nazioni più avanzate de "L'Ultima Era"! Un veicolo potrebbe essere incantato in modo tale che diventi "invisibile" quando cessa il suo movimento? Se fosse possibile, questo potrebbe rimuovere gli attacchi con vantaggio e permettere perfino "attacchi furtivi"! Penso sarebbe intrigante da approfondire. Non mi è chiarissimo questo passaggio: da quello che ho capito, se un veicolo subisce due volte danno mentre è a 0 punti ferita, il secondo danno causerà almeno una corazza danneggiata e un eventuale terzo danno causerà direttamente un'esplosione, è corretto? Altra considerazione: al fine di prevenire un incendio o un'esplosione, gli occupanti del veicolo non potrebbero smontare il motore e liberare l'elementale del fuoco ivi contenuto? Questo renderebbe de facto il veicolo inutilizzabile, ma almeno salverebbe l'equipaggio da morte certa in caso di attacchi ripetuti a veicolo rotto. Se fossi un PG a bordo di un veicolo che ha subito troppi danni, farei di tutto per scongiurare un incendio improvviso o un'esplosione. Questo ovviamente è logico e corretto. Tuttavia, ho notato, da alcune tue precedenti illustrazioni, come diversi veicoli de "L'Ultima Era" sembrino ispirati come forma agli insetti. Azzardo un'ipotesi: e se le nazioni più avanzate del mondo, come ad esempio Zorastria, avessero progettato veicoli terrestri simili a "ragni" o a "cavallette" in grado di rimettersi in posizione corretta una volta resi proni? Ovviamente spendendo almeno uno o più turni a raddrizzarsi, sia chiaro.
  15. Ottima domanda! Tendenzialmente, immaginavo che potrebbero essere anche solo 2 o 3, e inglobare in sé interi contenenti o "arcipelaghi". Però, se l'aspetto dovesse passare e ricevere apprezzamento, si potrebbe approfondire ulteriormente e inserire anche delle bolle più piccole e bizzarre. Pensavo che il fuoco nero si consumasse gradualmente, esattamente come un fuoco tradizionale. Quindi, senza combustibile idoneo, una fiamma di fuoco nero e destinata inesorabilmente a estinguersi (anche, perché, per alimentarla non basta usare semplice legna o combustibile tradizionale). Nella mia idea la sua esistenza era una conoscenza comune, anche se, ovviamente, non è detto che in tutti i paesi o nelle nazioni del mondo sia una conoscenza pubblica. Comunque, la sua realizzazione richiede un sapere specialistico, che penso posseggano un numero relativamente esiguo di persone sul totale della popolazione. In effetti, potrebbe anche funzionare da campo anti-magia, se vogliamo interpretare la magia come una "forma di energia", sarebbe sicuramente una proprietà del fuoco nero molto interessante da indagare. Non pensavo alla Gigante Rossa come una creatura senziente o aliena, tuttavia sarebbe un risvolto interessante da approfondire... se l'aspetto dovesse piacere potremmo approfondirlo ulteriormente, sarebbe intrigante.
  16. Sfasamento temporale: la velocità a cui avvengono gli stessi processi, di qualsiasi tipo, non sembra essere costante all'interno del mondo: in alcune regioni del globo terracqueo, i processi avvengono più velocemente, in altri più lentamente, compreso (ma non limitato a) il banale movimento delle lancette di un orologio. Questo da l'impressione (che poi "impressione" non è) che "il tempo" scorra diversamente a seconda della regione dove ci si trova. La causa di questo fenomeno è sconcertante e le sue ripercussioni profonde sulle persone che viaggiano periodicamente attraverso le varie regioni del globo non è ancora chiara. Fuoco nero: esiste da tempo la conoscenza diffusa e sedimentata su come creare un tipo di fuoco particolarmente bizzarro e controintuitivo, il "fuoco nero" (ma ogni popolazione potrebbe avergli dato un nome differente). Questo fuoco (che si può produrre tramite alcune sostante vischiose che si trovano nel sottosuolo) appare, letteralmente, come una fiamma nera, di un nero totale, come se vi fosse uno squarcio nella realtà. Questa fiamma non irradia luce e, anzi, l'assorbe, così come il calore. Una stanza ben illuminata può entrare nella penombra con una lanterna di fuoco nero al suo interno, così come il calore di un camino può essere neutralizzato allo stesso modo. Abbastanza fuoco nero può essere usato per far morire una creatura di ipotermia. Gigante rossa: il globo terracqueo è illuminato da una gigantesca stella rossa, che incombe durante le ore diurne come un disco accecante che occupa una grossa porzione di cielo. Il calore che irradia è mortale per le creature umanoidi, che non possono avventurarsi nelle ore diurne senza protezioni o capacità sovrannaturali che li proteggano dal caldo cocente. Periodicamente, la gigante rossa irradia delle tempeste "radioattive": venire inondati da queste tempeste sembra provochi allucinazioni inquietanti: le nuvole si distorcono, assumendo la forma di animali che ragliano, scalciano o si predano a vicenda. Suoni orrendi si diffondo nell'ambiente, come di carta vetrata su un muro o di gessi che stridono su una lavagna, uniti a grida di dolore lancinanti. Infine, il sole sembra ridursi a una fessura sottile, come l'iride di un gatto, e i malcapitati che sono stati irradiati, confusi e disorientati, iniziano a mormorare frasi in merito "agli uomini che vivono nel Sole". Chi sopravvive all'irraggiamento della stella e viene portato in salvo (poco frequente) ha ricordi confusi dell'esperienza, e spesso rimembra solo un senso di paura viscerale misto a disorientamento.
  17. Forse stai cercando Saint Seiya Ω, ti consiglio di cercarlo e guardarlo tutto-tutto. Buona visione.
  18. Per me il 26 va bene.
  19. Io non ho domande al momento, il documento era chiaro ed esaustivo.
  20. Daphne si prese tutto il tempo necessario per scorgere fin dove potesse: da quell'altezza, grazie al binocolo del tecnomante e alla sua notevole capacità di scrutare l'ambiente naturale, aveva una visuale stupenda. Osservò la loro nave, vicino al molo, e scorse, poco più in là sulla riva, i resti di una trireme, forse la famigerata nave Kronos che si arenò sull'isola anni prima. Vide anche alcune strutture ancora più in là sulla riva e in mezzo al mare, ma non capì cosa potessero essere. Poi guardò dalla parte opposta: la selva proseguiva per circa un altro chilometro, poi iniziava a diradarsi per lasciare spazio a un villaggio abbandonato e diroccato, proprio come intravisto da Popovič durante la traversata in mare. Il villaggio era piccolo, contò una dozzina di case, ma forse vi erano edifici che non riusciva a scorgere. Più in là ancora vide una collina: era cinta da una rete metallica e sembrava che sulla sommità vi fosse un enorme "botola", forse l'entrata a un complesso sotterraneo. Più lontano ancora, vide una zona apparentemente desertica e, sul limitare del suo campo visivo, intravide un'altra torre e lo "skyline" di quella che sembrava una piccola cittadella. La donna aveva potuto avere una panoramica davvero notevole di quanto vi fosse sull'isola e di cosa li attendesse più avanti. (Daphne supera la prova in modo eccellente e ottiene +3 exp.) GIORNO 2, ORE 13:25.
  21. La taumaturga tastò con attenzione la grata della balconata: nonostante l'aspetto gravemente ammalorato e l'onnipresente ruggine, le parve solida. Mise con attenzione un piede fuori, poi un altro: sembrava reggesse bene il suo peso. Il tecnomante si grattò la testa pelata: le strumentazioni nella torre erano certamente state molto avanzate: a naso poteva azzardare si trattasse di antichi strumenti radio. Tuttavia, le condizioni di profondo degrado nel quale versavano rendevano arduo si potesse recuperare qualcosa di utile che non fossero rottami di metallo e qualche componente elettronica. In ogni caso avrebbe avuto bisogno di qualche strumento per "smontare" il tutto o farlo per lo meno a pezzi.
  22. (Rappresentazione dell'aspetto che potevano avere in passato i dispositivi prebellici estremamente ammalorati) Popovič fu lieto di prestare il proprio cannocchiale a Daphne, affinché potesse scrutare i dintorni della zona. L'avvisò, tuttavia, di fare attenzione a quanto fosse solida la balconata prima di uscire.
  23. Il tecnomante non ebbe obbiezioni e, diligenti, si mise a salire le scale con attenzione, seguendo l'esempio dei suoi compagni. GIORNO 2, ORE 13:10. Salirono per diversi minuti, la torre era alta almeno cinquanta metri, un'altezza non indifferente: quando arrivarono in cima, il gruppo entrò in una stanza quadrata: il suo interno era spoglio: vi era solo sporcizia e detriti, oltre che alcuni dispositivi prebellici che apparivano ormai inservibili da quanto erano ammalorati.
  24. L'emissario, scuotendo la scala, ebbe l'impressione fosse ancora ben salda nonostante la ruggine e lo stato di abbandono e degrado della struttura.
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