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Selvaggio Saky

Circolo degli Antichi
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  1. Selvaggio Saky

    Selvaggio Saky

    Ecco a voi il mio PG per eccellenza....enjoy Il Selvaggio Saky Fashan era irrequieto……da ore camminava davanti al tavolo della sua piccola casa. “Ancora un giorno, solo un giorno……non è possibile!” le frasi si ripetevano nella sua testa da qualche tempo, tutte le notti “Devo evitarlo, che ne sarà di me? Cosa? Nulla! Io che sono il loro stregone, io! Si dimenticheranno di me, di me! Per colpa del figlio di un armaiolo, bravo, ma un armaiolo!”. La sera seguente al calare della notte, il giovane figlio di Suoky sarebbe asceso al rango di stregone del villaggio e l’invidia del vecchio elfo era arrivata inaspettatamente, come le frane e le valanghe dei monti che circondano la foresta. Prima dell’entrata di Saky nella classe per apprendere le arti magiche, che teneva personalmente a tutti i giovani elfi del villaggio che avevano doti magiche innate, nulla era cambiato da centinaia d’anni. Ora la minaccia alla sua carriera era arrivata. Fashan “Mano del Tuono” aveva capito subito delle potenzialità magiche dell’allievo ed aveva fatto di tutto per insegnargli il meno possibile, ma il giovane era sveglio ed attento, benvoluto da tutto il villaggio, gentile, forte e abile anche con lancia e spada. Lo stregone era la difesa del villaggio da tempi lontanissimi e suo padre prima di lui, ma, non avendo figli, la dinastia sarebbe finita così, per colpa del figlio di un armaiolo. La gloria ed il potere che aveva all’interno della comunità sarebbero finiti e quello che gli dava più fastidio era il fatto che, fino all’inizio dell’addestramento di Saky, non aveva mai badato a certe cose, ma ora quello era il suo futuro, sarebbe riuscito a sposarsi e ad avere un erede, ma doveva impedire l’ascensione del giovane, in qualunque modo. “Ci sono, finalmente!” Gli occhi verdi dello stregone sorridevano, ora aveva un piano praticamente infallibile e non doveva far altro che eseguirlo l’indomani….”Ho ancora tempo, ancora domani” Il mattino seguente, all’alba, Saky si alzò, uscendo dalla casetta della sua famiglia salutò il padre che era in piedi, pronto a finire l’armatura in cuoio che stava preparando per il figlio, con lo stemma della casa, un martello dritto sul fondo di fiamma e una pinza da fabbro incrociata dietro ad esso. I due fratelli maggiori erano già in fucina e stavano accendendo il fuoco per il lavoro della giornata. Il giovane elfo era molto contento del fatto di entrare nel circolo degli stregoni ed il problema di mandare avanti la fucina del padre e la tradizione di famiglia non era mai esistita grazie a Soaky e Senky che lavoravano con il padre ed il primo stava già insegnando al suo primogenito il mestiere. La classe della mattina era l’ultima che dovesse assistere, dopo il suo futuro era la difesa del villaggio con le arti magiche e le armi. Durante la pausa di sole alto Saky si allontanò dal villaggio e dopo pochi minuti arrivò alla sequoia più alta della foresta. Ogni giorno si arrampicava fino alla cima e guardava la valle a sud, in giorni sereni come quello riusciva a distinguere benissimo il corso del fiume ed a volte si vedevano i bagliori riflessi dalla grande città di umani, un altro motivo era il solito incontro con l’aquila che gli faceva compagnia quando saliva, era chiamata Zarnan ed il feeling era ormai saldo fra i due. Stando sul ramo osservando il volo del rapace, per la prima volta, si addormentò. Un fulmine colpì poco dopo l’albero maestoso ed il giovane elfo precipitò rallentando la caduta sui rami più bassi e atterrando in un cespuglio, sotto shock, ma incolume. Si svegliò a notte fonda…………attorno a lui tutto il paese che discuteva, non capiva dov’era, tutto quello che aveva in testa era una cosa che ripeteva ininterrottamente…..”TUONI E FULMINI….TUONI E FULMINI….” Poi si rese conto di essere legato al palo in mezzo al villaggio, lo stesso al quale venivano legati i goblin, i banditi umani e tutti i nemici del villaggio che venivano catturati ed interrogati, era un nemico del villaggio ora, da piccolo tirava sassi a chi veniva legato al quel palo e li odiava, erano minacce alla sua casa ed alla sua famiglia……ed ora si trovava li. Abbassò la voce continuando a ripetere la frase come in una litania….”Tuoni e fulmini…..Tuoni e fulmini…” e delle lacrime scesero sul suo volto. “E’ un pericolo tenerlo qui, guardate cosa ha fatto alla foresta….” “Sono d’accordo, bisogna esiliarlo…..” Poi una voce familiare “Lo sapevo sarebbe finita così.” Era il suo mentore, Fashan. “Voleva a tutti i costi controllare forze più grandi delle sue………..ed ha incendiato parte della foresta, mettendo in pericolo tutti, esilio!” Sentiva le voci e capiva che parlavano di lui e iniziò a guardarsi in giro freneticamente cercando conforto negli sguardi degli abitanti. Il padre gridava da dietro la fila dei sommi del villaggio “Non è possibile, non lui….Saky è un bravo ragazzo, tutti lo sanno…..perchè?????? Perché?????” Gli anziani lo stavano allontanando, lo vide piangere tenendo stretta sua madre, ma questa volta non pianse, nella sua testa aveva solo tuoni e fulmini e i suoi occhi non si fermavano un momento, cercava il modo di spiegarsi, ma non sapeva esattamente cosa era successo. Il Sommo Anziano si mise tra lui e la folla dandogli le spalle e “Esilio per Saky Mahijin. Per aver usato il suo potere in modo inappropriato anche dopo i consigli del suo mentore, per aver incendiato parte della nostra amata foresta e messo in pericolo la vita del villaggio…..ESILIO” Un coro dal circolo delle persone presenti……”ESILIO” Fashan sorrideva con gli occhi, il suo piano non aveva funzionato alla perfezione, ma aveva funzionato comunque, il giovane stregone era impazzito e non si sarebbe mai frapposto tra lui ed il ruolo che ricopriva e che un giorno, forse, sarebbe appartenuto a suo figlio. Solo con Saky, gli si avvicinò, il pazzo a testa bassa che scrutava il suolo in cerca di salvezza ripetendo la frase, l’unica a cui pensava, continuamente. “Devo svelarti un segreto, mio giovane……EX-apprendista”Aveva una voce divertita e parlava a bassa voce. “Tu non centri niente con quello che è successo, ma non puoi farci nulla!” In quel momento Saky fece silenzio, alzò lo sguardo guardando lo stregone negli occhi ed un ghigno apparve sul suo volto. “Tornerò e ti ucciderò…….TUONI E FULMINI” Il sorriso scomparve dal volto di Fashan, che si guardò attorno per essere sicuro che nessuno potesse aver sentito, si girò e andò via con passo incerto. Forse l’ultima frase non avrebbe mai dovuto dirla. Il mattino seguente Saky fu scortato ai limiti della foresta, dove iniziava la valle che aveva osservato tutta la vita, era la sua nuova casa ora, ma questo non gli interessava. Zarnan volava alto nel cielo osservandolo e gridando il suo sconforto, poteva sentirlo bene, ma non con le aguzze orecchie. Il padre gli si avvicinò, lo guardò negli occhi che non si fermavano un momento e la tristezza sul suo volto era l’opposto al ghigno del figlio. “Non hai fatto niente di quello per il quale sei stato esiliato….lo so” quasi in lacrime. “Tuoni e fulmini no, padre” Senza cambiare un minimo espressione e modo di fare. “Questo è per te figliolo, buona fortuna……….Addio” Lasciò un fagotto sul terreno e tornò nella foresta, così come gli altri che lo avevano scortato. Una lancia era conficcata nell’erba al suo fianco ed una faretra con un arco lungo giacevano in prossimità, aveva con se la spada corta con la quale si era allenato tutta la vita e, con l’ultimo regalo del padre, era pronto ad affrontare il nuovo mondo. L’armatura in cuoio costruita appositamente per lui, corpetto, bracciali e gambali. Si incamminò e l’aquila con lui………………
  2. Selvaggio Saky

    Blaco Scannan

    Un ladro che ha "dovuto convertirsi alla legge" Blaco Scannan Ad Ered Luin pioveva sempre, o quasi, ed in una di queste notti di pioggia in un vicoletto vicino alle portentose mura meccaniche della città nacque Blaco. La madre era contenta del primogenito ed il padre ancora di più, visto che portare le consegne del macellaio in due avrebbe fruttato di più certamente, ma avrebbe dovuto aspettare qualche anno. L’infanzia di Blaco era abbastanza spensierata, mai una volta a studiare, in giro con gli amichetti la sera per le strade non molto sicure e le consegne, in mattinata, del macellaio per il quale il padre lavorava. Presto, con l’adolescenza, le cose iniziarono a cambiare e così i primi problemi. L’amico fidato di Blaco, Erem, era un fannullone di prima categoria, il padre era un ubriacone e la madre non smetteva di sfornare figli e molti dei vicini erano sicuri che il padre non fosse nemmeno lo stesso fra uno e l’altro. Per vivere e spassarsela Erem rubava e immischiò l’amico nelle sue malefatte. La prima volta Blaco se la cavò, la seconda pure, conoscendo molte delle guardie che pattugliavano la parte della città dove era cresciuto, ma la terza, il venditore di lampade che li prese con le mani nel sacco, o nel cesto, li rincorse così a lungo che morì d’infarto e le cose si fecero serie. Il padre lo buttò fuori di casa chiamandolo delinquente e la madre pianse a non finire, mentre l’amico, se si poteva chiamare così, lasciò la città per evitare problemi. L’unica cosa che il giovanotto poteva fare era continuare a rubare per stare in vita e si spostò dall’altra parte della città per non far notare troppo, a chi lo conosceva, che era ancora sul mercato del furto. Abile in parole e molto lesto Blaco era uno dei migliori e, conoscendo la città a menadito riusciva sempre a cavarsela. Sapeva comunque che le sue malefatte, così le chiamava all’epoca, non erano così gravi da metterlo in galera, le prigioni della città erano sempre stracolme e, comunque, aveva anche parecchi contatti con le guardie di Ered Luin. Un giorno fu preso, come altre innumerevoli volte prima, ma questa volta era stato fatto seguire a lungo e fu portato alla caserma principale della città da uno dei capi delle guardie, ora in pensione, chiamato Goras “Testalucida” a causa della pelata che pare essere esistita da sempre. Gli occhi scuri di Blaco cercavano una via d’uscita in continuazione lungo l’interminabile corridoio ed i capelli lunghi e neri, scompigliati erano, stranamente, bagnati ancora dalla pioggia. “Testalucida” chiese alle guardie che lo avevano scortato di lasciarli da soli e così fu. Le parole testuali del capo delle guardie cittadine furono: “Se non smetti con questi furti sono costretto a mandarti via.” “Se lavori per noi e ci fornisci informazioni su ricercati o pedini gente ti paghiamo.” Il tipo non era molto loquace ed andava subito al sodo, ma un opportunità del genere non sarebbe capitata due volte così la faccia magra con il naso a patata e le labbra sottili si illuminò. “si” fu la sua risposta “ Ci sto, dove devo firmare...mmmm....capo?” Da allora i tetti e i vicoli della città sono ancora la sua casa, ma l’unica cosa che deve temere è non cadere dal tetto bagnato o trovarsi con le spalle al muro in una città che l’ha cresciuto opportunista, scaltro e soprattutto furbo. A proposito, il padre lo ha perdonato e la madre a smesso di piangere quando ha dato la notizia.
  3. Spettacolo Piri, sei semplicemente un genio......
  4. Di che cosa? Viaggio, quello è sicuro, ogni cosa che capita nella vita per me è un viaggio (e di viaggi ne ho fatti). Conoscere una persona sempre più apprifonditamente, impegnarsi nel lavoro,leggere un libro, scrivere in un blog, tornare a casa dopo mesi....ecc. Tutto è un viaggio ed i viaggi che preferisco sono quelli che puntano ad una cosa sola: la mia crescita personale, il centro della......... Sembra egoista a leggerlo a primo acchitto, ma pensandoci un momento capirete il mio punto di vista. Io voglio crescere, imparare, sperimentare, sbagliare e riprovarci e quindi funziono da spugna prendendo da ciò che mi circonda tutte le cose che mi possono essere utili e, credetemi, le persone sono piene di queste cose. E' proprio vero che il bello del viaggio non è la meta, ma il viaggio in se. Quando mi allontanai dal Cungi Raduno, per esempio, da solo sulla Chevrolet Matiz a gas della mamma, il viaggio non era solo stradale ma interiore. Tutti gli episodi, i ricordi di quei tre giorni stupendi mi accompagnano tutt'ora, immaginate voi appena finito il raduno stesso. Perchè mi piace questo paragone tra viaggio e vita poi è facile, il viaggio ti porta a cambiamenti, esattamente come la vita. Parti da un punto che conosci, attraversi territori inesplorati o conosciutissimi, ma dall'altra parte, all'arrivo, trovi qualcosa di diverso. Il diverso può essere benissimo lo stesso bar del paese che conosci a menadito, ma durante il viaggio sei cambiato dentro, anche non sostanzialmente, quello che vedi, lo vedi con occhi diversi. Capita di continuo e mi piace farci caso e pensare che, in fondo, ho uno scopo nella vita. Viaggiare al centro della........... Al centro di me.
  5. Ebbravo Piri (a proposito mi devi una birra e ti spiegherò il perchè ) Io ho votato invece per Phate, magari non il "meglio scritto", ma originale al quadrato, ancora complimenti Esa, se continui così farai strada. Secondo me hai un gran talento. Viri mi hai stupito per l'idea. Strike continua a scrivere che è un piacere leggere i tuoi racconti Ecto.....mmmm....vediamo, lo stile deve ancora maturare appieno, ma il racconto mi è piaciuto Black God, sei un folle (nel senso più bello della parola, sono anche io un po' così) IL FREPPI, all'ultimo secondo mi ha colpito con un racconto che cambia completamente l'idea "superficiale" che mi ero fatto di te (superficiale è leggere superficialmente ) A gennaio mi rileggerete e complimenti a tutti per Natale, non un semplice soggetto su cui scrivere ed essere originali come tutti avete fatto....Piri sei un mito
  6. Selvaggio Saky

    Nuovi moderatori

    In bocca al drago Klunk, congratulazioni
  7. Parlo per me, sono l'unica persona che conosco bene, ma non troppo;-) Se le repute fossero solo per GdR ed apporto al forum in bese a progetti, regole e simiglia (tutte cose pertinenti SOLO alla faccia GdR di DL) io avrei reputa 7 o 8, lo ammetto. Ho preso repute per aver aperto un topic con consigli di cucina. Faccio il cuoco, voglio dare un apporto alla comunita' con quello che so fare, non basta per meritarmi un "Bravo, grande idea" ? La stragrande maggioranza di repute che ho ricevuto sono state per i raduni, eventi alla quale faccio di tutto per partecipare (anche tornare in Italia da Londra per 2 giorni e mezzo ). Sai quante cose durante un raduno aiutano la comunita' a crescere? Quanti progetti, quante idee, quante risate, quanta voglia di girare le pagine del forum, secondo me i raduni sono parte fondamentale della DL e chi viene, per la voglia che mi fa venire di stare in questa grande famiglia, merita la reputazione che posso dare. Altra cosa, la reputazione per l'opinione personale. Se la mia opinione aiuta qualcuno, in qualsiasi campo, e questo utente mi reputa....lo trovo giustissimo. La reputa per racconti, poesie, e disegni. Ora mettiamo il caso che uno posti un racconto molto interessante ed un utente da questo capolavoro trae una grande idea per una nuova ambientazione o avventura da far giocare al suo gruppo (anche un disegno puo servire;-)).......la reputa la merita eccome, ha risposto ad un quesito, anche se la domanda non era stata fatta per l'utente che l'ha reputato. Quello che sto cercando di esprimere e' questo: l'apporto alla comunita' DL e' dato in cosi' tanti modi che chiuderlo nel GdR farebbe solo male alla reputazione. Secondo me il problema sono i commenti nella reputa....io voglio reputare una persona per un racconto e posso scrivere quello che voglio, lo conosco bene nella vita privata e la sera prima della reputa ci siamo presi una sbronza fenomenale. Nella reputa scrivero' "Ancora con il mal di testa bello?" Ho dato reputazione per quel racconto, ma il testo non centrava Molti la pensano cosi', quasi tutti quelli che usano la reputa e, se il Sommo AZA mettera' a disposizione un altro strumento per far sapere la stima che provo per quell' utente (che mi ha fatto ridere con un filmato da Youtube), ben venga, usero' la reputa in termini propriamente regolistici Tutto quello detto qui sopra e' personale esperienza ed IMHO in toto:bye: P.S. Se venite ad un raduno con me, quando tornate a casa, MI DOVETE REPUTARE, (non molto umile, ma verissimo) provare per credere
  8. Ogni giorno in D&D un orco si alza e sa che dovrà combattere un elfo per sopravvivere. Ogni giorno in D&D un elfo si alza e sa che dovrà combattere un orco per sopravvivere. Non importa che tu sia orco o elfo, l'importante è che quando ti alzi....combatti Se poi un elfo, ha tempo di fermarsi per cinque minuti a scherzare con un altra guardia elfica...è fortunato:lol:
  9. Sara' fatto Mia.....ora che imparo ad usare un programma di colorazione digitale, con il tempo che ho , mi passa la voglia
  10. Selvaggio Saky

    E vai di Nonsense

    Piri sei unico ed innimitabile
  11. Complimenti al vincitore
  12. Intanto io l'ho colorato (con i pastelli....quanto tempo ) Fair: La posizione mi piaceva troppo, il manichino sembrava felice mentre lo usavo eheheheheh Aspetto consigli critiche e roba simile....grazie a tutti
  13. Ne voglio altriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!! Grandissimo, sto ridendo come un matto, quasi da metterle in commercio su un libro comico AHAHAHHAHA
  14. Dopo un po' di pausa sono tornato a fare qualcosa...che ne dite?
  15. Ecchime
  16. L'ho visto un paio di volte in inglese....è veramente bello...consiglio a tutti di dare un occhiata , garantito
  17. Selvaggio Saky

    -Noi- (IV)

    Cavolo jal....che bei posti......mi ricorda tanto la mia giovinezza e le escursioni montane con quelli dell'oratorio.....che bello
  18. OOOOHHHUUUUHHHIIIIIIIIII dal Cungi Boar Guys
  19. Sei un grande.........saranno 15 anni che non passo un Natale del genere, ma che spettacolo era
  20. Selvaggio Saky

    Disegni di Rej

    Rej, questo è un disegno degno di essere chiamato tale, finiscilo presto please
  21. Dado....gli ultimi tuoi disegni ti hanno rivalutato di brutto ai miei occhi (non che ce ne fosse bisogno ).....continua così, secondo me è quello che sai fare meglio e gli occhi della DL ne giovano assai
  22. GRAZIE DARK MEGRES.....DI TUTTO e tu sai cosa voglio dire
  23. Alla fine l'unica cosa che non è stata scritta è MA SEI UN ARTISTA COI CONTROFAGIOLI continua così e presto vado a vedere le tue opere in una galleria d'arte a Londra o Parigi o New York o sarcasso Bravissimo
  24. Ma sei una macchina da disegno.....cavolo che belli, il monaco mi piace molto e le animazioni, anche se con disegni semplici, sono veramente espressive. COMPLIMENTI
  25. Si riprende?????? BELLO!!!!!!!!
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