Michele Piacenza è uno scrittore che stimo molto ed a cui voglio bene per diversi motivi.
Ha dedicato questa poesia a Claudio, anche se l'ha conosciuto solo attraverso me e tutti voi con questi messaggi sul forum.......
Cungi Blues
Poi lui
se ne è andato con le parole ancora in gola,
tra le note malinconiche e
fluttuanti di un Cungi Blues,
andato via sottile e leggero, quasi in
punta di piedi,
quando ancora si udivano distanti i rumori della festa,
quando ognuno risentiva forte l’eco del suo sorriso,
in questo nostro
cielo di marmo e di inattesa tempesta.
Si, lui se ne è andato nel
traffico turbolento dei nostri cuori,
dove le ombre scivolano lente
come onde increspate,
dove le luci accompagnano indolenti i suoi passi
nella notte,
navigando lassù al riparo dal dolore e da ogni male,
come
un fantasma senza ferite e senza tormenti,
come un arcobaleno che non
aspetta la fine del temporale.
E lui se ne è andato girando l’ultima
pagina di questo libro,
accarezzandoci nuovamente con un impertinente
diluvio,
una canzone, un ode, una poesia di limpido cristallo,
come una
siepe fiorita dai lunghi rami fini e contorti,
gocce e lacrime a
ricoprire le pareti della nostra anima,
mani tremanti che la vita non
potrà che rendere più forti.
Lui è fuggito veloce come un elfo nella
campagna irlandese,
come un cavallo alato che conquista ora il suo
cielo,
un battito d’ali che impregna e profuma quest’aria,
rabbia di
granito, emozioni di seta e di magia,
onde che si placano in un oceano
immenso e beato,
lo sguardo del destino che ci attende all’angolo di
una via.
E ora lui se ne è andato in silenzio lungo il suo fiume,
volando impalpabile tra il nostro dolore ed un nuovo mattino,
nel
tramonto infuocato dove il pianto si scioglie nel mare,
dove una nuova
stella gioca con gli angeli lungo un pendio,
noi osservando quella luce
e ancora mille ricordi da cullare,
lui sorridente a guardarci
disegnando felice il volto di Dio.
Grazie Michele e grazie Claudio "Gid"