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Daern di Ilmater

Ordine del Drago
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  1. Molto devoto al sistema degli allineamenti. Li applichiamo in modo flesibile, ma abbastanza assiomatico nei gruppi che masterizzo. Ai giocatori piace avere una bussola morale chiara. Aiuta specialmente con gruppi all'inizio, poi si può variare. Ho anche preso in considerazione il sistema 5X5, ma li francamente diventa molto ingessato. Se si usa come cosmologia la Grande Ruota trovo difficile sbarazzarsene tout-court.
  2. In genere non mi chiedono di usare Tasha. Se Libertà deve essere che sia piena.
  3. Posto e premesso che in generale ho apprezzato il nuovo manuale 5.5, ritengo che l'inchino alle attuali eideologie sia più che evidente. L'idea di far dipendere i bonus alle caratteristiche dal background e non dalla razza tuttavia la trovo azzardata e poco confacente allo spirito del fantasy. Confondere le razze con le etnie lo trovo puerile, in quanto le differenti etnie umane si ritrovano in tutte le ambientazioni. La razze sono connesse a qualcosa di genetico, sbaglio? Immagino che nani e umani non abbiano lo stesso patrimonio genetico. Almeno credo. Il Fantasy poi è un mondo Archetipico, dove tendenzilmente i nani sono grezzi, gli orchi rozzi e gli elfi raffinati e astuti. Poi proprio perchè vi è un cliché, le eccezioni diventano apprezzabilie apprezzate nel sistema di gioco. La propensione al bene di Drizzt è significativa proprio perché proviene da una società matriarcale (!) crudele e decadente. L'ingenuità di Meepo è spendibile in quanto in controtendenza alla perfidia cobolda. L'idea basilare di un nano gracile, di un orco altezzoso, di un elfo palestrato, di uno gnomo ottuso, di un halfling che mena con un maglio gigante può essere una piacevole eccezione , ma non mi pare una buona proposta da rendere norma di gioco. Stranamente anche una mia amica molto vicina alle logich woke ha giudicato con perplessità le modifiche. Io lascio ai mie giocatoi libertà circa la definizione delle caratteristiche in base o al Manuale 2014 o al manual e2034 a livello i gioco. Indovinate cosa hanno scelto?
  4. Ho visto che a fine 2025 esce sia un manuale del giocatore si una ambientazionevventure nei Forgotten Realms. Approposito di Vecna... mi sembra un pò banale per una avventura così epica e con evidenti buchi logici. Finora nulla mi sembra più valido di discesa nell'Avernus .
  5. Tutto sommato non mi dispiace. Vorrei conoscere la lista degli incantesimi divini. Mi piacerebbe che il chierico, dal momento che la sua devozione cresce via via coi livelli, potesse avere, dal terzo livello in poi la possibilità di combattere con l'arma della sua divinità applicando il bonus di saggezza ai tiri per colpire al posto dei bonus di forza o di destrezza. In questo modo il suo colpo sarebbe, per così dire, ispirato dal suo dio. Così mentre il chierico di Torm combatte con lo spadone e quello di Malar col bracciale-artiglio, quello di Mystra lancerebbe Shuriken, quello di Loviatar avrebbe la frusta. Questo darebbe una tipizzaione del personaggio chierico più creativa da un certo livello in poi, evitando una omologazione chierico uguale Mazza, scudo, spada scudo o o martello scudo (per quelli col dominio della guerra).
  6. Nella misura in cui cresce la fede e la devozione di un/a chieric/a egli o ella dovrebbe diventare dapprima competente e poi potenziato magicamente nell'arma usata dalla divinità, come in Pathfinder. La Build non mi dispiace, sugli incantesimi non mi sembra molto versatile. Come glie lo posso far sapere a Crawford?
  7. Concordo sull'inutilità della traduzione reboot. Forse non è il luogo giusto questa chat, ma volevo esprimere qualche disagio. Sono un po' perplesso circa la piega del politically correct che ha invaso anche D&D. Spiego. Gli allineamenti, per quanto grossolani e schematici, forniscono un'idea e un indice sintetico per poter inquadrare il personaggio in modo rapido. Ideali, legami, difetti e quant'altro,per quanto utili, appesantiscono la definizione del personaggio limitandolo a quella chiave interpretativa dalla quale comunque devi estrarre una allineamento di massima. quindi doppio lavoro per il DM e meno gradi di libertà. Siamo inoltre reduci dall'ondata del "Black lives matter". Concordo pienamente e risolutamente nella sostanza della protesta, tuttavia non vedo cosa c'entri con le razze in D&D che hanno una funzione di archetipo, di orientamento culturale generale e di omaggio alla tradizione fantasy dove l'orco, pur con eccezioni, è un tipo poco raccomandabile . Poi certamente possono esistono Drow buoni (Drizzt per esempio); paladini di Torm orchi o mezz'orchi; goblin intelligenti e caritatevoli, così come degli Aasimar malvagi, ma cedere al politicamente corretto non mi pare una grande conquista. Anzi. Inoltre non vedo come la diluizione di razze in etnie abbia a che fare con il colore dell'epidermide nel mondo reale, fatto assolutamente ininfluente nel distinguere un uomo da un altro. Gli elfi sono di base altezzosi e un poco razzisti, i nani pure a modo loro, gli halfling sono gelosi della loro tranquillità, mentre gli umani per varietà e relazioni tendono a essere cosmopoliti. Mi sembrava che in Waterdeep Dragon Heist vi fosse un ottimo compromesso tra ossequio alla tradizione e necessità di innovazione culturale. Sono un poco perplesso ora con le nuove pubblicazioni in inglese: Tasha e Van Richten (dove neppure i vampiri sono definiti malvagi).
  8. Mi sarei aspettato che avrebbero inserito la sottoclasse "Cacciatore di Streghe" o qualcosa del genere. Invece no. Che delusione!
  9. Grazie, buona idea. Credo che la utilizzerò sicuramente. Solo una chiosa, il riposo breve a cosa serve?
  10. Sarò banale, ma spero che sia ambientata nei Forgotten Realms, riservandoci qualche apparizione di personaggi celebri: Drizzt, Jarlaxle, Elminster. Inoltre mi auguro che ci sia un buon bilanciamento tra ironia ed epica.
  11. Personalmente sono convinto che ci sia un notevole interesse commerciale sotto visto che la Wizard ha grandi interessi nell'operazione. E fin qui si scopre l'acqua calda. Per essere commerciale deve appassionare i bimbo minkia e omaggiare i vecchi giocatori/lettori con inchini alle loro ambientazioni e personaggi preferiti. Marvel ci è riuscita discretamente. Non so se i nostri ce la faranno. Uno dei film Marvel più riusciti è stato I Guardiani della Galassia, forse perché non vi erano troppe aspettative a riguardo e il trinomio epico- drammatico- comico è stato ben bilanciato. Se non sbaglio i primi sceneggiatori per il prossimo D&D movie avevano proprio i Guardiani della Galassia come modello di riferimento. Se sarà più o meno così non mi deluderà troppo. Sono comunque convinto che qualunque prodotto uscirà sarà deludente perché le aspettative sono troppo alte e diversificate. Quando si toccano dei miti come Star Wars, Marvel o D&D le voci contrarie ci saranno sempre. Mi accontenterò se al termine della visione non sarò colpito dalla sindrome della corazzata Potemkin (o Kotemkim, visto che l'originale non poteva essere vilipeso). A proposito, sono anche io della zona di Sokovia-Vda.
  12. Tutto molto interessante, anche se manca completamente un riferimento vivo alle religioni di Rethmar, quali culti si praticano? E soprattutto ci sono culti oscuri? Lo so che molto c'è nel Manuale di ambientazione, ma risale a un secolo prima.
  13. Aaah, caro Ed... quando ti verrà voglia di editare un nuovo Manuale dei tuoi famosi Reami dimenticati? Attendo fiducioso.
  14. Secondo manuale di ambientazione che scivolerà sul piano inclinato della mia indifferenza. Forza Reami dimenticati!Con tutto quello che si potrebbe creare nel Mare delle Stelle Cadute e nell'Irraggiungibile Est... sportivamente faccio i miei migliori auguri a Mercer (ottimo master, mediocre ambientatore) e rimango fedele a Greenwood & Co. (ottimo ambientatore e pessimo narratore).
  15. Peccato, lo avrei preso, Sembrava carino. infatti stavo aspettando... vorrà dire che eserciteremo l'inglese.
  16. Attendo con impazienza il momento in cui si decideranno a fare una vera e propria Enciclopedia dei Reami Dimenticati. Forza Ed non sei vecchio come Elminster.
  17. Eberron non mi è mai piaciuta come ambientazione. Troppo tecnologica. La sua pubblicazione scivolerà sul piano inclinato della mia indifferenza. A quando una Enciclopedia dei Reami Dimenticati?
  18. Non posso che essere totalmente d'accordo. Al limite un manuale completo dei piani, non come Mordenkainen Tome of Foes.
  19. Un lavoro molto interessante è stato fatto dalla Dungeon Master Guild nel libro Faith of the Forgotten Realms, dove per ogni divinità è stato generato un dominio apposito e dei poteri specifici di ogni divinità. Certo, alcune cose sono opinabili, ma il tentativo mi pare buono. Io per esempio continuo a sostenere che i chierici siano competenti nell'arma della divinità, cosa che per ora non è specificata.
  20. L'assassino torna sempre sulla scena del crimine.
  21. Bellissimo articolo. Molto apprezzato. A proposito di Waterdeep, qualcuno sa che fine abbia fatto Piergeron the Paladinson?🤔
  22. Buongiorno a tutti, scusate se mi intrometto nella discussione. Sono un vecchio giocatore, anagraficamente parlando. Gioco da sempre chierici e masterizzo. Sinceramente amo molto AD&D per la grande parametrizzazione e per l'opzione "sfere", che nella configurazione maggiori e minori rende il chierico veramente diversificato. Se si gioca nei Reami Dimenticati la tipizzazione è ancora più accentuata visti i poteri delle singole divinità e le loro specificità. Alcune infatti non permettono ai loro chierici specialisti di indossare le armature e altre divinità limitano fortemente le possibilità. Passando oltre questa apertura di credito per la seconda edizione giungo all'argomento della discussione. La quinta edizione mi sembra un deciso miglioramento rispetto alla terza edizione (e i suoi aggiornamenti) per quanto riguarda le capacità i base del chierico: scacciare non morti è piuttosto limitativo rispetto a incanalare il divino, inoltre le caratterizzazioni in base ai domini sono interessanti, quantunque poco accurate. Per quanto riguarda i domini e le possibili scelte invece le opzioni sono molto scarse. Nell'ottica di semplificare il personaggio la decisione degli sviluppatori ci può stare, ma nella prospettiva interpretativa meno. Le scelta degli incantesimi poi è tremendamente limitanti. Per quanto riguarda le armature credo che la base sia corretta: leggere e medie, forse una menzione a parte andrebbe fata su quelle pesanti. Ciononostante vi sono esempi nell'iconografia medievale, rinascimentale e tardorinascimentale di vescovi e religiosi in armatura: ad esempio il celebre vescovo Oddone (Odo) che con la sua mazza e la sua armatura imbottita combatte i nemici di Guglielmo il conquistatore. Oppure anche san Giovanni da Capestrano che, ormai anziano guidò il fianco destro dell'armata che riconquistò Belgrado dai turchi, ritratto in alcuni casi con una bella armatura pettorale sopra il saio da cappuccino. Marco D'Aviano, che si prodigò a difesa di Vienna, viene ritratto sempre senza armatura pur appartenendo allo stesso ordine Giovanni da Capestrano. Questo ci fa capire che la scelta di portare l'armatura è dunque personale. Nella prospettiva di una battaglia non mi sconvolge più di tanto che un chierico col dominio della vita si occupi dei caduti e feriti proteggendosi da frecce e colpi con una armatura pesante anche se farebbe specie laddove girasse in una città con tale bardatura. L'armatura completa tuttavia inoltre richiede ben 15 di forza per essere indossata, qualora un chierico avesse tale punteggio alla forza sarebbe pertanto decisamente orientato al combattimento. Probabilmente il fatto di portare l'armatura dovrebbe essere limitato dalla filosofia della divinità stessa: una chierica di Sune con una goffa armatura pesante farebbe ridere, mentre un giaco di maglia attillato sarebbe invece qualitativamente provocante. Laddove il chierico, per scelta o per restrizioni dogmatiche, non indossasse l'armatura potrebbe avere il beneficio i una "Armatura Spienziale" combinata al suo bonus di saggezza. Questa opzione proposta negli interventi mi sembra molto interessante. Le capacità di dominio, pur interessanti, mi sembrano invece poco accurate. Mi lascia molto perplesso che il fatto che il warlock necromantico possa usare il trucchetto (mi piace di più orazione) "risparmiare morenti" per curare i morenti appunto e non lo possa fare il chierico con dominio della vita che ai primi livelli potrebbe veramente dare un contributo significativo alla sopravvivenza del gruppo. Oppure che il chierico col dominio della guerra possa avere più attacchi di un guerriero ai primi livelli mi lascia abbastanza stupito. Invece del colpo divino mi piacerebbe molto che il chierico avesse ai livelli medi la possibilità di diventare competente nell'arma della divinità (tipo Pathfinder), che come segno dell'obbedienza alla sua volontà garantisse al sacerdote la capacità di combattere come il suo patrono divino. Inoltre ai livelli medio alti quest'arma potrebbe essere dotata di caratteristiche divine (sacra, scarilega, con danni da fuoco, radianti...). Una chierica di Sune che combatte con la frusta, uno di Ilmater che pugna a mani nude e una chierica di Shar o di Deneir che combattono col pugnale sacro caratterizzerebbero molto di più il personaggio che non il classico chierico che fino al ventesimo livello combatte solo una mazza. Scusate il tedio procuratovi. Concludo qui. Daern di Ilmater.
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