appunti:
1) alla fine della descrizione del talento (pag 48 del LdIE) diche che se un pg infrange volontariamente il voto perde i privilegi.
quindi l'oggetto che rimane attaccato contro la volontà del pg non dovrebbe far perdere i benefici. al limite si può pensare che se l'oggetto porta vantaggi al pg, siano sospesi momentaneamente tutti i privilegi, e (per esagerare col sadismo) che dopo la rimozione dell'oggetto serva un'espiazione.
2) RAI e imho, può fabbricare una trappola rudimentale anche per usarla egli stesso, purchè preparata con il suo equipaggiamento (con le maniche dei vestiti fa la corda, e usa il suo bastone come sostegno, per esempio).
3)ma se il pg può volare sulla moscha d'ebano del compagno (pag 48 LdIE), come si può pretendere che non possa camminare su un ponte? certo a voler seguire le regole precisamente...in effetti non dice "ponti" (non ho mai detto draghi viola! l'ho detto? l'ho detto?). quindi la deroga vale solo in caso di mosche d'ebano.
"mi dispiace, la mosca del tuo compagno non è d'ebano, ma di palissandro laccato ebano...hai perso i benefici del talento!"
va bene seguire le regole alla lettera. io sono un regolista convinto. ma leggendo a pag 31 del LdIE notiamo che a proposito del voto di pace dice:
"se il DM in sessione comunica al suo giocatore "un moscerino è penetrato nella tua borraccia, tu l'hai bevuto e ora hai bisogno di un incantesimo di espiazione", si sta solo mostrando capriccioso e antagonistico nei confronti del giocatore."
esistono milioni di metodi (tra il far pesare la parte gdr e l'utilizzare dinamiche di combattimento che rendano molto utila la versatilità deglio oggetti, o il far ritrovare potenti artefatti che "tentino" il pg, eccc ecc) per far sudare la scelta del VdP, senza andare a utilizzare interpretazioni letterali forzate e esplicitamente sconsigliate dai creatori del manuale.
(un inciso OT: a me pare un buon manuale, coi suoi pregi e difetti, come tanti altri. ovviamente ha la grave pecca di basarsi molto sugli allineamenti, che (già dal muanale del giocatore) sono scritti coi piedini, e si basano su una concazione della psiche un po' particolare. la cosa mi pare inevitabile, visto che D&D è un GdR, e non un trattato specialistico di psicologia-filosofia-antropologia. se lo fosse sarebbe piuttosto noioso giocarci.
quindi il problema è di tutte quelle cose (cdp,varianti,talenti,incantesimi,oggetti ecc) che si basano sugli allineamenti. a partire dal barbaro andando in avanti.
tutto sommato, anche se lo critico, trovo che questo sistema offra una buona giocabilità, e buona potenzialità di divertimento. quindi quando gioco a D&D lo uso.
ma, ripeto, i problemi partono da li, e non sono tipici del LdIE, che trovo sia un buon manuale, al pari di tanti altri)