Idrial Urimyar
Silenziosamente e immersa nei miei pensieri consumo la cena frettolosamente, ho solo voglia di andare a dormire e staccare i pensieri da questa giornata. La notte mi dona sogni di vario genere, dormo bene, mi riposo ma non è un sonno privo di stranezze o lineare.
Sogno di volare giù da un dirupo e all'ultimo momento di fermare la caduta e di appoggiare i piedi a terra leggera come una piuma, sogno di dardi che mi escono dalle dita, sogno una luce intensa che mi accompagna in una galleria buia.
Il giorno dopo mi sento diversa, i sospetti sull'attivazione dei poteri che in passato avevano interessato anche i miei cugini si materializzano in tutta la loro maestosità. Non ne sono spaventata, sono consapevole del cambiamento, avendolo già visto in passato, so quel che comporta e so che è un dono che posso sfruttare per l'onore della mia famiglia e dell'Alleanza.
Il giorno dopo ci rechiamo nuovamente al porto, presso gli uffici dei Sokol. La tristezza del contesto in cui ci troviamo fa a pugni con la felicità interiore e l'ottimismo che questo nuova giornata mi hanno donato, nel rispetto del dolore dei Sokol e dei suoi funzionari che ci accolgono, rimango comunque in silenzio, limitandomi a fare le dovute condoglianze di rito e a ringraziare sinceramente per la somma elargita.
Mi accodo a quanto hanno già espresso i miei compagni, condoglianze vivissime, spero che ora, dopo quanto successo, la promessa di distruggere il tempio venga portata fino in fondo.