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Nightmarechild

Circolo degli Antichi
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  1. A me va bene anche meno, in fondo ho una build semplice in mente, Binder 15 con 5 livelli di Knight of the Sacred Seal da qualche parte. In caso io potrei anche partecipare con un altro PG che vorrei provare da un po', un Gish Wu Jen/Crusader/Jade Phoenix Mage. Sarebbe accettabile?
  2. Venghino, siori master, venghino, non abbiate timore! Abbiamo giocatori e PG, siori e siore! Abbiamo Binder che fanno patti con entità strane e a cui spuntano corna e ali #acasoproprio! Abbiamo Totemist che iniziano il loro turno di attacco il lunedí e dopo aver finito tutti gli attacchi naturali é già il sabato della settimana dopo! Abbiamo Noctumancer che castano nell'ombra non per passione o potere, ma perché non vogliono pagare l'ENI! Venghino siori, venghino!
  3. A questo punto, aggiungo il tag "gruppo cerca master" al topic
  4. Salve, sono un giocatore di D&D 3.5, ho già affrontato alcune campagne e vorrei provare qualcosa di nuovo. Mi sono imbattuto nel Tome of Magic, in cui è descritta la classe del Binder, e vorrei provarla. Cerco quindi un gruppo e un master che accettino l'uso di questa classe e abbiano voglia di cimentarsi in una campagna con essa. Grazie per l'attenzione.
  5. Salve, sarei interessato a partecipare, purtroppo potrei solo la domenica o il lunedì, di sabato lavoro, è un problema?
  6. Uno degli assassini avanza e si mette in guardia, guardando in direzione di Gareth, pronto a difendersi.
  7. Il dardo vola verso la schiena dell'uomo, ma viene bloccato da una sfera di energia semitrasparente, cadendo poi al suolo. Ancora intento ad esaminare il cubo, il tizio nemmeno si gira, pronunciando solo uno stanco "Che seccatura quando gli inferiori non comprendono quando è il loro momento di sparire. Eliminateli". A queste parole, dalle ombre escono altri tre assassini, come il primo vestiti di nero e a volto coperto, brandendo corte spade d'acciaio.
  8. Nell'oscurità del magazzino, un assassino ha tentato il suo ultimo colpo. Aspettandosi una facile preda, ha assalito il giovane ragazzo vestito di cuoio, senza aspettarsi che un piccolo sauro feroce, un druido morfico ed un forgiato molto indispettito dall'essere stato interrotto dalla lettura del suo nuovo libro gli saltassero addosso. Con un veloce accordo, convenite di concentrarsi prima sui misteriosi assalitori vestiti di nero e in seguito risolvere eventuali problemi tra di voi. Nel centro del magazzino, una scrivania ospita una serie di reperti da esaminare e catalogare. In mezzo a parti di statue e anelli bronzei di fattura gigantesca, un cubo di metallo illumina l'area, scritte misteriose accese di una luminescenza verde. Dinanzi al tavolo, un uomo con un mantello nero esamina l'artefatto, concentrato. è a circa 30 metri da voi. @Ian Morgenvelt @Claudyu1994 @Voignar
  9. Mentre entri nel magazzino, il rumore di scontro termina con un lieve rantolo strozzato: qualcun altro ha trovato la morte stanotte. Gli unici rumori che si sentono sono passi che risuonano tra le casse accatastate fra le ombre e la pioggia all'esterno. Seguendo il suono, ti avventuri tra le corsie, pronta a qualunque cosa il fato ti riservi. Fine prologo.
  10. mi dispiace per l'abbandono di Von. finirò stanotte l'introduzione di "Jack" e farò il primo post della campagna vera e propria.
  11. Scusate, sto avendo un periodo di lavoro abbastanza duro, e farvi fare le introduzioni separate non è stata una grande idea, col senno di poi...
  12. Frugando nella tasca del goblin trovi un foglio di pergamena con un disegno: una scatola cubica, decorata con simboli disposti in cerchio, simili a lettere di un alfabeto sconosciuto. sul retro del foglio c'è un indirizzo, probabilmente il luogo della consegna al committente.
  13. Rhhgg… un rantolo di dolore lascia il petto di Zekd, mentre ti vede. Non sprecare tempo bimbo, mi hanno preso per bene… coff! Quattro, in nero, un bastardo sputamagia davanti. Gli altri sono entrati da sopra. Aiutali. Va a prendere il pezzo. Vai. In tasca… ho un disegno… ho moglie a Malleon's gate. Zadda. Dalle la mia parte… ti prego… Con un ultimo rantolo la voce si spezza, gli occhi sbarrati che fissano il vuoto.
  14. Avvicinandoti al goblin, vedi che le ferite da fiamme sono estese, e non sono le uniche: il sangue bagna l'armatura di cuoio in diversi punti e un rivolo rosso scuro riga il mento verdastro.
  15. Mentre correva sul tetto nella pioggia, Jaqueline ripercorreva i passi che l'avevano portata lì. Era iniziata come una buona giornata, dopotutto: Una bella mattina di sole, una colazione rimediata per lei e sua madre e la conferma per un lavoretto in serata, assistenza medica e di supporto per una certa "impresa". L'aveva contattata Ghaal'Durk, un mercante goblin della città bassa che sembrava avere mille agganci a Sharn. Certo, i lavori che le aveva rimediato non erano sempre il massimo dal punto di vista della moralità, ma il pelleverde l'aveva sempre aiutata, pur ignorando la sua vera natura. Certi giorni si chiedeva se fosse veramente necessario nascondere chi era veramente: il Breland era la nazione più progressista e liberale del Khorvaire, e Sharn la sua perla cosmopolita, un luogo dove ognuno poteva trovare quel che cercava, senza distinzione di razza, sesso o religione. Forse nella città delle torri poteva essere accettata esattamente com'era: questo pensava ogni giorno al suo risveglio. Ma poi le tornavano in mente le risatine, le occhiate scettiche, la sensazione di non fare mai abbastanza, di non essere mai presa sul serio. Così, ogni giorno fasciava il petto, ad ogni risveglio indossava i suoi vestiti larghi, di foggia maschile: così, ogni mattina, Jacqueline diventava ancora una volta Jack. Nei panni di Jack si era diretta alla Locanda Cane Nero, dove aveva incontrato i datori di lavoro: un hobgoblin che si faceva chiamare Zekd e un umano, Tobias. Insieme, aveva conosciuto anche un altro "impiegato", un tipo alto e taciturno, accompagnato da un piccolo sauro. Diceva di chiamarsi Gareth. La missione era semplice, secondo Zekd: Lui, Gareth e Tobias avrebbero dovuto infiltrarsi in un posto dove normalmente non si può entrare, per prendere un "qualcosa" che "qualcuno" voleva tanto da offrire una mezza fortuna a chi l'avesse recuperata, mentre Jack avrebbe fornito supporto da fuori, appostandosi vicino e controllando la zona in caso di allarmi magici o altre "sorprese", pronta ad entrare in azione solo nel caso di un'emergenza. Normalmente a Jack non sarebbe piaciuto stare in disparte, ma in questo caso meno aveva a che fare con l'azione, meglio era. Eppure, eccomi qui pensava, mentre correva tra gli edifici dell'Università di Morgrave, la pioggia che le sferzava il viso, nelle orecchie il suono dell'esplosione che l'aveva spinta a correre. Finalmente giunse vicina alla Torre ovest, della cui porta rimanevano solamente dei resti anneriti. A fianco, accasciato per terra stava Zekd, il respiro ridotto ad un rantolo, la parte sinistra del viso quasi del tutto bruciata. Dall'interno, suoni di uno scontro.
  16. Non c'è fretta amico mio, non c'è fretta. Ora vai, o i retrogradi del cosiglio di facoltà avranno una scusa in più per criticarci. Salutato il professore, ti dirigi rapidamente verso il magazzino dei reperti da catalogare, una grande area sul retro dela Torre Ovest dell'università, ingombra di casse piene di reperti provenienti dai luoghi più disparati, soprattutto da Xen'drik. Il turno di guardia è un lavoro semplice, ma noioso: occorre stare ore ed ore dinanzi ad una porta, con solo i giri di ronda a spezzare la monotonia. Per fortuna, hai il libro: augurandoti che sia una notte tranquilla, inizi a leggere, appostato sotto la tettoia dell'entrata del magazzino, per difendere le pagine del tomo dalla pioggia tropicale che ha iniziato a rovesciarsi sulla città delle torri. Mancano solo nove ore all'alba. Fine prologo
  17. Ah, che movimento affascinante! Esclama il goblin. I culti dei forgiati sono sempre stati incredibilmente interessanti: sono la prova dell'anima dei costrutti? O sono solo suggestioni? Intrigante, indubbiamente... In quanto alla tua domanda... continua, raccogliendo il libro dalla cattedra, per disdetta mi sono accorto che la biblioteca dell'Università possiede ben tre copie di questo tomo, e come sai non c'é modo di avere un rimborso sulle spese affrontate di tasca propria. Se solo ci fosse qualcuno desideroso di conoscere qualcosa di piú sugli insetti e pieno di tempo libero durante il turno di guardia notturno al magazzino... Il professore ti porge il libro, con un occhiolino é un sorriso. Farai meglio a sbrigarti, é quasi ora.
  18. Comunicazione di emergenza: in questi giorni ho problemi con la linea internet, cercherò di postare il prima possibile gli incipit delle ultime 2 introduzioni in modo da riuscire a iniziare la campagna vera e propria il prima possibile. Mi scuso per il disagio.
  19. L'umana non ti degna di un saluto mentre prende il biglietto. Confronta la firma con un foglio che ha di fronte, trovando rapidamente il nome che cercava, mentre l'espressione di fastidio sul suo volto si accentua. Infine, ti rivolge la parola. Quantomai appropriato. Aula T-3, ala est, del "professor" Tzenm Kech Volaar: lo sgorbio verde e il suo mostro metallico. Ora sparisci. Senza aggiungere altro, ricomincia a occuparsi dei documenti sul suo bancone. Mentre percorri i corridoi verso l'aula, ti metti a pensare al tuo rapporto col professor Tzenm. L'avevi incontrato per la prima volta fuori dal comprensorio, quando in pochi secondi si era presentato ed aveva cominciato a tempestarti di domande su di te, sul tuo passato, sulla tua struttura metallica, il tutto con fare affabile, gli occhi luminosi e un gran sorriso, come un bambino umano con un nuovo giocattolo. Dopo quel giorno vi eravate incontrati ancora, soprattutto nelle pause tra le lezioni. Era sempre cordiale con tutti, anche con i forgiati. Forse era per via della sua specializzazione, la Scienza dei Costrutti. O forse perché era l'unico professore goblin dell'istituto. Forse aveva semplicemente voglia di parlare. Dopo qualche minuto, arrivi all'aula T-3. Dopo una bussata leggera, entri, passando tra i banchi posti ad emiciclo intorno ad una cattedra. Sopra, impegnato a lucidare alcune parti metalliche di omuncolo, stava il professor Tzemn, abbigliato con la tunica nera dei docenti di Morgrave, il monocolo di precisione sull'occhio sinistro. ZU-997, vecchio mio! Avvicinati pure, poggia pure i libri qui sulla cattedra. Oh, e hai un'altra novità, eh? Dice, indicando verso il simbolo sulla tua spalla.
  20. Mettendo i libri nella bisaccia, ti incammini verso l'università, mentre osservi la gente per strada ultimare i preparativi della città per la Corona di Aureon , una celebrazione al dio della conoscenza della Schiera Sovrana prevista per il giorno successivo. Ormai è tardo pomeriggio quando ti ritrovi sul ponte coperto che collega le torri degli alloggi studenteschi al corpo centrale dell'università, sormontato dalla grande cupola dorata al cui interno si trova la biblioteca Morgrave. Senza perdere altro tempo, ti dirigi verso l'ingresso, per riconsegnare il biglietto e sapere a quale aula vanno consegnati i tomi. Appena entrato, riconosci subito la persona dietro il bancone: Talina Wraid. ZU-997 aveva sentito parlare di lei di sfuggita, mentre pattugliava i corridoi. Una donna solare, prima di perdere il fratello in guerra. Ora disprezzava ogni cosa le ricordasse il suo lutto, soprattutto i forgiati. Quando arrivi al bancone, gli occhi grigi della donna si piantano su di te, un'espressione di rabbia e disgusto sul viso.
  21. Mentre avanzi nel quartiere rileggi il biglietto su cui è scritto l'indirizzo della libreria Calamaio Dorato, piazza Ettercap n 23, North Market. Sul retro del biglietto, una lista numerata di titoli di libri con la scritta "Da ritirare": 1-"Costrutti, l'arte di creare" di Hadran d'Cannith 2-"Trattato di metallurgia e meccanica applicate" di Ermunn Barbaferro 3-"Il mio viaggio a Xen'drix" di Aridril Renveral 4-"Compendio della magia arcana, terza edizione" di Garyx ir' Titanor 5-"Elementali vincolati: il potere di Zilargo" di Nilen Ianvin Rilten Queste righe sono scritte con grafia semplice ma ordinata, al contrario dell'ultima, che sembra essere stata aggiunta in fretta. 6-"Enciclopedia completa degli insetti del Khorvaire" di Hector Dannel In fondo al foglio, una firma quasi illeggibile, anche se ti viene velocemente in mente quale potrebbe essere il professore dell'università che ha bisogno di tutti questi libri.
  22. @Voignar, il tuo prologo inizia, mi scuso per il ritardo, sono stato preso col lavoro.
  23. Lo scalpello dalla punta arroventata dell'artimago picchiettava con costanza sulla spalla di ZU-997, seduto a terra nella piccola bottega in North Market. Il forgiato non badava più di tanto all'opera dell'uomo: la sua attenzione era attirata da una sottile colonna di formiche che avanzava fuori dalla porta aperta e si arrampicava fino ad una crepa sul muro del negozio. Osservava la loro ordinata fatica, la loro perfetta disciplina, i loro sforzi collettivi puntati al solo scopo di vivere e si stupiva nel trovarsi così simile e nel contempo così diverso da loro. I forgiati non sono nati per pensare, discutere o decidere, infatti i maggiorenti del casato Cannith li avevano modellati nel corpo e nella mente per essere soldati obbedienti, fedeli e letali, dedicati esclusivamente alla guerra e al massacro. Nessuna esitazione o eccezione era tollerata, pena il trasferimento dalla prima linea a compiti minori, in attesa del riciclo: un destino che ZU-997 rischiò di sperimentare, dopo che per la sua riluttanza ad uccidere fu riassegnato dalle prime linee della frontiera del Thrane alla protezione per i medici sul campo di battaglia, aspettando lo smantellamento. Un giorno, però, tutto questo cambiò. Un forgiato si alzò più in alto degli altri, prendendo il destino della sua razza sulle sue sole spalle, divenendo il primo eroe della loro storia: Bastion. Era stato un semplice soldato, distintosi nel combattimento fino ad entrare nella guardia personale di re Boranel del Breland, divenendo persino amico personale del sovrano. Fu lui che, dopo il Cataclisma e la fine della guerra, convinse re Boranel a battersi perchè nel Trattato di Fortetrono fossero sancite libertà e indipendenza per i forgiati in tutto il Khorvaire. Così, invece di essere distrutto, ZU-997 si ritrovò libero, ma senza scopo. Come altri forgiati vagò in cerca di un destino, di una causa da abbracciare, senza trovarla mai del tutto. Dopo essere giunto a Sharn, iniziò a lavorare come guardiano per conto dell'Università di Morgrave, per riuscire ad avere i soldi necessari per la manutenzione che il suo corpo necessitava: una vita da formica, senza una spinta più alta della semplice sopravvivenza. Poi, infine, arrivarono i predicatori. Giungevano dai punti più disparati del mondo, forgiati ricoperti di polvere e dalle corazze rovinate, ma con gli occhi pieni di una cosa nuova: fede. Insegnarono ai loro fratelli la parola del Dio-che-Diviene, il loro dio, il dio a cui loro stessi avrebbero dato corpo e vita. Fu una realizzazione nuova per ZU-997: uno scopo oltre il semplice esistere. Il picchiettio era terminato, lo scalpello posato. Il forgiato pagò l'artimago ed uscì dalla bottega, facendo attenzione a non pestare le formiche, il simbolo dell'occhio del dio che brillava sulla sua spalla. Estrasse dalla sacca che portava a tracolla un bigliettino con un indirizzo. senza una parola, si mise a camminare per la via, verso il centro del quartiere.
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