Plettro

Ra'i'vo Incurante delle sue risa incontrollabili, salto addosso a Jo'ko'no, agitando violentemente il mio bastone nella sua direzione: un pesante affondo sul torace e due rapidi colpi alla testa. Non mi trattengo per niente, la mia arma si schianta su questa piccola massa di muscoli e ossa con la stessa forza con cui si schiantava contro la massa d'acqua di pochi giorni fa. Eppure, dopo le prime botte, mi sto già chiedendo se l'insulto che ho ricevuto giustifichi davvero tanta violenza.

Snorri Laikarakkin "Non se ne parla di ucciderli, Andr e Morla hanno ragione: i guerrieri vivranno e andranno via con le loro famiglie, ciò che gli attende nel Sankh temo sarà già una punizione sufficiente. La morte di Alce Danzante e i caduti in battaglia sono un monito sufficiente..." rispondo, riferendomi specialmente a Lokan alla fine. "E direi che questa questione è già conclusa." È chiaro, tre membri del consiglio costituiscono la maggioranza e hanno già votato. D'altronde è composto da quattro persone, e non sono disposto a lasciarmi influenzare dai miei compagni su questa questione.

Snorri Laikarakkin Accetto la posizione senza farmelo chiedere due volte: evidentemente Morla apprezza l'opposizione rappresentata da me ed Andr. Taccio invece sulla proposta di Moggo, non mi fido delle capacità di giudizio dei nani e ho già una posizione che mi permette di cambiare le cose in meglio. Dare questo... Potere alla popolazione potrebbe essere controproducente per me, ma non fosse per la mia posizione nel consiglio sarebbe una proposta brillante. E infatti taccio, se percepisco entusiasmo, mi accoderò a questo.

Ra'i'vo "Heh heh heh heh heh, prima volevo soltanto suonartele, Jo'no'ko, ma è colpa della tua lingua lunga se ti ucciderò. Forse il tuo fidanzato si sentirà di intercedere e di dirmi chi è il tale che scambia ferro per teste di reali, e allora potrei limitarmi a mozzarti soltanto le mani e la lingua, così imparerai sia a non uccidere che a stare zitto..." Il tono è canzonatorio, ma le mie minacce non sono vuote. Sono promesse di morte. Avanzo, la mia rabbia ben nascosta disdegna i trucchetti dei miei compagni. Normalmente apprezzerei il teatrino spirituale che stanno mettendo su, ma questi due assassini di marinai innocenti non si meritano la possibilità di fuggire con la coda tra le gambe. Questi due, almeno Jo'no'ko, moriranno da ignoranti, per sempre inconsapevoli della gravità di questo loro ultimo errore. Avanzo, pronto a sfidare chi avrà il coraggio di affrontarmi. Se Jo'no'ko fuggirà sarà grazie alle magie dei miei compagni, se rimarrà imperterrito morirà sotto il mio bastone e lascerò l'altro bruto ai pugni di Finn'iann, se vorrà seguirmi.

Snorri Laikarakkin Ascolto Moggo e Morla, la mia bocca serrata. "E così sia, forse la storia vi darà ragione." D'altronde, Moggo sembra maturato dai suoi inizi tra gli Adnur, anche se vedo il suo fanatismo nella causa dei nani permanere ancora. "D'altronde, l'idea di una Kel Kadhar più autonoma rispetto a Kel Boldar non mi dispiace. Mi chiedo solo se i Wandak saranno tanti quanto immaginate, non so se i loro numeri giustificheranno la necessità di un ulteriore spazio vitale..." chissà che questa non si dimostri una opportunità di rinnovamento, di riforma, per almeno questi nani. Ho i miei dubbi, ma mi consolo con la consapevolezza che sto solo interpretando una parte in un gioco che non penso mi apparterrà mai completamente.

Ra'i'vo Sto per dire al capitano che quei due non hanno cinque anni e che sarebbe meglio prepararsi a combattere, ma presto intuisco che ci sono forze maggiori in gioco, dietro le parole del capitano. Sorrido e mi viene un altra idea, provo a provocarli nel commettere un errore... "Ed io sono Ra'i'vo, ultimo dei suoi figli! E penso che voi siate due pallemoscie! Noi non possiamo vincere, ma vi promettiamo che noi quattro", indico i tre figli di Za'ia e Hannayeh, "vi faremo perdere tanti di quegli uomini che vi pentirete di aver messo piede su quest'isola. E combatteremo anche fino alla morte, facendovi perdere tre ostaggi di prima scelta e attirando solo le ire della corona." Agito il bastone come un ossesso, come un furioso insegnante di danza che nell'atto di intimidire e bacchettare due ballerine scoordinate, "dimostrate ai vostri uomini che siete dei veri leader e risparmiatevi le spese per il reclutamento di una nuova ciurma. Sfidateci in un duello quattro contro quattro, noi e voi più due campioni. Vale tutto, ma non sarà all'ultimo sangue. A voi servono gli ostaggi, noi vogliamo vedervi marcire in una gabbia..." "...e le ciurme verranno lasciate in pace. Lo facciamo anche per proteggerle dalla stupidità dei loro capitani!"

Snorri Laikarakkin "Non sono contrario ad aprire le porte ad altri Wandak, ma dare inizio ad una campagna di conquista è folle! Non volete accogliere altri fratelli, volete solo ingrandire le vostre fila!", commento critico. "Concentriamoci su Kel Kadhar e proviamo a renderla anche solo la metà di ciò che è Kel Boldar, la gloria non riempie né le pance né le nostre tasche. Diamoci... Una 50ina d'anni, e poi vedremo. Noi, più di tutti gli altri, possiamo permetterci di prendere certe questioni con calma."

Ra'i'vo "Capitano, altre navi!" Esclamo, anche a costo di dire un'ovvietà. "Sono gli stessi che hanno affondato quella nave, ve lo dico io! Propongo di affrontarli e dargli una lezione, vendichiamo i morti e iniziamo finalmente a ripulire questi mari!" Guardo fiducioso Ele'wa'tu'm: d'altronde ha passato gli ultimi anni a dare la caccia a pirati, cosa sarà mai sistemare due navi in più?

Ra'i'vo "Come funzionano i funerali in alto mare? Li... Li lasciamo qui?" Chiedo al capitano, guardandolo dal fianco.

Snorri Laikarakkin "Guerra? Con Teania?" Chiedo colpito, "Questo è grave, molto! Qual'è stato il pretesto, cosa te lo fa dire con certezza?" "E siamo sicuri che conquistare altre Kel sia la soluzione? Non siamo già abbastanza sovraestesi?"

Ra'i'vo Silenzioso e, lo ammetto, un pò preoccupato mi affaccio verso il relitto e i corpi: non posso dire di averne visti molti, e mi causa sempre grande dispiacere. Non pensando ai possibili pericoli, do una mano ai marinai ad issare i corpi, usando anche il bastone per avvicinarli dove e se possibile.

Snorri Laikarakkin Nel buco Mi arrampico fuori dalla caverna, raggiungendo Andr, poi gli altri, "Una perdita di tempo, ma non me la sentivo di rischiare. Direi che possiamo andarcene, anche se forse è il caso di lasciare una forza armata in attesa dei genieri?"

Snorri Laikarakkin Con Andr, presso il buco

Ra'i'vo I canti e il ritmo dei miei tamburi continuano a spingere la nave, ma tengo sempre un occhio attento verso il capitano, pronto a ripetere a squarciagola qualsiasi ordine ci darà.

Snorri Laikarakkin Ignoro sia la protesta di Chazia che le paure di Moggo. Io non ho paura. Se davvero ci sarà un pericolo là sotto, entrambi sanno bene che potrò uscirne da solo. Nel Buco

Snorri Laikarakkin Non c'è bisogno di intervenire, tutti hanno abbracciato la scelta più ragionevole. "Non abbiamo finito qui," dico indicando il buco che va in profondità, quello al centro del "campo", "vorrei prima indagare quel buco. Potrebbe non essere niente, ma è meglio non lasciare nulla in sospeso." Mi dirigo lì, pronto al peggio. Non voglio nemmeno essere accompagnato se nessuno lo vuole, basta che mi aspettino.

Ra'i'vo Il ritmo che sto producendo continua a muovere i vogatori e a spingerli a fare del loro meglio. E anche se non servisse, mi sto divertendo come un matto quindi va bene uguale.

Snorri Laikarakkin Silenzioso mi avvicino ai guerrieri, gli offro un carboncino, per scrivere. Ordino loro di scrivere nella loro lingua, sul pavimento, informazioni su cosa c'è dentro al buco e tutto quello che sanno sulla loro città e sulla rete di cunicoli. Non chiedo di scrivere, glielo ordino, altrimenti gli uccideremo. Sono spazientito da come questa gente continua ad uccidersi a vicenda, anche tra simili. E arrabbiato da come le mie parole abbiano provocato un massacro invece che una fuga, o una resa al nostro arrivo. Voglio che tutto questo finisca e non me la sento di andare più per il sottile.

Snorri Laikarakkin Avanscoperta Torno visibile. Eccomi, poco lontano da qui ci sono una dozzina di guerrieri con una quarantina di schiavi. Aspettiamo ancora qualche minuto, poi avanziamo: ho suggerito a molti di quegli schiavi la possibilità di arrendersi, fuggire o ribellarsi con un incantesimo... Il tempo di cuocere un pò, e forse non dovremo affrontare così tanti nemici.

Ra'i'vo Sono proprio fuori dal mio ambiente, in questo momento. Mi chiedo in che modo potrei essere utile, e mi rendo conto che effettivamente i vogatori potrebbero essere un pò più coordinati. Se c'è un tamburo, bene, altrimenti userò la mia voce per intonare canti ben ritmati e capaci di dare un ritmo migliore ai marinai.

Snorri Laikarakkin Avanscoperta

Ra'i'vo Sono già sceso dalla postazione della vedetta, in tempo per rispondere ad Hannayeh, "Saltiamo sulla loro nave prima che loro saltino sulla nostra! Meglio giocare in attacco che in difesa, sopratutto se la bella nave di nostro fratello rischia di uscirne troppo male." Poi mi volto verso il capitano, "Fratello, perché non avvicinarsi un pò? Solo un pochino! Giusto per permettere ad Un'pu di svolazzare lì e vedere di chi si tratta..."

Snorri Laikarakkin Infiltrato

Ra'i'vo Non parleremo di cosa è successo da quando abbiamo abbandonato l'isola. Non parleremo di cosa mi è successo durante la tempesta, io che fino a un giorno prima mai aveva messo piede su una nave né esperito il mal di mare. Né parleremo di cosa è successo al povero ponte dell'imbarcazione. Dopo un secondo giorno passato a girovagare (e ad offrirmi di sostituire uno dei mozzi per la giornata, come risarcimento), ho passato tutto il terzo giorno ad accompagnare la vedetta, curioso di vedere come fosse la vista da quassù. Quando poi vediamo in lontananza una nave sconosciut- "Vele a sud! In avvicinamento!", dannazione, volevo dirlo io! "VELE A SUD! IN AVVICINAMENTO!" grido a mia volta, più forte. Provo a scrutare la nave coprendomi gli occhi dal sole, cercando di vedere una qualche bandiera che, tanto, non saprei comunque riconoscere con tutta probabilità.

Snorri Laikarakkin Inflitrato