Plettro

Aspetto l'opinione di tutti.

Ragazzi. È colpa mia, io non mi sto divertendo, ho scelto questa avventura prefatta perchè sono stato così stupido e pretenzioso dal credere di potervi introdurre ad un gioco senza un master che mettesse la sua anima nella partita. Il topic di gioco è diventato lento e ingiocabile e credo che sia diventato ingiocabile per colpa mia in quanto credo di non avervi fatto entrare, di non avervi fatto amare il gioco. L'isola deserta è orribile, non vi fa entrare nel mondo corrotto di Urban Heroes e non dà al personaggio tutte le sue possibilità massime. Quindi le opzioni sono due, si cambia radicalmente la campagna e stavolta prometto di cercare rendervi più divertente e studiato il gioco oppure si chiude la gilda e magari in un futuro riproverò cercando di migliorarmi nelle mie numerose mancanze. Probabilmente ci sono terze, quarte e ottave possibilità. Ne vorrei discutere con voi.

Mio figlio... Sapeva bene cosa... Quello. Dice indicando l'arma per terra vicino al trono altri... Uomini che... Usavano... Mitra. Mio sciamano... Si fida... Voi... Dimostrate... io posso... detto questo 4 uomini si avvicinano verso il prete e lo portano via assieme allo sciamani mentre altri due vi porgono delle noci maleodoranti, una testa. Mangiate. Dice il vecchio osservando.

Elijah D'accordo Medardo, perdonami, so duellare, ma sai com'è preferisco colpire alle spalle... E mi piace ancora di più se lo faccio da qualche metro di distanza. Però farò del mio meglio per aiutarti a gestirli. Dico mentre raccolgo una spada corta da un bandito, magari usarne due non sarebbe male.

Elijah Samiel, stai davvero frugando tra i morti? Non ti sembra un pò... Strano? Insomma che diavolo, lasciali almeno la dignità di morire senza che qualcuno gli tocchi i calzoni... Detto questo Elijah recupera le freccie rimaste intatte Roryn, Medardo perchè non bevete delle pozioni curative? Ne abbiamo trovate altre 2 e forse Roryn dovrebbe tornare in mischia, mentre io e Samiel vi aiutiamo dalla distanza. Più bersagli sono impegnati più per me è facile colpirli al collo...

Mio Sciamano... Occuperà lui... Dopo. Dice il capo. Voi... Venuti da... B-Barche? Canoe... Metallo? Perchè... Venuti? Perchè sparato... Mio figlio? Non lo dice con tristezza, ma con genuina curiosità. Poi lo sciamano, non riescendo più a trattenersi, dice qualcosa al vecchio e accorre dal prete. Poi vi sussurra qualcosa con un inglese perfetto Rispondete alle sue domande, non gli rimane molto tempo, non ho il permesso di guarirlo se non parlate! Aiutatemi ad aiutarvi. Dice per poi tornare vicino al trono.

Elijah Prendo di nuovo la mira, apprestandomi ad eliminare il bandito che mi sembra più sano.

Anche le driadi erano di warhammer! E gli Omukade mi ricordano un pelo gli skaven... La partita è andata così, non ci sono molti animali dipendere dal sole... No le rane non le metto...

Ok. Sparo una freccia al marchio rosso di Airell, appena quest'ultimo entra in mischia con il bandito.

Aegestus Aegestus fece nascere dalla pozza di Itza Quetz'tl apoch'l il sacerdote, lui era un'avatar di Aegestus ma era diverso dai Krokox, era un rettile delle dimensioni di un piccolo uomo, era esile e debole ma dotato di intelligenza, emozioni e desideri. Quetz'tl Apoch'l, tu sei il grande sacerdote della mia civiltà. Custodiscila e guidala e se mi compiacerai ti darò altro potere. L'essere fece un rituale intorno alla pozza e la rese sacra! Un bagliore costante pervase l'acqua e da essa spuntarono numerosi esseri simili al sacerdote, che subito incuriositi dal nuovo mondo cominciarono a parlare, a guardarsi attorno e a stringere amicizie però in tutta la loro freneticità e apparente confusione ascoltavano il grande sacerdote perchè le uniche cose che conoscevano era il loro ruolo, quello dei Krokox e quello degli Avatar. Nel frattempo dalla giungla uscirono molti Krokox da tutto il paese e ne nacquero altri dalla vasca sacra. In breve un'esercito di feroci Krokox era a difesa di Itza. Era l'inizio di una nuova era.

Elijah Airell! Distrailo! Urlo appena entrati, non posso affrontarlo da solo, ho bisogno di un fianco per colpire in punti vitali.

Elijah Andiamo. Dico rabbrividendo all'idea di dover attaccare in corpo a corpo guerrieri senza dubbio più possenti.

Elijah Torno dai miei compagni. Ho sentito dei marchi rossi giocare a qualcosa, forse ai dadi. Invece nella porta a Nord non c'è nessuno, sicurissimo. Ma... Cosa state facendo? Dico guardando i miei compagni dentro a un crepaccio.

Yes

Plettro:2D6-puntipotere → 12(6 +6 - punti=0 potere=0) 12 punti secchi.

Elijah Dopo che Elijah è accorso a vedere Airell, decide di andare a vedere la porta a nord-ovest per controllare non ci sia niente.

Gli uomini vi portano all'interno della giungla. Siete tutti infila con gli indigeni ai lati e alle estremità. Poi arrivate ad una piccola radura, dove ci sono una 20ina di capanne. I guerrieri vi portano fino alla tenda più grande, dove, l'uomo a cui Anton ha sparato entra per primo, per poi dopo pochi secondi fare entrare anche voi. Quello che vedete è una stanza annebbiata da strani fumi ottenuti facendo bruciare erbe varie. Un vecchio indigeno sta su un grezzo trono di legno e al suo lato un'uomo seduto a terra con una strana maschera rituale. Il vecchio capo da una sistemata al suo copricapo di fogliame, da un tiro alla sua pipa di legno cerimoniale e dice Benvenati... Yume-Nash! Io... Chomaru, voi? Dice indicandovi, poi l'uomo con la maschera bisbiglia qualcosa al vecchio. Voi... Che fate... Qui? Voi... Male mio... Figlio...dice per poi mettersi a ridere, sembra cosciente della situazione del capo guerriero.

Aegestus Finalmente! La terra dei miei futuri figli è compiuta e adesso il mondo potrà solo godere della mia influenza! Dico riempendo il paese di alberi enormi, la giungla ha un clima inospitale ed è segnata da dei confini ben precisi, l'unica cosa imperfetta sono solo gli esseri che la abitano. Dovrò solo fare in modo che voi, bestie a due zampe smettiate di sguazzare nel fango e vi diate da fare...

Non tornavamo dal fattore?

Elijah Dopo aver sentito lurlo di Airell corro da lui per assicurarmi che non sia stato attaccato.

@Brenno

Elijah Si, signore! Dico andando di soppiatto, una volta alla porta mi assicuro che non ci sia nessuno dietro. Fortunatamente non se la sono presa.

Kevroar Dopo aver ricevuto il colpo di mazza fracasso il cranio dell'orco, poi mi accascio a terra. Quando arrivano i miei compari sbotto Non toccatemi! Lasciatemi! Dico per poi rialzarmi da solo, non apprezzo i combattimenti, non più, non mi lascio toccare dai miei alleati. PRENDIAMO LE TESTE E LEVIAMOCI DI TORNO! SONO STATO COLPITO A DIFFERENZA VOSTRA... respiro, non devo perdere la calma sono stato ferito, devo riposare, ora. Mi reggo a stento in piedi. Dico soffocando un ringhio. Per poi allontanarmi zoppicando e aspettando che quelli dotati di spada facciano il loro lavoro, poi osservo la mazza dell'orco capitano e valuto la sua effettiva potenza e utilità.

Ti giuro che è scritto così nel modulo d'avventura!

L'uomo che infastidiva Anton viene colpito da un proiettile per poi cadere a terra. Gli altri comiciano a sghignazzare. Vedete l'indigeno rialzarsi, con il sangue che cola dalla ferita. Poi fa un cenno di testa all'indigeno a cui è stato affidato Gregor. Sentite un urlo Argh Grida il prete, l'indigeno gli ha appena dato un colpo in faccia, lo prende per i capelli e gli punta una pietra affilatata alla gola. I... Ucidre lui... Arende voi... Se lui vivo vole. dice con un inglese raccapricciante.