Vai al contenuto

Plettro

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    3.945
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    8

Tutti i contenuti di Plettro

  1. Snorri Laikarakkin Ha! Buon per te Moggo! Te l'avevo detto che ce l'avresti fatta: da qui è tutto in discesa, te lo posso assicurare! Dico incoraggiante per poi ascoltare la sua preoccupazione riguardo la necessità di un accompagnatore. Ma, perdonami amico, perché non Deljai? Forse non sarà altolocata quanto i nuovi parenti di Chazia, ma è sicuramente affidabile... E sono felice anche per te, Andr! In tutto questo tempo, effettivamente, non mi sono mai preso del tempo per vivere un pò la cultura di questa città. Effettivamente, devo ammettere di essere stato assorbito quasi completamente dai miei studi... Niente di eccitante, da parte mia.
  2. I marinai si mettono subito a lavoro. La nave, stancamente, riprende ad avvicinarsi verso la costa. Di lì a poco sarebbero arrivati al porto dell'isola. Nel frattempo, la sacerdotessa risponde alla domanda di Nethri, approfittando dell'allontamento del Capitano il quale si era avvicinato alla prua per cercare di scrutare il porto, per quanto possibile. "Da quel poco che lo conosco, il Capitano è un uomo che ha amore solo per se stesso, sua figlia e la sua posizione. A volte penso che non tema neanche gli dei, finché non se li trova davanti, certo..." dice scrutandolo con fastidio, "Ama circondarsi di gente capace, ma che non ha alternative. Io sono finita qui perché... Non sono più ben voluta nella mia vecchia congregazione e mi ha dato l'opportunità di imitare il mio signore grazie ai suoi viaggi. E lo stesso vale per il guerriero di Taoiseach, che vorrebbe la mano di sua figlia ma che è costretto a pagare la sua dote servendo come guardia del corpo. Tuttavia... Non credo voglia il male altrui. E' solo troppo egoista per interessarsene."
  3. Olf Osservo impotente la scena. Lo sai che i mutanti non scelgono di diventare mostri, sì? Chiedo amareggiato per la sorte del vigliacco scarafaggio. Radagast, per gli dei, vedi di stare un pò fermo che ti devo ricucire. Wilhelm, tieni fermo il tuo lupo, che ho visto che è stata ferita pure lei. Senza professare altra parola, Olf avrebbe proceduto a medicare gli altri oltre a Wilhelm.
  4. La piccola ciurma dell'altra nave rimane in silenzio. Poi i vari membri cominciano a chiaccherare tra di loro, per decidere il da farsi: è chiaro che non vogliano farvi scendere, né che trovino molto convincente Boruma. E' già sufficientemente assurdo che i figli dei Reggenti siano scesi da Itosa, che poi si trovino su una nave mercantile proprio nel momento del bisogno di questi poveri marinai è semplicemente ridicolo. La nebbia fitta non aiuta, e di Boruma vedono solo i suoi capelli di fuoco, cosa abbastanza comune in una nave di Eefret. "CHE STR*NZATA! GIRATE A LARGO, ABBIAMO GIA' ABBASTANZA PROBLEMI. SE ATTRACCATE, SARANNO GUAI." Detto questo, la nave continua ad andare a largo. Il Capitano si rimette a gridare, "MA DOVE STATE ANDANDO?!" I membri della piccola imbarcazione rispondono quasi all'unisono, recitando un breve ma efficace motto di quella che potrebbe essere la loro organizzazione "A CACCIA!" Il vecchio Eefret poi vi guarda, la sua espressione è difficile da decifrare "Forse sarebbe... Stato meglio mostrare più polso. Spero che non ce ne sarà bisogno una volta attraccati, dove potranno vedervi in viso." poi si rivolge ai suoi ufficiali ancora in vita: "Forza, rimettete gli uomini a lavoro. Dite loro che tra poco arriveremo al porto. Poi, se le potenze lo vorranno, potremmo finalmente recuperare." E, detto questo, la nave si mette in partenza. @Ian xTutti
  5. Snorri Laikarakkin
  6. Il Capitano ascolta i numerosi rimproveri che gli vengono rivolti, limitandosi ad annuire senza guardarvi direttamente negli occhi. "Mi scuso per la mia debolezza... In futuro farò di meglio, anche se spero che non ce ne sarà necessità." Dice, infine, per poi aggiungere qualcosa, "tuttavia il rito ci sarà comunque, a meno che non vi causi un vero e proprio fastidio. Mi permetto di insistere." La sacerdotessa, nonostante le rassicurazioni, fa un cenno di approvazione di fronte agli ordini. Poi, quando Polyd si avvicina al capitano e gli rivolge la fatidica domanda, l'anziano risponde guardandolo, inizialmente, negli occhi per pochi, quasi blasfemi, istanti. Uno sguardo che tradisce indecisione su quale risposta dare al primo della Triade. Poi, lo distoglie. "Sono certo che tutti voi soffriate molto delle miserie di noi mortali, sicuramente di molte più volte di quanto il mio vecchio cuore avvizzito sia capace. Vi ringrazio di tanta premura, e mi dispiace se il mio comportamento vi reca offesa. Troppi uomini persi in troppi anni di servizio, alla lunga diventa difficile provare dolore per i miei sottoposti." Poi, dalla nebbia emerge un'altra piccola imbarcazione, con a bordo un gruppo di uomini in abiti di pelle nera. "EHI! TUTTO BENE LASSU'? COS'ERA QUELL'ESPLOSIONE?" Grida uno di loro portandosi le mani ai lati della bocca, il capitano corre a rispondergli, interrompendo il momento di tensione che si era creato "SIAMO STATI ATTACCATI! COM'E' LA SITUAZIONE A TERRA?" "DOVE SONO I BRANCHIATI?" "MORTI, QUALCUNO E' FUGGITO. ADESSO RISPONDI! ABBIAMO BISOGNO DI ATTRACCARE!" "NON SE NE PARLA, A TERRA ABBIAMO GIA' ABBASTANZA PROBLEMI, ORA!" Il Capitano rimane in silenzio, la sua espressione è furente. Poi vi guarda. E così fa la sacerdotessa. Il guerriero di Taoiseach. I marinai.
  7. Snorri Laikarakkin
  8. Jean Mantonero Rimango in silenzio di fronte al tribunale che si sta tenendo in questo istante. Le due donne sotto processo contano su di me, io conto su Silvedo. Quando e se riuscirà ad arrivare, farò tutto quello che è in mio potere per permettergli di fare il più grande errore della sua vita. Nel frattempo, aspetto.
  9. Olf Le parole del barone cominciano a scalfire anche la mia pazienza. "E non metto in dubbio questo, barone! Ma sua moglie, in questo momento, è ovviamente sotto l'incanto dei poteri perniciosi! Le sembra forse naturale, questo?", dico con fervore, certo di aver capito quale sia il suo problema. "Quella pietra è maledetta, l'ha costretto nel suo aspetto e probabilmente sta corrompendo la sua amata. Se quantomeno provasse a darci una mano, forse potremmo sottrarla al loro controllo! Comprende ora la nostra posizione? Non c'è niente di naturale in tutto questo!"
  10. Il capitano fa una espressione confusa, come se non si aspettasse né capisse il perché delle implicite accuse. "Che cosa vorreste dire, mia signora? Le sembro forse nelle condizioni di partecipare direttamente agli scontri, considerata la mia età e necessità di appoggiarmi ad un bastone? Come voi, sono stato colto alla sprovvista dalle creature che ci hanno assaliti, e quando ho visto che delle Potenze si trovavano nella mia nave, ho pensato bene di farmi scortare al sicuro dagli scontri una volta resomi conto della vittoria pressoché garantita. E dovrà convenire con me che non era una brutta idea: sarei morto senza dubbio anche durante la mia ritirata, non fosse stato per il vostro agire provvidenziale. Non ci fosse stati, mi sarei sicuramente comportato differentemente..." Risponde il capitano chinando il capo, ma non esitando a spiegare per filo e per segno le ragioni del suo comportamento. "Mi dispiace se il mio comportamento vi ha arrecato offesa, mi assicurerò di fornirvi un grande sacrificio oltre a riservarvi un trattamento ben diverso per l'intera durata del viaggio... Ma nel frattempo, potremmo concentrarci su questioni più pratiche?" Nonostante tutto, non ha certo paura di parlarvi direttamente, a differenza della sacerdotessa che osserva la scena in silenzio.
  11. I giovani semidei si sentono improvvisamente rinviogoriti: le poche potenze che sono state ferite (e svariati marinai morenti) si riprendono immediatamente grazie alla magia di Selestia, che preferisce assistere i suoi compagni piuttosto che seminare altra morte. Boruma e la Triade non sono della stessa opinione: i tre semidei tagliano gole e perforano fianchi con abilità e leggiadria, muovendosi sul campo di battaglia come fantasmi. Uno dei colossi, uno di quelli perfettamente in salute, cade a terra morto con varie ferite su tutta la schiena... Boruma, invece, trapassa il cuore del profugo che da fin troppo tempo lo stava infastidendo, per poi continuare a supportare i marinai con la sua prodezza marziale, uccidendo altri dei nemici con colpi rapidi, precisi e potenti. Poi, la battaglia trova la sua conclusione. Una frustrata Nethri decide di finirla una volta per tutte: una colonna di fuoco divino investe la nave nella sua interezza, riuscendo però a risparmiare i marinai, i suoi parenti ed i pochi infetti che hanno avuto modo di tuffarsi di nuovo in mare, ancora sotto effetto del sortilegio di Selestia. In quell'inferno ardente, nessuno degli infetti rimasti a bordo ha modo di sopravvivere, eliminati dal fuoco purificatore. Adesso vi ritrovate nel bel mezzo di un campo di battaglia: siete circondati da corpi di marinai ed infetti, ormai carbonizzati ed irriconoscibili dalla tempesta di fuoco che gli ha avvolti... Ma sono molti di più i marinai vivi, che vi guardano con sacro timore e tacita riconoscenza. Siete sicuri che alcuni di loro non sanno neanche con certezza quale Dio voi siate. La tacita riconoscenza dura ancora per poco: il primo a spezzare il silenzio è la sacerdotessa Geovris, la quale si affretta a venirvi incontro e a gettarsi sulle ginocchia di fronte a voi. "Miei signori! Io... Noi..." Non ha parole, non sa neache cosa dire: l'adrenalina e l'eccitazione la rendono incapace di formare una frase di senso compiuto, decide quindi di rivolgersi al capitano "Un rito! Una cerimonia! Un sacrificio! Urge un rito per rendere loro grazie e chiedere perdono! Perdono per averli relegati alla stiva!" Grida allarmata comportandosi come se voi non foste direttamente di fronte a lei, evidentemente si sente in colpa per essere stata così passiva di fronte alla mancata ospitalità. Forse, nella sua testa, ha fallito una qualche prova che potreste avergli posto... "Ci sarà tempo per i riti e le celebrazioni, donna. C'è da capire il da farsi, adesso. Saldak, fai buttare in mare i corpi dei mostri e comincia a disporre da qualche parte quelli della ciurma. Sacerdotessa, dia inizio ai riti di sepoltura in mare e sii rapida: non voglio tenerli sulla Demeter più del necessario." "Non puoi dirmi cosa fare! Non di fronte a loro! E' necessario chiedere perdono, prima!" Capendo che è inutile discutere con la sacerdotessa, il capitano si rivolge direttamente a voi, facendo un rapido inchino per poi prendere parola "Signori di Itosa, vi chiedo perdono per il trattamento che vi ho riservato e vi ringrazio per essere intervenuti. Vorrei tanto esaudire i desideri della sacerdotessa, in questo momento, ma temo che mi sia impossibile adesso. Potreste concederci di portare via i cadaveri e capire se avremo modo di attraccare a Werth? Avete forse un qualunque desiderio che posso esaudire, nel frattempo? Un ordine, magari?" Il tono è totalmente diverso da quello che vi ha riservato finora (o da quello che riserva a chiunque, se per questo). Il guerriero di Taoiseach, invece, si tocca il fianco tamponandosi una ferita che non avevate notato. Tuttavia il sanguinamento sembra essersi arrestato, probabilmente grazie al Dono di Selestia. Non vi guarda direttamente, ma in faccia ha una espressione sorridente, divertita e forse... Leggermente imbarazzata?
  12. Olf Rimango in silenzio ad aspettare la risposta del Barone, nella speranza che possa dare ascolto alle nostre parole.
  13. Snorri Laikarakkin Continua il mio studio matto e disperatissimo, stavolta mi lascio incuriosire dalla possibile presenza dei popoli sotterranei, basandomi anche sulle prove che ho ritrovato insieme agli altri. Potrebbe essere un argomento interessante per l'esame...
  14. "Solo" Netley Il lusso di questa stanza mi fa venire voglia di portarmi a casa tutto questo ben di dio, ma è ovviamente sorvegliato dal nostro bersaglio. Tossisco un pò di sangue in preparazione alla battaglia poi annuncio sicuro, "Quelle merde sono finte, ve lo dico io!" Poi punto la mia balestra contro l'omuncolo "Questa però è vera!" Il colpo va a segno: la mano che usava per girare la manovella viene trapassata parte a parte dal proiettile, nella speranza di interrompere qualsiasi diavoleria stesse facendo.
  15. La battaglia continua. Nethri piove laddosso ad uno dei colossi che ha circondato il gruppetto di marinai, cominciando a volteggiare la lama più volte. Il colpo principale non va a segno, parato dall'ancora della bestia, la quale si dimostra più rapida e agile di quanto si potrebbe pensare. Ma Nethri con un'altra sventagliata di colpi riesce a ferirlo parzialmente e ad uccidere uno dei profughi nelle immediate vicinanze. Selestia continua il suo tentativo di terrorizzare i profughi aggressori e... Ha finalmente successo. La maggior parte degli infetti totali decide di fuggire tuffandosi in acqua, i rimanenti sono stati uccisi dai marinai coinvolti. Finalmente possono aiutare il resto della nave. Quando però si rende conto che suo Zio è stato ferito, Selestia, furiosa lancia un terribile incantesimo sull'essere... Tuttavia, il fatto che sia ancora a giorno e la luna non sia visibile, le impedisce di dare piena potenza all'incantesimo. Un'oscurità mordente affligge il mostro, vari tagli sul suo corpo si aprono, ma... L'essere resta in piedi, ancora più furente e assetato di massacro. Dopodiché, la giovane Dea svanisce nelle ombre per poi riapparire sopra uno dei "rami" di quelli dell'albero maestro, determinata a dare fine a questo spargimento di sangue senza senso. Boruma abbandona la lancia a favore dei pugni: più veloci, liberi, mortali. Ma non abbastanza per il profugo di fronte a lui, il quale schiva un diretto letale. Per Boruma, però, lui era solo uno dei tanti bersagli che aveva adocchiato. Altri sei mostri dal petto incavato, i crani spaccati e le ossa spezzate si aggiungono attorno al Dio. La Triade, invece, nonostante l'incantesimo sembra trovarsi in difficoltà: il Colosso è imbizzarrito a causa dell'incantesimo terribile di Selestia, il quale lo spinge a mulinare le braccia in un disperato tentativo di cacciare via le ombre che lo stavano ferendo... Rendendo però difficile al trio di avvicinarlo. Astor non riesce in alcun modo ad avvicinarsi, mentre Eukesk è sufficentemente veloce da poter trovare un'apertura ed infilare l'arma nel fianco della bestia. Non è ancora abbastanza per uccidere il mostro. Ma Polyd, dopo una difficoltà iniziale, riesce ad aggrapparsi alla schiena dell'essere per poi porre fine alla vita dell'essere con alcune, efficaci, pugnalate alla spessa gola. Finalmente il mostro cade. Mentre la battaglia a sud è stata vinta dai marinai (Beh, da Selestia e Nethri...), a nord gli infetti rispondono con inaspettata ferocia: quando sembrava che i marinai stessero soverchiando i loro aggressori, i mostri rispondono uccidendo altri tre di loro. Persino Boruma viene sorpreso dall'attacco, venendo ferito da un profondo graffio sul volto. I marinai a sud, quindi, corrono in aiuto dei propri compagni. Uno di loro prova a caricare, anche se con scarsa efficacia, uno dei Colossi. Ma il colpo gli causa una ferita tanto superficiale da non potersi nemmeno definire tale. Pelle troppo spessa. Altri marinai, sempre quelli che hanno avuto il coraggio di affrontare i due Colossi, hanno avuto altri risultati simili. Quelli che invece hanno affrontato uno degli squali a quattro zampe, inaspettatamente, riescono a ferirlo gravemente: uno dei marinai, con una forza praticamente divina, riesce a ferire pericolosamente la belva con un semplice colpo di spada. Nel frattempo, i Taldoran approfittano della carica per gettarsi sotto coperta, al sicuro. L'elementale al fianco della sacerdotessa, invece, evoca una potente folata di vento che getta in alta quota uno dei mostri che lo circondano. Atterra nuovamente in acqua qualche decina di metri più in là, l'altitudine troppo elevata perché l'acqua possa riparare la sua caduta. La battaglia del guerriero di Taoiseach continua: approfittando del precedente assalto dello "squalo", questi fa un passo di lato per poi infilzare la bestia con il suo spadone a due mani. Il mostro è vivo, ma perde una quantità di sangue terribile. Il colpo lo debilita a tal punto da impedirgli di rispondere. Il Capitano invece sfodera una sottile lama dal suo bastone da passeggio, sventolandola di fronte all'infetto che lo stava approcciando, riuscendo così a sventare un attacco. Boruma, circondato dai due profughi, viene colpito più volte con altri graffi e pugnalate, non riuscendo a difendersi a causa del precedente graffio al viso, il quale gli annebbia momentaneamente la vista e lo distrae. Il combattimento tra i colossi, lo squalo, i marinai e Nethri non ha risvolti particolari: i marinai sono più abili e agili di quanto si potrebbe pensare, ora che sono pronti alla battaglia e rinfrancati dalla presenza dei loro Dei. Uno dei Colossi, però, nonostante le fiammate che l'ustionano terribilmente, riesce a colpire Nethri con la sua ancora ferendola superficialmente grazie alla sua costituzione divina. Mappa xTutti
  16. Jean Mantonero Le Indicazioni Rimango in silenzio mentre prendo posto al tribunale. Silvedo dovrebbe arrivare da un momento all'altro. Mi tengo pronto.
  17. Le parole di Boruma si fanno strada nelle menti di tutti i marinai e passeggeri della nave. Delle inspiegabili parole di conforto danno coraggio ai marinai, un semplice piano gli dà una direzione. La sacerdotessa Geovris supera lo Shock iniziale e lascia che sia una rinnovata fede a parlare per lei: "I Reggenti ci assistono! Combattete e vinceremo!" Boruma, gliene dà prova. Sicuro come solo un Dio può essere, l'amico dei mortali attraversa il campo di battaglia con un balzo per poi schierarsi di fronte ai suoi compagni. Sei, sciocchi, furenti, mostri lo caricano. Sei affondi di lancia vanno a segno. Sei morti si aggiungono alla pila degli aggressori morti. I marinai a nord, quindi, rompono finalmente lo stallo: un ufficiale sfodera la sua sciabola e riesce a fare a pezzi un profugo con abilità, un Eefret magrolino riesce a trovare il coraggio recidere una gola con un affondo di pugnale ben preciso, un eroico cuoco di bordo afferra per le branchie un muscoloso profugo per poi cominciare a decapitarlo a colpi di mannaia. I mostri osservano orripilati la scena: evidentemente nemmeno loro sono immuni alla vista della violenza e non sembrano capaci di reagire efficacemente. I marinai che normalmente penserebbero solo alla loro vita, piuttosto che a quella degli altri, di fronte ad un simile spettacolo decidono di dare retta alla voce. Un gruppetto di 4 marinai corre in soccorso dei Taldoran. Nel frattempo, a Sud il combattimento imperversa con una ferocia inaudita, solo parzialmente arrestata dalla forza delle due Potenze che vi si ritrovano. Colei che porta la vendetta, si sbarazza immediatamente dell'essere di fronte a lei, trapassandogli il petto con lo stocco incandescente... Che lo arde vivo in tutta facilità. Poi, una tempesta di fiamme la avvolge. In quello spettacolo di fuoco, calore e luci, numerosi marinai e profughi cessano di combattere solo per ammirare turbati la scena. Turbamento che si trasforma in euforia, almeno nei marinai, quando si rendono conto... Che le fiamme non gli bruciano! La Sacerdotessa ha ragione: gli dei gli stanno assistendo... Personalmente! Dodici profughi rimangono inceneriti in men che non si dica. Spazzati via dalle fiamme della figlia di Ukara. Anche Selestia fa sfoggio del suo potere divino: immediatamente, alla sua vista, molti profughi cessano le loro brutali attività per fermarsi ad ascoltare... A metabolizzare l'influenza della Potenza minore. La giovane Reggente prova ad instillare loro orrore nei confronti del vascello che stanno attaccando, ma i risultati sono vari: circa la metà degli aggressori soggetti al suo potere cede alla paura e si getta immediatamente in mare, abbandonandosi ad una fuga disordinata e disperata; l'altra metà, invece, sembra provare ancora più disgusto, odio, rabbia e furore nei confronti della più giovane dei Reggenti. La giovane dea, scopre molto presto che la violenza di questi esseri è animata proprio dall'orrore e la paura. Deve essere la loro maledizione ad imporgli una simile risposta. Sono belve messe all'angolo. Selestia Proprio le belve messe all'angolo, le stesse che hanno resistito al potere di Selestia e che ne sono uscite più feroci, tentano di caricarla venendo però intercettate da alcuni marinai, probabilmente intenzionati a proteggerti. Marinai che cadono sotto le loro unghie scheggiate e pugni bluastri. Una morte violenta, ma dedita alla causa della loro signora, appena manifestasi. Non si può dire, però, che la battaglia a sud stia venendo vinta dai mostri: i poteri di Nethri e Selestia hanno fatto strage di questi ultimi, lasciando solo pochi, piccoli, gruppi circondati da marinai agguerriti. Il giovane Polyd, prima di unirsi allo scontro, decide di recitare un rapido, ma potente, incantesimo per poter tutelare i feriti e chi non è capace di combattere: adesso è certo che la Sacerdotessa, i Taldoran e tutti i feriti che è riuscito ad individuare, saranno al sicuro dai terribili mostri che hanno assalito la nave. Tuttavia, Astor ed Eukesk, decidono di gettarsi nello scontro: desiderano difendere loro fratello, e la miglior difesa è attaccare qualsiasi minaccia nelle sue immediate vicinanze. Perfettamente coordinati, i due fratelli, attaccano due profughi diversi. Eukesk abbandona il fianco del capitano, raggiungendo fulminea un profugo, per poi fare un balzo all'indietro e tornare al fianco di Polyd. Apparentemente, sembrerebbe non essere successo nulla... Non fosse per la lama insanguinata ed il profugo che, dopo qualche istante passato a metabolizzare l'accaduto quasi instantaneo, è caduto a terra diviso a metà. Astor, invece, usa una magia ben più terribile e oscura: dalla sua manica, emerge un nugolo di mosconi e parassiti alati che si affollano nella bocca, narici, ed occhi, di un'altro possibile aggressore. E' ancora in preda agli spasmi, quando torna al fianco del giovane fratello. Altri due mostri, cadono sotto gli incantesimi e le lame dei due fratelli. Il Capitano, assiste ai combattimenti... Pensieroso. Per nulla turbato da ciò che sta accadendo, osserva la scena con un espressione aggrottata. Poi, decide: "Guerriero Ooram, Ufficiale Lirah. Non intendo restare qui un secondo di più. Scortatemi fino alla mia cabina." L'ufficiale annuisce, ma il guerriero di Taoiseach sbotta "Cosa?! I tuoi uomini stanno morendo! Devi restare qui e guidarli!" "Ti sembro capace di gestire una battaglia del genere? Fà silenzio, e portami lì. E poi, ci sono gli Dei a guidarli. Comprenderanno la mia posizione." "Mi rifiuto!" "Farai bene a non farlo, Guerriero. Portami nella mia cabina." Dopo qualche secondo di intenso silenzio, il combattente di Taoiseach obbedisce. "Sacerdotessa, viene cone me?" Chiede il vecchio Eefret, ma la Geovris ha altro a cui pensare, "Neanche per sogno! Non perderò l'occasione di vedere i Signori così da vicino!" Poi, dopo una breve preghiera, lancia un incantesimo: al suo fianco, prende forma una sorta di tornado antropoformo, pronto a difenderla e, in caso, contribuire alla battaglia. Nel fratttempo, la famigliola Taldoran, incapace di volare, corre rapidamente verso il sottocoperta, sorvegliata dai quattro marinai. Per loro, attraversare i combattimenti è inspiegabilmente sicuro e semplice. I mostri rispondono in fretta. Uno schifoso profugo, armato di arpione, carica urlante Selestia nella speranza di trafiggerla al fianco. Le sue grida, però, avvertono la fanciulla, permettendole di evitare facilmente l'affondo. Un'altro infetto, uno di quelli ancora aggrappati al bordo della nave, prova a tirare una randellata in direzione di Nethri venendo però carbonizzato dalle fiamme divine della dea ancora prima di riuscire a mandare a segno il colpo. Di lui non resta niente, nemmeno l'arma. Due profughi, attirati dall'elementale, gli corrono incontro cominciando a vibrare colpi inutili: l'essere, proprio come l'aria, è completamente incorporeo. A nord, invece, l'intrepido Boruma viene attaccato alle spalle da altre due infetti, i quali però sono completamente incapaci di ferirlo. Ad est, la fuga del capitano è di breve durata. L'ufficiale che tanto stava antipatica a Nethri, viene immediatamente caricata da un muscoloso infetto, probabilmente uno scaricatore di porto prima della trasformazione, il quale la afferra per la gola e la solleva da terra con un ghigno omicida. La donna combatte con tutte le sue forze: la sua chioma ardente divampa bruciandogli le mani, i suoi calci lo colpiscono più volte sul petto, il suo pugnale si fa strada nella sua spalla più e più volte... Ma presto smette di respirare. La sua fiamma si spegne e viene buttata a terra come un sacco di immondizia. "Ooram, si dia una mossa!" grida il capitano, stavolta con tono allarmato... Ma Ooram non può darsi una mossa: sta combattendo per la sua vita contro una creatura più temibile di qualsiasi Nefai. La bestia flette i muscoli e salta nella sua direzione, con la bocca spalancata, pronto a divorarlo in pochi morsi. Ma un veterano di Taoiseach non è una facile preda e con una schivata, si evita il morso. La Triade, osserva la scena, né Astor né Eukesk intervengono. Non se non gli viene richiesto da loro fratello. Forse hanno fatto bene a non allontanarsi. Un pesante tonfo alle loro spalle annuncia la presenza di uno dei tre energumenti che aveva scalato la nave. Il gigantesco mostro è una figura imponente e il grosso scoglio che impugna come arma testimonia la sua forza: dopo un violento ruggito, tira una violenta sberla a Polyd col dorso della grossa mano. Un colpo del genere avrebbe scagliato indietro, di diversi metri, qualunque mortale: ma Polyd, nonostante il suo corpo apparentemente immaturo, regge botta e mantiene la posizione. Per lui è stato l'equivalente di un pugno. Un pugno sufficientemente forte da aprirgli il labbro inferiore. Ad ovest, invece, la mischia infuria quando i quattro marinai vengono circondati da ogni tipo di mostro. Nonostante uno dei Colossi ha già afferrato uno di loro e gli ha staccato la testa con un morso, i tre rimangono saldi, dediti all'ordine di divino che gli è stato dato. Manterranno la posizione! Mappa e Resoconto xTutti
  18. "Solo" Netley "Sapete cosa? Credo che abbia funzion-AAAAAAAARGH!" Strillo dolorante e spaventato quando vedo del sangue venire strizzato via dai miei, già gracili, muscoli. Poi, quando cesso di sanguinare, cesso di gridare anch'io. "Non... Non bevete dalla pozza rossa. Sicuramente maledetta. Non ne potevo avere la certezza, Catherine!" "Io andrei... Mi sa che abbiamo quasi finito."
  19. "Solo" Netley "Anche se... Ripesandoci..." prima di andare, mi attacco nuovamente alla pozza rossa, sicuro della mia fortuna.
  20. "Solo" Netley "Come nuovo! Visto?" dico con un sorriso smagliante, mostrando un inspiegabile set di denti perfettamente bianchi, dritti ed ordinati. "Forza, se nessun altro ha sete, direi di andare!"
  21. "Solo" Netley Tossisco e sputacchio quando l'acqua rossa mi va di traverso, assorbendo, apparentemente, tutta la mia forza e vigore. "No, no, va bene così, davvero..." Dico tossendo, accasciato sulle mie ginocchia, per poi aggrapparmi all'orlo della bacinella verde, come se ne andasse della mia stessa vita. "Devo solo... Solo bere un'altro pò. Magari la seconda è la volta buona..." Mormoro roco, appocciando le mie labbra sull'acqua bluastra, cominciando ad assorbire quel potere...
  22. Solo Netley Beh, se ce lo dice la maga... dice Netley per poi avvicinarsi alla pozza rossa e berne un sorso. Netley ha sempre voluto bere da quelle pozze. Aveva solo bisogno di una scusa per farlo.
  23. Selestia Il resto della nave si mobilita immediatamente. Vari uomini si mettono ai lati della nave, pronti a gettare le corde e ad issare i poveri naufraghi, i quali, ad una occhiata veloce, sembrano ricoperti di stracci e bendacci estremamente coprenti. La fuga, le ferite devono aver avuto un certo impatto su di loro, anche perché sembrano tutti estremamente smunti e magri... La famigliola Taldoran accoglie il consiglio di Boruma, e si dirige verso il sottocoperta. Poi, il disastro. Uno dei marinai che sta aiutando la gente a salire, un individuo irsuto al fianco di Nethri e Selestia, è il primo ad aver tirato su uno dei profughi. Una donna ricoperta di stracci e bendaggi, proprio come tutti gli altri. La donna, quando viene issata sulla nave dall'uomo irsuto, inizialmente piagnucola una serie di ringraziamenti però... Quando sembra vedere l'uomo per la prima volta in viso. Emette un grido raccapricciato e terrorizzato. Un grido straziante, come se stesse guardando la cosa più terrificante della propria vita. "Via, Mostro, via!" Esclama la donna per poi dargli uno schiaffo con delle mani dalle unghie innaturalmente affilate. Unghie che gli tagliano la gola, portandolo ad una morte rapida, soffocante e dolorosa. Il gesto violento fa cadere parte dei bendaggi che le coprivano il volto, dimostrando uno spettacolo sconcertante: la donna ha perso completamente i capelli, la pelle è diventata bluastra e cartilaginea, i denti affilati e gli occhi... Due orbite nere senz'anima. "Una trappola! Siamo caduti in una trappola! Gli infetti sono qui... Sono ovunque!" Grida inizialmente delirante, "OVUNQUE!" Poi, inferocita. La maggior parte dei marinai è perplessa e stupita di fronte a tale gesto. Molti di loro non stanno che cosa stanno guardando, ma gli scuote profondamente. Presto, al fianco di Boruma, un altro dei marinai che stava tirando su un uomo adulto viene colpiti alla gola da un grosso uncino da pesca per poi venire trascinato fuori bordo. Al suo posto sale un uomo con una benda su un occhio, con caratteristiche simili a quelle della donna "Bestie infami... Vi siete presi la nostra città... Non prenderete anche noi!" Un arpione infilza un'altro marinaio, sul cuore. Il suo assassino, mentre gli trafigge il petto con violenza, esclama le seguenti parole: "La cura, questa è la cura per mostri come voi! Muori, muori, MUORI!" grida ferocemente mentre infilza più e più volte il poveretto. I profughi sono molti di più di quanto si potrebbe pensare: celati dalla nebbia, ve ne erano molti che stavano nuotando, perfettamente a loro agio a causa della loro... Condizione. Si sono arrampicati in silenzio, approfittando della confusione iniziale. Uno degli ufficiali, prova immediatamente a stabilire una parvenza d'ordine: "Alle armi! Alle armi! Chi può-" viene interrotto troppo presto da un'altra creatura, che fulminea salta fuori dall'acqua, si arrampica sul bordo della nave, per poi saettare con pochi balzi verso l'Eefret spegnendo la sua fiamma con un solo morso. La creatura è un vero e proprio squalo a quattro zampe. Zampe muscolose, artigliate, ed umanoidi. Eppure è costretto ad una posizione ferale ed animalesca. Altre tre creature simili fanno una simile entrata, spezzando vite in maniera simile. In ultima istanza, altri tre impossibili mostri salgono, anche se ben più goffamente, sull'imbarcazione. Tre muscolosi e corpulenti Ibridi squaliformi, grandi quanto uno stauback anziano, si arrampicano sulla nave e gettano scompiglio tra la ciurma armati di ancore, scogli e travi in legno bagnato. Un abbordaggio in piena regola. Mappa Anche voi siete colti di sorpresa. Boruma, si vede immediatamente circondato da due profughi. Entrambi, assassini dei suoi nuovi compagni che si erano precipitati ad aiutarli. Entrambi ti saltano addosso. Uno di loro, armato di un grosso uncino, prova ad infilzare il tuo tenero collo: lo eviti facilmente facendo un passo indietro, aprendoti però all'attacco di quello alle tue spalle, che ti salta sulla schiena nel tentativo di strangolarti con un pezzo di corda spesso. Sei molto più forte di lui. Forte a sufficienza da gettarlo a terra scrollando le spalle. Nethri, la quale stava ancora reggendo la corda, viene sorpresa dal marinaio che stava aiutando. Questi agita una bottiglia rotta nella vaga direzione della dea dell'omicidio, ovviamente con scarsi risultati, riuscendo però a saltare sull'imbarcazione. Anche la dolce Selestia corre il rischio di venire ferita da uno dei profughi, il quale però si era arrampicato fino a lei in silenzio. La folle donna prova a stringere le mani attorno al collo della più giovane degli dei, ma questa riesce ad evitare la presa con un aggraziato balzo indietro. Polyd, Eukesk ed Astor possono solo osservare con tacita sorpresa la scena. Nel frattempo, la mischia che circonda Boruma è nel mezzo di una sorta di stallo. Sia gli aggressori che gli aggrediti sono troppo disgustati e orripilati gli uni dagli altri per fare un serio assalto. Entrambe le parti si guardano in cagnesco, cercando di raccogliere il coraggio necessario ad attaccare. Da Nethri e Selestia è molto più violenta, invece. Mentre i marinai stanno ancora cercando di capire che cosa stia succedendo, i mostri gli sono già addosso. Vedete varie scene di violenza: un alto profugo spacca il cranio di un marinaio sbattendolo ripetutamente sul parapetto della nave, una profuga ne sovrasta un'altro per poi cavargli gli occhi con i pollici mentre è a terra, una delle poche marinaie della nave grida disperata mentre due assalitori la infilzano più e più volte con i loro pugnali. Nel mezzo di tanta violenza e orrore è facile distrarsi, sia Nethri che Selestia vengono ferite di striscio da assalitori troppo codardi per confrontarsi direttamente con loro. A Nethri viene lanciata una bottiglia di vetro in testa, ferita incapace di impensierirla seriamente, ma sufficientemente dolorosa. Selestia, invece, riceve una pugnalata al fianco accompagnata da qualche borbottio disgustato. La leadership della nave, al momento, sembra totalmente incapace di coordinare gli uomini.
  24. Olf "Piano, piano!" dico a Radagast, quando dà al barone del pusillanime. "La capisco benissimo, Barone. Ma siamo qui per aiutare voi e la vostra famiglia, state certi che faremo del nostro meglio per aiutarvi. La causa dei vostri mali è la pietra, non è vero? Non c'è forse un modo per distruggerla?"
×
×
  • Crea nuovo...