Plettro

Snorri Laikarakkin La battaglia di oggi è stata sanguinolenta, per tutti gli schieramenti. Molti Klaya sono morti, e ancora di più hanno capito che è meglio stare con la propria famiglia piuttosto che cadere sotto il metallo Dwir. Invidio il fatto che, almeno per ora, possano andarsene da questo conflitto quando vogliono, mentre buona parte dei nostri Adnur sono morti. Mi guardo attorno e noto che anche Andr è caduto. Mi avvicino camminando, poi correndo, aiutandolo a liberarsi da detriti che potrebbero averlo investito. Poi quando mi rendo conto che è privo di sensi, se non addirittura morto, mi alzo e mi limito ad osservarlo da una distanza di sicurezza: in fondo non c'è niente che possa fare, forse è pure troppo tardi. La paura degli scorsi giorni mi ha reso completamente incapace di tutte le emozioni che non siano rabbia o paura. Guardo interrogativo Chazia, il mio sguardo privo di aspettative, chiedendomi se la nuova sacerdotessa di Yesna sia capace o meno di salvare il nostro compagno.

Ra'i'vo "Queste prove mi piacciono una meno dell'altra..." Mormoro confuso: il muro era divertente, i tre sentieri erano una scommessa simpatica e la ricerca dell'uovo era stimolante (ho indovinato io che c'era bisogno di un uovo!). Ma dover scegliere di nuovo tra due sentieri perfettamente identici è scocciante. Ho come la sensazione che stavolta potrebbe trattarsi davvero di fortuna. Mormoro il mio mantra per aumentare la concentrazione e provo a cercare impronte insieme a Finn'iann: sono sicuramente più bravo di lui a seguire tracce, ma sono sicuramente meno abile a stare zitto e ascoltare.

Snorri Laikarakkin La battaglia è iniziata di nuovo, e di nuovo sono tra le fila degli Adnur per vegliare su Moggo. Spero di resistere un altro giorno.

Snorri Laikarakkin "Come impiegheremo i Klaya alleati?" Chiedo, "Se affronteranno Alce Danzante in campo aperto verranno accerchiati. E se li attacchiamo alle mura, nulla impedirà ad alce danzante di ignorarci per concentrarsi su di loro." "Certo, a meno che non scendessimo dalle mura. In tal caso, sarei favorevole ma i numeri non sono a nostro favore. Non sarebbe meglio metterli a difesa delle mura insieme a noi Dwir?"

Snorri Laikarakkin L'uomo si dimostra ragionevole e anche Re Ulvad. La vita del piccino è importante quanto credevo. E la giusta reazione del padre mi porta immediatamente ad empatizzare nei suoi confronti. "Possiamo mandare un altro uccello?" Chiedo a Chazia e ad Andr, "So dove si trova la tenda dello sciamano, se può essere utile. Adesso che abbiamo mostrato i muscoli, possiamo dimostrarci ragionevoli: innanzitutto ci scusiamo per aver preso una misura così drastica e gli diciamo che abbiamo notato che Re Ulvad non sembra interessato alla vita di suo figlio. Per questo motivo, nella nostra magnanimità, ci accontenteremo di risparmiare la vita del bambino se Brekven e il suo clan diserteranno l'esercito di Alce Danzante. Diremo che terremo il bambino nostro prigioniero per un anno e aggiungeremo 2 mesi per ogni giorno che il clan di Brekven rimarrà nella vallata, periodo nel quale potrà pianificare una fuga e abbandonare la battaglia in sicurezza. Poi concludiamo la lettera dicendo che il bambino verrà trattato come un ospite degno di tutti gli onori, e che abbiamo guerrieri, sciamani e insegnanti Klaya che si premureranno di badare ed educare il ragazzo fino al ritorno del padre." Dico, quasi dettando la lettera, "È importante indorare la pillola..."

Ra'i'vo "Anche se ci piacerebbe sapere qual'è il percorso corretto e se ce n'è uno..." dico a mezzabocca appena Finn'iann ed Ele'wa'tu'm finiscono di parlare, ma senza pronunciarmi oltre sulle mie deduzioni. Non ha senso esprimerle dal momento in cui chiediamo un passaggio sicuro per tutti noi. Fratelli "separatisti" compresi.

Snorri Laikarakkin "Ci dimostreremo compassionevoli fin dall'inizio, e per questo, pubblicamente diremo loro che hanno due giorni e due notti per permettere ai capi di decidere il da farsi. Re Ulvad sarebbe sciocco a non prendersi nemmeno un giorno per rabbonire i suoi immediati sottoposti. Questo darà anche tempo allo sciamano di contattarci di nascosto. E poi bisogna contare anche il fattore paura. Un nano è entrato nel loro campo e ha rapito un bambino. Ogni guerriero adesso sa che nessun membro della propria famiglia è al sicuro come pensava: a che serve vincere l'assedio se non hai più una famiglia da sfamare? Io... Io non potrei mai uccidere nessuno dei loro figli. Fare quello che ho fatto è stato già... Terribile. Ma adesso tutti loro hanno ben chiaro che questa è diventata una opzione. E lo è sempre stata." Mi volto verso Moggo, "Moggo, quando annuncerò il rapimento del piccolo di Brekven, tu devi starmi accanto. E tenere il bambino ben stretto. Devo chiederti di proteggerlo ad ogni costo. Andr, invece mi serve che tu mi stia accanto e che parli in Klaya per conto mio. La tua presenza, per certi aspetti, potrebbe essere rassicurante agli occhi di Brekven: sapere che c'è un Klaya dall'altra parte delle mura potrebbe convincerlo ad accettare che suo figlio resterà nostro ostaggio per un anno o più. Ostaggio che verrà trattato con i massimi onori e come un principe straniero, cosa che prometteremo nella speranza di spingerlo ad accettare."

Ra'i'vo Guardo soddisfatto lo spirito mentre prende vita, ma la domanda che ci pone non mi piace per niente. Cioè, è sicuramente tentante... Ma non mi sembra il caso di uccidere i miei fratelli, né di competere scorrettamente dopo che avevamo tutti accordato che ci saremmo aiutati a vicenda. "Oh grande Be'ka'ku. Ti ringrazio per l'offerta, ma devo chiederti... Non è che in questo momento i nostri fratelli si trovano di fronte alla stessa proposta?" Chiedo un pò sospettoso ma anche con un sorrisetto beffardo, "Perché in caso, forse useremmo questo nostro favore per difenderci da tentativi simili... E se così non fosse, per proteggerli dai pericoli dei loro rispettivi percorsi." Mi volto principalmente verso Ele'wa'tu'm e al resto della fratellanza, "Dico bene sì? O il tempo del "rimanere uniti" è già finito?"

Snorri Laikarakkin Guardo negli occhi Andr, "Invece no. Il bambino, qualunque cosa accada, vivrà. Sarà un bluff, mentirò quel che basta per terrorizzare un genitore che teme per la vita del proprio bambino, che in questo momento si trova nella fortezza dei terribili Dwir." Cerco di spiegare il punto di vista del Klaya in questo momento, punto di vista che ora più che mai mi sento di condividere ancora di più. "Anch'io voto per minacciare soltanto Brekven. Re Ulvad non può fermare una armata soltanto per la vita di un bambino. Accontentiamoci di seminare sfiducia tra i clan e di far disertare un quarto dell'armata." Spiego, "e a tal proposito, vorrei parlare io a Brekven dalle mura. Intendo annunciare il rapimento di suo figlio e di minacciare il bambino di morte se Brekven e il suo clan non abbandoneranno l'assedio. Gli dirò che per punizione per averci aggredito, il fanciullo resterà con noi per un anno, e aggiungeremo un anno per ogni giorno che il suo clan passerà a valle. Probabilmente risponderà negativamente, ma questo sarà perché... Userò le mie abilità per dirgli segretamente che non deve necessariamente tradire in pubblico Re Ulvad." Continuo a spiegare, anche se con fare assai nervoso. "Ha un corvo bianco che usa come messaggero. Sono sicuro che sapremo stipulare una trattiva in segreto."

Snorri Laikarakkin "Confermo, è il figlio dello sciamano che giorni fa ha lanciato venti gelidi sui nostri Adnur. Il nome dello sciamano è Hulji Brekven ed è uno dei capoclan." "Adesso, però, è opportuno decidere che cosa racconteremo ai Klaya. Sono indeciso se chiedere a Re Ulvad di fermarsi, pena la morte del primogenito del loro sciamano... Oppure, chiedere direttamente al clan di Brekven di disertare, promettendogli che le azioni del resto dell'esercito non ricadranno su di lui. Non fermerebbe l'assedio, ma ridurrebbe i loro numeri e spezzerebbe il morale. Penso che la seconda proposta sia la più realistica, e quindi è più probabile che venga accolta. Si appella direttamente anche al dovere di genitore dello sciamano, visto che verrà rivolta direttamente a lui."

Secondo me entrambe le tabelle danno informazioni un pò troppo misere rispetto alla effettiva difficoltà dei tiri. Ad esempio, quella del troll: 16: è un troll/gigante. Non è molto, anche perché classificare un troll come gigante non serve a granché. E' già una creatura umanoide e di taglia grande. Questa è una informazione che un qualunque uomo medievale potrebbe capire anche solo guardandolo. Al 16 aggiungerei anche il "vivono in montagna/mare, alcuni sono cacciatori E AGGRESSIVI" così si leva ogni dubbio ed eviteranno/cercheranno lo scontro. 20: Rigenerazione. E' la loro caratteristica più iconica e 20 è già un tiro "Challenging", quindi non è scontato che il popolano medio possa arrivarci, mentre un avventuriero informato sì. Ok, forse non la descriverei come rigenerazione, magari come una "resistenza innaturale", ma secondo me è importante dare la conferma ai giocatori che il mostro è tosto. Invece non metterei Rend perché è una informazione sicuramente utile ma non necessaria: nessuno sano di mente vuole entrare in lotta con un gigante dagli artigli affilati, secondo me non c'è bisogno di dare conferma ulteriore a questa cosa, tra l'altro in maniera che spezza forse un pò l'immersione, visto che gli stai dicendo esplicitamente una capacità presa direttamente dal Manuale dei Mostri e che non è unica e caratteristica del troll. 25: Potrei concordare sul mettere la vulnerabilità al fuoco qui, anche se potresti renderla un pò più semplice forse. Invece secondo me la tabella dei non morti non ha troppo senso. Le informazioni che dai a 16 e 18 sono cose che potrebbe osservare chiunque vede per la prima volta uno zombie, soprattutto se particolarmente putrefatto. Non meritano un tiro di conoscenza, basta la logica di qualsiasi essere abbia intelligenza superiore a 6. Piuttosto a 16 inserirei la debolezza all'acqua santa, perché credo sia lecito immaginare che ogni comunità di un mondo fantasy abbia un sacerdote che professa e spiega come distruggere i non morti, visto che sono un problema relativamente comune (altrimenti le chiese buone dei mondi fantasy non sarebbero quasi sempre universalmente contro la non morte!) Spero che tu possa trovare validi i miei consigli, anche perché ho provato a mettermi nei panni di un possibile giocatore al tuo tavolo e... Personalmente mi sarei sentito un pò preso in giro di fronte a certi risultati, mi riferisco soprattutto a quelli della tabella dei non morti 🤣 Poi è chiaro che conosci tu la tua ambientazione ed i gusti dei tuoi giocatori.

Snorri Laikarakkin "Non solo." Rispondo a Morla cupo, sentendomi estremamente in colpa per quello che ho fatto. "Ho ragione di credere che questo bambino sia il primogenito di Re Ulvad. O quantomeno di un influente capoclan. La sua tenda, rispetto alle altre, era riccamente decorata. Forse per via del prestigio e della ricchezza della sua famiglia." "Inoltre, ho scoperto due cose molto interessanti. Prima di tutto, i guerrieri vivono in accampamenti diversi dalle loro famiglie. Poi, ho avuto la conferma che Re Ulvad riesce a governare grazie al supporto di altri tre capoclan. Lo sciamano era uno di questi. Questo significa che anche se il bambino non è il figlio del re, probabilmente lo è di uno dei capi su cui si appoggia. Datemi un minuto e avremo la conferma della mia teoria." Mi rivolgo a Lokan, sguardo duro, quasi menefreghista, "Lokan, tua moglie sarebbe capace di trasformarsi in un topo, se lo desiderasse. Se non vuole essere trovata, non verrà trovata."

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Ra'i'vo Comincio a guardarmi attorno, compiaciuto di aver subito risolto la prima parte dell'enigma. Adesso mi limito a guardare i rami sopra di noi, pronto ad indicare i nidi... E a lasciare che sia qualcun altro ad arrampicarsi per saccheggiarli. "Finn'iann tu mi sembreresti proprio il tipo giusto..." Sorrido appoggiando la mano sulla spalla per indicargli i nidi che sono riuscito a trovare. xTutti

Snorri Laikarakkin

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Ra'i'vo Senza dire una parola, comincio a guardarmi attorno alla ricerca di qualcosa che può entrare nella bocca dell'idolo. Pronuncio una preghiera capace di affinare le mie abilità e i miei sensi, poi mi do da fare. Inizialmente mi viene da pensare che l'oggetto possa essere nascosto in acqua, e quindi comincio a muovermi agitando il bastone come una scopa, nella speranza di toccare con la punta qualcoa di interessante o di percepire un pericolo nascosto sotto la superficie dell'acqua. Poi mi viene in mente che potrebbe essere un frutto o... Un uovo, certo! Quindi guardo tra i rami degli alberi sopra di me, alla ricerca di nidi di uccello... "E' un uovo. Non mi viene a mente nient'altro che sia a forma di goccia. Questi cosi potrebbero mangiare le uova degli uccelli..."

Snorri Laikarakkin "Ed io entrerò nel loro campo la notte della prossima battaglia. Quando saranno più stanchi." Annuisco, anche se non sono del tutto convinto di... Tutto questo. "Domani è un altro giorno." xTutti

Snorri Laikarakkin "Si può provare. Ma non so come. Dovremmo far chiamare dei genieri."

Snorri Laikarakkin Sono tentato di dare ragione a Chazia, mi risparmierebbe grandi pericoli, ma decido di rispondere. "Esatto, Chazia. Non saresti una piccola perdita, anzi, se venissi rapita diventeresti un ottimo ostaggio. Sei del clan Tzakgron e devi assicurare un figlio a Lokan. Lascia che vada io in avanscoperta e che capisca dove colpire. Poi, se troverò dei punti deboli, andremo tutti assieme." "Potremmo anche andare insieme, ma solo come spie. Creare scompiglio adesso, in maniera casuale e non pianificata, li metterebbe solo sul chi vive e renderebbe più difficili eventuali altri tentativi più determinanti. Fidatevi di me." Guardo la nana rossa negli occhi, "Non ho bisogno del tuo permesso per fuggire, se è quello che temi. Posso farlo quando voglio, tanto vale non preoccuparsi."

Snorri Laikarakkin "Vado solo io." Rispondo a Moggo. "Qua sono inutile ma... Forse posso andare a controllare cosa succede lì. Non escludo la possibilità di andare noi quattro ma... Andremmo alla cieca. Però io posso andare lì, non visto e prendere appunti. Cercare punti deboli. E punti di forza. E poi, quando avrò abbastanza informazioni, potremmo colpire tutti insieme."

Snorri Laikarakkin Sono sconsolato: la battaglia non sta andando assolutamente bene. Troppi Adnur, i nostri guerrieri migliori, sono morti. È una vista che affronto con malinconia, perché oggi più che mai capisco e, in parte, condivido le nevrosi e le ansie della razza nanica. Non c'è addestramento, esperienza, equipaggiamento o complessi di superiorità che possano resistere di fronte alla sfrontatezza ed esuberanza dei popoli giovani. Guardo i corpi dei caduti del clan di Moggo, e in loro vedo dei bruti violenti e razzisti, ma anche degli eroi che, almeno oggi, stanno solamente difendendo la loro casa e che non pensano due volti a sacrificarsi per proteggere un altro nano. Mi riprometto di scrivere un libro su questa esperienza, una volta che sarò tornato a Josnaal. Forse tra una ventina d'anni, forse tra una cinquantina. Ma ci tornerò, perché ho capito che quello che vedo in questo reggimento di poveri Adnur, accadrà a Kel Boldar tutta nel giro di un secolo. Forse di più, forse di meno. "Stiamo facendo il possibile. Vedete altre alternative oltre a continuare così? Mi piace pensare che nei prossimi giorni, le vittorie di questi barbari li renderanno solamente più avventati e proni ad errori. Forse dovremmo soltanto perseverare."

Snorri Laikarakkin "Concentrati sul bruciare le corde e dai coraggio agli altri. Se re Urvald morirà, sarà solo perché avrà commesso uno sbaglio. Dobbiamo solo aspettare il momento opportuno." Mi rimetto l'elmetto e torno tra le fila degli Adnur, consapevole che Moggo e Andr sono già opportunamente potenziati dalla mia magia. xTutti

Ra'i'vo Tiro un'ultimo grido, "TORNATE INDIETRO! LA MONTAGNA È A SINISTRA!" Poi scrollo le spalle, e seguo i più vecchi.

Ra'i'vo "Mmm... Perché avete scelto quella strada?" Chiedo a M'un, poi mi rivolgo agli altri, "Fratelli, ci ho pensato, e credo che il terzo sentiero sia illusorio. Quell'albero lì," indico un albero all'entrata del terzo sentiero, "è identico a quello che si trova qualche passo più in avanti. È una immagine che si ripete. Mentre qui al centro noto delle impronte di un qualche tipo di animale, non so se le vedete anche voi." Mi avvicino anche alla soglia in mezzo, indicando il terreno. "E poi la sentite questa brezza? Viene dal sentiero a sinistra. Mi verrebbe quasi da pensare che... Per gli spiriti, che porti effettivamente alla cima della montagna. Dove tira più vento." Mi sporgo sul sentiero "illusorio", sempre che lo sia davvero "Fratelli! Credo che abbiate sbagliato strada!" Provo ad avvertirli gridando, mentre il resto degli indecisi sceglie per me.