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Plettro

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Plettro

  1. Jean Mantonero La fine è vicina!
  2. Jean Mantonero Con Arth
  3. Jean Mantonero Il nobiluomo che non sta venendo penetrato da alcun granchio, è che semplicemente il suo compagno di merende è una malalingua che fa dell'umorismo su una situazione disperata. Brutta merdaccia, aggiungerei.
  4. Juliano Demetrios E si ricordi di non esimerti dal parlare della Clessidra. Ben 1000 regni sono andati distrutti, la profezia si sarebbe già dovuta avverare, eppure gli effetti non sono per niente evidenti. Che è successo? Non ho parlato granché durante l'esplorazione del boschetto, ho solo borbottato sommessamente alla vista dei numerosi fatati che abitano la zona: questi esseri sono fatti di puro istinto, sono semplicemente inaffidabili e pericolosi. Ciò però non mi ferma di parlare chiaramente alla ninfa, è ferita e ha un atteggiamento sottomesso, che si penta del suo passato? O è semplicemente troppo debole per portare avanti i suoi piani, limitandosi quindi alla semplice redenzione?
  5. Aaron Clarke Sì, potremmo. rispondo ad Akai E lo faremo, ma non saremmo capaci di reggere un lungo assedio, considerando che loro hanno tempo, numeri e armi più che efficienti. Comunicheremo senza dubbio con il capitano, ma tramite il terminale separato da Eshu: il problema rimane il come condurre questa guerra apparentemente inevitabile. Il mio piano sul lungo termine è semplice: adottiamo quante più tribù possibili e addestriamoli al combattimento e a svolgere lavori più complessi, mentre rallenteremo l'avanzata dei Guarahl con tattiche di guerriglia: incursioni, trappole, imboscate... Tutto il necessario per diminuire il morale delle truppe ed infastidirle il più possibile. Una volta che avremo un esercito ed una vasta manodopera, potremo dedicarci a tattiche più ardite, ma al momento non dobbiamo preoccuparci di queste. Questi Guarahl devono credere che la giungla sia abitata da veri e propri demoni. spiego il mio piano per portare avanti questa guerra, ahimé, inevitabile. I popoli del Collettivo ci permetteranno di conoscere il territorio ed i suoi pericoli, io li inizierò alla durezza della guerriglia, voi, invece indico Akai e Shen Insegnerete loro cosa significa essere dei guerrieri. Mi avvicino quindi a Shen Shen, abbiamo bisogno che tu prenda il comando dei nuovi arrivati: voglio che sia tu a guidarli nel loro addestramento ed, eventualmente, in battaglia. Tu ed Akai siete gli unici capaci di insegnarli, non solo una tecnica adatta alla nostra mancanza di armamenti, ma anche il coraggio e la disciplina. Fate di loro i vostri uomini migliori, in modo che possano tramandare i vostri insegnamenti alle future tribù che ci raggiungeranno.
  6. Aaron Clarke Abbiamo la conferma di cosa significhi la crudeltà Guarahl: stanno conducendo un vero e proprio genocidio, vogliono sapere che cosa nascondono i Kho e non si fermeranno finché non l'avranno preso... Quindi, abbiamo la conferma della crudeltà Guarahl e di quanto siano disposti a fare per ottenere ciò che vogliono. Non escluderei la possibilità di una pulizia etnica dovuta a motivi ideologici, ma se è vero che stanno cercando qualcosa, potrebbero star cercando proprio il Comandante. E' l'unica cosa con un valore effettivo che possiede il collettivo. A tal proposito, Friedrich, dovresti chiedergli per sicurezza cosa cercano e chi è il loro leader. mi ricordo di far presente al detective. Più che altro, questa è una situazione delicata: dobbiamo stabilire al più presto un piano d'azione e prendere delle decisioni difficili. Partiamo con calma: i collegamenti radio. Il Comandante vuole entrare in contatto con noi. Voglio essere fiducioso: io dico di dargli il permesso di collegarsi ad un terminale separato da Eshu, ed in caso le cose vadano bene, colleghiamolo alla nave. Ne abbiamo usato uno simile il primo giorno da quando ci siamo scongelati: è primitivo, ma potrebbe funzionare. espongo la mia idea agli altri, quelli che ho imparato a conoscere meglio e a riporre in loro la mia fiducia Poi, potremmo chiedere delle spiegazioni al comandante riguardo il disastro che ci è capitato, dei consigli su come approcciarci al collettivo e... Se collegarci o meno alla Sezione III, cosa che rimane un rischio. Non sappiamo quanto sono distanti, non sappiamo se i Guarahl dispongono della tecnologia per rintracciarci e non sappiamo se sarebbero disposti a darci una mano nel conflitto imminente. Anche loro avranno la loro dose di problemi.
  7. Jean Mantonero Con Arth
  8. No, al momento non mi interessa particolarmente, è che volevo capire come funzionasse il rapporto tra clan e mi sembrava che il Rune Knight fosse l'esempio perfetto. Invece mi sono venuti in mente un ranger specializzato nel throw weapon fighting o un paladino con l'Oath of the Crown... Peccato che l'ultimo non sia granché.
  9. Qualche domanda sui clan nanici! A quanto ho capito i Clan Nanici principali sono 9 ed esistono altri clan nanici più piccoli che svolgono ruoli di nicchia. Questi clan sono praticamente i pilastri della società nanica e sono tendenzialmente famiglie allargate che ogni tanto accolgono dei Wandak, ogni clan però ha i suoi segreti e tecniche precise. Quello che vorrei chiederti è: quanta importanza si dà al singolo individuo nella gerarchia dei Clan? Quanto spesso i membri dei clan sono disposti a "scambiarsi" conoscenze ed incarichi? Ed in caso fosse illegale, quanto è perdonabile? Per esempio: come faccio se volessi giocare un Rune Knight? In teoria sarei un membro papabile del clan militare, ma avrei conoscenze esclusive del clan runico. E se fossi un paladino della conquista/chierico della guerra? Fino a che punto il mio personaggio entrerebbe in conflitto con le aree di interesse del clan divino e di quello militare?
  10. Mi astengo pure io
  11. Jean Mantonero Prima di andare a morire. Con Arth.
  12. Concetto Base: Il lupo della Banlieue Marcel, l'ultimo dei volti adottati da Ysengrin, ha reso la periferia parigina il suo territorio di caccia: egli si aggira famelico per le metropolitane, i condomini sovraffollati, le bische clandestine e le zone turistiche alla ricerca, non di carne umana, ma di facile e immediato guadagno... Scippi, furti, truffe, rapine, il vasto curriculum del "Lupo della Banlieue" lo rende estremamente conosciuto nell'ambiente come un vero e proprio tuttofare criminale. Problema: La maledizione di Reynald Ysengrin è stato scritto con un solo scopo: essere la caricatura di chi vive accecato dall'avidità subendone le conseguenze (non c'è da stupirsi se proprio Marcel sembra non rendersene conto). Ai tempi dell'Ysengrimus riuscì a fregare un pezzo di lardo a Reynald la volpe e da allora è diventato il bersaglio preferito del ben più astuto ingannatore, venendo maledetto proprio da quest'ultimo. Adesso Ysengrin svolge il ruolo dell' "Ingannatore Ingannato": per quanto possano essere ben congegnati, buona parte dei piani di Marcel li si ritorceranno contro in un modo o nell'altro, presto o tardi. Persino i suoi successi sono destinati a durare poco o a venire "bilanciati" da disgrazie, lievi o gravi che siano. Aspetto: Macchia Ostinata Non si sopravvive ad una vita di sventure senza una buona dose di determinazione, follia ed un pizzico di sovrannaturale: Ysengrin ne ha passate di cotte e di crude fin dal primo giorno in cui è nato, è stato passato a fil di spada, scuoiato vivo, picchiato, accoltellato, avvelenato, investito, buttato in un lago con una pietra al collo, ha preso fuoco, è stato schiacciato da una cassaforte, è caduto in un tritarifiuti industriale, è stato seppellito vivo, strangolato, risucchiato nell'elica di un aereo e molte altre disgrazie orribili e truculente. Nonostante tutto, però, Marcel è sempre riuscito a sopravvivere a prescindere dalla situazione: non importa quanto le sue terminazioni nervose sfrigolino, il suo corpo stanco è una sacca di sangue e determinazione destinata a non svuotarsi mai e per quanto fragile è destinato a ripararsi e persistere. Una macchia ostinata. Non si sa esattamente come avvenga il processo di rigenerazione, a volte basta lo scorrere del tempo, altre volte qualche medicazione approssimativa, altre volte ancora è capitato che Marcel si risvegliasse improvvisamente (e tutto intero) nel luogo dell'incidente, specie in seguito alle morti più truculente. Il motivo però è chiaro: Ysengrin è il cattivo da punire e ridicolizzare, e la sua opera di nascita, un pezzo di satira medievale, non ci andava per niente piano con le punizioni... Per lo spasso del pubblico, si è sempre dovuto rialzare per affrontare le nuove e cruente disavventure che lo aspettavano. Si presume che niente possa uccidere il Lupo della Banlieue, se non una potente magia. O un buon finale. Aspetto: Senza Vergogna Ysengrin sarà anche il peggiore degli Ingannatori, ma un Ingannatore rimane: esperto conoscitore delle numerose discipline del brigantaggio, della truffa e della ruberia (funestate dalla sua celeberrima sfortuna e avidità), il Lupo della Banlieue sa bene quanto importante sia cogliere costantemente alla sprovvista le sue vittime e per farlo è capace di ricorrere alle tattiche più ridicole e impensabili. Non che Marcel sia un genio criminale, semplicemente ha degli standard talmente bassi che può ricorrere a strategie a cui nemmeno un criminale di bassa lega ricorrerebbe: anche i più miserabili desiderano mantenere una parvenza di dignità, qualità umana che il Lupo, semplicemente, non brama. In fondo ha solo da guadagnarci, preferisce che la gente lo indichi come un vigliacco piuttosto che un traditore, specie quando sarebbe più corretto definirlo un vigliacco E un traditore. Legame: Una Famiglia Frammentata (Charles Loup) Da quando Reynald si è dedicato alla Mascherata piuttosto che alle disgrazie di Ysengrin, il Lupo ha trovato un nuovo avversario: Charles Loup, ispettore della Sûrete di Parigi ed ex-Lupo Cattivo. La nascita di questa nuova rivalità potrebbe definirsi l'ultimo grande scherzo che la Volpe ha riservato a Marcel, una crudele beffa atta a frammentare ulteriormente la già difficile situazione della morente Famiglia del Lupo. Dopo millenni di leggende, miti, fiabe e racconti passati da personaggio comprimario, si può dire che la figura del Lupo sia una delle più complesse, in quanto caratterizzato da una moltitudine di personaggi e caratteristiche estremamente diverse tra loro. Tutte queste incarnazioni formano ufficiosamente "La Famiglia", un semplice segno di riconoscimento (sotto forma di un preciso aroma impercettibile ai più) che permette ai suoi membri di riconoscersi istintivamente: un tempo La Famiglia formava una vera e propria organizzazione, ma adesso è solo una semplice reminiscenza di un passato lontano e compianto da pochi. E' sempre stato difficile andare d'accordo per dei cugini tanto diversi e con la Mascherata non c'è più bisogno di proteggersi reciprocamente. Fatto sta, che il rapporto tra Marcel e Charles non è composto da semplice inimicizia, ma è più complesso: mentre Ysengrin prova quasi amarezza per come il Lupo Cattivo si sia snaturato in modo così drastico, Charles cerca di sbarazzarsi del problematico cugino, non uccidendolo ma bensì educandolo "sul campo" al rispetto della legge (con arresti, multe e lavori socialmente utili) per dissuaderlo dal suo stile di vita distruttivo. Storia, spoiler: non è breve.
  13. Jean Mantonero Con il gentiluomo che ha la faccia tosta di ritenermi Furry, cosa, tra l'altro, non vera. Per ora.
  14. Aaron Clarke Rispondendo a Seidel, non è privato, è solo un piccolo flashback
  15. Aaron Clarke Tranne Friedrich Sono abbastanza incupito dai risultati dello "scanner" mentale di Shao Ling, le premesse di questa guerra non sono rosee, ma la vista di Friedrich e del suo manipolo di Kho è pur sempre una consolazione, seppur magra. Signor Seidel, vedo che la missione è stata un successo. Bene, anche Akai e Shen si sono tenuti impegnati: hanno una sorpresa per te. Hanno fatto prigioniero un Guarahl e salvato una loro vittima. Spiego all'investigatore marziano Inoltre abbiamo intercettato una chiamata della Sezione III, abbiamo potuto vedere distintamente Mosis ma non gli abbiamo chiamati: i Guarahl dispongono di una rozza versione della nostra tecnologia, è naturale pensare che abbiano pure loro delle apparecchiature radio. Anche se temo di dover indire una riunione tra noi: ci sono molte cose da discutere, tra cui la possibilità di chiamarli. Continuo guardandomi intorno, dando un'occhiata ai coloni attorno a noi, già stilando un elenco mentale dei miei consulenti più fidati. Shao Ling ha letto i ricordi del Guarahl, ma ciò l'ha sfinito: mi sa che ci servirà un interrogatorio classico, in alternativa potresti valutare la possibilità di parlare con il loro prigioniero e cercare di capire qualcosa di più sugli altri membri del collettivo... Mi affido al tuo giudizio, Friedrich. Potresti pure darci una mano a fare le dovute presentazioni con i nuovi arrivati, non ho idea di che accordo abbiate stipulato. gli dico invitandolo, in maniera poco subdola, ad agire come meglio crede... In fondo non sono io l'investigatore e lui è pur sempre appena tornato da una missione. Mi avvicino quindi alla anziana a capo della piccola tribù, invitando Shen ad avvicinarsi Aycan, la ringraziamo per averci concesso di incontrarla, spero che sia ovvio che questo nostro incontro sia volto a un futuro di amicizia e fiducia reciproca. Il mio nome è Aaron Clarke, Caposezione della Sezione II. Con chi ho l'onore di parlare, precisamente? mi volto anche verso Shen, invitandolo a presentarsi: voglio che questi Kho diventino familiari con lui, così come gli altri lo sono diventati con Akai.
  16. Jean Mantonero Con la mia ambigua Bromance, Arth!
  17. Jean Mantonero Con Arth
  18. Aaron Clarke Eccetto quello sfigato di Friedrich
  19. Aaron Clarke Tutti eccetto mr. Seidel
  20. Marcel Moreau Concetto Base: Il lupo della Banlieue Marcel, l'ultimo dei volti adottati da Ysengrin, ha reso la periferia parigina il suo territorio di caccia: egli si aggira famelico per le metropolitane, i condomini sovraffollati, le bische clandestine e le zone turistiche alla ricerca, non di carne umana, ma di facile e immediato guadagno... Scippi, furti, truffe, rapine, il vasto curriculum del "Lupo della Banlieue" lo rende estremamente conosciuto nell'ambiente come un vero e proprio tuttofare criminale. Problema: La maledizione di Reynald Ysengrin è stato scritto con un solo scopo: essere la caricatura di chi vive accecato dall'avidità subendone le conseguenze (non c'è da stupirsi se proprio Marcel sembra non rendersene conto). Ai tempi dell'Ysengrimus riuscì a fregare un pezzo di lardo a Reynald la volpe e da allora è diventato il bersaglio preferito del ben più astuto ingannatore, venendo maledetto proprio da quest'ultimo. Adesso Ysengrin svolge il ruolo dell' "Ingannatore Ingannato": per quanto possano essere ben congegnati, buona parte dei piani di Marcel li si ritorceranno contro in un modo o nell'altro, presto o tardi. Persino i suoi successi sono destinati a durare poco o a venire "bilanciati" da disgrazie, lievi o gravi che siano.
  21. Aaron Clarke Tutti eccetto Friedrich
  22. Aaron Clarke Magnus, Akai, Shen
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