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Plettro

Circolo degli Antichi
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  1. Olf Il colpo di scena riguardante la vera identità del dottore mi ha stordito... Quindi siamo stati fregati finora: forse Wilhelm non ha avuto tutti i torti ad ammazzare il barone e a comportarsi in maniera così diretta nei confronti dei caotici. Il Caos è davvero insidioso. Sì, sorellina. Prontamente metto le mani addosso ad una delle guardie per immobilizzarla e legarla. Al momento non rispondo all'idea di Radagast, che in verità ho imparato a condividere. Voglio prima essere sicuro che questi due siano legati come salami.
  2. xInge Inge e la ragazzina riemergono dalle tenebre del vicolo. La fanciulletta Estaliana non avrà più di dieci anni, eppure sostiene il vostro sguardo con decisione. Notate anche che Inge non ha bisogno di strattonarla e sembra averla convinta a parlarvi. "Mi chiamo Mendina. La vostra amica mi ha detto che siete quelli che dovevano pagare Alberto e gli altri. Mi avevano promesso uno scellino per fargli da palo, ma visto che sono morti, dovrete darmelo voi. Anche perché ho già detto tutto quello che ho visto a lei." xLucio
  3. Jean Mantonero "Ho bisogno di pensare. Guardie, portate queste due negli alloggi della servitù ed assicurategli una stanza privata. Ho bisogno di tempo per esprimere un giudizio su di loro, e ci penserò una volta che..." Guardo i corpi che mi circondano, fingendo una miscela di dolore e commiserazione per il mio fallimento. "Che avremo portato i corpi al tempio, vanno lavati e preparati per i funerali. Immagino che questa sia la nostra unica priorità, adesso."
  4. Snorri Laikarakkin
  5. Roland Mi chiedo se... Non sia più saggio bruciare tutti i tendaggi. Dico ad alta voce mentre tocco il tessuto di uno di questi, saggiandone le qualità Voglio dire, il fuoco libererebbe il passaggio e se c'è veramente una creatura, non avrebbe più un luogo in cui nascondersi. Però potremmo anche gettarci volutamente nella trappola: potrei andare io, mentre voi sfruttate le tende per guardarmi le spalle di nascosto. Alla fine, basta aprire uno squarcio con un pugnale per poter sbirciare...
  6. Rolan Sorrido alle parole della sfera e dei miei compagni "Fossi in voi non mi preoccuperei. Sono certo che sia sincera, in fondo vuole solo la libertà, e chi sono io per negargliela?" La rimetto nella bisaccia, ormai convinto di volerla liberare. "La sfera ci ha detto che qui dentro c'è un braciere dalla fiamma inestinguibile. Chiedo solo di fare una breve sosta una volta trovato."
  7. xInge La barca delle guardie fluviali si allontana, e quando non è più visibile, sia Hector che Konrad riemergono dalle casse in cui si erano nascosti. Siete ancora tutti vivi e nessuno è stato arrestato, per il momento. Vi guardate attorno per capire dove sia Inge, e la vedete in fondo al vicoletto nel quale era scappata la bambina: l'ha afferrata e la sta tenendo per il braccio con il coltello alla mano, nonostante i toni "dell'interrogatorio" sembrino molto tranquilli.
  8. Rolan La questione della sfera mi ha tenuto distratto per tutto il cammino, tentato dal suo potere ma ancora troppo dubbioso sul come liberarla e se vale la pena farlo. Estraggo rapidamente la sfera appena sento i suoi sussurri, "Fermi tutti! La sfera ha parlato! Dice che posso liberarla in questa stanza!" Annuncio ai miei compagni, distraendoli dalla loro esplorazione "Che cosa ci offri, e che cosa chiedi? Sii specifica."
  9. Snorri Laikarakkin Mi tengo in disparte per gran parte della festa, ingaggiando qualche conversazione senza però mai avere la pazienza né l'intento di concluderla fino in fondo: voglio solo dare l'impressione di essere parte attiva della festa senza essere davvero troppo partecipe. xDeljai
  10. Snorri Laaikarakkin Resto in silenzio alla vista della fine della cerimonia: avrò accettato di venire e di perdonare Chazia, ma questi matrimoni di sangue continuano a non trasmettermi niente di buono. Esibisco un bel sorriso di circostanza.
  11. Il sacerdote sorride all'osservazione del Dandini ma fa presto a rispondere, "Oh, sì, è vero... E' che questo quartiere mette in agitazione i miei ragazzi. soprattutto dopo gli eventi di ieri l'altro. Pensate che poco più in là c'è stato un bel trambusto!" indica un punto indistinto verso il canale da dove sono venuti. "Un uomo è stato ammazzato, e ci mancava poco che morisse anche il nano che l'accompagnava. Ho visto la scena del delitto in persona, e non si trattava certo del modus operandi di qualche tagliagole Estaliano. Una brutta fine che quell'avventuriero non si meritava. A prescindere da... Qualsiasi incarico l'abbia portato a farsi ammazzare in questo modo." Spiega posando lo sguardo a terra, come se al posto delle mattonelle ci fosse la lapide del poveretto. "Ora i ragazzi mi stanno solo riportando al tempio di Verena: direi che per oggi ho dato, la vista del sangue secco comincia a stufarmi" Si crea un breve momento di silenzio. "E' stato un piacere, Lucio Dandini. L'ora è tarda, e questo quartiere non è poi così sicuro, soprattutto di questi tempi... Le consiglio di andare a letto! Buonanotte!" Si dà una rapida occhiata attorno e poi sale sulla barca, facendo cenno ai suoi uomini di ripartire. Se hai un ultima domanda da fare, faresti meglio a farla adesso... xInge
  12. xInge "Oh, capisco! Un Tileano fatto e finito! Comunque... Ritornando alla domanda che mi ha fatto prima ... No, nessun problema! Perché me lo chiede?" Ti chiede amichevolmente, senza guardarsi troppo attorno: sembra che tu abbia la sua completa attenzione.
  13. xInge xKonrad "Però, che occhio!" Dice stringendosi istintivamente l'amuleto che porta, forse sperava che la notte oscurasse un minimo la sua vera identità. "E' un piacere anche per me, Lucio. Ti dispiace se chiaccheriamo un pò mentre mi sgranchisco le gambe? Non sopporto queste barche, e questi ragazzi non sono esattamente dei conversatori amabili...", dice stringendoti la mano per farsi aiutare a salire. Le guardie dietro di lui restano in silenzio a guardarvi entrambi. "Oh, questa ci voleva! E a pensare che sono Marienburghese di nascita! A questo punto dovrei averci fatto l'abitudine, non pensi? HAHA!" Ti chiede con una grassa risata. "E tu? Sei Marienburghese? Magari di Via Remas*? O di Miragliano Nord*? Ti chiedo umilmente perdono se ho sbagliato quartiere, non volevo offendere, ma visto che non hai accento mi rendi abbastanza difficile capirlo..." Dice alludendo a come i Tileani tendano ad essere così campalinisti, soprattutto nel caso dei Tileani Marienburghesi che si dividono proprio nei due quartieri che ha citato. Non intende fare un'osservazione razzista, e non pensa che tu sia uno che si offenderebbe per tali scempiaggini: ti sta semplicemente dando l'occasione di rispondergli con una battuta, per quanto sia genuinamente interessato a sapere da dove vieni.
  14. Snorri Laikarakkin Il mio rapporto con Chazia si è fatto problematico dall'ultima litigata, ed il carattere di entrambi si è messo di mezzo perché potessimo fare la pace. Mi sono fatto schivo nei confronti della nana, ed ho sempre evitato il discorso del matrimonio nella speranza che la mia assenza si sarebbe fatta trascurabile. Semplicentemente la sera prima del matrimonio sarei andato a studiare fino a tardi per poi addormentarmi sui libri della biblioteca, riuscendo così ad avere una scusa per non presenziare al matrimonio senza arrecare troppa offesa alla druida. In fondo, non eravamo diventati poco più che conoscenti, ed in un certo senso lo siamo sempre stati Purtroppo, se la mia pazienza poteva essere trascurabile per gli sposi, non lo era certo per Moggo. Il boscaiolo, nonostante fosse ancora molto grezzo, si era fatto un entusiasta frequentatore di ambienti mondani ed eventi sociali, e questo suo entusiasmo travolgente non poteva che travolgermi. O meglio, trascinarmi, in questo caso. I sensi ferini dell'Adnur devono avergli permesso di leggere le mie intenzioni, e quindi la mattina del matrimonio si presentò vestito di tutto punto di fronte al mio letto per invitarmi a indossare il ridicolo abito tradizionale che indossavano lui ed Andr. Io NON avevo intenzione di andare al matrimonio, tantomeno di mettere quella roba, e dopo un breve diverbio conseguì una lotta. Un gara di prese e morse dalla quale non potevo sfuggire. In palio c'era la mia autodeterminazione ed indipendenza: se avessi vinto, avrei evitato lo scomodo evento sociale e vissuto una giornata tranquilla e placida. Ma non ho vinto. Adesso mi ritrovo in mezzo ai presenti, accanto ad Andr e Moggo, vestito di tutto punto come loro, per quanto vorrei essere ovunque tranne che qui. Per placare un pò dell'ansia che questo evento mi provoca, decido che approccerò il resto della cerimonia più come un osservatore che come un invitato: sì, questa non è più una festa, ma solo un curioso evento antropologico di quella che è una cultura che ancora non ho capito e non riesco a capire. Un evento da osservare e studiare per distrarre la mia mente. Per distaccarmi da tutto questo. Osservo l'esemplare di maschio nanico aspettare la sposa, vestito come un guerriero nonostante il suo sia un clan di stregoni ed incantatori. Probabilmente, un rimando ad una antica cultura guerriera, forse addirittura razziatrice (a giudicare dalle prove di Moggo), che Kel Boldar si ostina a ricordare, persino in quello che dovrebbe essere un lieto e pacifico evento di unione tra due nani che si amano. Eppure, quando passa Chazia, non posso fare a meno di vederla come un'amica invece che come una anonima nana. Ogni sciocco meccanismo della mia mente per annegare cosa mi fa provare questa cerimonia, cede al passaggio della nana, soprattutto quando mi guarda, forse per cercare approvazione? Da me? Dall'unico nano che si è opposto a questa cerimonia? Non credo, conoscendola. Ma, comunque, decido di sorriderle e farle un cenno di approvazione e di augurio per quello che spero sia un lieto giorno per lei. Tutto sommato, continuo a ritenerla una amica ed una persona che vale la pena supportare e sopportare, con i suoi pregi e difetti.
  15. Jean Mantonero Afferro il cavaliere per il collo e gli apro la testa a forza di sbatterla sul pavimento. Un uccisione poco eroica e pulita agli occhi di Violette, ma visto che ho rischiato la morte penso di potermi permettere un pò di inebriante violenza estrema. Mi dispiace che tu abbia dovuto vedere questo, Violette. Ma adesso devi ritirarti nelle tue stanze e uscire quando... Quando... Non dovresti vedere questa scena e basta. Eunice, scorta la Lady via da tuo fratello: hai visto i mostri che ha evocato, non sappiamo se ci riserverà una sorpresa anche dopo la morte. Mi accascio alla parete, la ferita sanguinante che mi ha inflitto la baronessa mi ha quasi ammazzato prima e potrebbe farlo ancora. Scrivano, hai il permesso di allontanarti. Invece voi due restate qui con me, o vi considererò complici. Minaccio inutilmente le mie due compagne, sempre con l'intento di recitare una parte di fronte alla piccola innocente baronessina. E magari datemi qualcosa per le ferite...
  16. Rolan Decido di chiudere la sfera nella mia bisaccia fino a data a destinarsi. Ho bisogno di tempo per riflettere su quanto voglia effettivamente stringere patti con questa cosa: magari c'è altro potere qui dentro, e possibilmente a buon mercato. Sì, andiamo di sopra. Non abbiamo tutto il giorno.
  17. xInge Lucio decide di aspettare il passaggio della barca allo scoperto, fiducioso nel fatto che la sua posizione di sacerdote possa proteggerlo da qualsivoglia accusa. Invece, Hector e Konrad spogliano i cadaveri dei loro beni e trascinano i corpi dietro alcuni barili all'ombra di una tettoia malandata. Nell'attesa di capire chi siano i conducenti della barca, Konrad non può fare a meno di esaminare la sua nuova arma... xKonrad La barca supera il banco di nebbia e diventa finalmente visibile: prima di tutto non si tratta di una barca, ma di due. E non si tratta di semplici passanti o degli stessi criminali che hanno ucciso i contrabbandieri. Ma di una piccola squadra di Guardie Fluviali e di un uomo sui quarant'anni scarsamente equipaggiato, in totale sono sette uomini. Gli abiti dell'uomo sono comodi, bianchi, non particolarmente sfarzosi e, proprio come quelli di Lucio, sono coperti da un corpetto di cuoio. Per il resto l'uomo ha con sé solo uno spadino corto e poco altro per la sua difesa personale. Le due barche si fermano di fronte a Lucio, e le feroci espressioni delle guardie, che sembravano pronte ad aprire la testa di chiunque avrebbero trovato lì, si fanno interdette quando trovano un sacerdote di Myrmidia di fronte a loro. Diamine, qualcuna di loro potrebbe pure conoscerti. L'uomo però è calmo e sorridente, per nulla sbigottito, "Buonasera", dice appoggiando lo stivale sulla sponda del canale indicando alle guardie di legare la barca con un cenno della mano, "il mio nome è Jansen van Herdt. E lei chi sarebbe?" Prima che Lucio possa rispondere, il suo sguardo cade sul medaglione che porta al collo che, grazie alla luce della torcia può vedere più o meno chiaramente: sul medaglione è raffigurato un gufo, appollaiata sopra una bilancia. Quest'uomo è un sacerdote, o quantomeno un iniziato, di Verena. Dea della giustizia e del sapere. xJansen van Herdt
  18. Rolan Il fumo venefico delle meduse mi annebbia i sensi, impedendomi di combattere efficacemente. Fortunatamente lo stregone-lupo riesce ad eliminare buona parte delle creature, e la sua azione ci dà la possibilità di scappare, ma non vedo perché dovremmo farlo proprio ora che sono diventate così poche! Senza dire una parola mi lancio di nuovo contro di loro, riuscendo stavolta a colpire numerose creature.
  19. Rolan "Poco potere è meglio di niente. Dimmi cosa puoi darmi ed io vedrò come liberarti." Quando poi arrivano le mostruosità mi infilo la sfera in tasca: ne parleremo più in là. Sfodero il mio spadone e, determinato, carico l'orda di "meduse" cadaveriche.
  20. Issate i cadaveri fuori dall'acqua, e riuscite così ad osservarli meglio. A causa degli abiti zuppi sono ancora più pesanti di quanto potevate già immaginare, ma Konrad ed Hector da soli sono abbastanza forti da poterli sollevare. Il primo di loro, quello la cui schiena era trafitta da tre frecce è un uomo pallido e robusto, sicuramente un ragazzone molto forte, ma il suo volto da ubriacone e le sue asimmetrie ed imperfezioni del volto invitano più al disgusto che alla paura, facendolo sembrare più un contadino dall'impero, uno di quei villaggi sperduti nel Drakwald, piuttosto che un avventuriero romantico o quantomeno un picchiatore di strada. L'uomo ha la spada ed il pugnale ancora nel fodero: non ha avuto neanche modo di sfoderare le armi, prima di morire. Anche il volto del secondo contrabbandiere invita al disgusto, ma non è certo colpa sua! L'uomo ha una pelle perfettamente abbronzata, un naso leggermente aquilino, dei bellissimi occhi scuri e dei deliziosi baffi a sparviero che contribuiscono a renderlo molto attraente... Non fosse per il fatto che la sua mandibola si è accartocciata come un pezzo di armatura dopo il colpo di una pesante mazza. Se una ferita tanto dolorosa non l'ha ucciso per lo shock del colpo, ci hanno pensato le acque del canale a finirlo. Non esitate a dare un'occhiata a quello che i due cadaveri avevano addosso, nella vana speranza di trovare indizi... E Inge ne trova uno! La locandiera nota che, in una tasca dei pantaloni dell'uomo abbronzato c'è un taccuino. Basta sfogliarlo velocemente per vedere che è bagnato e quindi irrimediabilmente danneggiato, ma quel poco che si può leggere è scritto in Tileano. xTutti Mentre ispezionate i cadaveri, però, sentite una vocina sussultare da un vicoletto buio alle vostre spalle. Inge non la sente, ma Hector, Lucio e Konrad sì. Una ragazzina Estaliana, non più grande di 12 anni, vi stava spiando per tutto il tempo e appena i vostri sguardi si incrociano questa fugge tra le tenebre. Nel frattempo, oltre la nebbia, la luce di una lanterna annuncia l'arrivo di un'altra imbarcazione che si avvicina verso di voi...
  21. Rolan "Aspetta, ti ha offerto potere?" Dico voltandomi verso Anaytim, per poi rivolgermi verso la sfera "È vero?"
  22. Rolan La mia espressione si trasforma in una smorfia perplessa: non pensavo che l'artefatto parlasse, tantomeno che necessitasse di salvataggio. Un pò deludente, ma non posso esimermi dal salvare una creatura in difficoltà, purché si parli davvero di un essere degno di fiducia. "Capisco, e dimmi, come dovrei farlo? E soprattutto, chi sei tu? Perché sei qui? E come mai così tanti uomini sono morti per te?" Chiedo con entusiasmo molto contenuto, per dire un eufenismo.
  23. Restate lì, divorati dai dubbi, per una manciata di minuti: dove sono? Sono stati beccati? Vi hanno fregati? Come la prenderà Aart? Vi crederà? Tutte domande lecite ma, al momento, senza risposta: siete lontani dalla zona più animata del quartiere eppure il silenzio viene comunque spezzato dall'occasionale rumore di passi, di grida ubriache o di risate. Poi, la notte vi offre una cupa risposta. È una risposta che non vi arriva immediatamente, il buio, la nebbia e le acque nere del canale vi rende difficile percepire granché delle vostre circostanze. Poi, la luce fioca della fiaccola proveniente dall'altra sponda del canale illumina la scena di fronte a voi. Due corpi galleggianti, il primo è rivolto verso l'acqua sporca ed è nel processo di affondare completamente: sono le due frecce infilzate sulla sua schiena a rivelare la sua presenza. Il secondo, un metro più indietro galleggia supino esibendo il suo volto irrimediabilmente danneggiato ed insanguinato. Le loro giubbe di pelle sono zuppe, ed entrambe esibiscono il bavaglio rosso di cui vi aveva parlato Aart. Sono i contrabbandieri a cui dovevate prendere il carico. I corpi vi stanno lentamente superando, ma sono abbastanza vicini al canale da potervi permettere di afferrarli senza dovervi immergere nelle acque sporche.
  24. Snorri Laikarakkin Senza Moggo
  25. Rolan Accompagno Anaytim al piedistallo: appena lei appoggia la sfera, allungo la mano per riafferrarla. "Non scusarti, Anaytim, hai fatto un lavoro eccellente," dico sorridente mentre accarezzo avidamente l'oggetto con il pollice, "mi dispiace solo che tu non abbia trovato ciò che cercavi." Mi allontano quindi per un attimo dal resto del gruppo, "Quando siete pronti a partire fatemi sapere!" Poi, mi metto a scrutare la sfera nel tentativo di carpirne i segreti: un oggetto che ha portato alla morte di così tanti uomini non può essere una semplice "perdita di tempo".
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