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Capitolo II - Figli del Peccato
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in The Evil Within
Jean Mantonero Assaporo quei pochi istanti di puro piacere sensoriale, mentre sento il fragile collo della donna dimenarsi e spezzarsi tra le mie mani. Non dura molto: ci sono due seccature di cui occuparmi, adesso. Il Silvedo e quella squinzietta della mia futura moglie. "Violette! E' pericoloso! Esci di qui!" Grido ferale, lasciando che sia l'adrenalina, la furia ed il dolore a recitare per me. Poi mi volto verso Silvedo, sbavante "E tu sei solo un assassino: volevi tanto la mia Violette da uccidere i suoi genitori quando più erano vulnerabili. Non uscirai vivo di qui!" Prontamente gli salto addosso, sperando che il barone sia riuscito ad ammorbidirlo per me. Cerco di afferrarlo per il bavero dell'armatura per poi colpirlo ripetutamente con i miei pugni mortali. -
TdG - Larta 'h Vekkdin - II - Oltre la soglia
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in Eos
Snorri Laikarakkin Una piccola lacrima di commozione scorre lungo il mio viso, "*Sniff* Il mio Moggo ha finalmente trovato il suo ambiente", mormoro appena vedo il boscaiolo venire accettato dagli Adnur dopo aver costretto alla resa un guerriero veterano a forza di mazzate. "Mmh? Oh, sì, certo: dubito che gli ospitalissimi Adnur ci lasceranno prendere parte ai festeggiamenti." -
L'ombra dello Scarabeo
Plettro ha risposto alla discussione di Plettro in Avventure Warhammeriane in Avventure a Marienburg
Partite quindi verso il luogo dove si terrà lo scambio: il punto si trova ad Ovest di Marienburg, nel Vicolo dei Coltelli, ovvero il quartiere Estaliano. Uscite quindi dalla locanda e dalla Piccola Contea, passate velocemente per Miragliano Nord e raggiungete quindi il grande Ponte di Draaienbrug, l'unico modo per raggiungere l'altro lato della città. Il viaggio fino al ponte procede senza intoppi: non c'è più molto traffico per le strade della città, e anche se questo significa che sarete tra i pochi ad attraversare il ponte e quindi dei bersagli facili per eventuali perquisizioni da parte della Guardia Fluviale, non vi fate intimorire visto che la proprietà di Aart si trova proprio a Marienburg Ovest evitandovi quindi la fatica di dover nascondere il carico per un eventuale ritorno a Marienburg Est. Fortunatamente riuscite anche ad evitarvi controlli fastidiosi: Lucio è un sacerdote ed un nobile ed anche se non dimostrasse nessuna delle due cose, è chiaro che non è uno straccione con intenti criminali, cosa che vi rende intoccabili in quanto passate per il suo entourage. Una volta superato il ponte, arrivate quindi alla Piazza del Mercato e poi, dopo qualche altro minuto di cammino, arrivate al Vicolo Estaliano. Qui gran parte delle taverne e delle strade sono ancora molto animate, e riuscite quindi a muovervi con discrezione, destreggiandovi abilmente tra le puttane, gli ubriaconi e le bande di desperados che frequentano i locali ed i vicoli del quartiere. Non vedete molto del quartiere in quanto il luogo dell'incontro è in una zona periferica, proprio sulla sponda di un canale minore che butta direttamente sulla parte di fiume che separa le Mura Ovest dal Vicolo Estaliano. Quando arrivate, però, non vedete nessuna barca: la nebbia ed il buio sono troppo fitti. Vi avvicinate quindi alla sponda del canale, nel tentativo di scorgere qualcosa in più ma... Niente. Ci siete solo voi quattro, il buio, la nebbia, il rumore dell'acqua che scorre e la luce di una misera torcia, fissata ad un palo sconvenientemente piazzato sulla sponda opposta alla vostra. Date un'occhiata rapida all'orologio: Marienburg, 10° giorno di Pflugzeit, Aubentag 00:36 (Marienburg, 10 Marzo, Martedì) A meno che non siano passati un minuto fa, sembrerebbero in ritardo... -
La Torcia di Zaffiro
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in La Torcia di Zaffiro - BSH
Rolan Vedere la ragazza avanzare intonsa verso la sfera magica mi fa sorridere: potrebbe farcela. Tuttavia, quando vedo che Ranesh comincia ad agitarsi, mi sento di appoggiargli la mano sulla spalla, per tranquillizzarlo. "Diamogli tempo, Ranesh... Anaytim sembra sapere il fatto suo, e comunque credo di volere quella sfera: la ragazza si è solo proposta come volontaria per andarla a prendere... Se vediamo che il freddo rischia di ucciderla, accorrerò a tirarla fuori di lì, d'accordo?" Il mio sorriso cerca di trasmettere sicurezza, ma potrebbe risultare un pò snervante. "Anche se... Akhenaken sembra capace di trasformarsi in lupo: la sua pelliccia potrebbe permettergli di avvicinarsi in sicurezza, se le cose si mettessero male." -
La Torcia di Zaffiro
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in La Torcia di Zaffiro - BSH
Rolan Il mio buon senso mi convince a non avvicinarmi, e pare che lo stesso valga per la maggior parte dei miei compagni. Eccetto Anaytim. Anaytim sembra essere caduta sotto l'incantesimo della sfera, e parte di me vorrebbe cercare di farla rinsavire ma... E se la sfera fosse meno pericolosa di quanto si potrebbe pensare? Magari la stregona ha ciò che le serve per sopravvivere all'artefatto, e magari se riesce ad avere la meglio su questo potremmo tutti guadagnarne qualcosa. Rimango in silenzio e resto a guardare la scena, la mia curiosità è troppo forte. -
L'ombra dello Scarabeo
Plettro ha risposto alla discussione di Plettro in Avventure Warhammeriane in Avventure a Marienburg
Aart fa un piccolo sorriso alle domande del Dandini e della Backhaus per poi ritirare velocemente l'orologio e guardare l'ora, "sarà facile: la strada che vi ho consigliato è poco trafficata a quest'ora di notte, e vedere un gruppetto di sei persone sulla sponda di un canale in una ora così sospetta... Beh, dovrebbe rendervi chiaro di chi si tratta." "Immagino però che potreste voler maggiori dettagli, effettivamente a quest'ora ci sono anche tanti malintenzionati... Questo gruppetto non è altro che una banda di avventurieri che si ostina ad indossare una sorta di uniforme, come se la loro fosse una professione di cui andare fieri", questa affermazione è accompagnata da un altro sorrisetto, l'ennesimo atto di derisione verso le stesse persone da cui dipende, "Indossano una giacca di pelle, non dissimile da quella del Dandini, ma indossano tutti un fazzoletto da collo cremisi. Questa scelta di dubbio stile è colpa del capobanda, Heinrich, uno scassinatore molto bravo, ma che insiste nel farsi chiamare "messere". Tra di loro c'è anche un nano e, se ciò non vi bastasse, è impossibile non udire l'orribile accento del Tileano chiacchierone che si portano appresso, il quale sembra incapace di imparare la lingua... A differenza di messer Dandini," aggiunge con falsa cortesia. Poi, alla legittima domanda di Konrad, l'espressione sicura di Aart si fa più seria e dura: forse sperava di non dover rispondere a domande simili. Se ne sta un attimo in silenzio, poi torna a sorridere. "Konrad, se mi sono rivolto a voi, è perché per questo incarico ho bisogno di pesci piccoli. Pesci piccolissimi: perché, siamo onesti signori, voi non siete certo dei tonni, o dei merluzzi, e diamine voi non siete neppure triglie! Quando dico che il carico per me è molto prezioso, lo dico sul serio, e per questo motivo non posso certo affidarlo al gran numero di professionisti di cui ho conoscenza, soprattutto se questi stessi professionisti sono abili o hanno molte conoscenze in questa città: di solito, chi sa il fatto suo, ha la brutta abitudine di tradire la mia fiducia e di prendere ciò che mio solo perché sa di essere abbastanza capace da poterla fare franca. Ma, come ho detto prima, voi non siete squali, né tonni, né merluzzi, né triglie. Voi siete sardine. Piccole sardine che tendono a passare inosservate. Sardine che si accontentano di poco, perché sono ben consapevoli dei propri limiti. Sardine che non vogliono tradirmi perché sanno che non possono farla franca. Ti è tutto chiaro, ora? Il pericolo non c'è, perché il più grande pericolo per la vostra vita sarebbe una carenza di affidabilità e di buon senso da parte vostra. Non dovete temere nessuno, perché ho preso tutte le misure necessarie per assicurarmi che nessuno di pericoloso sappia di questo scambio: io e la mia cliente abbiamo preso tutte le precauzioni possibili." L'uomo ha preso grande gusto nel rispondere a Konrad, ma avete l'impressione che sia onesto. Nonostante tutto, le sue parole cariche di veleno vi danno l'impressione che vuole tenervi all'oscuro della questione il più possibile... Per essere solo delle "sardine", è chiaro che vuole che voi sappiate il meno possibile di questa storia. "Poi, non escludo che qualche rapinatore ignorante possa provare a farvi la posta, ma non è niente che un uno-due da parte tua possa sistemare, Herr Konrad. Vi restano due minuti, poi dovreste veramente partire." -
L'ombra dello Scarabeo
Plettro ha risposto alla discussione di Plettro in Avventure Warhammeriane in Avventure a Marienburg
L'espressione di Aart è indecifrabile: è un uomo estremamente serio e la sua espressione sembra essere costantemente corrucciata, anche quando viene salutato direttamente da chi intende ingaggiare. Vi ignora, almeno per il momento, e si volta verso il giovane Sparken, "Pensi forse che non mi meriti il saluto di un rozzo paesano ladro di galline quale sei? Tsk! Poco male, ti sei giocato uno scellino, ragazzo," dice arcigno, mentre Crumwise dal bancone fa cenno all'ex minatore di non dargli peso e andare oltre: troverà il modo di fargli cambiare idea. "Per il resto, è un piacere fare la sua conoscenza Lucio. E... Anche la vostra. Mi chiamerete Aart, e tanto basta. Devo dire che mi piace quel che vedo, mi sembra che né i muscoli né il cervello manchino qui dentro. Spero che Crumwise non si sia sbagliato sul vostro conto." Riserva chiaramente un occhio di riguardo per il nobile, mentre mantiene un certo distacco dal resto della gentaglia qui dentro, come è solito fare dai ricchi borghesotti. Detto questo, Aart tira fuori un bellissimo orologio da taschino placcato d'oro: deve valere un bel pò. Poi vi mostra l'ora. E' mezzanotte. Marienburg, 10° giorno di Pflugzeit, Aubentag (Marienburg, 10 Marzo, Martedì) "Secondo le mie stime, entro trentacinque minuti un gruppo di sei gentiluomini saranno entrati in città e avranno eluso il disattento sguardo della Guardia Fluviale. Vi aspetteranno nel luogo dell'incontro, dove aspettano qualcuno li paghi e che gli prenda il carico. Quel qualcuno siete voi: il vostro incarico è quello dì pagare i contrabbandieri, prendere il carico e portarlo da me nella proprietà di mio figlio. Dovrebbe essere semplice, no?" L'uomo è andato subito al dunque e ha appoggiato sul tavolo sia l'orologio che una borsa piena d'argento. "La borsa contiene la loro paga, l'orologio invece serve ad assicurarmi che voi arriviate in orario nel luogo dell'appuntamento. Mi aspetto che me lo ridiate insieme al carico questa stessa notte. La vostra paga è di 12 scellini d'argento a testa... E vi dirò di più: se riuscirete a convincere quei sei a venire pagati di meno, vi darò metà di ciò che mi avete fatto risparmiare. Però vi avverto: qualsiasi cosa succeda, non sparite. Vi assicuro che non bado a spese quando si parla di muscoli, o di lame, a pagamento. E' tutto chiaro? Avete cinque minuti per prepararvi e partire... Vi consiglio di non attendere oltre, se non volete fare tardi." xTutti -
Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 2)
Plettro ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Winds of Chaos
Olf "Aspetta un secondo, Radagast," Intimo al druido, sperando di evitare un'altra brusca interruzione alla discussione, "Rispondete alla domanda delle guardie, o vi assicuro che non vi risveglierete più da questo pestaggio..." -
Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 2)
Plettro ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Winds of Chaos
Olf "Aspettate, ma quindi confermate che la Wittgenstein è nelle camere di sopra? Parlateci anche del resto del corpo di guardia: in quanti siete? Come possiamo evitare i vostri compagni?" -
La Torcia di Zaffiro
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in La Torcia di Zaffiro - BSH
Rolan "Certo, ma ricordiamo che non abbiamo tutto il giorno. Cerchiamo di essere sbrigativi", dico avvicinandomi alla porta indicata da Anaytim e apprestandomi ad aprirla... Ma solo quando qualcun altro si avvicina a me per darmi manforte in caso qualcosa esca da quella porta. -
Prologo: Paura, Freddo, Morte
Plettro ha risposto alla discussione di Plettro in Gioco in E' Dura fare il Dio
Nehtri Boruma Quando arriva la sera, scoprite con grande piacere che i cittadini ed i marinai hanno organizzato una festa, anticipata da un adeguato rito religioso, per celebrare la vostra venuta ed il vostro lavoro di ricostruzione della città, oltre che per aver salvato i marinai. La sacerdotessa Geovris ha collaborato strettamente con gli altri sacerdoti locali nel tentativo di organizzare il rituale, ma non è stato semplice, visto che... E' un pò strano per tutti i presenti rivolgere preghiere di ringraziamento ad individui che stanno presenziando il rito in carne ed ossa. Il rito è stato celebrato all'aperto, sotto il cielo stellato ed una bellissima luna piena, la quale illumina la serata rendendo quasi inutili i numerosi falò che sono stati accesi per illuminare la serata: per voi è stato costruito un palco in legno dove sono state piazzate sette poltrone, tirate fuori dalle case e decorate alla bell'è meglio con placche di legno sui quali sono stati incisi simboli a voi sacri. Nel centro, si trova la bacinella delle offerte, completamente vuota se non per i ciocchi di legno che serviranno ad accenderla. L'evento è chiaramente improvvisato, ma la calca che vi ha circondati è completamente assorbita dalla sacralità della cerimonia e rimane in religioso silenzio per tutto lo svolgimento del rito. La messa inizia con una serie di ringraziamenti pronunciati dai sacerdoti, i quali uno alla volta pronunciano svariati ringraziamenti per celebrare le vostre azioni o... La vostra semplice presenza. Dopo ciò viene dato fuoco al vassoio delle offerte, le quali una volta bruciate dovrebbero arrivare a voi sotto forma di un aroma delizioso e stordente. Il vassoio è vuoto, ma il gesto è simbolico e rituale. Inoltre, non vi è mai arrivato nessun aroma del genere in tutta la vostra vita, ma nessuna Potenza si sente di sfatare questa credenza dei mortali poiché... Sono le loro credenze ad alimentare il vostro potere. E la fede, il fervore, che invece vi dà quella costante sensazione di sazietà, euforia e potere che vi eleva veramente al di sopra di un qualunque eroe o potente spirito. Una volta finito tutto, inizia la vera e propria festa: il raccolto generato da Selestia ha permesso che una parte dei sopravvissuti si dedicasse completamente alla preparazione di un generoso banchetto, banchetto che, dopo la straordinaria quantità di cibo divino che è stato generato da Selestia, non comprometterà le loro scorte. I mortali mangiano pane, frutta e verdura, mentra la poca carne (di quaglia, cibo simbolico che secondo la cultura culinaria locale viene usato per ringraziare chi la consumerà) viene ceduta a voi ed al clero che ha celebrato il rito. La festa scorre piacevolmente, ma la consapevolezza di ciò che vi attende domani si fa preoccupante: potrebbe essere una buona idea cercare di riposare in un letto, in quanto vi è stata riservata una stanza ad ognuno di voi. xTutti -
La Torcia di Zaffiro
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in La Torcia di Zaffiro - BSH
Rolan Sempre con l'arma in mano, avanzo verso la porta cercando di sorpassare i nostri nemici, ma assicurandomi di chiudere la fila e di tenerli alla larga: non ho intenzione di dare loro le spalle , ci renderebbe dei bersagli troppo facili in caso riuscissero a raggiuncerci. -
L'ombra dello Scarabeo
Plettro ha risposto alla discussione di Plettro in Avventure Warhammeriane in Avventure a Marienburg
xLucio Quella stessa notte vi ritrovate tutti al Fante Mostruoso in attesa di poter finalmente parlare con questo fatidico Aart: mentre cenate, avete modo di parlare di quello che avete scoperto... Solo Konrad è riuscito a trovare qualche informazione, probabilmente proprio a causa della sua familiarità con gli ambienti più malfamati di Marienburg: tuttavia non è stato per niente semplice, l'uomo nasconde bene le sue tracce. Il nome completo di Aart è Aart van der Beek, un facoltoso mercante di merci e rarità esotiche le cui lunghe mani sembrano arrivare in ogni angolo del Vecchio e Nuovo Mondo. La sua attività è ormai passata al suo figlio primogenito e sembrerebbe ormai essersi completamente disinteressato all'attività che l'ha arricchito, preferendo passare più tempo con sua moglie, sua figlia e... Con un lavoro più stimolante. Il mercante, infatti, si è fatto una fama negli ambienti più esclusivi grazie al suo talento nel procurare rarità, che l'ha portato a diventare una sorta di "Contrabbandiere di Lusso": si procura oggetti rari e meravigliosi, forse addirittura magici, per conto di stregoni e collezionisti. Tuttavia Konrad non sa come sia fatto il vostro cliente e potete solo guardarvi attorno e attendere. Aspettate che questo Aart si palesi o che quantomeno Crumwise vi indichi chi sia, ma evidentemente né l'halfling né il vostro cliente ritiene opportuno mettervi al corrente della vostra presenza. Dovete attendere finché si è ormai fatta notte tarda, quando gli avventori hanno smesso di cenare e se ne sono tornati a casa o nelle proprie stanze. A quel punto rimanete solo voi, Crumwise dietro al bancone ed un distinto uomo di mezza età, non troppo diverso dalla benestante clientela umana che frequenta il posto: l'espressione dell'uomo è aggrottata ed un pò perplessa appena vede il vostro gruppetto ed è evidente, dagli sguardi che rivolge ad Aldersparrow, che sperava che fra di voi ci fosse almeno un Ogre picchiatore. Crumwise vi fa cenno di approcciarlo per primi. xAart xTutti -
Capitolo II - Figli del Peccato
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in The Evil Within
Jean Mantonero Il mio corpo si contorce in preda a spasmi di dolore una volta che la lama trafigge il mio petto e questa si fa incandescente, bruciandomi dall'interno. AAAAAH! LAIDA BALDR*CCA! Grido afferrando l'arma con le mie due mani, le quali si ustionano al semplice tocco dell'arma benedetta dai cinque, riuscendo però a scivolare via dalla lama. Adesso me la paghi... Ed immediatamente comincio a colpirla di nuovo. -
La Torcia di Zaffiro
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in La Torcia di Zaffiro - BSH
Rolan Io stavo già mulinando lo spadone in risposta all'assalto del piccolo esercito di soldati multicolore, con un sorriso sicuro e determinato, ma sentendo la preoccupazione di Ranesh e l'affermazione di Anaytim smetto di preparare il colpo, rimanendo però in guardia. Ehm... Sì, certo. Sarò pronto a correre e ad affrontarli una volta dentro, sempre se non riusciamo prima a chiudere il portone. Chiuderò la fila. -
Creazione dell'Ambientazione
Plettro ha risposto alla discussione di Ian Morgenvelt in Discussioni in Fabula Ultima: Al servizio di Nemesi
La Guerra Industriale Il mondo non è estraneo ai conflitti: la guerra è sempre stato lo strumento della politica per farsi rispettare e per imporre la propria volontà alle altre nazioni. E questo strumento viene usato ancora oggi, in tempi di relativa pace internazionale. Nel secolo scorso, la guerra era un affare brutale ma anche rigido, regolato ed, in un certo senso, onorevole, il quale veniva trattato alla stregua di un duello tra stati: due paesi utilizzavano le proprie armate per sfidarsi in immense e dispendiose battaglie campali, finché una delle due parti non sarebbe stata più capace di continuare e avrebbe ceduto alle condizioni del vincitore. La magitech non aveva ancora raggiunto il grande potenziale distruttivo odierno e, se l'aveva fatto, i suoi costi rendevano il suo utilizzo in larga scala semplicemente impraticabile. Se questo si combina all'utilizzo di comandanti vecchi e conservatori affezionati alle vecchie tattiche militari che facevano ancora largo uso di armi bianche, e alla rigidità delle leggi consuetudinarie che governavano lo svolgimento della guerra, si ottiene una concezione dei conflitti relativamente limitata nelle sue capacità distruttive, sia nei confronti della popolazione civile che dei soldati direttamente coinvolti. Ma questo potrebbe cambiare. Siamo nel nuovo secolo, adesso. L'utilizzo della magitech è più comune che mai, i suoi costi non sono mai stati così bassi, e la reperibilità di questi armamenti non è mai stata così elevata. Gli imperi continentali mandano avanti costosi programmi di ricerca militare, enormi complessi industriali producono in larga scala i risultati di queste ricerche con i quali sta venendo addestrata una nuova generazione di comandanti militari insofferente alle antiche "leggi della guerra". Nel frattempo, nuovi mezzi di comunicazione e di informazione mai visti prima sembrano diffondere pericolose ideologie bellicose, attirando sempre più giovani uomini e donne nell'industria bellica. C'è chi teme che possa scoppiare una guerra, da qui a poco. Una guerra diversa: industriale, totale, mondiale. E se questa guerra verrà combattuta con queste nuove, terribili scoperte, possiamo stare certi che il mondo ne uscirà cambiato per sempre. -
dnd 5e La Hasbro licenzia 1100 dipendenti, tra cui Mike Mearls
Plettro ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Il sequel di Phandelver non sembra proprio disneyano, io gli darei un'occhiata se sei tipo da avventure ufficiali. Detto questo, concordo che la cittadella raggiante lo fosse molto di più, ma alla fine si parla di gusti: l'importante è non comprare il manuale con contenuti X se ti aspetti contenuti Y. -
Creazione dell'Ambientazione
Plettro ha risposto alla discussione di Ian Morgenvelt in Discussioni in Fabula Ultima: Al servizio di Nemesi
Da dove vengono i mostri? Che cosa sono? Viviamo in un mondo moderno dove la tecnologia, la civiltà e l'intelletto dovrebbero aver superato le barbarie dell'età mitica, con le sue violenze ed i suoi avventurosi quanto imprevedibili eroi**. Purtroppo questo non è vero: tutt'oggi presunti semidei si ergono tra le file della gente comune, divinità intervengono direttamente su questioni che dovrebbero rimanere mortali, e mostri terribili spuntano dal nulla per seminare distruzione. I primi due fenomeni hanno già spiegazione, ma il terzo rimane un mistero: Che cosa è un mostro? Perché una popolazione di centauri dovrebbe essere classificata come "mostruosa" a differenza di una popolazione di ben più pericolosi scorpioni giganti Tembiani? Questa è la domanda che attanaglia la nuova generazione di naturalisti e antropologi capeggiata dalla brillante Liboriana Charlotte Durwen, la quale crede che la risposta a questa domanda si trovi nella possibile origine di queste straordinarie creature, che nel migliore dei casi sono intelligenti e meravigliose, nel peggiore sono crudeli e terrificanti. I sacerdoti ed i conservatori la fanno semplice: sono mostri creati dagli Dei per mettere alla prova i mortali ed i loro eroi o per utilizzarli come guardiani, ed in qualche misura è sicuramente vero, ma che dire delle grandi popolazioni di mostri intelligenti? E di quelli che non sembrano avere alcuno scopo? -
Creazione dell'Ambientazione
Plettro ha risposto alla discussione di Ian Morgenvelt in Discussioni in Fabula Ultima: Al servizio di Nemesi
"La Conferenza di Polìsnos" o "L'incidente di Polìsnos" Sessanta anni fa, come tutti ben sanno, scoppiò la Rivoluzione Kydoniana che portò alla caduta del vecchio impero Kydoniano e alla nascita della Repubblica di Kydonia. Immediatamente dopo la caduta dell'imperatore e la salita al potere dei militari, i rappresentanti delle più grandi potenze della terra cava si radunarono, su richiesta del Figlio di Giove dell'ancora esistente Gran Impero di Issarius, nell'idilliaca isoletta di Polìsnos, allora ancora parte dell'Impero meridionale di Trabia, per discutere dell'allarmante faccenda. Alla conferenza era presente l'Anziana di Liboria, l'Imperatore di Trabia, il Figlio di Giove del Gran Impero di Issarius, un enigmatico oracolo del Necrarcato che avrebbe fatto le veci di Re Aster e l'Oran, la cui presenza era vista come controversa data la debolezza dell'Oranato, ma che era riuscito a guadagnarsi un posto grazie allo stretto legame con la potenza ospitante. Quelle che erano tra le persone più influenti della terra cava si erano quindi radunate per decidere il destino della neonata repubblica: il Figlio di Giove riteneva che fosse necessario, se non addirittura ovvio, occupare il paese finché era ancora debole per salvare la famiglia imperiale e rimetterla al potere, poiché temeva già che l'impero di Issarius avrebbe potuto fare una fine simile e voleva evitare che si creassero precedenti di questa portata, raccogliendo il consenso dell'imperatore di Trebia per simili ragioni. Al contrario, l'Oranato e Liboria avevano fiducia nella rivoluzione ed erano più favorevoli a una benevolente neutralità. La Necrarca sembrava solo divertita da tutte quelle chiacchiere, ma non prese mai seriamente parte alla discussione, come se sapesse già in anticipo che tutte quelle chiacchere sul destino di Kydonia, di lì a poco, avrebbero perso di importanza... Tuttavia, la Repubblica di Kydonia non era stata invitata alla stessa conferenza di cui era protagonista, con grande disappunto dei cinque Generali Supremi. Infatti, la Conferenza non era segreta in alcun modo: le grandi potenze erano troppo sicure del fatto che la Repubblica fosse troppo indebolita dalla guerra civile e dalla rivoluzione per difendere il proprio paese dall'imminente invasione, figuriamoci pretendere un seggio nella Conferenza delle più grandi potenze del mondo, le quali ora la vedevano come un paese poco più importante della Diarchia Trusus. Si sbagliavano. In una mossa determinata, irruente e dinamica, la Repubblica mostrò il suo vero volto con una rapida dimostrazione di forza. In meno di 72 ore, la Repubblica era riuscita a mettere insieme un importante corpo di spedizione per entrare a gamba tesa nello spazio aereo dell'Impero di Trebia, raggiungere l'isola di Polìsnos e sbaragliare da sola il gran numero di militari delle diverse potenze presenti, occupandola facilmente. I militari erano paralizzati da un attacco così rapido e folle, e il fatto che i vari contingenti delle diverse nazioni non seppero stabilire una tattica unitaria facilitò di molto il lavoro dei Kydoniani, i quali ne catturarono la stragrande maggioranza senza che ci fosse bisogno di eccessivi spargimenti di sangue. Tutto ciò avveniva mentre i capi di stato e le delegazioni al loro seguito erano impegnati in un'importante cena di gala, cena che venne interrotta proprio dall'entrata della Generalessa Suprema Amalthea Achillos, seguita da una misteriosa guardia del corpo, la quale comunicò felicemente che da allora la sicurezza dell'evento sarebbe stata assicurata dalla presenza dei militari Kydoniani e che tutti i presenti erano diventati loro ospiti, nella bellissima isola Kydoniana di Polìsnos. All'interno di quella sala volarono numerose minacce e promesse di guerra totale, anche se nei fatti i signori del mondo erano divenuti ostaggio della Repubblica che tanto sottovalutavano, mentre i loro grandissimi e antiquati eserciti in patria non sapevano nemmeno cosa fosse successo nel giro di così poco tempo. La conferenza continuò come previsto e senza che alcun capello fosse torto ai prigionieri o che si ripetessero ulteriori conquiste (il contingente non era comunque sufficientemente numeroso per spingersi oltre), anche se la presenza di Kydonia fu chiaramente di disturbo nonostante permise di concludere la conferenza con la firma di un trattato che prevedeva che tutte le potenze presenti avrebbero riconosciuto l'indipendenza della nuova Repubblica di Kydonia e la vergognosa inadeguatezza che rappresentava l'impero Kydoniano. Probabilmente quel trattato sarebbe diventato carta straccia una volta che la conferenza sarebbe finita, se non fosse che la guardia del corpo di Amalthea rivelò di essere il dio Marte, il quale aveva deciso di premiare l'intraprendenza Kydoniana con la sua benedizione e presenza. L'olimpico suggerì ai presenti di rispettare il trattato, suggerimento che fu accolto svogliatamente dai Capi di Stato. L'evento dimostrò non solo che le tattiche di guerra e gli eserciti dei vecchi imperi erano poco adeguati e bisognosi di grande modernizzazione, ma gettò anche le basi per la rivoluzione che portò alla caduta del Gran Impero di Issar e per le guerre di conquista che avrebbero colpito le isole a sud di Trabia, di un antagonismo tra nazioni che si sarebbe trascinato fino ad oggi e, soprattutto, confermò che gli Dei non erano al di sopra delle guerre degli uomini e che non esitavano a fare preferenze e ad intervenire personalmente quando meglio credevano. -
Creazione dell'Ambientazione
Plettro ha risposto alla discussione di Ian Morgenvelt in Discussioni in Fabula Ultima: Al servizio di Nemesi
Oranato di Tembia Isola di Buldra L'Isola di Buldra è un'ex colonia che un tempo apparteneva al Gran Impero di Issarius. Oggi, l'isola appartiene al famoso magnate degli armamenti magitech, Artemy Brushknov, un viscido uomo d'affari. Suo padre e governatore della colonia, Igor Brushknov, si è arricchito con il commercio di armi di scarsa qualità, vendendole in grandi quantità a un Mahabriato così disperato da essere disposto a comprarle a prezzi inauditi (numerosi tesori, che oggi sarebbero custoditi nei musei dell'Oranato, sono andati persi in questo modo). Igor Brushknov non esitò ad appoggiare la rivoluzione non appena vide un'opportunità di guadagno, venendo poi premiato per i suoi sforzi con l'isola, che ora è passata al figlio. La famiglia Brushknov mantiene ancora fruttuosi rapporti con la colonia di Ecrua, comprando da loro anche un piccolo villaggio portuale che è diventato uno dei porti illegali di aeronavi più grandi del mondo interno. Questo porto non solo vede il commercio di risorse, armi e sostanze, ma è anche il punto di sbarco per i mercenari di Ecrua quando vengono impiegati in altri continenti. E, ovviamente, i pirati sono sempre i benvenuti. Secondo Impero Kydoniano Il Secondo Impero Kydoniano è una colonia del defunto impero che ha proclamato l'indipendenza 60 anni fa. È qui che le tradizioni imperiali continuano ed è qui che sono fuggiti i superstiti e i traditori della rivoluzione. Il Secondo Impero è riuscito a sopravvivere proprio grazie al momento di debolezza che colpì la Repubblica nel breve periodo immediatamente dopo la rivoluzione, avendo così modo di organizzare un'ottima difesa con l'impiego di truppe coloniali ben armate e della parte di esercito lealista che non era riuscita a fermare la rivoluzione. Il Secondo Impero è ancora integro: qui il tempo non sembra essere mai passato, e le dinamiche delle colonie continuano a ripetersi all'infinito, mentre i veri Kydoniani (così si chiamano) sono in costante preparazione ad un eventuale assalto da parte della madrepatria traditrice e dei selvaggi dell'Oranato. Inoltre, qui sono fuggiti numerosi Mahabri, che hanno così avuto modo di continuare il loro culto di Marte in libertà, ma anche di sguazzare in quella che sembra una vera e propria ricostruzione nostalgica dei due imperi passati. Se il Secondo Impero è ancora intatto, è perché l'Oranato e la Repubblica non si sono ancora accordati su un assalto coordinato: l'Oranato non sa ancora se fidarsi, temendo che quelle terre possano cadere in mano alla Repubblica, una volta vinta la guerra. Rapporto con le Divinità Le genti dell'Oranato, data l'importante rilevanza che attribuiscono alla vita religiosa e spirituale, mantengono un rapporto molto intenso e personale con le divinità. Le loro preghiere, più che semplici atti devozionali, sono vere e proprie conversazioni intrattenute con idoli e simboli. Questa relazione profonda è però un'arma a doppio taglio: da un lato, può ispirare genuini atti di devozione, amicizia e sottomissione; dall'altro, può rendere gli individui ostili e vendicativi a seguito di presunti torti subiti da una divinità, portando a volte alla distruzione di idoli, all'uccisione di sacerdoti o animali sacri, il tutto accompagnato da insulti e bestemmie. Oggi, l'Oranato venera con grande attenzione e piacere Hermes, Demetra, Apollo, Artemide ed, infine, Atena. Demetra è stata sempre una dea favorita, sin dai tempi del Mahabriato, per ringraziarla della fertile terra concessa e per scongiurare le temute carestie che periodicamente colpiscono la popolazione. Hermes ed Atena sono divinità recentemente aggiunte al pantheon, scelte per rinnovare il paese dopo la caduta dell'odiato Mahabriato: il culto di Hermes per rafforzare l'unificazione e la comprensione tra i vari popoli del continente; Atena per sostituire Ares, il dio della guerra, troppo a lungo influente nelle brutali politiche e cultura dei Mahabri, e per promuovere saggezza e strategia, caratteristiche fondamentali per la sopravvivenza dell'Oranato il quale è circondato da sfide militari e diplomatiche. Apollo è probabilmente il dio più importante nel pantheon personale dell'Oranato, soprattutto dopo la "cacciata" di Ares e gli scuri non ne fanno segreto: Tembia si chiama il "Continente del Sole" per un motivo, e la predilezione di Apollo per le arti mediche, la cultura e l'intelletto, lo rendono il collante culturale che ha sempre tenuto unito prima l'impero e poi la confederazione. Artemide, per quanto sia facilmente dimenticata nelle città è molto apprezzata, d'altronde è la dea della caccia, ancora necessaria nelle aree rurali, e protettrice delle fiere, le quali contribuiscono alla fama di Tembia per le sue stranezze e pericolosità, oltre ad essere la sorella del dio più venerato. La maggior parte degli olimpici continua ad essere venerata con grande rispetto e attenzione, ma alcuni Dei sono particolarmente disprezzati ed ignorati. Ares era una delle divinità favorite del Mahabriato e viene considerato responsabile, assieme ai Mahabri, del sanguinoso impero che aveva regnato fino all'arrivo delle prime Aeronavi. La nascita dell'Oranato richiedeva la distruzione del suo culto, il quale viene ancora perseguitato con grande decisione ed aggressività. Ade è un dio che infonde disgusto e paura nell'uomo medio: la morte e gli inferi sono la cosa che più spaventa le genti di Tembia e viene considerata la cosa peggiore che possa capitare ad un uomo. Letteralmente qualsiasi cosa è preferibile a quest'ultima, e allo stesso tempo però, proprio per la paura che causa, viene considerato il sacrificio definitivo e più premiato dall'opinione pubblica. Gli eroi di guerra che sopravvivono vengono lodati, quelli che perdono la vita eroicamente sono pianti e celebrati. Poseidone invece è considerato un dio bizzarro e capriccioso, inizialmente considerato un'invenzione degli uomini bianchi: il suo recente arrivo non è stato accolto calorosamente, ma bensì con scetticismo, perplessità e irrispettosa ironia, venendo considerato più come un personaggio comico che come il pericoloso e vendicativo dio del mare e dei terremoti. Forse è il motivo per cui, in tempi recenti, il continente è diventato così instabile da un punto di vista sismico. Rapporti con gli altri Stati Triarchia di Liboria L'Oranato apprezza la mancata storia coloniale di Liboria e anche la sua disponibilità a intrattenere proficui rapporti commerciali con il nuovo paese, infatti Liboria è stata la prima nazione in assoluto ad aver voluto intrattenere dei rapporti commerciali con le genti scure, e furono anche tra i primi a riconoscere il valore culturale e la grande storia del continente. Quello che pochi sanno, escludendo le classi politiche, è che Liboria è stata anche uno dei fattori determinanti che hanno permesso la distruzione del Mahabriato e la nascita dell'Oranato grazie ai suoi finanziamenti mirati ai rivoluzionari e all'utilizzo di altre tattiche subdole. Questo la gente comune non lo sa, in quanto la narrativa proposta dal governo è che la rivoluzione è stata un movimento esclusivamente interno, merito dell'unione e della cooperazione tra i popoli oppressi e quelli oppressori. E' da tempo che l'Oranato cerca di ottenere armamenti ed equipaggiamenti di ultima generazione, ma ha finora avuto poco successo: per ora si accontenta di armamenti arretrati e poco costosi, ma comunque efficaci. Curiosità: Nell'Oranato è molto popolare uno stereotipo che vede la Liboriana media come una bellissima donna rossa carismatica, empatica e ricca quanto generosa,. Queste donne, chiamate "Lady L." sono spesso presenti in vignette satiriche, ma i loro ritratti sono anche usati per decorare equipaggiamento militare (o moderno) di qualsiasi tipo. Necrarchia In un paese circondato da ogni genere di nemici, la Necrarchia rimane la minaccia più grande agli occhi della popolazione e del governo. La loro vicinanza al dominio della morte spaventa e confonde i popoli scuri, i quali non riescono pienamente a comprendere le intenzioni ed obbiettivi di questa Potenza, vista la sua lenta, paziente e snervante aggressività e sete di conquista. Nonostante abbia già conquistato piccoli territori marginali, la possibilità che quelle zone possano diventare l'inizio di un vero e proprio assalto in larga scala li spaventa molto e ciò porta l'Oranato a spostare numerose forze (e numerosi sacerdoti di Apollo) sul confine, nel tentativo di dare una chiara dimostrazione di forza. Nel frattempo, giovani diplomatici cercano di stabilire un contatto con la stagnante potenza centrale, nella speranza di ottenere anche un piccolo indizio sui suoi piani e sullo stato della popolazione che vive sotto il loro controllo. Al solito, l'Oranato si prepara alla guerra, ma cerca sempre una qualche tregua o una pace per ritardare il più possibile l'inevitabile. Curiosità: La disinformazione è imperante nell'Oranato in quanto i livelli di alfabetizzazione e di istruzione sono ancora infimi in confronto alla maggior parte delle potenze mondiali. Per questo motivo, se si include la scarsissima familiarità con il culto di Ade, molti cittadini dell'Oranato non sanno neache con certezza che cosa sia un "Necrarca" od un "Makhai", né chi sia Re Asterion. Ciò però forse ha contribuito ancora di più a rendergli degli spauricchi per bambini (e per gli adulti, anche se nessuno lo ammetterà mai). Principato di Trebia L'Oranato si è subito dimostrato a perdonare la storia imperiale di Trebia, in quanto non può fare a meno di vedere una certa somiglianza con la storia del Mahabriato. Detto questo, il nazionalismo Trebiano ed il Culto imperiale che ancora contraddistingue il paese sono elementi che allontanano un pò la Confederazione dal partner commerciale e militare. Partner commerciale e militare perché, anche se Liboria è stato il primo paese ad aver inserito l'Oranato nel mercato internazionale, Trebia è stata la nazione che è riuscita a stabilire i legami più solidi, complice anche la breve avventura coloniale che ha portato alla creazione delle basi mercantili costruite a sud del paese. Trebia è stata fondamentale per assicurare una qualche forma di modernizzazione al paese: è da Trebia che arrivano buona parte degli investimenti e dei prestiti di cui fa uso l'Oranato, è da Trebia che arrivano la più grande quantità di armamenti e veicoli aerei, è a Trebia che i rampolli delle famiglie più ricche vanno a studiare, è l'esercito Trebiano a organizzare esercitazioni combinate con l'esercito dell'Oranato ed è con Trebia che è stata stipulata la prima alleanza militare con una potenza straniera della storia di Tembia. Detto questo, l'Oranato non può dirsi pienamente soddisfatto: l'alleanza è ufficialmente paritaria, ma la potenza superiore di Trebia costringe l'Oranato a dipendere molto dal Principato arrivando quasi a creare un rapporto di sudditanza. Inoltre, la Confederazione Tembiana teme l'imminente scoppio di una guerra mondiale, guerra nella quale l'Oranato non vuole finire. Nelle alte cariche di governo, si discute di un possibile tradimento in caso l'Oranato si ritrovasse ad essere l'unico alleato del principato. Curiosità: Trebia è il paese con la più grande minoranza Tembiana non-Mahabri. Questo gruppo, composto da varie etnie, discende dai nativi che si ritrovarono conquistati dall'impero di Trebia quando il Mahabriato era ancora in auge. Ciò non significa che i colonizzati vennero liberati; semplicemente passarono sotto una nuova amministrazione, che a lungo termine li portò a integrarsi nella società Trebiana. Oggi, questi cittadini sono considerati semplicemente Trebiani dalla pelle scura, e sebbene mantengano alcune delle tradizioni del vecchio continente, sono perfettamente integrati, aderendo pienamente all'ideologia nazionalista e al culto imperiale del paese. Repubblica di Kydonia L'Oranato si guarda bene dalla Repubblica Militarista di Kydonia: inizialmente aveva guardato con favore alla nascita della Repubblica, ma la piega e i toni della rivoluzione hanno subito dimostrato che la pericolosità della potenza era ancora intatta. Tuttavia, il culto dedicato ad Ares, o Marte come lo chiamano i Kydoniani, è la caratteristica che più invita alla sfiducia, disseppellendo memorie dolorose della storia millenaria del Mahabriato. L'Oranato non può fare a meno di vedere sé stesso nei Kydoniani e, se potesse, cercherebbe di innescare una nuova rivoluzione culturale nel paese per moderare i toni e cancellare la presenza del Dio della Guerra anche da quelle isole... Per ora, l'Oranato mantiene rapporti cordiali con la potenza militarista, cercando di tenersela buona il più a lungo possibile per evitare di diventare il suo prossimo bersaglio. Infatti, l'Oranato è sempre disposto a venire incontro alla propaganda Kydoniana per evitare di inacidire i rapporti, anche a costo di dare credito al regime che tanto odia. La segretezza con cui vengono condotte le persecuzioni ai danni del culto di Ares ha permesso a questo strano rapporto ideologico di continuare: il governo dell'Oranato spende quantità di denaro imbarazzanti per mantenere segrete queste operazioni di cattura e rieducazione, l'unica macchia del suo modello liberalista. Riguardo ai rapporti coloniali, l'Oranato non ha ancora niente da rinfacciare ai Kydoniani: la continuità della loro storia coloniale è stata spezzata dalla rivoluzione avvenuta 60 anni fa, cosa che ha permesso di dare credibilità ai rapporti cordiali che tuttora i due paesi intrattengono. Dal punto di vista commerciale, l'Oranato tenta da anni di mettere le mani sugli equipaggiamenti Kydoniani, sebbene con risultati alterni: la macchina militare Kydoniana è sempre affamata di armamenti, e sono poche le scorte che sarebbero disposte a vendere a buon prezzo. Curiosità: Durante l'epoca coloniale, quando Kydonia era un impero e i Mahabri dominavano Tembia, si sviluppò un rapporto unico tra le colonie Kydoniane e i colonizzati Mahabri. Questo legame, basato sul culto comune di Ares/Marte e sull'amore per le discipline marziali, portò a un rapporto di rispetto e amicizia tra le due classi militari. Nonostante la guerra ufficiale tra i due paesi, era comune che ufficiali Kydoniani partecipassero a safari protetti dai Mahabri, e che le alte cariche Mahabri fossero ospitate nelle ville coloniali Kydoniane. Questi scambi contribuirono all'apertura culturale e a un conflitto basato più sulle battaglie che sugli intrighi, influenzando la caduta del Mahabriato oltre a gettare le basi per la nascita del Secondo Impero. Oggi, sebbene questo rapporto sia malvisto dai Tembiani, la sua eredità culturale persiste. Piatti tipici, bevande, libri e film Kydoniani sono popolari tra la minoranza Mahabri. Lo stereoripo del Kydoniano medio è visto come un uomo sincero e affidabile, con un solido codice morale, anche se conservatore. Confederazione Issarica Una caratteristica comune della tattica diplomatica dell'Oranato è quella di fare sempre buon viso a cattivo gioco. Ciò si nota nelle relazioni con la Necrarchia e anche con Issar. Anche se oggi la confederazione non dispone più ufficialmente di colonie nel continente, le quali sono diventate tutte indipendenti dopo la rivoluzione, l'Oranato sa bene che Issar ha grandi piani imperialisti e l'Oranato dispone di numerose risorse adatte ad alimentare la sua poderosa macchina industriale. Da tempo l'Oranato si prepara per una guerra, e tra i nemici più probabili e temuti vi è anche la Confederazione, che il paese sa di non poter gestire al momento. Quindi, per ritardare lo scoppio di una guerra, l'Oranato ha stabilito una tratta commerciale prioritaria sulla vendita di materie prime nel tentativo di guadagnare fiducia e rendere non più necessarie le ambizioni coloniali della grande potenza. L'Oranato non è colpito dalla recente rivoluzione che ha scosso le fondamenta di Issar: un collegio di plutocrati non sembra molto meglio di una dinastia tirannica. Al contrario, potrebbe aver reso il paese ancora più pericoloso. Curiosità: L'Oranato invidia molto l'industria Issarica e ha recentemente iniziato a organizzare tentativi di spionaggio industriale, sfruttando la tratta commerciale prioritaria per inviare spie. Questi agenti si infiltrano nel paese travestiti da giornalisti, artisti giramondo o famiglie di ricchi turisti, mirando a frequentare zone industriali, porti di aeronavi o sfilate militari. Con l'aria di stupore e ingenuità, cercano di scattare fotografie o fare ritratti artistici delle fabbriche e dei marchingegni per inviarli agli ingegneri Tembiani. Non è un metodo perfetto, ma è sicuro, specie nella Confederazione Issarica, meno segreta di Liboria o meno oppressiva di Kydonia. E poi, chi sospetterebbe di una vecchia che afferma di "non aver mai visto una aeronave e di volerla vedere da vicino?". Gli Issarici sono spesso visti come persone avide e avaricce, ma si crede che abbiano tutti competenze in meccanica o ingegneria. In Tembia, "Issarico" è anche un aggettivo usato per descrivere l'alta qualità di un oggetto. -
L'ombra dello Scarabeo
Plettro ha risposto alla discussione di Plettro in Avventure Warhammeriane in Avventure a Marienburg
"Aart e la sua famiglia al momento risiedono in una deliziosa buitenplaat fuori città, ma visto che deve sbrigare alcune faccende in città potete trovarlo qui stasera. Avevamo già accordato che, chiunque gli avessi consigliato, si sarebbe presentato qui. Per il resto, non ho proprio idea di dove si terrà lo scambio, se si tratta di uno scambio: lo saprete da lui." Una volta che il momento di estrema serietà è concluso, Crumwise ritorna il mezzuomo solare di sempre, "Bene! Direi che qui abbiamo finito, a meno che non ci siano altre domande. Altre domande?" -
Capitolo II - Figli del Peccato
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in The Evil Within
Jean Mantonero La frustrazione comincia a farsi sentire "La smetta. Di. Resistere!" Dico con crescente fastidio e rabbia, mentre provo a colpirla con tre rapidi pugni mirati al suo volto. Tutti con l'obbiettivo di ferire, confondere, uccidere e cancellare la donna che mi ha terrorizzato per così tanto tempo. -
La Torcia di Zaffiro
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in La Torcia di Zaffiro - BSH
Rolan Ah! Non avevo capito, allora tanto meglio: è un accordo semplice da rispettare e che accetterò volentieri. Preferisco inimicarmi metà della bilancia, piuttosto che rischiare che l'intero pantheon venga a cercare di uccidermi. Ha senso, no? Chiedo agli altri, cercando la loro approvazione. -
La Torcia di Zaffiro
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in La Torcia di Zaffiro - BSH
Rolan Effettivamente Anaytim ha ragione: per quanto mi piacerebbe sgozzare quegli schifosi seguaci degli Dei del Fango, ci stiamo sottoponendo ad un rischio serio, visto che dovremmo entrare nella Torcia. "Anche perché... Come vi aspettate che cinque combattenti possano da soli occuparsi di una sessantina di uomini? Sapete qualcosa che non sappiamo? Ci fornirete soccorso?" -
Capitolo II - Figli del Peccato
Plettro ha risposto alla discussione di Pippomaster92 in Gioco in The Evil Within
Jean Mantonero Sorrido alle parole della baronessa, ma non rispondo: non è il momento di far sorgere dubbi a Silvedo... Invece, cerco di stringere i pugni attorno al suo fragile collo. Era da veramente troppo tempo che sognavo di farlo.