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Hugin

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Hugin

  1. Krul La voce di Carmilla penetra nella mia mente, mettendomi al corrente delle sue scoperte. Riesco a mantenere la calma a fatica, sento che mi sto lentamente avvicinando a quel dannatissimo mezzelfo. CHe altro? continuo a sbraitare contro l'uomo. Che altro! gli urlo addosso, abbandonando definitivamente la mia aria da bonaccione.
  2. L'Altro Corro all'impazzata cercando di raggiungere l'uomo, che tuttavia riesce ad andarsene prima ancora che la mia lama possa calare sulla sua carne. No.... mugugno in preda alla furia più cieca. NOOOOOOOOO! urlo stavolta, abbattendo lo spadone su una delle casse, mandandola letteralmente in frantumi. Stringo le mani sull'elsa, i denti serrati, un rivolo di bava cola dalla mia bocca. Sono una maschera di sangue che continua a sgorgare dalle ferite subite, ma più che il dolore mi preoccupa il fatto che non ci siano più nemici da abbattere. E questo, di fatto, sancisce la mia fine. Non è possibile...non può essere! sbraito con voce metallica, proveniente quasi da un altro mondo. Inarco la schiena, sento laforza abbandonarmi. Istintivamente lascio lo spadone, che con un clangore metallico cade al suolo, poi le mie mani corrono sul mio volto, ed io urlo, urlo come se stessi davvero morendo. Poi...per me il buio. ----------------------- Red Mi ritrovo a terra, immerso in una pozza di sngue, il mio stesso sangue. Sono carponi,tossisco e sputo un grumo di saliva intriso di denso liquido cremisi. Il mio corpo è un rottame, percepisco distintamente ogni singola parte invasa da un dolore lancinante, e sembra quasi che le gambe e le braccia siano diventate talmente pesanti da essere come macigni. Alzo lo sguardo, ora il mio volto è tornato quello di sempre, come al solito alla fine di ogni tasformazione. Vedo Deneb a terra, Pavel lo sta curando. D-Deneb! mugugno gattonando verso gli altri. Sospirando affannosamente cerco di rialzarmi,poggiandomi con le mani sulle casse che mi sono vicine. Per il momento c'è silenzio nella mia mente. Sebbene io percepisca la sua presenza, sembra che anche lui sia esausto. Avrò qualche minuto di pace, forse. Tuttavia...il mio sguardo corre su Elenion. Cerco di sorridergli affabile, è stata la prima volta che mi ha visto così. Deve essere dura, per lui, da accettare.
  3. Dumaas Il resoconto di Lucretia non mi piace per niente, come testimonia la smorfia sul mio volto. mmh. mugugno. Almeno non dovremmo preoccuparci di salvare qualcun'altro, lì dentro, visto che...beh, sono già morti. ravvivo il ciuffo di capelli. Ad ogni modo...guardo Raskin mentre ascolto Nash. Sono d'accordo, una cena con lui potrebbe essere il modo migliore per conoscerlo. faccio una breve pausa. Soprattutto se gliela paghiamo noi, suppongo. E direi pure...mi volto verso Adabra. di offrirgli qualcosa di più forte della birra del posto. Voglio proprio scoprire che cosa sta preparando. e dettociò mi dirigo verso la donna. Hey Adabra! mi esibisco in un mezzo inchino ed un sorriso cordiale compare sul mio volto. Cosa bolle in pentola stavolta?
  4. Krul I miei occhi avvampano mentre continuo a guardare l'uomo. Dimmi dove possiamo trovarlo. dico risoluto fissando il nobile davanti a me. Dimmelo! sbraito infine alzando il tono di voce.
  5. Krul Faccio un mezzo sorriso cercando di rassicurare l'uomo, ma quando Carmilla mi sussurra nella mente quelle parole, i miei occhi sembrano quasi accendersi. Un passo avanti, ora sono ad un passo dall'uomo, il volto trasfigurato in una smorfia di rabbia. Chiudo le grosse mani in pugno, facendo scricchiolare le dita. Il mezzelfo, Idrash. Dimmi tutto quello che sai, o ti assicuro che nemmeno le guardie potranno salvarti. Ora tutta la mia gentilezza è sparita, non c'è più traccia di quell'aria da bonaccione. Quel dannato mezzelfo...lo troverò, prima o poi.
  6. Zeno Sorrido quando Pelias sbuca fuori con l'arma in mano. Oh sì, voi mi piacete! Si parla poco, si agisce molto! sfodero la mia frusta, facendola schioccare a mezz'aria. Ed ora...i miei occhi s'illuminano, nelle iridi compaiono le fiamme del fuoco che mi arde dentro. Fuoco! Brucia selvaggio nelle montagne! Brucia nel profondo del mio cuore! Brucia e distruggi l'armonia dello spazio e del tempo! Una risata metallica fuoriesce dalla mia bocca mentre la furia delle fiamme avvolge la mia arma. La agito in aria, poi la faccio schioccare addosso a Yurgos, in un impeto di fuoco che ora arde senza sosta.
  7. L'Altro Lo spadone penetra nelle carni dell'uomo, ma mi rendo conto di essere arrivato in ritardo: quella, ormai, è solo carne morta. Osservo con uno sguardo carico d'odio il paladino, ringhiando verso di lui. Il patto con Red mi impedisce di attaccarlo, ma voglio che sappia quanto io lo detesti. Poi succede qualcosa che non avevo preventivato: i nemici tentano la fuga. no...mugugno tra me e me, gli occhi pieni carichi di quello che potrebbe sembrare...spavento. Non ho paura di loro, ma se fuggono...se fuggono la battaglia terminerà ed io tornerò ad essere solo una dannata voce nel corpo di Red. No, oglio divertirmi ancora. Con sguardo furentemi volto verso Pavel, afferrandolo per un vestito. Tu! lo apostrofo, il volto trasfigurato in una maschera di rabbia. Colpiscimi con quel raggio verde, fallo ora! il mio tono è intimidatorio e non ammette nessuna replica. Detto ciò proseguirò rapidamente in linea retta, in modo che possa colpirmi senza difficoltà. Non perdo il contatto visivo con i nostri nemici, stringendo bene le mani sullo spadone. Spero che quel tipo coperto di scaglie faccia quanto richiesto, altrimenti per me...sarà la fine.
  8. Notturno COn le braccia conserte, appoggiato ad un angolo, ascolto tutto ciò che gli altri dicono. A volte continuo a pensare che siano idioti, ma le coincidenze con quello che mi è capitato sono troppe e so, dentro di me, che devo seguirli. Mi stacco dalla parete, faccio un passo avanti. Magari non conterà nulla...sciolgo le braccia facendole ricadere lungo i fianchi. ...ma ho notato che il laboratorio era pieno d'aria. Non c'era acqua al suo interno. commento. forse solo lui e pochi altri possono respirare fuori dall'acqua. Dividerli potrebbe essere un'idea.
  9. Dumaas Mi volto con un mezzo sorriso verso Lucretia. Non vedi l'ora di infilarti di nuovo nelle viscere della terra? commento divertito. Io non vedo l'ora di bere quel liquore di mirto di Adabra, poi di riposare un pò. mi volto infine verso Harbin. Ma sì, senza dubbio, domani partiremo per le rovine e cercheremo di renderle sicure. Poi, penseremo a Raskin. faccio un cenno del capo. Se non c'è altro...sono piuttosto impaziente di andarmene: devo riposare le membra il prima possibile e scaldarmi le budella con qualcosa di forte.
  10. Krul Faccio un cenno del capo a Carmilla e mi avvicino all'uomo, chiaramente spaventato da noi e dalla situazione. Dannazione...bofonchio tra me e me cercando poi di esibirmi in un cordiale sorriso. Ohh, suvvia, non siamo qui per far del male a nessuno. Mostro le mani vuote, chiaramente non ho intenzioni belligeranti. Sapete perché siete qui dentro, messere? cerco di darmi un tono con questo nobile. E' successo qualcosa, e vorremmo che foste voi a speigarlo. rimango sul vago: se davvero Carmilla riesce ad entrargli nella mente come dice allora forse potremmo vedere sul serio a cosa sta pensando dopo la mia domanda.
  11. Zeno Riusciamo ad entrare nella villa non visti e ci acquattiamo sotto ad una finestra, ascoltando le persone al loro interno chiacchierare tra loro. Astor ci fa segno di tacere ed io annuisco con un cenno del capo. Sono curioso di sapere cos'altro riusciremo a scoprire da questa sortita nella villa.
  12. Dumaas La vista del drago è affascinante e tremenda al tempo stesso. Quando vedo la sua sagoma volteggiare nel cielo spero con ogni fibra del mio essere che la bestia non ci degni di uno sguardo. Per nostra fortuna il lucertolone è attratto verso altri lidi e ci lascia in pace. Beh...sussurro ai miei compagni. per lo meno abbiamo trovato un modo per far tacere i piccoletti. bofonchio in un mezzo sorriso. La vista di Phandalin mi fa tirare un sospiro di sollievo. Harbin è già fuori, come se stesse già aspettando il nostro ritorno. Ed immancabilmente i due gnomi si fiondano da lui, iniziando a parlare. Sono chiacchieroni, ma almeno mettono di buon umore. Sarà un piacere per noi, sindaco. faccio un cenno con il capo. Che avevate in mente?
  13. Krul Rifletto attentamente alle parole di Carmilla, toccandomi il mento. Invero abbiamo fretta...ma non credo che un'ora in più camierà poi così tanto le cose. incalzato anche dalla guardia, batto il pugno sulla mano. E va bene, li interrogheremo insieme! Ma partiamo dall'uomo...mi sembra il più...mi avvicino alla mia compagna sussurrandole all'orecchio. mansueto, ecco. Forse sarà semplice.
  14. L'Altro. Uno dopo l'altro, come spighe falciate da una falce, questi insulsi esseri cadono sotto i colpi della mia arma. Con il volto distorto in una smorfia di rabbia e odio, il corpo coperto di sangue e un rivolo di bava alla bocca, mi dirigo verso laprossima vittima, trascinando lo spadone dietro di me, con la punta a rigare il pavimento. QUando passo vicino a Pavel non lo degno di uno sguardo, semplicemente lo supero come se fosse invisibile.
  15. Krul Giunti alle prigioni saluto con un cenno del capo le coppie di gendarmi. Guardo poi Carmilla,abbassandomi un minimo per eguagliare la sua statura. emh,ecco. dunque. Da quanto filta sembra che la loro abitazione sia stato il covo di un tipo che cerchiamo. Un mezzelfo alto, uno spilungone, con un orecchino fatto di oiume rosse e verdi. mi gratto ilmento. Dobbiamo scoprire qualcosa su di lui. Ti prego...congiungo le mani. ...non farmi andare dalla tipa che urla! mi volto nella cella dell'uomo. io andrò da lui! tu prendo o la donna o la ragazzina, sono sicuro che ci riuscirai!
  16. Dumaas Ascolto in silenzio le parole di Nash e degli gnomi, abbozzando un sorriso al discorso di Faktorè. In realtà lamia mente non riesce a cancellare l'immagine del mimic divorare la piccola gnoma, ma credo dovrò imparare a conviverci. E' la domanda di Nash, comunque, a distrarmi. Eh? sorrido. sì, beh, un riposo mi farebbe comodo. E qualche bicchiere di succo di mirto. ravvivo i capelli. Prima partiamo, prima arriviamo.
  17. Dunque, per le manopole se funzionano con Arcano penso siano più utili a Lucretia, correggetemi se sbaglio! Per la prossima missione, a Dumaas cambia poco in realtà, visto che prima o poi dobbiamo farle entrambe. L'idea di Ian però potrebbe essere sensata, a patto che non ci siano effettivamente pericoli grossi per strada. Quello temo lo vedremo solo avvicinandoci alla meta.
  18. Notturno Aggrotto le sopracciglia alle parole di Martino. Mi sorprendo ancora delle stron.zate che dice. Lo squalo ballerino...? scuoto la testa. Lascia stare. Poi annuisco. Sì,potrebbe essere un'idea. Lasciamo che gli altri continuino a contrattare, poi decideremo.
  19. Notturno Alle prime parole di Martino scuoto la testa. Lo squadro di traverso, come a voler capire dove vuole andare a parare. Poi, quando si avvicina a me e Jon per sussurrarci il resto, sgrano gli occhi, osservando attentamente quello che sembra il capo. Cazz.o. bofonchio a mezza bocca. Ne sei sicuro? Domando quasi a volermene sincerare. Cercando di rimanere impassibile inizio a guardarmi intorno, cercando un possibile modo per coglierlo di sorpresa. Osservo i suoi sottoposti, studiandone il numero e la stazza, il loro armamentario e soprattutto...se sono provvisti di branchie. Dm
  20. Notturno Sabrina e Wayne intrattengono l'elfo con contrattazioni e quant'altro, qualcosa che io non sarei mai in grado di fare. Con un'azione furtiva riesco ad infilare la testa nella stanza e ciò che scopro mi lascia...sorpreso. Mi avvicino a Martino e Jon, sussurrando loro poche parole. Il laboratorio è...pieno d'aria. Non c'è acqua, lì. E si sente un odore di sostanze acide, oltre che di sangue.
  21. Notturno La situazione è tesa e ho i nervi a fil di pelle. Stringo le mani in pugno e mi ci vuole tutta la mia forza di volontà per non scattare in avanti e fracassare la testa di qualcuno. Per fortuna, di nuovo, Sabrina dimostra di essere piuttosto abile con le parole. O forse, sono i tre lingotto ad aver addolcito l'elfo. Ad ogni modo, quando ci fa avvicinare all'altra stanza, getto un occhio all'interno, annusando pure l'aria, anzi, l'acqua, circostante. Mi fa ancora strano poter respirare sott'acqua, ma tant'è. Non ho nemmeno idea di ciò che voglio scoprire, ma sento una sorta di connessione tra questo sangue di kraken e ciò che mi scorre nelle vene.
  22. Notturno Magari ho giudicato male la donna con il corpo da uomo: non è così sprovveduta come sembra. La sua parlantina sciolta sta quasi per far capitolare la volontà dello spacciatore e la cosa, lo ammetto, mi sorprende. Non avrei scommesso nemmeno un soldo bucato su di lei. È sempre così...intraprendente? Sussurro a mezza bocca a Martino. Scuoto la testa, lasciando cadere il discorso, piuttosto faccio un mezzo passo avanti incrociando le braccia al petto, a mostrare i miei muscoli gonfi e tonici al marinide. Lo squadro a dovere da sotto la tesa del cappuccio e non fiato, rimanendo fisso a guardarlo come un cane pronto ad azzannarlo.
  23. Notturno La risposta della guardia mi gela il sangue nelle vene. Istintivamente stringo la mano in pugno, sento le bende avviluppare la carne dei miei avambracci. Caz.zo. mormoro a denti stretti. E se fosse quella merd.a che mi hanno sparato nel corpo? Non sento ancora il richiamo del mare, né sono mai caduto in stato catatonico...ma per il resto mi sembra ci siano troppe somiglianze per essere solo una coincidenza. Mi volto di nuovo verso gli altri: come diavolo è possibile che la mia ricerca sia tornata in auge con persone così strane, che chiedono soldi alle guardie? Dannazione. Finirò per diventare matto prima ancora di tirar le cuoia cercando di star dietro alle congetture di questi...folli. ad ogni modo, sono d'accordo con loro: la pista sembra calda, sia per la loro missione, sia per la mia. Lo spacciatore locale. Avrete qualche nome, no? Qualcuno segnalato alle autorità. Dal mio tono di voce si percepisce un certo nervosismo: non abbiamo più tempo ormai, né loro, né tantomeno io.
  24. L'Altro Ormai sono una maschera di sangue, le mie corna e la mia faccia grondano liquido cremisi dei miei nemici, cosa che mi manda su di giri. Assomiglio ad un fatidico boia che con la sua arma pone fine alla vita dei suoi nemici: con passo lento, ineluttabile, mi avvicino all'ennesimo essere inferiore, trascinando dietro di me il grosso spadone, che con la punta rivolta verso il basso riga il pavimento di legno. Una risata metallica risuona mentre mi avvicino all'ennesima vittima: la sua vita, per me, non ha nessun significato. Muori. La voce distorta non è paragonabile a quella fanciullesca di Red. È cupa, roca, malevola, quasi provenisse dagli anfratti più reconditi degli infeti.
  25. Krul Guardo la ragazzina, studiandola dal basso all'alto. Beh, non succhierai sangue, ma non mi rassicura il fatto che tu debba mangiare carne, sia cotta che cruda! Faccio un cenno con la mano. Ah, al diavolo. Se prometti di non sbranarmi possiamo pure andare. Faccio un sospiro. E ti prego, dammi del Tu. Non sono poi così tanto vecchio, ancora. Mi avvicino e con una mano le scompiglio i capelli come si farebbe con una bambina...ricordandomi poi che in realtà sto parlando con una più che ventenne. Emh...beh, mi devo ancora abituare. Le faccio un cenno con la testa. Andiamo.
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