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Hugin

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Hugin

  1. Krul Per fortuna la vista di Vivienne e Guus mi fa tornare il sorriso. Guus! Vieni qui, piccola canaglia! lo afferro e lo alzo a mezz'aria. Diamine, sembri cresciuto nel giro di un giorno! lo riabbasso scompigliandogli i capelli. Mi volto verso la donna. Ah, non preoccuparti per noi! Piuttosto, come stai tu? Ti hanno importunato? Devo spaccare la faccia a qualcuno? mi schiarisco la voce ricordandomi del sergente. beh ecco, in senso figurato ovviamente. quando infine noto che Therai mette mano al suo borsello, mi avvicino in un mezzo sorriso. Togli la mano da lì. Sarete miei ospiti stasera. gli poggio la mano sulla spalla: li conosco da poco, lui e Aziriel, ma ne abbiamo passate tante. Posso quasi considerarli...amici, ormai.
  2. Mi sa che sono passati sette anni da quando abbiamo iniziato e sono rimasto l'unico del gruppo originale 🥲 e mi sa anche che questa, tra quelle su forum e quelle di persona, è l'unica campagna a cui ho partecipato che ha avuto un inizio e una fine. Che dire, grazie a tutti! Un plauso al master per averci fatto divertire 😉 e visto che la campagna nacque da una mia richiesta, quando avrò più tempo magari tornerò a bussare alla tua porta per una nuova aventura 😄
  3. Krul L'insulto dell'uomo non passa inosservato. Mi passano in mente svariati scenari e in nessuno di questi me ne sto buono con le mani in tasca. La voglia di sfondare il volto a quell'inetto è forte, tant'è che stringo le mani in oug o facendomi schioccare le dita. Sono le parole di Aziriel a farmi desistere e il volto di Guus che fa capolino dalla finestra. Che razza di esempio potrei essere? Già non sono il migliore dei padri, ne sono consapevole...sparisci. Commento a denti stretti. Prima che ci ripensi. Non gli risparmio una violenta spallata per oltrepassarlo, quindi varco la porta, lasciandomi i guai dietro le spalle.
  4. Dumaas La prima volta che il drago si è palesato a noi io ero quasi morto per via di un colpo d'ascia orchesca. Ora che lo vedo anche io mi accorgo di quanto siamo piccoli in confronto a lui...e non è nemmeno in età adulta. Scuoto la testa. Mi dispiace per le bestie, ma tengo più alla mia pellaccia! Mi dirigo con gli altri nella boscaglia. Curioso: lo incontriamo sempre insieme agli orchi. Rifletto. Fatemi un piacere: finiamola con i pelleverde...viste anche le mie figure barbine, aggiungo mentalmente.
  5. Sisì, l'avevo considerata non in mischia con il nano. Comunque nel fine settimana vi creo la mappa. Il mostro fronteggiato da Zarkov e Kura è ancora sul falò e ha preso danni anche questo turno, mi sono dimenticato di descriverlo ma li ho scalati😉 hai fatto bene a sottolinearlo 💪🏻
  6. Lenny tenta in tutti i modi di liberatrsi dalla presa del nano, battendo più e più volte la torcia sul polso putrefatto del mostro. Ad ogni colpo un brandello di carne si scioglie e la creatura gorgoglia sommessa, ma nonostante ciò le dita rimangono ben ancorate nella caviglia del bardo. Azalea, nel frattempo, si muove proprio verso il suo vecchio datore di lavoro, imponendo le mani dinnanzi al suo volto. Dai suoi palmi tre grosse palle di energia saettano in avanti, infrangendosi in pieno sul cranio del nemico. La magia fa sfrigolare la pelle del non morto, distrugge una parte della sua faccia, ma non a sufficienza da penetrargli nel cervello e porre fine alla sua non vita. Neldor ricorre ancora ai suoi poteri di piromanzia: con uno schiocco delle dita fa sparire la sua arma magica, avvolta nelle fiamme, teletrasportando di nuovo Lenny, ma non Azalea, lontano dal suo boia. E per l'ennesima volta, la lama scompare in uno scoppio di fuoco, che investe in pieno petto (o quel che ne rimane) l'essere riverso al suolo. Alcune scintille attecchiscono sulle sue vesti, ma sono troppo lorde di sangue per avvampare defintivamente. QUando Lenny ricompare lontano dalla creatura, si rende conto di avere ancora la mano ancorata al piede, insieme al moncherino dell'avambraccio che perde liquami densi e verdastri e puzza di carogna in decomposizione. Nel frattempo, poco più distante, Kura e Zarkov continuano a devastare di colpi il gendarme passato a miglior vita. Le due lame fendono la carne del mostro come un coltello infuocato in un panetto di burro, ma il non morto è ostico e dimostra una resistenza senza eguali. Benché lo spadone dell'orco recida di netto l'arto superiore e l'arma del maresciallo apra un ulteriore squarcio sulla coscia sinistra, la bestia è ancora in piedi e pronta a controbattere. Con un ruggito che di umano ha ben poco, spalanca le fauci e si getta in avanti, provando a mordere Zarkov sul collo. Tuttavia, la gorgiera compie un lavoro egregio difendendo le carni dell'uomo dalle zanne fameliche del non morto. Con lentezza disarmante, invece, il nano tenta di rialzarsi, facendo leva sugli arti inferiori. Con una goffaggine notevole ondeggia a destra e a sinistra, facendo ciondolare il capo stravolto dalla morte e dagli incanti di Azalea. Muove un passo in avanti, poggiando poi la spalla alla parete per non cadere. Dal ventre squarciato, nel frattempo, continuano a scivolare a terra viscere, sangue e pezzi informi di carne andata a male.
  7. Scusate il tremendo ritardo, sono stati tre giorni intensi 😞 Domanda: non vi sto mettendo i danni che infliggete. Vi interessa saperli o vi piace più rimanere sulle spine? 😛
  8. Kura e Zarkov si gettano in avanti, incrociando le loro armi con gli artigli del mostro. La forza dell'orco è devastante, ma la potenza, a volte, è nulla senza controllo: lo spazio angusto, probabilmente, impedisce al pellegrigia di muoversi liberamente, tant'è che la sua lama scheggia la parete di fianco, asportando via un pezzo di pietra. Il maresciallo, invece, non eguaglia la possanza dell'orco, ma gli è superiore nella tecnica e nella disciplina. Vedete di nuovo quello strano bagliore sulla sua arma prima che la lama impatti sul corpo della bestia: il guerriero è elegante e brutale allo stesso tempo, efficace e senza fronzoli. Riesce a ferire vistosamente il fianco della creatura, aprendo un profondo squarcio dal quale fuoriesce un liquame denso, putrescente e verdastro. Il raggio di Azalea sibila tra le vostre teste e purtroppo manca il bersaglio, infrangendosi contro la parete dietro l'essere. La ragazza non riesce a prendere la mira in maniera efficace, probabilmente ancora scossa dalla visione del nano. E mentre sotto i piedi del non morto compaiono di nuovo tizzoni ardenti che ne divorano le carni, fcendolo ululare dalla rabbia, l'arma infuocata evocata da Neldor scompare in uno scoppio di fiamme, che investe il fu gendarme, ormai ridotto ad una bestia affamata. Istintivamente, però, la creatura abbassa il capo ed alza un braccio in un disperato tentativo di proteggersi: le scintille impattano sulla sua armatura e si spengono all'unisono, spargendosi nell'aria. Il contrattacco non si fa attendere. Con un ruggito ferale, la creatura balza in avanti, fendendo l'aria coni suoi artigli. Si dirige verso il maresciallo, che tuttavia riesce a difendersi con un rapido movimento di reni: ruotando il corpo, offre alla bestia lo spallaccio rinforzato, sulla quale le unghie affilate stridono e ringhiano, lasciando vistosi solchi. Zarkov, la fiera ti ruggisce addosso tutto il suo disappunto, vomitandoti contro un alito tremendo, un olezzo devastante, come mai ne avevi sentiti prima. Mentre Roxy si rannicchia in un angolo in preda al panico, Lenny ricompare qualche metro dietro al gruppo, libero di poter operare i suoi incanti. Ripropone l'incantesimo che precedentemente vi ha salvato dalla donna che voleva divorarvi, ma sfortunatamente stavolta sembra non avere effetto: che sia la situazione a deconcentrare il bardo, o la mente di quella creatura potrebbe essere meno debole di ciò che sembra? Lenny, non sai rispondere con certezza a questa domanda. Invero, non hai nemmeno il tempo di pensarci...qualcos'altro, infatti, attira la tua attenzione. Una presa, salda, forte, disumana. Hai giusto il tempo di voltarti, di gettare lo sguardo sul corridoio...ed è lì che lo vedi. Il nano, quel dannato mercante, ha allungato la mano nella tua direzione, avvinghiandoti la caviglia! Le sue dita sono talmente strette sulla tua carne da farti quasi addormentare il piede. Il suo volto, con una lentezza disarmante, si gira nella tua direzione, ciondolando sinistro in avanti. Gli ci vuole un pò per metterti a fuoco, con gli occhi che gli escono quasi dalle orbite...ma alla fine senti il suo sguardo addosso, ed hai la sensazione di essere diventato la sua nuova preda. tutti
  9. Hugin

    NUMERO 66

    Phera Jamal Mi imbarco per la prima volta nella mia vita, pago una sola moneta e sono emozionata per la nuova esperienza. Baldanzosa, salgo sul ponte, pronta al viaggio per mare...fino a quando lo stomaco non arriva in gola. Per gli dei...devo devo...corro sul parapetto e mi affaccio rapidamente, pronta a vomitare anche l'anima. Che sia la prima...e pure l'ultima volta questa...bleah.
  10. Dumaas Le parole di Ayla mi devastano. Non faccio quasi caso alla freccia scoccata da Nash, dal sangue dell'orco, dal suo corpo che si affloscia privo di vita. I miei occhi sono carichi di dolore: è stato un tremendo errore di valutazione, avremmo potuto salvarli. Le nostre mani sono macchiate di sangue, allora? E' una domanda che probabilmente mi tormenterà per molto tempo a seguire. Guardo i miei compagni, poggio loro una mano sulla spalla. Torniamo, sì. non aggiungo altro: saremo forieri di pessime notizie, purtroppo.
  11. Krul E' impaziente di venire con noi? batto una mano sulla fronte. Quel ragazzino! scuoto il capo. Si farà ammazzare. Spero solo non parli troppo con Guus, altrimenti vorrà venire anche lui...guardo Aziriel e Therai. ed a quel punto saremo fottuti. Sono le parole del tiefling a distogliermi dai miei pensieri? Ma certo! E' naturale che possiamo andare lì. Ed anzi, non mi sarebbe venuto in mente posto migliore. Ahh, vedrai, riuscirò a farti ridere stasera! guardo Therai sorridendo, vorrei dargli una pacca sulla spalla, ma trattengo la mano: mi ritroverei con una lama infilata tra le costole. Se non abbiamo altro da dirci, togliamo pure il disturbo. mi esibisco in un goffo quanto teatrale inchino, prima di lasciare la stanza e dirigermi alla taverna di Vivienne.
  12. Sto in tremendo ritardo, scusate! Mi metto in pari 🙂
  13. Scusate il tremendo ritardo, ho avuto tre giorni infuocati. Io sono disponibile a continuare, ma se credi sia opportuno chiuderla va bene ugualmente
  14. Non preoccuparti, ti capisco in pieno! Ultimamente sono un po' latitante anche io 😪 ci vediamo nelle altre campagne! 😉
  15. La vita di Tania per Arkail conta quanto quella di qualsiasi altro umano, ovvero nulla. È viva solo perché Wurrzag l'ha sempre voluta viva per i suoi scopi, Arkail l'avrebbe ammazzata tempo fa, insieme a tutti gli altri umani fatti prigionieri. Ora che Wurrzag non è più il capo, Tania non è più necessaria agli occhi di Arkail, semmai lo fosse stata. Arkail non vuole vederla camminare liberamente per il clan, o quel che ne rimane. Lui non vuole il comando, vuole solo epurare le sue terre, partendo dall'umano che più gli è vicino in questo momento: Tania. Ed anzi, non ricordo se ci sono o meno prigionieri, probabilmente Arkail ammazzerebbe anche loro. D'altronde lo ha sempre specificato: i berserker non fanno prigionieri.
  16. Arkail Annuisco alle parole di Scania. ricorda, fratello. Un lupo e un agnello non potranno mai correre insieme. Mormoro. Comunque, probabilmente riunirsi con l'orda è l'unica cosa da fare. Tiro fuori la cote mentre inizio ad affilare l'ascia. Forse. Aggiungo infine, lasciando intendere che magari potrebbe esserci qualche altra soluzione, che al momento mi sfugge. Nel frattempo, a grandi passi, mi dirigo verso Tania. Il tuo accordo lo ha gettato ai porci. Mi affretto a pronunciare comparendo come un boia alle sue spalle. Non voglio trasformarla in una martire, non voglio nemmeno sprecare del tempo con uno scarafaggio simile. Ha vissuto anche troppo tra di noi ed ora avrà ciò che si merita. È finita. Commento lapidario spaccandole di netto la testa con un colpo di scure.
  17. Krul Attendo che i miei compagni parlino prima di rafforzare le loro parole. Già. Annuisco. Uno di loro me lo ha sussurrato prima di togliersi la vita. "per la sacra..." Scuoto il capo. Non ha terminato la frase. L'altro, invece, era già ridotto male quando siamo arrivati. Ha urlato "gloria ai capitani" prima di morire. E francamente, ne sappiamo molto meno di voi di questa storia.
  18. Dumaas Mi avvicino a Nash lasciando a lui l'onere di condurre l'interrogatorio. Rimango in silenzio, con lo sguardo severo ad osservare il pelle verde, fino a quando le sue parole non mi fanno sbarrare gli occhi. Dannazione! Commento voltandomi in direzione della cascina in procinto di cadere, divorata dalle fiamme. come abbiamo fatto a non pensarci? Rimango ad osservare il rudere. dite che...deglutisco, non riesco a dare fiato ai miei funesti pensieri.
  19. Chi prima, chi dopo, alla fine tutti guardate dietro l'angolo. In un attimo vi è ben chiara la natura di quei rumori raccapriccianti. Non è più un uomo quello piegato di fronte a voi, nonostante l'armatura sia quella della milizia cittadina,completamente lorda di sangue. Chino sulle ginocchia, con le braccia protese in avanti, scava con le sue mani artigliate nelle carni di un altro corpo riverso a terra, seduto, accartocciato alla perete, con il volto girato da un lato ed il sottile velo della morte a coprirgli le iridi. Sembrerebbe un nano piuttosto panciuto, dalla folta barba bianca, ormai sporca di chiazze cremisi e dagli abiti ricamati, purtroppo logori e strappati per la sorte subita. Ha la pancia sventrata, lo sterno e le costole divelte, le budella srotolate al suolo, come un lungo bastone di salsicce. In quella cavità, in quello spazio che le sue carni aperte creano, è tuffato il soldato-mostro, che avido divora e succhia senza sosta carne e sangue, nel tentativo di saziare la sua fame atavica. Non lo vedete bene in volto, coperto dai resti del nano, ma a giudicare dalle mani artigliate, le stesse della donna che avete abbattuto, deve essere passato anche per lui il punto di non ritorno. Azalea Zarkov Lenny Immediatamente, Neldor piega la trama secondo il suo volere, creando di nuovo delle braci ardenti sotto il corpo del nano. I tizzoni crepitano e le carni del disgraziato sfrigolano come una bistecca alla brace. Il mostro è vistosamente sorpreso dalla questione, tant'è che come un predatore scatta su due piedi, facendo un balzo indietro. Lo vedete guardingo voltarsi a destra e a sinistra, fissa nella vostra direzione con occhi di brace, ma la nebbia del druido vi protegge dalla sua vista...non dal suo olfatto, però. Quando si accorge che quei densi fumi grigi possono nascondere qualcuno, ringhia furioso gettandosi alla carica come un animale disperato. Salta all'interno della nebbia alla cieca, artigliando l'aria in cerca di un bersaglio vivo, fatto di sangue ed ossa, invano. Voi, d'altro canto, lo vedete varcare la magica coltre che vi cela, e manca poco che Lenny sia fatto a pezzi dai colpi che la creatura sferra alla rinfusa. Tuttavia, Kura è agile a piombargli addosso. Con violenza si avventa su di lui, dandogli una poderosa spallata che lo allontana di qualche metro, per poi caricarlo con la sua possente mole, fino ad infilargli lo spadone nello sterno. La bestia sibila, ringhia, ruggisce, ma non dà segno di cedimento, per ora. Neldor
  20. Arkail la ressa si disperde e il capo dei Lupi crepa sotto i nostri colpi. Per un momento sembra che la situazione si sia calmata, anche se le conseguenze, lo so già, saranno disastrose. Vedo Scania dirigersi verso Wurrzag e mi affrettò a chiamarlo a gran voce. Scania! Richiamo la sua attenzione avvicinandomi al guerriero. Lascia stare, non perdere tempo. Non ti darà mai la soddisfazione di farti sentire ciò che ti vuoi sentire. Sospiro pensieroso. Piuttosto, dovremo trovare una soluzione. Né io né tu sappiamo capeggiare. Magari possiamo guidarli ad una morte gloriosa, ma comandare è tutt'altra cosa. Liscio la mia barba. Hai idea di cosa fare? mi guardo intorno, i miei occhi cadono sulle frecce lanciate dalla pelle rosa. C'è una cosa che voglio dirti fratello. mi volto verso Scania mettendogli una mano sulla spalla. E non te lo sto chiedendo, ti sto soltanto mettendo al corrente. Faccio una breve pausa. ammazzerò Tanja. È la prima volta che la chiamo con il suo vero nome, e non mi fa nessun effetto. Non voglio più vedere un pellerosa camminare libero tra di noi. Poi vedremo come risolvere l'altra grana...indico la creatura liberata da Wurrzag. Ma ti avverto, Scania: quello non si può uccidere. Non ha sangue come noi, credo. E forse nemmeno la stessa carne, non lo so. Dobbiamo capire cosa vuole perché temo che il nostro potere, la nostra forza, non sia abbastanza per toglierlo di mezzo. Per un attimo, uno soltanto, a paura serpeggia nei miei occhi.
  21. Neldor tutti gli altri
  22. Pienamente d'accordo anche io, anche Dumaas utilizzerebbe i dadi vita per curarsi
  23. È passato un solo giorno, una notte soltanto, eppure quel corridoio vi sembra sia cambiato completamente. Mentre percorrete in silenzio quelle mattonelle ormai lorde di sangue, vi sentite in qualche modo osservati, nemmeno ci fossero occhi nelle pareti. Dovete accertarvi più di una volta che il cadavere nelle prigioni sia...un cadavere, per avere la certezza di non dovervi per lo meno guardare le spalle. I metri che vi separano dalla svolta a destra sono soltanto cinque, ma vi sembrano durare un'eternità. E durante quel breve tragitto, in cui stringete i ranghi per quanto potete, protetti dalla nebbia del druido, vi assale la terrificante consapevolezza di non sapere a cosa stiate andando incontro. Più andate avanti, più le mura e il soffitto presentano macchie rosse cremisi, su cui sono rimasti appiccicati pezzi di carne e pelle, muscoli ed ossa disintegrate da una forza non di questo mondo. Il silenzio, al momento, è assordante: se da una parte trovate un certo sollievo dalla cosa, perché significe che siete effettivamente soli, dall'altra vi inquieta terribilmente pensare al vostro gruppo eterogeneo come l'unico insieme di corpi vivi all'interno della caserma. In più, l'aria è davvero pesante: il tanfo di morte e putrefazione vi penetra nelle narici e vi serve un grosso sforzo di volontà per non rigettare il povero pasto fatto la sera prima. Con l'animo in subbuglio (e pure lo stomaco) arrivate quasi alla svolta verso destra, consci del fatto di essere ormai soli...tuttavia, quando vi avvicinate all'angolo, sentite uno strano rumore provenire dall'altra parte, al di là della parete che gira a destra. È un misto di gorgoglii, di rumori secchi, sordi, oltre allo sciabordio di liquami, lo stesso che potrebbe fare un vecchio privo di denti nel mangiare una zuppa di legumi con un cucchiaio...
  24. Krul seguo il flusso di parole e il resoconto dei miei compagni, fin quando Branna non mi interroga personalmente. Che ne penso? La guardo intensamente. Che sarà meglio per lui che non mi capiti tra le mani, o lo smonto pezzo dopo pezzo. Stringo le mani facendomi scricchiolare le dita. Di sicuro quel dannato mezzelfo ha avuto un ruolo importante per tutto questo...marasma, se così possiamo chiamarlo. Scuoto il capo. Ed è stato lui che ha fuorviato Vivienne. Le si è presentato come un mercante di tessuti, il balordo. Oh ma potete starne certi, lo troverò e gli farò pagare con gli interessi tutto quello che ha combinato.
  25. Dumaas Quando Nash mi va bere la pozione mi risveglio come da un lungo sonno. Non è tuttavia un risveglio buono: spalanco gli occhi e mi tiro su di scatto, nemmeno fossi in preda agli incubi. Gli orchi! mormoro guardandomi intorno frenetico. Mi ci vuole un po' per fare mente locale e capire cosa sia successo: mi hanno sopraffatto, di nuovo. E i miei compagni sono riusciti ad ammazzarli tutti. sospiro abbattuto. Io...mi rialzo a fatica dolorante per i colpi subiti. Io devo chiedere scusa a tutti voi. Guardo le mie mani. I miei errori...le mie scelte scellerate...stavano per portarci al massacro. Stringo una delle mani, le nocche si sbiancano. Ma migliorerò. Dovrò imparare a manipolare la trama con saggezza, ne va delle nostre vite.
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